La richiesta di informazioni dell’agenzia delle entrate
La richiesta di informazioni potrebbe infatti giocare a vostro favore e potrebbe quasi essere una fortuna in quanto non sarete più soggetti alla scadenza per la rettifica del 25 ottobre ma avrete a disposizione altri 90 giorni di tempo in più il che quindi potrebbe essere una fortuna se siete stati maldestri nella compilazione della dichiarazione e avete
Questo significa che la nuova scadenza per la rettifica sarà fissata nel 29 dicembre e potrete presentare il modello Unico in luogo del modello 730. Se le contestazioni avanzate dall’agenzia delle entrate sono corrette vi potrete trovare di fronte ad alcune fattispecie ricorrenti:
Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi
Può accadere ed ho sperimentato con mano che capita non raramente che cambiate lavoro in corso d’anno e non chiediate, oppure lo chiedete ma l’ufficio del personale non è capace al vostro nuovo datore di lavoro di fare il conguaglio irpef in busta paga. Vi ricordo che nell’articolo dedicato alla presentazione del 730 precompilato sono previsti i casi di obbligo di presentazione della dichiarazione e tra questi il caso che consente di non presentare la dichiarazione è quello che prevede la presenza di un solo datori di lavoro nel corso dell’anno di imposta. Se ce ne sono due la dovrete presentare ma spesso ve lo scordate. Per questo l’agenzia delle entrate vi invia la comunicazione dicendovi che a loro risultano più datori di lavoro per cui si attende che presentiate il 730 precompilato.
Omessa presentazione di un quadro della dichiarazione dei redditi
Può accadere anche che siate titolari di unità immobiliare o azioni quote o altri redditi (per verificati quali categoria esistono e quali quadri ci sono del 730 potete andare sulle parole in blu) e che vi scordiate di annotarli nel 730. Non c’è problema l’agenzia delle entrate questa mancanza la vede subito perché parte in automatico la segnalazione. Per cui vi dovrete limitare eventualmente a compilarla e a versare le imposte con sanzioni ed interesse calcolate con ravvedimento operoso relative ai redditi dei quadri non inseriti nella dichiarazione.
Maggiori imposte da versare
L’Agenzia delle Entrate vi dice che dovete pagare in più perché per esempio non gli risultano detrazioni che voi avete indicato e che a loro non risultano dai dati presenti nella loro anagrafe tributaria: potrete beneficiare del ravvedimento operoso che rappresenta una sorta di calcolo autonomo delle sanzioni sulle somme non versate che potrà effettuarsi facilmente e che prevede delle sanzioni minime che vanno dallo 0,2% (se vi ravvedete entro il primo giorno utile rispetto alla scadenza naturale di versamento della tassa o dell’imposta e che sale in genere fino al 3% se vi ravvedete entro 30 giorni. Più aspettate e più salgono le sanzioni; anche oltre i 30 giorni sono previste delle sanzioni ma vi consiglio a quel punto di andare a leggere l’articolo dedicato al nuovo ravvedimento operoso dove troverete la tabella con tutte le aliquote. Spero vi possa essere di aiuto nella comprensione complessiva.
Elenco dei possibili ravvedimenti da effettuare
La tipologia di ravvedimento dipende dal momento in cui vi accorgete e volete ravvedervi dell’errore, dal tributo e dalla fattispecie. Nel seguito in sintesi potrete avere le seguenti tipologie di ravvedimenti:
Nella tabella in sinesi le nuove sanzioni per il ravvedimento operoso:
Ravvedimento | Sanzione | % |
Entro 14 giorni dalla scadenza dell’omesso o rotardato pagamento | 0,2% per giorno | |
Dal 15esimo giorno al 30esimo giorno dalla scadenza | 1/10 del 30% | 3,00% |
Dal 31esimo giorno al 30 settembre dell’anno successivo a quello in cui è stato omesso o ritardato il tributo | 1/8 del 30% | 3,75% |
Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato omesso o ritardato il tributo | 1/9 del 30% | 3,33% |
Entro il 30 settembre del secondo anno successivo a quello in cui è stato commesso l’inadempimento | 1/7 del 30% | 4,28% |
Oltre | 1/6 del 30% | 5,00% |
Il nuovo ravvedimento operoso vale però solo per i tributi, imposte e tasse gestite direttamente dall’amministrazione centrale
Cosa fare in pratica
Io posso consigliare di leggervi la comunicazione con il vostro 730 davanti e se vedete subito che non ci state capendo niente o chiamate l’amico commercialista (bisognerebbe sempre averne uno :-))) oppure andate il prima possibile in agenzia delle entrate in quanto i tempi di lavorazione della comunicazione sono celeri per cui o prendete appuntamento con l’agenzia, o chiamate il call center all’848.800.444, oppure vi recate direttamente nell’agenzia delle entrate di vostra competenza.
Minori imposte da versare: siete a credito
In questo caso siete a credito per cui basterà confermare il credito che vi ritroverete da indicare e utilizzare nella successiva dichiarazione dei redditi oppure richiederlo a rimborso mediante apposita istanza da presentare per farseli rimborsare direttamente sul conto corrente.
Rettifica del 730 sbagliato o modifiche successiva all’invio: tempo fino al 25 ottobre
Vi segnalo l’articolo dedicato alle modifiche del 730 precompilato sbagliato
Tabella Elenco Deduzione e Detrazioni IRPEF per risparmiare sulle tasse: le conosci davvero tutte?
Accettazione o Rifiuto della dichiarazione dei redditi precompilata
Se poi avete effettuato l’analisi della dichiarazione dei redditi e volete procedere semplicemente con l’accettazione di quanto vi viene presentato allora potete leggere l’articolo dedicato ai vantaggi e svantaggi dell’accettazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Ma com’è finita il 730 quando lo pagano