Novità dalla Legge di Bilancio 2019 per i proprietari di auto storiche in quanto viene prevista la riduzione del 50% del bollo auto o tassa di circolazione.
Riduzione bollo auto storiche: come funzione e quando si aplica
L’Articolo 1, comma 1048 intitolato “Riduzione della tassa automobilistica per i veicoli storici” prevede la riduzione della tassa automobilistica nella misura del 50% per i veicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra 20 e 29 anni
Nello specifico viene modificato l’articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, che attualmente esenta dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a partire dal trentesimo anno dalla loro costruzione. La norma in commento introduce un nuovo comma 1-bis a tale articolo 63, che dispone la riduzione del 50% della tassa per i veicoli (si tratta di autoveicoli e motoveicoli) che abbiano un’anzianità compresa tra 20 e 29 anni, a condizione che siano in possesso del certificato di rilevanza storica e che il riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione. La norma in commento introduce pertanto un’agevolazione per veicoli che avendo anzianità inferiore a trenta anni ancora non possono usufruire dell’esenzione totale dalla tassa automobilistica.
Il certificato di rilevanza storica è disciplinato dall’articolo 4 del decreto ministeriale 17 novembre 2009 (“Disciplina e procedure per l’iscrizione dei veicoli di interesse storico e collezionistico nei registri, nonché per la loro riammissione in circolazione e la revisione periodica”) ed attesta la data di costruzione, la marca, il modello e le caratteristiche tecniche del veicolo, con specifica indicazione di tutte quelle utili per la verifica dell’idoneità alla circolazione, la sussistenza ed elencazione delle originarie caratteristiche di fabbricazione, nonché la specifica indicazione di quelle modificate o sostituite.
Il certificato è rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del Codice della Strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285), che rientrino nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguentiregistri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.
Il nuovo comma 1-ter che viene introdotto al citato articolo 63 della legge 342/2000 quantifica l’onere derivante dal comma 1-bis in 2,05 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019. Sarebbe opportuno inserire la quantificazione dell’onere nell’ambito della legge di bilancio e non nella legge n. 342/2000