Aggiornato il 4 Maggio 2023
Il calcolo dell’acconto Iva deve essere effettuato entro la scadenza naturale del 27 dicembre prossimo per tutti i contribuenti utilizzando uno dei due metodi, storico o previsionale; vediamo qui di devi qualche chiarimento e qui vediamo come e quanto costerà per i contribuenti e anche chi sono i soggetti che sono esonerati dal versamento.
Soggetti esclusi e esonerati dal versamento dell’acconto Iva annuale
Sono esonerati i soggetti che effettuano solo ed esclusivamente operazioni non imponibili, o esenti, o non soggette o comunque senza l’obbligo di pagamento dell’imposta;
- i produttori agricoli esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamento del tributo;
- i soggetti che esercitano attività di spettacoli e giochi in regime speciale;
- le associazioni sportive dilettantistiche, nonché le associazioni senza fini di lucro e quelle pro loco, in regime forfetario;
- gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda, entro il 30 settembre, se contribuenti trimestrali o entro il 30 novembre, se contribuenti mensili, a condizione che non esercitino altre attività soggette all’Iva;
- i soggetti che usufruiscono del regime agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali anche nel primo anno di fuoriuscita dal regime per decorrenza del triennio o per superamento dei limiti previsti per i ricavi ed i compensi;
- Chi inizia l’attività nel corso del periodo di imposta o chi cessa l’attività nel medesimo anno;
- Contribuenti con una liquidazione precedente inferiore a 116,72 euro (che sarebbe il valore minimo su cui calcolare un acconto dovuto dell’88%);
- Contribuenti che sulla base del metodo previsionale presumono di non raggiungere l’importo di cui al punto precedente o prevedono di chiudere l’attività;
- Contribuenti che registrano solo operazioni esenti o non imponibili (anche per opzione da 36 bis);
- Contribuenti che beneficiano dei regimi forfetari di determinazione dell’imposta ex art. 13 della l.388 del 2000, regime delle nuove iniziative imprenditoriali (ormai abrogato) o successivi regimi fiscali agevolati per i lavoratori autonomi che prevedono il versamento di una imposta sostitutiva anche a fronte della mancata applicazione dell’Iva in fattura. Non dovranno versare l’acconto nemmeno nell’anno di esaurimento del regime o di superamento del limiti quantitativo.
- Contribuenti che aderiscono al regime dei minimi (vale quanto detto al punto precedente);
- Coloro che adottano questi regimi non dovranno versare l’acconto IVA dall’anno di adesione al regime fino all’anno di uscita così come anche è stato chiarito dalla risoluzione ministeriale 157 del 2004;
- chi accede o sta già fruendo del regime dei contribuenti minimi o ad altri regimi che hanno tra le loro caratteristiche la dispensa dagli obblighi Iva;
- chi ha cessato l’attività entro il 30 novembre dell’anno di riferimento se sono contribuenti mensili o entro il 30 settembre se erano contribuenti trimestrali;
- chi svolge attività di giochi e spettacoli in regime di determinazione speciale dell’Iva;
- chi raccoglie rottami usati e similari per la rivendita;
- chi dopo aver effettuato il calcolo evidenziano un acconto Iva inferiore a 103.29 euro;
- chi ha un credito di imposta o un debito di imposta inferiori ai 117.38 euro;
Il versamento non dovrà essere effettuato se dal calcolo emerge un importo inferiore a 103,29 euro.
Per i soggetti che versano l’Iva trimestralmente non sarà dovuta al cuna maggiorazione dell’1% a titolo di interesse.
Come si effettua il calcolo: quali metodi a disposizione
Diciamocelo: non è difficile calcolarlo ma bisogna stare attenti perchè non si sa mai quale liquidazione prendere e può capitare di sbagliarsi.
Il calcolo dell’acconto dell’IVA avviene nella stragrande maggioranza attraverso il metodo storico che determina l’acconto applicando la percentuale dell’88% all’ultima liquidazione dell’anno.
Esistono anche i metodi previsionali che andrebbero applicati allorquando si prevede un considerevole aumento nella produzione che farebbe incrementare il debito IVA in modo rilevante ma anche in senso inverso una considerevole.
Contribuenti IVA mensili
Per i contribuenti mensili dovrete prendere il modello Iva relativa all’anno precedente già trasmesso e calcolare l’88% della liquidazione che dovreste trovare nel rigo VH12. Vi dico di fare così perché anche i controlli automatici dell’agenzia delle entrate fanno questo genere di incrocio.
Contribuenti IVA Trimestrali
Dovrete prendere la liquidazione del IV trimestre che troverete sempre indicata nello stesso quadro della dichiarazione – quadro VH.
In estrema sintesi ed utilizzando il metodo storico (che devo dire è sicuramente il più semplice anche se potrebbe essere non proprio quello conveniente talvolta): acconto = VH12 (campo debiti) x 88%
Contribuenti trimestrali per opzione
Acconto = [VL38 + VH13 – VL368] x 88%
Il numero dei righi possono cambiare di anno in anno per cui verificare sempre con il modello sotto mano.
Tabella Acconto Iva
METODO | MODALITA’ CALCOLO | BASE IMPONIBILE |
Metodo storico | 88% importo a debito risultante in base all’ultima liquidazione periodica IVA dell’anno precedente |
il contribuente mensile farà riferimento alla liquidazione IVA del mese di dicembre dell’anno precedente; il contribuente trimestrale dovrà guardare la liquidazione IVA relativa al quarto trimestre dell’anno precedente; il contribuente trimestrale per “opzione” dovrà guardare la dichiarazione annuale relativa all’anno precedente |
Metodo previsionale | 88% previsto in base all’ultima liquidazione periodica dell’anno (se vi sbagliate però sul differenziale dovuto in meno vi saranno applicate sanzioni ed interessi dal giro di versamento dell’acconto) | il contribuente dovrà fare una stima delle fatture attive da emettere e di quelle passive da ricevere entro il 31 dicembre |
Metodo analitico | 100% del dato effettivo, cioè l’intero importo che risulta dalla liquidazione dell’imposta al 20 dicembre |
il contribuente trimestrale dovrà guardare il periodo 1/10 – 20/12; il contribuente mensile invece dovrà guardare il periodo 1/12- 20/12. entrambi i contribuenti devono prendere in considerazione non solo le operazioni già registrate ma anche le operazioni per le quali si siano verificati i presupposti che integrano il momento impositivo |
Dall’agenzia delle entrate vi riporto il testo relativo alla scheda dedicata al calcolo dell’acconto IVA
che ripercorre quanto vi ho prima sintetizzato:
L’acconto Iva può essere calcolato scegliendo, in base alla convenienza, tra tre diversi metodi di calcolo. In particolare, è possibile adottare uno dei seguenti metodi:
- storico
- previsionale
- analitico.
Metodo storico
Applicando il metodo storico, l’acconto Iva è pari all’88% del versamento effettuato, o che avrebbe dovuto essere effettuato, per il mese o trimestre dell’anno precedente.
Il versamento preso a base del calcolo deve essere al lordo dell’acconto dovuto per l’anno precedente.
Semplificando, la base di calcolo, su cui applicare l’88%, è pari al debito d’imposta risultante:
- per i contribuenti mensili dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre dell’anno precedente
- per i contribuenti trimestrali ordinari dalla dichiarazione annuale Iva
- per i contribuenti trimestrali “speciali” (autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, ecc..) alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente.
Metodo previsionale
Con il metodo previsionale l’acconto viene calcolato sulla base di una stima delle operazioni che si ritiene di effettuare fino al 31 dicembre.
Con questo metodo, l’acconto è pari all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare:
- per il mese di dicembre, se si tratta di contribuenti mensili
- in sede di dichiarazione annuale Iva, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari
- per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali “speciali”.
Per rendere omogenei il dato storico con quello previsionale, occorre considerare il dato previsionale al netto dell’eventuale eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente.
Metodo analitico
Il calcolo con il metodo analitico si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. In particolare, l’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita liquidazione che tiene conto dell’Iva relativa alle seguenti operazioni:
- operazioni annotate nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
- operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre
- operazioni annotate nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali).
Metodo di calcolo dell’acconto Iva e codici tributo per i versamenti
Metodo Calcolo Acconto Iva per soggetti in Split Payment
Come si versa l’acconto Iva
Il versamento dell’acconto deve essere effettuato utilizzando il modello F24 in modalità esclusivamente telematica.
E’ possibile compensare l’importo dovuto a titolo d’acconto con eventuali crediti di imposte o contributi di cui il contribuente abbia la disponibilità.
A differenza di quanto previsto per le liquidazioni periodiche, i contribuenti trimestrali ordinari non devono applicare la maggiorazione degli interessi dell’1%.
L’acconto versato deve essere, inoltre, sottratto all’Iva da versare per il mese di dicembre (per i contribuenti mensili), in sede di dichiarazione annuale Iva (per i contribuenti trimestrali) o da quanto dovuto per la liquidazione del 4° trimestre (per i contribuenti trimestrali speciali).
Codici tributo Acconto Iva
I codici tributo da utilizzare nell’F24 per il versamento dell’acconto Iva sono i seguenti:
- 6013 per i contribuenti mensili
- 6035 per quelli trimestrali
Codici tributo per il versamento dell’acconto
L’acconto dovuto potrà essere compensato con gli altri tributi secondo le ordinarie modalità di compensazione sarà versato come mediante F24 telematicamente con il codice tributo 6013 per i contribuenti che liquidano l’imposta mensilmente mentre 6035 per quelli trimestrali.
CALCOLO ACCONTO IVA (Esempio)
Casi Particolari Acconto IVA
Variazione del regime dei versamenti
In caso di modifica delle scadenze di liquidazione tra un anno e l’altro, ai fini del calcolo del dato storico, valgono le seguenti regole:
- per il passaggio da regime mensile a regime trimestrale occorre calcolare l’acconto con riferimento alle liquidazioni degli ultimi tre mesi dell’anno precedente
- per il passaggio da regime trimestrale a regime mensile l’acconto deve essere calcolato su un terzo dell’imposta versata per il quarto trimestre.
Soggetti con contabilità separate
I contribuenti con contabilità separata (articolo 36 del Dpr n. 633/1972) devono determinare distintamente l’importo riferibile a ogni attività svolta e, quindi, sono tenuti a effettuare distinte liquidazioni dell’imposta.
Pertanto, l’acconto Iva deve essere calcolato sommando i dati relativi a ogni attività, compensando in questo modo gli importi a debito con quelli a credito.
Altri adempimenti del mese di cui spesso ci si scorda
So che non centra nulla ma essendo un adempimento di cui spesso ci si scorda e che capita nello stesso mese vi anticipo che in questo mese cade anche stampa dei libri e registri obbligatori libro giornale, libro inventari, registro beni ammortizzabili, ecc.
Altro discorso e altre tempistiche di versamento riguardano invece gli Acconti Irpef, Ires ed Irap sono differenti e sono in scadenza in scadenza il 16 giugno se presentate il modello Unico (o 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%) ma anche le modalità di calcolo dell’acconto Ires.
Ho da poco venduto i diritti di reimpianto di un piccolo vigneto che avevo.
Sono imprenditore agricolo con P.IVA anche se non traggo nessun tipo di sostentamento da questa attività.
Non ho nessun tipo di contabilità in quanto normalmente non la uso mai per acquisti o vendite. La P.IVA è stata però usata e inserita sulla scrittura privata per la vendita dei diritti.
Vorrei gentilmente sapere come devo fare per il versamento dell’IVA dovuta.
Basta compilare un normale F24 con gli opportuni codici e gli opportuni importi o si deve fare qualcosa di più complesso?
Ringrazio anticipatamente per il riscontro,
Cordiali Saluti,
Mi dispiace ma mi sfugge il senso della domanda.
Salve. Volevo un chiarimento. Avendo pagato , per il secondo trimestre, 1649 euro di iva , quanto devo pagare per la liquidazione di tale trimestre? Grazie
regime dei minimi anno 2009 – anno 2010 superato il tetto dei 30.000 euro e quindi
devo fatturate con iva che verso trimestralmente. Vorrei sapere se devo versare
l’IVA anticipata entro in 27 Dicembre p.v. grazie
ho uh negozio di parrucchiere evorrei sapere se mi tocca pagare l’acconto iva e come viene calcolato l’importo
Buongiorno, lei ha la facolta’ di optare per uno dei tre metodi indipendentemente dalla situazione in cui si trova.
Se optasse per il metodo storico non dovrebbe versare acconto.
Essendo un libero professionista dal 1/1/2010 fatturo le mie prestazioni con Iva.Ho optato per la liquidazione trimestrale.
Ad ottobre ho fatturato 2 consulense con Iva.La mia domanda è se dovevo versare l’acconto il 27 Dicembre.Se ” si” cosa devo fare ora che il termine è scaduto?