Gli adempimenti Fiscali Irpef, Ires, Iva e Irap principale: cosa sapere

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

principali adempimenti fiscali (orologio sulle 12)I principali adempimenti fiscali Iva, Irpef, Ires ed Irap sono fondamentali per iniziare un’attività o anche semplicemente per parlare con un commercialista, in quanto vi troverete ad ascoltare termini assolutamente nuovi. In questo articolo vi voglio dare qualche piccolo aiuto per acquisire la terminologia appropriata e vedere quali sono i principi indispensabili da sapere per muoversi nella propria attività.

Inutile dire che questo è veramente un articolo per i non addetti ai lavori per non fargli fare confusione inizialmente.

Se state pensando di aprire la partita Iva come lavoratori autonomi  liberi professionisti potete leggere dopo questo articolo la Guida all’apertura della partita IVA dove troverete non solo coa fare in pratica per aprirla ma anche alcuni consigli utili e chiarimenti, i costi per l’apertura (gratis)  e la gestione.

Cos’è L’Irpef

L’Irpef è l’imposta che ognuno di noi paga per il reddito prodotto personalmente derivante da una delle 6 tipologie di redditi previsti dal legislatore che sono i redditi fondiari, da fabbricati, di lavoro autonomo, di capitale, redditi diversi e da lavoro dipendente. Sulla somma di questi redditi si pagherà l’irpef o imposta sul reddito delle persone fisiche. Si paga a giugno il saldo ed il primo acconto per l’anno successivo e novembre il secondo acconto. Per approfondire leggete proprio l’articolo dedicato a cos’è l’Irpef e come si calcola.

Gli attuali scaglioni Irpef ricordo che sono i seguenti

La tabella riporta gli scaglioni validi fino al 2021. Nel seguito quelli validi dal primo gennaio 2022.

Scaglioni di reddito e aliquote Irpef 2022

Scaglioni IRPEF 2022 Aliquote IRPEF 2022
Fino a 15.000 euro 23 per cento
Oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro 25 per cento
Oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro 35 per cento
Oltre 50.000 euro 43 per cento
Nel seguito il calcolo IRPEF con le nuove aliquote in vigore dal 2022 dove potrete verificare l’effettivo risparmio indotto dalla nuova Legge di Bilancio attraverso delle tabelle rappresentative per le principali fasce di reddito. Calcolo IRPEF 2022: File Editabile per verifica convenienza e risparmio

Scaglioni di reddito e aliquote Irpef 2021

Gli scaglioni di reddito sono stati solo parzialmente modificati dalla riforme del 2003 (ovviamente al rialzo) in quanto se riprendiamo gli scaglioni di reddito e le aliquote IRPEF ante riforma troviamo la seguente situazione. Sappiate che non vi sono state solo due riforme dell’IRPEF ma molte nel corso della storia. Basti pensare che in principio gli scaglioni Irpef erano diverse decine ci si rende conto di come sia sia arrivati a questa suddivisione in 5 classi ce sicuramente rendono meno omogeneo il prelievo creando delle vere e proprie classi sociali tra coloro che si situano a cavallo di una o dell’atra. Per approfondire l’argomento vi segnalo comunque il link dedicato alla storia dell’IRPEF dove trovate dove asce il tributo, come cambia e quali i principi immanenti previsti dal diritto tributario, sanciti costituzionalmente, che ne devono ispirare il cambiamento.
Scaglioni reddito  Irpef Aliquota Irpef lordo
da 0 a 15.000 euro 23% 23% del reddito
da 15.000,01 a 28.000 euro 27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
da 28.000,01 a 55.000 euro 38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
da 55.000,01 a 75.000 euro 41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro
Nel seguito potete vedere gli esempi di calcolo per diverse configurazioni di reddito per stimarvi da soli ed in autonomia quale potrebbe essere il calcolo delle imposte da versare a titolo di IRPEF dato un certo reddito imponibile.
Scaglioni reddito  Irpef Aliquota Irpef lordo
da 0 a 15.000 euro 23% 23% del reddito
da 15.000,01 a 28.000 euro 27% 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 euro
da 28.000,01 a 55.000 euro 38% 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28.000 euro
da 55.000,01 a 75.000 euro 41% 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55.000 euro
oltre 75.000 euro 43% 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75.000 euro

Come potete vedere gli scaglioni e le aliquote di reddito si sarebbero potute modificare in tal modo rispetto al passato

Calcolo IRPEF e determinazione delle tasse

Sintetizzando le aliquote irpef sono le percentuali che, applicate al reddito imponibile, determinano l’imposta dovuta. Per arrivare all’imponibile si dovrà prendere la somma delle 6 categorie di reddito disciplinate dal Tuir che sono rispettivamente:

  1. Reddito da lavoro dipendente e assimilati;
  2. Reddito da lavoro autonomo ed esercenti arti o professioni (professionisti);
  3. Reddito di impresa (derivanti dai frutti di azioni, dividendi, ecc)
  4. Redditi fondiari (da immobili, terreni, fabbricati);
  5. Reddito di capitali (da utilizzo ed impiego di capitale finanziario, ecc);
  6. redditi diversi (categoria residuale).

Dalla somma non dovranno essere considerate eventuali tipologie di reddito che hanno subito la tassazione alla fonte a titolo di imposta (per esempio alcune tipologie di redditi di capitali). Cos’è l’IVA

L’Iva è l’imposta che si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate in Italia da tutti i titolari di partita Iva. Per questi soggetti l’imposta sul valore aggiunto è neutra o almeno così si legge sui testi anche se non è vero nel senso che non rappresenta nè un costo nè un ricavo effettivo in quanto la pago sugli acquisti che effettuo e la scarico sul mio cliente al momento delle mie vendite. L’unico soggetto che veramente se la accolla è il consumatore finale non titolare di partita Iva che di fatto pagherà qualsiasi bene pagandoci sopra l’Iva in diversa misura a seconda della tipologia del bene o servizio acquistato. Per approfondire le tipologie di Iva potete leggere l’articolo dedicato alle aliquote Iva.

Per la vostra attività L’iva è fondamentale perché la dovrete liquidare periodicamente: vi ricordate la classica frase “mi tocca pagare l’Iva il prossimo mese”. L’iva si determina facendo la differenza tra l’Iva pagata ai fornitori per l’acquisto di beni e servizi o Iva a credito da quella incassata dalla vendita dei prodotti o dalle prestazioni dei servizi eseguite o Iva a debito.

L’aliquota ordinaria dell’imposta è del 20%; tuttavia la legge prevede per alcuni beni e servizi anche delle aliquote ridotte pari al 4% come, ad esempio, latte fresco, frutta, giornali, libri e periodici, somministrazione alimenti e bevande nelle mense di aziende o attraverso distributori automatici o al 10% (ad esempio, latte conservato, uova, agrumi, acqua e birra, prodotti di pasticceria, energia elettrica e gas per uso domestico, medicinali, somministrazione di alimenti e bevande in esercizi pubblici.

Le vendite di beni e le prestazioni di servizi andranno documentate attraverso la richieste e l’emissione di fattura o scontrino fiscale ricevuta fiscale o documenti di trasporto a seconda della tipologia di attività che state aprendo.

L’emissione della Fattura

Quando vendete un bene o prestate un servizio per un vostro cliente dovrete emettere la fattura lo stesso giorno mentre se vendete bene mobili soggetti a consegna allora la potrete emettere un documento di trasporto (D.D.T.) e poi emettere una fattura differita entro il 15 del mese successivo a quello della consegna.

La fattura dovrà avere emessa in due esemplari e dovrà contenere una serie di elementi obbligatori come la data di emissione, il numero progressivo della fattura, i dati angrafici comprensivi del codice fiscale di chi emette la fattura e del cliente, la natura, la quantità e la qualità dei beni ceduti e dei servizi erogati, l’aliquota Iva applicata e l’ammontare dell’imposta distinta per aliquota, la norma e titolo di inapplicabilità per le operazioni non imponibili Iva o esenti, la data e il numero del documento di trasporto se previsto. Per alcune tipologie di attività invece non si dovrà emettere fattura se non espressamente richiesta dal cliente ma dovranno emettere lo scontrino fiscale attraverso i registratori di cassa. Anche gli scontrini dovranno avere degli elementi fondamentali al pari di quello che avviene con l’emissione della fattura solo che lo scontrino ne avrò di meno. Leggete l’articolo di approfondimento dedicato alla fatturazione.

Cos’è la ricevuta fiscale

La ricevuta fiscale al pari della fattura va emessa in duplice copia e dovrà riportare la numerazione progressiva, la data di emissione, la ragione sociale, la partita Iva, la sede legale o domicilio fiscale e l’indirizzo del luogo in cui sono conservate le ricevute fiscali, la natura, qualità e quantità dei beni venduti e dei servizi prestati, l’ammontare dei corrispettivi dovuti comprensivi di Iva.

La contabilità

Sarà obbligatorio anche tenere le scritture contabili ossia la rilevazione cronologica dei fatti amministrativi che caratterizzano la vostra attività e che in estrema sintesi potremmo riepilogare in movimentazione degli acquisti delle vendite, della cassa e del magazzino se ne avete, infatti al momento dell’apertura della partita Iva dovrete dichiarare anche dove le conservate (intendo le scritture contabili). In estrema sintesi dovrete tenere un registro delle fatture emesse in cui dovrete registrare entro 15 giorni dalla data di emissione, le fatture oppure il registro dei corrispettivi tenuto dai commercianti al minuto dove annoterete giornalmente le vendite suddivise per aliquota. Poi avrete un registro degli acquisto dove registrerete i beni ed i servizi acquistati.

Le dichiarazioni fiscali

Se non bastasse c’è una fase dichiarativa e non solo liquidativa delle imposte in cui comunicherete i vostri calcoli che vi hanno portato poi a versare le imposte Irpef, Ires, Irap e Iva e ciò avviene annualmente. Parliamo delle dichiarazione dei redditi Irpef (730 o Modello Unico), dichiarazione Irap, dichiarazione Iva e dichiarazione dei sostituti d’imposta.

Calcolo IRES: Elenco Deduzioni e Detrazioni 

2 Commenti

  1. buongiorno, a me è capitato di vendere in modo sporadico su ebay, avendo un account dal 2006 come privato , al massimo 6/7 oggetti usati durante un anno,quindi proprio raro inserzionati a lungo termine siccome una volta messi ebay li tiene li, essendo ricambi del mio scooter demolito dopo incidente, e cmq non tutti gli anni fino ad oggi con pagamento tramite paypal che usavo esclusivamente per acquisti

    i ricavi massimi sono stati intorno i 300 annuali netti
    Mi è stato detto di non doverli dichiarare visto la tipologia di vendita e sono le stesse cose che avrei venduto su subito.it e che avrei venduto in contanti.

    se per il tipo di ragionamento che viene fatto su subito, ebay è stato usato proprio nello stesso modo, ma con la differenza che ci ho pagato tariffe di vendita,iva e inserzione, perchè oggetti difficili da vendere..

    sono ricambi vecchi invendbili lasciati inserzionati per mesi siccome ebay ti permette di mettere inserzioni per non perderci tempo o altro siccome non mi interessava fare un market di vendite, ma mi dispiaceva buttarli perchè cmq in ottimo stao, con cui ho ricavato poco o nulla e molto inferiore al loro valore originale

    la ringrazio in anticipo

  2. buongiorno, a me è capitato di vendere in modo sporadico su ebay, avendo un account dal 2006 come privato , al massimo 6/7 oggetti usati durante un anno,quindi proprio raro inserzionati a lungo termine siccome una volta messi ebay li tiene li, essendo ricambi del mio scooter demolito dopo incidente, e cmq non tutti gli anni fino ad oggi con pagamento tramite paypal che usavo esclusivamente per acquisti

    i ricavi massimi sono stati intorno i 300 annuali netti
    Mi è stato detto di non doverli dichiarare visto la tipologia di vendita e sono le stesse cose che avrei venduto su subito.it e che avrei venduto in contanti.

    se per il tipo di ragionamento che viene fatto su subito, ebay è stato usato proprio nello stesso modo, ma con la differenza che ci ho pagato tariffe di vendita,iva e inserzione, perchè oggetti difficili da vendere..

    sono ricambi vecchi invendbili lasciati inserzionati per mesi siccome ebay ti permette di mettere inserzioni per non perderci tempo o altro siccome non mi interessava fare un market di vendite, ma mi dispiaceva buttarli perchè cmq in ottimo stao, con cui ho ricavato poco o nulla e molto inferiore al loro valore originale

    la ringrazio in anticipo

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