Il Legislatore ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali a favore dell’Imprenditore agricolo Professionale IAP e qui vediamo quali requisiti deve avere, la domanda da presentare alla regione o alle Province e una categoria che beneficia di agevolazioni fiscali e si qualifica come Imprenditore Agricolo Professionale o IAP. Vediamo anche le ultimissime novità introdotte dalla Manovra Finanziaria 2019 per gli IAP.
Il coltivatore diretto del fondo è colui che si dedica direttamente ed abitualmente alla coltivazione del fondo con il lavoro proprio o della sua famiglia, e a patto che la loro forza lavorativa non sia inferiore ad un terzo di quella complessiva richiesta dalla normale conduzione del fondo.
Imprenditore Agricolo professionale: Novità 2020 IAP
La Manovra di Bilancio 2019 introduce l’esonero contributivo dall’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, per i coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali IAP di età inferiore a 40 anni che risultano iscritti nella previdenza agricola tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020.
Nel seguito riporto il testo della Legge che istituisce la figura di imprenditore agricolo professionale così come definita nell’articolo 1 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 99 – “Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettere d), f), g), l), ee), della legge 7 marzo 2003, n. 38 :
Ai fini dell’applicazione della normativa statale, è imprenditore agricolo professionale (IAP) colui il quale, in possesso di conoscenze e competenze professionali ai sensi dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, dedichi alle attività agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il cinquanta per cento del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi dalle attività medesime almeno il cinquanta per cento del proprio reddito globale da lavoro. Le pensioni di ogni genere, gli assegni ad esse equiparati, le indennità e le somme percepite per l’espletamento di cariche pubbliche, ovvero in società, associazioni ed altri enti operanti nel settore agricolo, sono escluse dal computo del reddito globale da lavoro. Per l’imprenditore che operi nelle zone svantaggiate di cui all’articolo 17 del citato regolamento (CE) n. 1257/1999, i requisiti di cui al presente comma sono ridotti al venticinque per cento che nel seguito riporto per semplicità:
- zone di montagna: zone caratterizzate da una notevole limitazione delle possibilità di utilizzazione delle terre e da un notevole aumento del costo del lavoro, dovuti:
- all’esistenza di condizioni climatiche molto difficili a causa dell’altitudine, che si traducono in un periodo vegetativo nettamente abbreviato
- in zone di altitudine inferiore, all’esistenza nella maggior parte del territorio di forti pendii che rendono impossibile la meccanizzazione o richiedono l’impiego di materiale speciale assai oneroso
- a combinazione dei due fattori, quando lo svantaggio derivante da ciascuno di questi fattori presi separatamente è meno accentuato, ma la loro combinazione comporta uno svantaggio equivalente.
- altre zone svantaggiate: zone situate a nord del 62 esimo parallelo e talune zone adiacenti sono assimilate alle zone di montagna. Le zone svantaggiate minacciate di spopolamento e nelle quali è necessario conservare l’ambiente naturale sono composte di territori agricoli omogenei sotto il profilo delle condizioni naturali di produzione e per esse devono ricorrere tutte le seguenti caratteristiche:
- esistenza di terre poco produttive, poco idonee alla coltivazione, le cui scarse potenzialità non possono essere migliorate senza costi eccessivi e che si prestano soprattutto all’allevamento estensivo,
- a causa della scarsa produttività dell’ambiente naturale, ottenimento di risultati notevolmente inferiori alla media quanto ai principali indici che caratterizzano la situazione economica dell’agricoltura,
- scarsa densità, o tendenza alla regressione demografica, di una popolazione dipendente in modo preponderante dall’attività agricola e la cui contrazione accelerata comprometterebbe la vitalità e il popolamento della zona medesima
- zone nelle quali ricorrono svantaggi specifici:possono essere assimilate alle zone svantaggiate altre zone nelle quali ricorrono svantaggi specifici, e nelle quali l’attività agricola dovrebbe essere continuata, se del caso e a talune condizioni particolari, per assicurare la conservazione o il miglioramento dell’ambiente naturale, la conservazione dello spazio naturale e il mantenimento del potenziale turistico o per motivi di protezione costiera. È possibile che le zone di cui al presente paragrafo non superino il 10% della zona dello Stato membro interessato
2. Le regioni accertano ad ogni effetto il possesso dei requisiti di cui al comma 1. E’ fatta salva la facoltà dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) di svolgere, ai fini previdenziali, le verifiche ritenute necessarie ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 476.
3. Le società di persone, cooperative e di capitali, anche a scopo consortile, sono considerate imprenditori agricoli professionali qualora lo statuto preveda quale oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile e siano in possesso dei seguenti requisiti:
- a) nel caso di società di persone qualora almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. Per le società in accomandita la qualifica si riferisce ai soci accomandatari;
- b) nel caso di società cooperative, ivi comprese quelle di conduzione di aziende agricole, qualora almeno un quinto dei soci sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale;
- c) nel caso di società di capitali, quando almeno un amministratore sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale.
All’imprenditore agricolo professionale, se iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale, sono altresì riconosciute le agevolazioni tributarie in materia di imposizione indiretta e creditizie stabilite dalla normativa vigente a favore delle persone fisiche in possesso della qualifica di coltivatore diretto.
L’imprenditore agricolo è quindi colui che esercita un’attività legata principalmente allo sfruttamento del terreno così come definita dall”articolo 1315 del codice civile e quindi e nel seguito descritta diretta alla coltivazione di un fondo, alla silvicoltura, all’allevamento di animali e alle attività agricole connesse alle precedenti.
Sono anche le attività dirette alla manipolazione, alla conservazione, alla trasformazione, alla commercializzazione e alla valorizzazione dei terreni tramite prodotti derivanti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali o bestiame.
Requisiti in sintesi: deve essere in possesso di conoscenze e competenze professionali in campo agricolo, come previsto dalle norme dell’Unione Europea (regolamento n. 1257/1999). Nel seguito il regolamento da scaricare gratuitamente in lingua italiana
Deve dedicare alle attività agricole almeno la metà del proprio tempo di lavoro complessivo direttamente o anche solo mediante la propria attività gestoria come imprenditore di una società agricola.
Deve ricavare dalle attività agricole almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro, anche come socio o amministratore di società agricole. Per la verifica ed il controllo del rispetto del requisito sarà necessario mostrare la propria dichiarazione dei redditi.
Calcolo del reddito dell’imprenditore agricolo professionale: voci esclude dal calcolo
Ai fini del calcolo del reddito globale da lavoro si prevede espressamente che siano escluse le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati, ma anche le indennità e le somme percepite per cariche pubbliche o in associazioni ed enti operanti nel settore agricolo. Per l’imprenditore agricolo che opera nelle zone svantaggiate indicate dall’Unione Europea i requisiti si riducono a un quarto del tempo di lavoro complessivo e un quarto del reddito globale da lavoro.
La presenza dei requisiti viene accertata dalle Regioni. Chi aveva già la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale può ottenere immediatamente quella di iap, dato che i requisiti sono meno restrittivi. Le nuove regole, infatti, consentono di ottenere più facilmente la qualifica di iap rispetto a quanto era previsto per quella di imprenditore agricolo a titolo principale, per la quale era necessario ricavare almeno i due terzi del proprio reddito personale dall’esercizio dell’attività agricola, e dedicare a tale attività almeno i due terzi del proprio tempo di lavoro complessivo.
Si applica agli imprenditori agricoli professionali anche la nuova agevolazione che prevede addirittura l’esenzione da qualsiasi imposta sull’acquisto di terreni per chi costituisce un compendio unico e si impegna a coltivarlo o condurlo per almeno dieci anni dal trasferimento.
Le agevolazioni fiscali prevedono anche riduzioni delle tasse in caso di acquisto di terreni per l’imposta di registro, ipotecarie e catastali. Agevolazioni che sono previste anche per chi non ha ancora ottenuto la qualifica di imprenditore agricolo professionale, purché abbia già presentato la domanda all’ufficio regionale competente, che ne rilascia certificazione, e si sia iscritto alla gestione previdenziale; la qualifica deve essere ottenuta entro ventiquattro mesi, a pena di decadenza dalle agevolazioni.
Non è stato esteso, invece, agli imprenditori agricoli il diritto di prelazione per l’acquisto dei terreni condotti in affitto o confinanti, che resta una prerogativa esclusiva dei coltivatori diretti e delle società agricole di persone in cui almeno la metà dei soci sia coltivatore diretto.
Rimane in vigore anche il regime fiscale ordinario sinora previsto per l’acquisto di terreni agricoli da parte di imprenditori agricoli a titolo principale, che consiste nell’applicazione di un’imposta complessiva pari all’11% del prezzo (imposta di registro dell’8%, oltre alle imposte ipotecarie e catastali rispettivamente del 2% e 1%). D’ora in avanti, naturalmente, questo regime fiscale sarà applicato raramente, dato che, come abbiamo visto, l’imprenditore agricolo professionale può chiedere l’applicazione delle agevolazioni per la p.p.c. o il compendio unico, molto più convenienti. Ricordiamo comunque che per ottenere l’applicazione dell’aliquota dell’11% l’acquirente di terreni agricoli deve consegnare al notaio, prima della stipula dell’atto di compravendita, la certificazione (rilasciata dal competente organo regionale) che attesta la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale. In alternativa, l’acquirente può dichiarare nell’atto di voler conseguire la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale nei tre anni successivi all’acquisto. Entro tale termine la certificazione dovrà essere presentata direttamente dall’interessato all’Ufficio delle Entrate presso cui è stato registrato l’atto di compravendita. In caso contrario l’ufficio procederà al recupero della differenza di imposta con gli interessi, oltre ad applicare le sanzioni previste dalla legge. Si decade dal beneficio nel caso in cui i terreni acquistati siano destinati a uso non agricolo prima che siano trascorsi dieci anni dall’acquisto.
Attività connesse all’attività agricola
Anche i coltivatori diretti che svolgono attività connesse alle e che hanno ad oggetto anche prodotti acquistati da terzi, purché derivino prevalentemente dai prodotti agricoli propri possono rientrare nella qualifica di IAP.
Definizione imprenditore agricolo professionale e requisiti richiesti dalla Legge
Lo IAP è un imprenditore agricolo che soddisfa anche questi tre requisiti nel seguito descritti in sintesi:
Il Legislatore impone allo IAP di avere adeguate conoscenze e competenze nel settore agricolo. La dichiarazione dei redditi deve mostrare un reddito complessivo almeno per il 50% che derivi dalle attività agricole sopra descritte.Nel caso queste siano esercitate siano esercitate nelle zone svantaggiate, così come definite individuate nell’art. 17 Regolamento CE 1257/1999 la quota di reddito derivante dall’attività agricola deve essere almeno del 25% rispetto alla eventuale restante quota di redditi prodotti dallo IAP.
Nel calcolo della percentuale del reddito imponibile dichiarato ai fini fiscali si dovrà prendere a riferimento l’ultima dichiarazione dei redditi presentata con il modello Unico, 730 o redditi PF ma non si dovranno computare nel calcolo eventuali redditi da pensione, indennità, assegni o somme percepite per lo svolgimento di cariche pubbliche.
La stessa proporzione 50% e 25% è estensibile anche ai tempi di lavorazione e attività dedicati all’attività agricola.
lo IAP deve essere in possesso almeno del Diploma di Laurea in Scienze Agrarie o Forestali,Medicina Veterinaria, Scienza delle Produzioni Animali, Scienza delle Tecnologie Alimentari, o Diploma Universitario nelle medesime aree o ancora Diploma di Istituto Tecnico Agrario o professionale con indirizzo agrario;
Inoltre dovrà esercitare l’attività agricola come titolare, contitolare, coadiuvante familiare, amministratore, lavoratore agricolo per almeno un triennio in data antecedente alla presentazione della domanda di riconoscimento della qualifica;
Dovrà essere inoltre in possesso di attestato di frequenza con profitto a corsi di formazione professionale in agricoltura, organizzati in attuazione di normative comunitarie, statali o regionali e dove il numero di ore di frequenza del corso varia secondo la regione.
In alternativa alle precedenti si potrà presentare la laurea conseguita presso le facoltà di Agraria.
Domanda di accesso e qualificazione come IAP
La domanda per acquisire la qualifica di IAP e poter così fruire delle agevolazioni fiscali è necessario presentare la richiesta alla Regione di competenza. L’INPS ha la facoltà e verificherà l’iscrizione alla gestione previdenziale, anche questo requisito imprescindibile per poter accedere alle agevolazioni fiscali anche se non è un pre requisiti o condizione discriminate per l’accesso alla qualifica di IAP.
Nel seguito vi ho riportato il facsimile di una domanda di accesso alla Regione che potrebbe essere utilizzato anche per le altre e che vi aiuta a comprendere quali sono le informazioni da riportare.
Società Agricola e Imprenditore agricolo professionale
Ricordiamo anche che coloro che vogliono aprire una società agricola semplice, di persone o di capitali possono leggere la giuda pratica gratuita dove viene spiegato cos’è, come funziona, quali sono i requisiti richiesti e i tempi e costi della costituzione.
Ricordiamo infatti che l’imprenditor agricolo professionale nella compagine sociale è elemento imprescindibile per qualificare l’azienda come agricole per poi avere accesso ad una serie di agevolazioni, prima tra tutte la modalità di tassazione del reddito prodotto su base catastale invece che ordinaria a costi e ricavi.
Guida società agricola: cos’è, come funziona, tassazione
Agevolazioni Fiscali e finanziarie
Nel seguito si riportano alcuni esempi di agevolazioni fiscali o finanziarie che sono concesse agli IAP ma che consiglio di approfondire, soprattutto quelle finanziare che sono legate ai bandi emanati dalle Regioni o dalle Provincie.
Importante è sicuramente l’esenzione triennale Irpef subordinata sempre alla preventiva iscrizione alla gestione previdenziale INPS e al versamento dei contributi INPS (cfr Leggi di Bilancio 2017) e al momento limitatamente al triennio 2017-2019. L’agevolazione consiste nella detassazione Irpef del reddito dominicale imponibile .
Altre eventuali fonti di redditi, seppur derivanti da queste come per esempio eventuale attività agrituristica o la cessione del diritto di superficie per lo sfruttamento del suolo finalizzato alla produzione di energia rinnovabile non beneficerà del medesimo trattamento fiscale.
Lo IAP e i coltivatori diretti in genere godono della minore imposta di registro dell’1% per l’acquisto di terreni in luogo dell’ordinario 8%.
Anche nel caso di riconoscimento di indennità per l’esproprio di terre lo IAP avrà diritto ad indennità maggiori.
E’ previsto anche l’esonero dagli oneri di urbanizzazione.
Sarà possibile anche accedere a finanziamenti a fondo perduto attribuiti e messi a disposizione da regioni o UE
Allegato 5
Al Comune capofila di Via Cap Comune Prov. ( )
Oggetto: IAP e CD – RICHIESTA CERTIFICAZIONE – D.Lgs. 29 marzo 2004 n. 99, D.Lgs. 27 maggio 2005, n. 101 – L. 454/61, L. 590/65, D.Lgs. 228/01 e ss.mm.ii.
Quadro A – Dati anagrafici richiedente
Il/la sottoscritt_
nat_ a
Prov. il
Codice fiscale n.
residente in via
n. cap.
Comune
Telefono/cellulare e-mail
in qualità di
Quadro B – Titolo
titolare della ditta individuale denominata in via
CAP
Comune
con sede legale
Prov.
Partita IVA _
CAP
e con sede aziendale in località
Comune
Telefono/cellulare
legale rappresentante della società denominata _
con sede legale
in via
Codice fiscale/Partita IVA
Telefono/cellulare
CAP
Comune
CAP
Prov.
e con sede aziendale in località
Comune
CHIEDE
Quadro C – Qualifica
il riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP)
□ essendo già in possesso dei requisiti
□ intendendo rientrare nella casistica di cui all’art. 1, comma 5-ter del D.lgs. 99/2004
il riconoscimento della qualifica di Coltivatore Diretto (CD)
per avvalersene ai fini di:
Quadro D – Finalità della richiesta
a) agevolazioni concessorie previste dal D.P.R. n. 380/2001;
b) iscrizione INPS;
c) accesso ai benefici previsti dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio;
d) altro (specificare)
Il/la sottoscritt_, consapevole del fatto che in caso di mendace dichiarazione verranno applicate nei suoi riguardi, a mente dell’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità sugli atti, e che inoltre, qualora dai controlli effettuati emergesse la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadrà, ai sensi dell’art. 75 del DPR. n. 445/2000, dai benefici conseguenti ai provvedimenti emanati sulla base delle dichiarazioni non veritiere,
Quadro E – Iscrizioni
DICHIARA:
(ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000)
che l’Azienda è iscritta all’INPS a far data dal
di essere titolare di Partita IVA n.con codice attività
di essere iscritto alla CCIAA di tipo attività
REA n.
data inizio attività
di non essere obbligato all’iscrizione camerale, avendo conseguito un volume di affari inferiore al limite minimo stabilito dalla vigente normativa
che l’Azienda è iscritta presso l’ufficio UMA di
Quadro F – Titoli Conduzione
di condurre a titolo di proprietario i terreni agricoli ubicati nei Comuni di
per una superficie di ha
di condurre a titolo di affittuario i terreni agricoli ubicati nei Comuni di
per una superficie di ha
di condurre a titolo di [altri titoli possesso (specificare)]
ubicati nei Comuni di i terreni agricoli per una superficie di ha
Compilare l’allegato denominato “Ripartizione aziendale”
che il centro aziendale ed almeno il 50% della S.A.U. ricadono in zona svantaggiata di cui all’art.
17 del Reg. (CE) 1257/1999:
□ si
□ no
Quadro G1 – IAP
1. di dedicare in media all’attività agricola n.
riportato nell’allegato denominato “Tabella ettaro coltura”, pari al di lavoro complessivo;
ore annue, secondo quanto
% del proprio tempo
2. che nella suddetta azienda sono impiegate n.unità attive;
3. di ricavare dall’attività agricola almeno il 50% (ovvero il 25% nel caso in cui l’azienda ricada in zona svantaggiata) del proprio reddito globale da lavoro, come risulta dalle allegate copia delle ultime dichiarazioni dei redditi – Mod. UNICO – presentate ai competenti uffici;
Solo per le aziende di nuova costituzione
4. di impegnarsi al raggiungimento dei requisiti richiesti entro trentasei mesi dalla data di presentazione dell’istanza di riconoscimento della qualifica, richiedendone contestualmente l’accertamento al comune capofila.
Quadro G2 – Coltivatore Diretto
1. di dedicarsi direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi e/o all’allevamento ed alle attività connesse, assicurando, con il lavoro proprio e con quello del proprio nucleo familiare, almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell’azienda;
2. che il fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell’azienda non è inferiore a 104 giornate annue;
Compilare l’allegato denominato “Tabella ettaro coltura”
3. che nella suddetta azienda sono impiegate n. unità attive.
DICHIARA ALTRESÌ: | |||||
Quadro H | |||||
1. che tutta la documentazione inerente i titoli di conduzione dell’azienda, Camera di Commercio, Partita IVA, ecc. è presente nel fascicolo aziendale elettronico di cui all’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 1999 n. 503 e ss.mm.ii., detenuto presso ; 2. che l’ultima scheda di validazione del fascicolo aziendale (codice AGEA n. del ) è aggiornata e riporta i dati corrispondenti all’effettiva situazione attuale dell’azienda; 3. di essere in possesso di conoscenze e competenze professionali ai sensi dell’articolo 5 del Reg. (CE) n. 1257/1999, derivanti da: titolo di studio in discipline agrarie (specificare) conseguito il presso ; frequenza di apposito corso di formazione (oppure azione di tutoraggio) tenuto/a da dal al (allegare attestato); esercizio di attività agricola come titolare d’azienda o coadiuvante familiare o lavoratore agricolo per almeno anni nel periodo dal al , documentato da iscrizione al relativo regime previdenziale INPS dal ; 4. di essere iscritto all’INPS in qualità di dal ; 5. che la composizione del proprio nucleo familiare è la seguente: |
|||||
N. | COGNOME E NOME |
Relazione di parentela |
Luogo e data di nascita |
Qualifica professionale |
|
6. che l’Azienda ha percepito nell’anno il seguente ammontare di contributi pubblici (comunitari, nazionali, regionali) (*) (*) indicare il dato relativo allo stesso anno in cui sono stati percepiti i redditi denunciati nel modello UNICO più recente tra quelli allegati, oppure all’anno precedente l’inoltro della presente richiesta nei casi in cui l’azienda non è tenuta ad allegare dichiarazioni dei redditi. |
QUADRO I
ALLEGA
copia documento di riconoscimento in corso di validità;
ripartizione aziendale;
tabella ettaro coltura;
copia dei modelli UNICO, IVA e IRAP presentati, completi di ricevuta di trasmissione telematica agli uffici delle entrate, relativi ai redditi degli ultimi tre anni;
planimetria aziendale;
in caso di società, atto costitutivo, statuto (se presente) e composizione aggiornati;
copia dell’autorizzazione comunale per la realizzazione dell’opera e copia progetto (solo in caso di richiesta per agevolazioni concessorie previste dal D.P.R. n. 380/2001);
bilancio aziendale (redatto in base al modello allegato 2 alle disposizioni);
attestati di frequenza corsi di formazione professionale;
autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 dal legale rappresentante della società agricola, nella quale dichiari che almeno uno dei soci (società di persone) o un amministratore (società di capitali o cooperative) possiede i requisiti dello IAP;
dichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 attestante gli estremi dell’iscrizione all’Albo Nazionale (per le cooperative);
eventuale altra documentazione ritenuta utile per l’istruttoria della domanda………………..
……………………………………………………………………………………………………
ATTENZIONE:
Barrare con una X le caselle interessate.
Il presente modello di domanda deve essere compilato in ogni sua parte e non sono ammesse
cancellature, correzioni o modifiche, pena l’annullamento dell’istanza.
QUADRO L
La presente istanza è presentata:
direttamente dal richiedente;
tramite il Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA) , sede operativa di
Luogo edata
Firma
Informazioni
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 si forniscono le seguenti informazioni:
a) i dati forniti con la presente istanza saranno utilizzati dagli uffici esclusivamente per l’istruttoria e la gestione della pratica per la quale vengono richiesti;
b) il trattamento sarà effettuato su supporto cartaceo e informatico;
c) i dati potranno essere oggetto di comunicazione e/o diffusione nei modi e nei limiti previsti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamenti;
d) il conferimento dei dati ha natura obbligatoria in quanto gli stessi necessitano per l’istruttoria e per la definizione della pratica cui si riferiscono;
e) il rifiuto di rispondere renderà impossibile l’esame e la verifica della sua posizione determinandone l’improcedibilità con conseguenti effetti negativi sul provvedimento finale, ma non comporterà alcuna conseguenza per i trattamenti di cui al precedente punto a) in quanto, nel caso di specie, non è richiesto il consenso ai termini dell’art. 24 del decreto legislativo citato;
f) il Responsabile della Unità Operativa dell’Ente cui l’istanza è presentata, è responsabile del trattamento dei dati in essa contenuti.
Inoltre si informa che, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/2003, l’interessato ha diritto:
1) di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile;
2) di ottenere l’indicazione:
a) dell’origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare e dei responsabili;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di responsabili o incaricati;
3) di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettifica ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;
4) di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fine di invio materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Luogo e data
IL DICHIARANTE
La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza del funzionario addetto al ricevimento o nel caso la domanda sia presentata unitamente a copia fotostatica del documento di riconoscimento del dichiarante.
FIRMA APPOSTA IN MIA PRESENZA
Il Funzionario incaricato
data
RIPARTIZIONESUPERFICIEAZIENDALE-ANNATAAGRARIA
TOTALE DI COLONNA
(*) 1 = proprietà; 2 = affitto; 3 = mezzadria; 4 = altre forme
(**) indicare in caso di coltivazioni arboree o frutticole
N.B. Non può essere indicata una superficie utilizzata superiore a quella catastale; qualora si riscontrasse questa evenienza sul fascicolo aziendale a seguito dei rilievi fotogrammetrici di AGEA, segnalarlo tra le osservazioni.
Firma del richiedente
TABELLA ETTARO COLTURA PER IL CALCOLO DELLE ORE LAVORATIVE RELATIVE ALLE ATTIVITA’ AGRICOLA ED AGRITURISTICA
COLTIVAZIONE DEL FONDO | ORE LAVORO/ETTARO/ ANNO |
SUPERFICIE/ ha |
TOTALE ORE LAVORO |
COLTURE ERBACEE | |||
Cereali da granella | 50 | ||
Mais da granella | 64 | ||
Mais ceroso | 72 | ||
Sorgo | 56 | ||
Colture energetiche (girasole, colza, ecc.) | 24 | ||
Erba medica | 50 | ||
Erbai | 48 | ||
Pascolo magro | 12 | ||
Prati e pascoli permanenti | 30 | ||
Patata | 320 | ||
Carciofo | 640 | ||
Pomodoro da industria | 400 | ||
Pomodoro da mensa | 640 | ||
Barbabietola | 80 | ||
Tabacco | 1000 | ||
Cocomeri/meloni * | 320 | ||
Zucchine/peperoni * | 640 | ||
Fragole * | 800 | ||
Asparagi * | 560 | ||
Finocchi * | 320 | ||
Altre ortive in pieno campo * | 560 | ||
Ortive in coltura protetta * | 1200 | ||
Orto tradizionale | 2000 | ||
Leguminose da granella | 100 | ||
Aromatiche e officinali | 1600 | ||
Funghi | 2400 | ||
COLTURE ARBOREE | |||
Fruttiferi | 528 | ||
Olivo da mensa | 500 | ||
Olivo da olio | 400 | ||
Uva da vino | 500 | ||
Uva da tavola | 600 | ||
Actinidia | 560 | ||
Nocciolo | 320 | ||
Castagno da frutto | 200 | ||
Frutti minori | 2400 | ||
FLOROVIVAISMO | |||
Fiori recisi | 2800 | ||
Produzione di piante in contenitori | 5600 | ||
Produzioni vivaistiche | 1840 | ||
SELVICOLTURA |
ORE LAVORO/ETTARO/ ANNO |
||
COLTURE DA LEGNO | |||
Silvicoltura da reddito | 60 | ||
Produzioni biomasse (I biennio) | 56 | ||
Produzioni biomasse (bienni successivi) | 40 | ||
Utilizzazione bosco beduo | 24 | ||
Utilizzazione bosco d’alto fusto | 32 | ||
Cura manutenzione superfici arboree/arbustive | 40 | ||
ALLEVAMENTO DI ANIMALI |
ORE LAVORO/CAPO/ ANNO |
N. CAPI | |
ALLEVAMENTO | |||
Bovini da carne | 70 | ||
Bovini da latte | 100 | ||
Bufalini | 65 | ||
Equini | 32 | ||
Ovini e caprini | 24 | ||
Suini | 20 | ||
Bassa corte (ogni 50 capi) | 5 | ||
Cagne fattrici | 20 | ||
Api (per alveare) | 8 | ||
ACQUACOLTURA |
ORE LAVORO/ANNO |
N. | |
Allevamenti intensivi (per 100 tonnellate di prodotto) | 4000 | ||
Allevamenti semi-intensivi (per 100 tonnellate di prodotto) | 2000 | ||
Allevamenti a scopo di ripopolamento (per 1000 avannotti) | 1000 |
* Valori validi per ciclo colturale. In ogni caso non è possibile considerare nel calcolo più di 3 cicli/anno.
Riferimenti normativi
D.Lgs. n. 99/2004
– essere in possesso di conoscenze e competenze professionali in campo agricolo, come previsto dalle norme dell’Unione Europea (regolamento n. 1257/1999); Nel seguito il regolamento da scaricare gratuitamente in lingua italiana >
– essere in possesso di conoscenze e competenze professionali in campo agricolo, come previsto dalle norme dell’Unione Europea (regolamento n. 1257/1999); Nel seguito il regolamento da scaricare gratuitamente in lingua italiana