REDDITOMETRO: Come superare i controlli del fisco

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

Gatto e Volpe

Il redditometro è uno strumento utilizzato dal fisco per rideterminare il reddito imponibile (e talvolta anche non dichiarato) ponendo sotto controllo le spese del contribuente significative per il redditometro, dei beni di proprietà  del contribuente e le spese sostenute nel periodo di imposta oggetto dell’accertamento sintetico arrivando a ricostruire la storia dei beni,  i vari trasferimenti interni alla famiglia, fino ad arrivare a stimare un reddito minimo presunto (secondo loro) ed un reddito minimo accertabile. Laddove questo differisca di oltre il 20% dal reddito dichiarato dal contribuente nella dichiarazione dei redditi scatta in linea teorica il controllo e la richiesta di informazioni da parte dell’agenzia delle entrate.

Qui potete leggere sinteticamente come funziona, quali sono le falle e le distorsioni che può generare un utilizzo improprio dello strumento ma che al contempo prestano il fianco alla difesa da parte del contribuente.

Fino ad oggi l’amministrazione finanziaria aveva la possibilità di intraprendere un accertamento fiscale sintetico laddove avesse rilevato uno scostamento superiore al 25% del reddito minimo per due anni; oggi tale scostamento scende ad un quinto e quindi al 20% (con la manovra economica 2010 DL 78/2010 ).

Nuovo redditometro 2022

Nuovo redditometro dal 2015: rivisti i coefficienti

Il 16 settembre con apposito decreto sono stati approvati i nuovi indici e le tabelle dove trovate i coefficienti di redditività presunta in base alla compizione del nucleo familiare valevoli dalle annualità di imposta accertabili 2011.

TABELLA 1 REDDITOMETRO

TABELLA 2 REDDITOMETRO

Cosa cambia dal 2010

Dal 2010 cambiano alcune regole e parametri per entrare sotto la lente del fisco: superate del 20% il reddito minimo presunto per una sola annualità ossia dichiarate meno dell’80% rispetto al reddito presunto da parte del fisco per la vostra posizione e vi sarà notificata una richiesta di informazioni circa la vostra capacità reddituale e il fisco potrà accertare il maggiore reddito e quale punto sarete voi a dover dimostrare che avevate la capacità reddituale che vi permetteva di mantenere i vostri beni in quanto l’onere della prova è a vostro carico.

Avrebbero potuto farlo in forma anonima accontendandosi solo delle informazioni ai fini statistici: oggi sarei curioso di sapere quanto hanno utilizzato quel software: almeno i contribuenti onesti o in buona fede ci si sarebbero potuti cimentare. Speriamo che diventi tale.

Redditometro per i professionisti

Iniziamo con il dire che il redditometro non può prendere in considerazione nel caso di professionisti con partita iva i beni strumentali del professionista che destina alla propria attività (acquisto di uffici, auto, mobili e arredi, yacht di lusso, imbarcazioni, macchinari, utensili, ecc ecc ). In questo caso l’acquisto di beni non influisce sul redditometro in quanto non rappresenta un “incremento patrimoniale” ai fini della determinazione sintetica del reddito (cfr. art. 38, c. 5, DPR 600/1973 e Circ.n. 49/E/2007 e art. 2, c. 2 del DM 1992). In tal modo sono esclusi ai fini del redditometro i beni destinati esclusivamente all’attività di impresa o all’esercizio di arti o professioni in quanto beni strumentali. Il contribuente però dovrà dimostrare di utilizzare con idonea documentazione ed evidenze probanti che tali beni sono destinati esclusivamente e questo talvolta non risulta agevole essendo spesso l’intestazione di alcuni beni effettuata solo formalmente in capo all’impresa ma nella realtà l’utilizzo strumentale è dubbio.

Per potere superare indenni il redditometro sui beni o le spese al centro dei controlli è necessario prima di tutto documentare la capacità del soggetto di acquistare e mantenere i beni nel periodo di imposta oggetto di accertamento con reddito già tassato in passato o che risulta esente da tassazione. Se il fisco accerta con il redditometro 50.000 euro di reddito, basterà dimostrare che si avevano disponibilità liquide di pari importo sul conto corrente bancario derivanti da redditi già oggetto di tassazione anche se questo è un punto controverso che l’agenzia delle entrate molto probabilmente in sede di incontro con il contribuente accertato non recepirà o considererà valida.

Reddito attribuito all’utilizzo di beni come auto, barche, yacht ecc

Il fisco in base alla tipologia e caratteristico dei vostri mezzi, ma questo lo potete approfondire nell’articolo dedicato proprio alle auto e redditometro, ricostruirà un reddito presunto a mio avviso molto spesso non veritiero se confrontato con il reale esborso richiesto per l’acquisto, la gestione e la manutenzione dell’auto, non perchè basato sulla stima effettiva dei costi che tale bene potrebbe generare, ma in virtù dello stile di vita che si associa a quel bene e al reddito presunto frutto di algoritmi di tipo statistico (non conosciuti). Personalmente ho una macchina che genera un costo di 50 mila euro, ma la macchina all inclusive tra prezzo, assicurazione bollo, meccanico, tagliando e cc, è costata l’anno dell’acquisto a malapena 20 mila per non parlare degli anni successivi in cui il costo effettivo sarà al massimo di 2 mila euro, ed è anche frutto di risparmi stratificati e di regali e regalini di familiari nel tempo tra compleanni, laurea, esami di stato ecc e non solo di un anno.

Se provate a fare un calcolo per il possesso di un auto supponiamo un 2.500 benzina comprato usato vi verrà fuori un reddito presunto di gran lunga più elevato rispetto alle effettive spese sostenute per mantenerle o comprarlo in quell’anno di imposta. Questo a mio avviso è il principio sbagliato su cui si fonda il redditometro, purtroppo divenuto legge con l’onere della prova per di più a carico del contribuente.

Guida per superare i controlli dell’Agenzia delle Entrate con il redditometro

In primis il reddito minimo accertabile dal fisco potrebbe essere costituito da redditi esenti o che hanno scontato l’imposta a valle sotto forma di ritenute alla fonte. Inoltre sarà sufficiente dimostrare che lo scostamento non è del 20% ma di una percentuale inferiore e pertanto l’agenzia non avrebbe titolo a procedere alla determinazione del nuovo reddito imponibile. Oppure si potrà dimostrare che si è avuto un finanziamento con redditi diversi da quelli sostenuti nello stesso periodo di imposta esenti o che hanno scontato imposte sotto forma di ritenute alla fonte o comunque esclusi dalla formazione del reddito imponibile perché magari esenti come BOT CCT e oppure tassati separatamente come i redditi agricoli o tassati forfettariamente.

Lo stesso accade per i figli che sono mantenuti dai genitori e a cui per esempio compriamo una macchina: questo possono essere accertati con lo strumento del redditometro in poco tempo in quanto la macchina loro intestata farà scattare sicuramente il redditometro non avendo entrate. A tal fine bisognerà perdere tempo e rispondere alle richieste di informazioni ai figli e ai genitori per dimostrare che l’acquisto è avvenuto con i soldi di papà o mamma, che la benzina si metta con la paghetta dei genitori e che non si finanzia con entrate non dichiarate dal figlio. Viene quindi tolto il gusto, a mio avviso anche l’elemento educativo, di non dare contante in mano al figlio ma di bonificargli un numero sul conto corrente per mantenere la tracciabilità.

Acquisto di casa al figlio

L’acquisto di una casa del figlio da parte dei genitori fortunatamente è una fattispecie non controllata da parte del fisco in quanto l’accertamento da art. 38 del DPR 600 ne prevede espressamente la esclusione e a tal fine se siete interessati a non essere accertati in questo caso potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione acquisto casa ai figli dai genitori.

Nuovo articolo su Redditometro sull’acquisto di casa

Vi segnalo l’articolo dedicato ai 3 modi per evitare il redditometro sull’acquisto di casa in cui troverete dei chiarimenti dati ad un lettore che aveva il timore di essere accertato sull’acquisto di casa.

Potrete poi dimostrare di non essere i proprietari dei beni indice che l’agenzia vi attribuisce ma utilizzatori saltuari in tal mondo facendo diminuire il reddito minimo (per beni indici e indichiamo le abitazioni, case vacanze, autovetture, imbarcazioni, contributi previdenziali versati alle colf, eventuali polizze assicurative, yacht, ecc.).

Con il nuovo redditometro  vi consigliamo di prendere analizzare le nuove spese e gli indicatori sotto controllo del Fisco ai fini del redditometro. Oppure potrete dimostrare che le spese sono state sostenute da terzi attraverso la certificazione di donazioni come parenti o genitori (anche se ci sembra difficile che una donazione o un regalo da parte del padre o della madre sia certificato, al massimo potemmo farlo emergere da un bonifico bancario).
Oppure potremmo portare come evidenza della nostra maggiore capacità reddituale che ha giustificato e che giustifica il sostenimento delle spese che formano il paniere del redditometro anche dei disinvestimenti in titoli azionari, fondi comuni di investimento, liquidazione del Tfr, e anche indebitamenti.

Osservazione importante

riguarda i tempi per la produzione di queste prove: se non fate in tempo nei 30 o nei 60 giorni ricordatevi che le prove possono essere prodotte anche durante il processo, sempre che vogliate presentarlo ovviamente.
Inoltre vi ricordo che con il nuovo redditometro l’invito preventivo al contradditorio da parte del fisco è obbligatorio (cfr art. 22 del DL 78 del 2010), pena la nullità dell’accertamento sintetico

CALCOLA IL TUO REDDITOMETRO

qualora volessi conoscere il tuo reddito minimo accertabile dal fisco inviaci una mail e ti richiederemo i dati per conoscere il tuo reddito minimo Consulta anche gli altri articoli che abbiamo pubblicato in passato sull’argomento redditometro, sullo scudo fiscale e sul trattamento delle proprietà all’estero. Altrimenti potete anche utilizzare il nuovo redditest dall’agenzia delle entrate per il calcolo.

Presentare ricorso contro il redditometro

Se vi è stato notificato un accertamento con il redditometro e volete presentare ricorso potete scrivere all’indirizzo info@tasse-fisco.com. Tale strumento deve essere perfezionato perché a mio avviso vi sono spazi per ribadire l’errata ricostruzione automatica del reddito presunto insieme ad altri elementi giuridici rilevanti.

Consulta le Tabelle del redditometro per capire quali potrebbero essere le spese oggetto di controllo oltre che la nuova tabella con le nuove voci del redditometro  diramate nel 2013.

Nuovi Studi di Settore

Vi segnaliamo la versione definitiva dei nuovi studi di settore che rappresentano anch’essi un importante e criticato strumento di lotta contro l’evasione anche se dovrebbero essere perfezionati in quanto partono da presupposti opinabili e vi spiego il perché: gli studi di settore, detto in poche parole misurano la congruità e la coerenza dei ricavi del contribuente su base annua in relazione al settore di attività identificato da alcuni codici (detti codici ATECO – atecofin). Se i propri ricavi sono in linea con gli studi di settore il contribuente difficilmente viene accertato, ossia sottoposto a verifica da parte del fisco. Se si è sotto i valori definiti dagli studi di settore è possibile adeguarsi pagando la maggiore imposta sui ricavi non conseguiti per mettersi in regola (Un imposta che serve per essere congrui in base a delle analisi statistiche a fronte di ricavi non realizzati secondo voi quale nome potrebbe avere?)

Qualcuno la potrebbe chiamare come una indulgenza che il fisco concede per restare in linea con il mercato, qualcun altro lo potrebbe anche chiamare un mini condono ad personam annuale perchè in effetti permette di togliersi dalla lente dei controlli del fisco per i soggetti più rischiosi, ma quello che più stupisce è che qualora il contribuente decidesse di aumentare i propri costi fittiziamente ed contemporaneamente i propri ricavi raggiungerebbe la congruità e la coerenza senza ridurre al contempo il rischio di essere accertati neutralizzando totalmente l’effetto e la funzione dei ricavi di settore e modificando al contempo i valori medi che alimentano gli studi di settore per l’anno successivo.

In tal modo si viene a creare quel dualismo particolare che vede i piccoli evasori (che sono in buona e cattiva fede) che vengono scoperti, mentre quelli che permettono un illecito ben più grave hanno meno probabilità di essere scoperti.

Un contribuente quindi che realmente (e ce ne sono credetemi) che non riesce a raggiungere i ricavi considerati congrui e coerenti secondo i cluster degli studi di settore sarebbe maggiormente penalizzato rispetto a chi illegalmente aumenta artificiosamente i costi nella propria contabilità, segno che lo strumento è ancora ottimizzabile perché potrebbe provocare distorsioni nel sistema. In attesa del nuovo provvedimento attuativo per l’introduzione del nuovo Redditometro 2011 del fisco di cui al DL 78/2010 art. 22 che dovrebbe disciplinare il nuovo redditometro specificatamente vi consigliamo di leggere gli altri articoli dedicati all’accertamento.

Aggiornamento maggio 2010: nel nuovo redditometro 2011 entrano anche altri indicatori di capacità reddituale che sono considerati buoni indicatori del reddito minimo presunto e reddito minimo accertabile come a titolo esemplificativo le minicar ed i centri benessere.
Aggiornamento 25 ottobre 2011: il nuovo redditometro ricalca nella sostanza le stesse modalità applicative e lo stesso ragionamento fino ad oggi utilizzato anche se viene fortemente depotenziato e devo dire anche molto migliorato rispetto alle versioni precedenti. Elemento sostanziale di diversità è rappresentato dalla nascita di 11 gruppo rappresentativi dei nuclei familiari italiani come coppie coniugate, coppie o single differenziati in base all’età, alla presenza o meno di figli e al numero di figli. permangono anche i correttivi in base all’ubicazione degli immobili e le residenze primarie e secondarie tra nord e sud.
Aggiornamento novembre 2012: pronto il nuovo redditest anonimo per effettuare gratuitamente e (dicono) anche anonimamente il calcolo personale del nuovo redditometro.

Leggi anche le domande e le risposte sul redditometro dei lettori.

Scarica il software sul redditometro

PS: Per alcuni di voi c’è solo un piccolissimo problema….dovete inserire i vostri dati anagrafici e vi sarà rinviato il calcolo. Non dico naturalmente che chi inserisce il suo none venga controllate però la mano sul fuoco io non ce la metterei :-) 

Classico esempio di come fare uno strumento che non utilizzeranno tutti oppure i più furbetti inseriranno nomi di fantasia.

Pronunce giurisprudenziali sull’argomento

Segnalo inoltre che la Cassazione, con l’ordinanza n. 16579 del 2 luglio 2013 ha stabilito che l’accertamento fiscale basato sulle indagini bancarie è valido anche se l’autorizzazione non è motivata. Infatti l’atto impositivo può essere annullato solo in caso di mancato via libera da parte delle autorità.

Auto e Redditometro
Spese e redditometro

Come difendersi dal Redditometro

ATTENZIONE: LEGGERE SOTTO A tal proposito vi segnalo che nei prossimi giorni probabilmente partiranno i questionari sul redditometro relativo all’anno di imposta 2007 (il cui termine prescrizionali di accertamento scadrebbe casualmente quest’anno) per cui vi indico che potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica del sito info@tasse-fisco.com e posso darvi assistenza relativamente: Compilazione del questionario sul redditometro inviatovi dall’agenzia delle entrate; Compilazione del redditest on line; Gestione del colloquio eventuale con l’agenzia delle entrate; In ultima istanza predisposizione del contenzioso dinnanzi alle Commissioni Tributarie competenti.
Saluti e spero al solito di esservi stato utile

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Entro il 15 luglio 2021 scade il termine per la pubblica consultazione della proposta di reintroduzione di una nuova versione del redditometro.

Naturalmente il tentativo di avviare accertamenti sintetici che hanno un basso costo iniziale e necessitano di ridotto numero di persone per la notifica e la gestione dell’accertamento  rappresentano da sempre una alternativa allettante per il recupero di materia imponibile. Tuttavia si deve anche valutare il costo in termini di contenziosi avviati dal contribuente che naturalmente si troverà ad impugnarli. Come da sempre sostenuto in questo blog lo strumento ha il difetto di avviare accertamenti che molto spesso sono impugnati con esiti positivi per il contribuente.

Anche il tema della privacy, che sembrerebbe essere risolto, rappresenta comunque un tema percepito dal contribuente e lesivo della propria autonomia e libertà di spesa.

Ad oggi inoltre l’agenzia delle entrate ha a disposizione maggiori informazioni per la ricostruzione del reddito del contribuente e dei suoi oneri deducibili e detraibili.

Staremo a vedere come si evolverà il tema a riguardo, stay tuned!

92 Commenti

  1. Senza costi e ricavi la vedo difficile. Sembrerebbe molto improbabile visti i costi di acquisto ma le info sono parziali

  2. Buongiorno, ho letto tutto ma vorrei porVi una domanda, se acquisto una auto 3.0 diesel del 2007/2008, rientrerei negli accertamenti fiscali nonostante l’anzianità dell’auto e nonostante il prezzo di acquisto di circa 7000 €?
    Sono un possessore di P.IVA non un dipendente
    Grazie mille

  3. Paypal è lo strumento tra i più comunemente utilizzati per questo genere di entrate extra e che devo constatare sta prendendo sempre più piede tra i giovani che inseguono il mito del facile guadagno… ma questo è un problema che non dovrebbe riguardare questa sede. Tuttavia mi limito ad indicarti gli articoli dedicati alla tassazione delle vincite on line. Molti infatti non si rendono conto che le somme sono tassate alla fonte ma alcune dovrebbero anche essere dichiarate in Italia, cosa che solo pochi fanno. La motivazione che forniscono è che loro non lo sapevano… come se al fisco importasse qualcosa del nostro grado di preparazione in materia fiscale! La verità per cui non vi controllano è che siete tanti ed il loro budget è limitato per effettuare controlli su movimentazioni di poco conto, ma occhio perché in teoria non ci vorrebbe tanto a predisporre degli automatismi che incrocino le movimentazioni sui conti, compreso paypal e le dichiarazioni e chissà che non lo stiano già facendo…
    Sappiamo che dietro l’utilizzo di paypal si nasconde tanto ma tanto micrometro, che facciamo a tonnellate qui in Italia. Il rischio per cui che vi accertino esiste. Io parto sempre dal presupposto che le vincite siano poche… ma qualcosa mi dice che nel vostro caso parliamo di qualche migliaia di euro, non so perché ma ho questo sentore… per cui organizzatevi meglio :-)
    Nel vostro caso però parliamo di vincite al gioco e non di lavoro, per cui ci potrebbe anche stare che guadagnate 100 e poi un domani il fisco vi toglie 60/70… discorso diverso per chi per guadagnare quei 100 ci ha lavorato 12 ore…

  4. Salve,
    nel caso di vincite su scommesse online come funziona ?
    Ci dovrebbe essere la tassazione alla fonte e quindi non si dovrebbe dichiarare nulla ?
    Nello specifico siamo un gruppo di 5 amici che scommettiamo su vari siti e su conti intestati un po’ a tutti.
    Spostiamo i soldi co paypal dal conto di uno all altro in base a dove troviamo conveniente la giocata.
    Poi i prelievi vengono fatti su una sola postpay a me intestata su cui confluiscono le vincite di tutti sempre con movimenti su paypal.
    Ora però sono un po’ preoccupato di eventuali controlli sulla mia postpay.
    Anche perché magari dovrei dimostrara a che titolo i miei amici mi girano soldi.
    Anche se poi li dividiamo, ma non è dimostrabile.
    Come possiamo fare ?
    Avere più postpay intestati a tutti e prelevare a turno ?
    Anche se ci saranno sempre movimenti paypal dall uno all altro.
    Oppure usare carte prepagate tipo Skrill, su cui mi dicono non possono controllare ?
    Grazie

  5. Salve, avrei un dubbio. Io e il mio fidanzato stiamo acquistando un auto alla luce del matrimonio dell’anno prossimo. Lui farà un prestito ma la macchina vorrei intestarla io per convenienza assicurativa. Vorrei capire se questo può essere un problema per mio padre che ha una attività e 2 auto e per me visto che non ho reddito.
    Grazie mille

  6. vorrei sapere esattamente a un comune mortale cosa e come controllano?e s econtrollano solo in certi casi in cui si da nell occhio:)cosi x sapere

  7. […] Cosa fare per difendervi Oltre ad avervi indicato cosa pare per evitare il contenzioso con l’agenzia delle Entrate e con il fisco e avere indicato quali sono gli elementi che dovete considerare in un articolo dedicato proprio ai modi per superare i controllo sul redditometro e come difendersi dalla verifica fiscale o dalla richiesta di informazioni del Fisco. Il consiglio è sempre quello di andare lì e parlarci portando quanto avete a disposizione per ricostruire la vostra situazione con trasparenza. Questo non vuol dire però che dovrete mostrare tutto se non volete come tutti gli estratti conto bancari perchè per quelli sono necessarie delle vere e prorprie indagini bancarie che hanno bisogno di procedure più complesse per la loro attivazione. Quindi se volete essere trasparenti fin da subito portateli ma sappiate che in una prima fase di richiesta di informazioni non è obbligatorio. Consulta l’articolo dedicato a come difendersi dal redditometro. […]

  8. Le dico che entrambe le campane che ha sentito per me sono sbagliate in quanto prima di tutto non l’importo in questione non solo è rilevante ma non è detto che la misura dell’imposta influisca se ci sono dei paramteri che fanno supporre comunque evasione fiscale, inoltre lei non è altamente al rischio se non ha evaso il fisco negli anni passati.

  9. Salve io sono una dipendente e percepisco uno stipendio netto al mese di 1’100 €, nell arco degli anni ho risparmiato qualche soldo e vorrei acquistare casa , la casa in questione ha un valore di circa 50’ooo€ per cui farò un pagamento unico. Mi sembra ci sia molta confusione in questi casi , alcuni dicono che sono altamente a rischio controlli e altri invece dicono che comunque è una somma irrisoria per eventuali controlli.
    Come mi devo comportare davanti a equitalia ? é meglio dunque fare qualche anno di prestito per evitare questi fastidi ?
    Grazie

  10. No, non funziona proprio così: il redditometro, detto molto sinteticamente, ricostruisce un reddito presunto sulla base di quello che lei acquista e lo confronto con quello che dichiara nella sua dichiarazione dei redditi. La vendita di una macchina come privato non c’entra nulla con questo discorso.

  11. Buongiorno, volevo sapere se vendendo la mia auto privatamente, dovrò emettere una ricevuta/fattura ed andrà a far parte del mio reddito e mi innalzerà l’ irpef?
    Cordiali saluti,
    Francesco.

  12. Se un commerciante vende privatamente un suo bene e l importo incassato anche se notevole ma poiche’ e’ stato ricevuto con assegno e lo si versa su cc personale, dove e come riportare l incssso?

  13. Buonasera, in sintesi: vendo auto e verso in banca contanto, allora si poteva, senza causale. Acquisto altra autovettura ed AE mi chiede e multa dove ho preso i soldi per l’acquisto.
    H venduto in febbraio ed acquistato in maggio.
    Per mancanza causale e troppo tempo intercorrente tra due operazioni ho sanzione.
    Che fare, vado in commissione tributaria?
    Grazie

  14. Salve. sono uno studente universitario, quindi ho reddito 0. La mia passione per le moto mi ha spinto a procurarmi 2 motocicli dei quali 1 regalato dal vecchio proprietario, l’altro pagato euro 300. Per entrambi pago delle assicurazioni modeste, con la tecnica della sospensione. Posso rischiare un controllo? grazie

  15. Siamo nel 2013 e mi è arrivato un questionario per gli anni 2007-2008: i termini di prescrizione sono scaduti?

  16. No il fatto è questo ed io lo continuo a dire da tempo: i funzionari sono valutati anche in merito al reddito imponibile che recuperano sui contribuenti e questo non va bene perchè invece di mantenre un equilibrio nel giudizio e capire le ragioni del contribuenti se ne fottono perchè a loro non conviene, si limitano ad applicare asetticamente una norma scritta con i piedi e fatta passare dalla precedente classe politica che fa ridere ed i contribuenti se la prendono in quel posto percho ovviamente non nascono tributaristi, non volgiono spendere due soldi per farsi assistere, sono presuntuosi e vanno lì pensando di risolvere e si trovano di fronte a dei dipendenti dell’agenzia che hanno un interesse in diretto conrasto rispetto a loro ed hanno molte più conoscenze di loro.
    Risultato, l’ennesima prepotenza.

  17. Salve,non ho optato per il ricorso perche’ avrei dovuto versare subito 6000 euro (il 50% del tributo ”evaso” sinteticamente)
    e 1500 euro per l’avvocato e commercialista,senza neanche contare quello che mi ha detto il funzionario titolare dell’accertamento…….testuali parole:” mi dispiace,capisco le sue ragioni,ma sa’……installatore impianti elettrici via! Se andiamo a parare sulla ditta poi le pretese diventano molto piu’ alte…poi veda lei!”
    Tutto questo per aver comprato un’auto totalmente a rate (zero anticipo).
    E’ piu’ facile prendere soldi dai poveri che dai ricchi……..i ricchi non mollano! Ed i funzionari del fisco lo sanno bene.

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