Aggiornato il 28 Aprile 2023
Al momento dell’apertura della successione il titolare della banca avverte i familiari che presso l’istituto il de cuius aveva una cassetta di sicurezza e ci si pone la domanda su come comportarsi per capire cosa contiene, se contenga un testamento olografo o gioielli o altri beni di valore.
Le cassette di sicurezza sono da sempre stati posto dove negli anni passati si custodivano orologi, titoli, polizze o un testamento olografo. A volte invece sono custoditi i rogiti notarili per la compravendita di case acquistare in passato del defunto. Fino a che non si aprono eventuali cassette di sicurezza la successione non potrà essere chiusa.
Successione e cassetta di sicurezza: problemi in vista per l’apertura
La presenza di un cassetta di sicurezza del defunto potrebbe ritardare di molto i tempi per la definizione degli eredi e dell’eredità. La procedura di apertura, come vedremo tra poco, è molto lunga e potrebbe richiedere anche diversi mesi prima di arrivare ad avere il diritto per aprirla. Il primo obiettivo è quello di verificare se vi è un testamento olografo i e in seconda battuta la presenza di documenti che comprovano l’esistenza di beni o diritti suscettibili di valutazione economica.
Nessuno erede può infatti richiedere l’apertura della cassetta della sicurezza se non in presenza di tutti quanti gli eredi legittimi. Solitamente infatti gli eredi si recano insieme e verificano il contenuto della cassetta di sicurezza. Qualora vi fossero gioielli e gli eredi non siano d’accordo nella spartizione sarebbe cosa buona e giusta portarli ad un perito. Qualora gli eredi non mettono d’accordo i beni dovranno essere oggetto di perizia di stima da parte di un perito nominato dal tribunale.
Inutile dire che il disaccordo tra gli eredi potrebbe trasformarsi in una procedura che richiede costi piuttosto elevati derivanti dalla tipologia di valutazione che si richiede ma che potrebbe portarvi anche a pagare 4, 5 mila euro per una perizia. La procedura per l’apertura di una cassetta di sicurezza impiega in media 3 – 5 mesi.
Perchè custodire un testamento olografo nella cassetta di sicurezza
Purtroppo al momento di apertura della successione o anche nei periodi precedenti la morte imminente del defunto i potenziali eredi sono soliti litigare per la spartizione dell’eredità. Per questo il defunto potrebbe trovare convenienza a depositare un testamento olografo in una cassetta di sicurezza al fine di rendere pubbliche le proprie volontà solo dopo la sua morte. Questo anche al fine impedire che
Consigli Pratici
E’ sempre bene arrivare preparati a questo momento chiedendo, se possibile, dove sono custoditi i documenti importanti. Altra soluzione potrebbe essere quella di farsi delegare prima del decesso per l’apertura della cassetta di sicurezza qualora il malato non sia in condizioni di muoversi.
Esclusione Cassette sicurezza da attivo ereditario
L’attivo ereditario è costituito da tutti i beni e i diritti trasferiti, anche se all’estero. Tuttavia vi sono dei beni e dei diritti che, seppur hanno il loro valore, sono esclusi dall’attivo ereditario come i beni mobili e i titoli al portatore di qualsiasi specie posseduti dal defunto o depositati presso altri a suo nome, compresi quelli contenuti in cassette di sicurezza, per i depositi bancari e i conti correnti bancari e postali cointestati, le quote di ciascuno si considerano uguali se non risultano diversamente determinate;
Domanda:
Le vicende di una lettrice in cui potreste cadere tutti
Buona sera e grazie per la risposta che andrete a darmi .