Aggiornato il 24 Agosto 2023
Per i titolari di redditi di pensione vediamo le detrazioni fiscali aggiuntive rispetto agli altri contribuenti che possono farvi risparmiare qualche soldo nella dichiarazione dei redditi 730 ordinario o precompilato o anche nel modello Unico se avete scelto questa come modalità di presentazione e qui vediamo quanto valgono, come si calcolano e dove si indicano nella dichiarazione anche ala luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2017 e seguenti.
Vedremo inoltre quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 anche su questa voce di detrazione per i redditi di pensione. Come chiarito nella circolare del febbraio 2020 l’articolo 13, comma 3, dispone che, se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a), del TUIR, spetta una detrazione dall’imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 del medesimo articolo 13, rapportata al periodo di pensione nell’anno, pari a:
955 euro, se il reddito complessivo non supera 8.500 euro; l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro; ciò significa che tali misure minime competono laddove superiori al risultato derivante dal calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro;
700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.
Ai sensi del comma 3-bis dell’articolo 13 del TUIR, se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro ma non a 29.000 euro, la detrazione spettante ai sensi del citato comma 3 è aumentata di un importo pari a 50 euro. Tale importo va inteso quale correttivo in aumento alle detrazioni precedentemente riproporzionate e deve essere corrisposto – in presenza dei requisiti reddituali suindicati – per intero nel corso dell’anno 2022[1].
Ne consegue che il sostituto di imposta riconosce l’ulteriore detrazione di 50 euro sin dal primo periodo di paga del 2022, fermo restando che alla fine dell’anno, ovvero al momento della cessazione del rapporto pensionistico, deve ricalcolare la detrazione effettivamente spettante in relazione all’ammontare del trattamento pensionistico complessivamente erogato nel periodo d’imposta[2].
Pertanto, rispetto alla precedente disciplina, il regime delle detrazioni per i redditi di pensione in vigore dal 1° gennaio 2022:
- amplia la prima soglia di reddito per cui spetta la detrazione, che viene elevata da 8.000 euro a 8.500 euro; per tale soglia la detrazione viene innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro, con una misura minima di detrazione pari a 713 euro;
- estende la seconda soglia di reddito da 15.000 euro a 28.000 euro; per tale soglia, si riduce da 1.297 euro a 700 euro la detrazione base e si modifica il calcolo della quota ulteriore della detrazione, stabilendo l’aumento del valore iniziale (da 583 euro a 1.255 euro) e l’adeguamento dei valori utilizzati nel prodotto ai fini della determinazione della quota aggiuntiva di detrazione; tale quota ulteriore è, quindi, uguale a 1.255 euro per un reddito pari a 8.501 euro e decresce, in misura inversamente proporzionale all’aumentare del reddito, fino ad annullarsi una volta raggiunti i 28.000 euro;
- riduce da 55.000 euro a 50.000 euro la terza e ultima soglia, oltre la quale non spetta la detrazione; la base di calcolo della detrazione d’imposta per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro si abbassa da 1.297 euro a 700 euro;
la detrazione è di 700 euro per redditi pari a 28.001 euro e decresce fino ad annullarsi alla soglia dei 50.000 euro;
- prevede uno specifico aumento della detrazione, pari a 50 euro, nella fascia di reddito superiore a 25.000 euro ma non a 29.000 euro.
Di seguito, si riporta una tabella riepilogativa.
REDDITO COMPLESSIVO | MISURA DELLA DETRAZIONE |
Reddito complessivo non superiore a
8.500 euro | 1.955 euro (in ogni caso non inferiore a 713 euro) |
Reddito complessivo superiore a 8.500 euro e fino a 28.000 euro | 700 + 1.255 x [(28.000-reddito complessivo)/19.500)] |
Reddito complessivo superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro | 700 x [(50.000-reddito
complessivo)/22.000] |
Reddito complessivo superiore a 50.000 euro | Nessuna detrazione |
L’importo della detrazione va aumentato di 50 euro per i redditi complessivi da
25.001 a 29.000 euro.
Cos’è la detrazione fiscale per i titolari di reddito di pensione
La misura della detrazione fiscale forfettaria che scatta in misura fissa al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi e che varia in relazione al reddito complessivo prodotto dal pensionato e all’età del percettore della pensione rapportata al periodo di imposta in cui è statao percepito il reddito da pensione.
Pensionato con Età inferiore a 75 anni
La misura della detrazione fiscale ante 2016 vale come nel caso sotto descritto mentre a partire dal 2017 le detrazioni Irpef saranno le stesse previste per coloro che hanno più di 75 anni di età.
Reddito inferiore a 7500 euro
In pratica se il reddito è inferiore ai 7500 euro la detrazione fiscale spetta nella misura di 690 euro e questa rappresenta la detrazione fiscale minima garantita per il pensionato. Stiamo parlando quindi di poco meno di 50 euro al mese che non sono poche.
Reddito complessivo tra 7.500 e 15 mila euro
In questo caso parliamo di una detrazione di 1255 euro massimo da aggiungere a quella prima che però viene calcolata con questa formula:
470 X ((15 mila euro – Reddito Complessivo) / 7.500
Reddito complessivo tra 15 mila e 55 mila euro
In questo caso parliamo di una detrazione di aggiuntive 1255 euro massimo da aggiungere a quelle prima che però viene calcolata con questa altra formula:
470 X (55 mila euro – Reddito Complessivo) / 40.000
Pensionato con Età superiore a 75 anni
Reddito inferiore a 7500 euro
In pratica se il reddito è inferiore ai 7500 euro la detrazione fiscale spetta nella misura di 1783 euro e questa rappresenta la detrazione fiscale minima garantita per il pensionato. Stiamo parlando quindi di poco meno di 50 euro al mese che non sono poche.
Reddito complessivo tra 7.500 e 15 mila euro
In questo caso parliamo di una detrazione di 1297 euro massimo da aggiungere a quella prima che però viene calcolata con questa formula:
486 X ((15 mila euro – Reddito Complessivo) / 7.500
Reddito complessivo tra 15 mila e 55 mila euro
In questo caso parliamo di una detrazione di aggiuntive 1297 euro massimo da aggiungere a quelle prima che però viene calcolata con questa altra formula:
486 X (55 mila euro – Reddito Complessivo) / 40.000
Ogni anno potrebbero cambiare per cui consiglio sempre di rifarsi alla normativa specifica che le disciplina normativa vigente al momento della dichiarazione dei redditi.
Come effettuare il pagamento: Novità dal 2020
L’art. 1, commi 679 e 680, della legge di Bilancio 2020 ha previsto che dal primo Gennaio 20202 tutte le detrazioni da riportare nel 730 siano supportate da un pagamento effettuato con strumenti tracciabili.
Questo significa che alla cassa il pagamento dovrà essere effettuato con Bancomat, Carta di Credito, Bonifico bancario. Per strumenti di pagamento tracciabili si intendono quelli definiti dall’art. 23, D.Lgs. n. 241/1997.
La novità non si estende tuttavia all’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e alle prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
Novità dalla Legge di bilancio 2017
Con il passaggio in Senato la disciplina delle detrazioni Irpef per i titolari di redditi da pensione: a quelli con meno di 75 anni è riconosciuta la stessa misura già attribuita ai pensionati con almeno 75 anni di età
Pensionati ma ancora lavoratori
Se state percependo la pensione ma sitete ancora lavoratori dipendenti forse il vostro datore di lavoro vi sta applicando in busta paga le detrazioni fiscali per cui dovreste stare attenti a comuncare di non applicarle oppure deciderete di non applicare quelle derivanti dai redditi di pensione in quanto per questa fattispecie vige il divieto di cumulo tra le detrazioni dei redditi di pensione da quelli di lavoro dipendente
Le altre detrazioni fiscali valgono
Ci mancherebbe! Oltre a queste detrazioni specifiche per i titolari di reddito di pensione per cui vi invito a leggere anche l’articolo dedicato alle detrazioni e deduzioni fiscali da indicare nel 730 in cui trovate un elenco piuttosto approfondito delle voci e delle tipologie di costi e spese o anche solo situazioni soggettive del contribuente o dei suoi familiari che danno diritto ad agevolazioni fiscali o sconti di imposta.
Buongiorno,
nel caso di detrazioni forfettarie sulla pensione, se ho capito bene si ha diritto alla somma delle detrazioni dei singoli scaglioni. Nell’articolo c’è scritto che “si aggiungono a quelle prima”
Esempio di un lordo di 25.000 euro: detrazioni di 690 (redd. inf a 7500,00)+ 1.255 (redd. tra 7.500 e 15.000) + 352 ( redd. tra 15.000 e 55.000)
E’ corretto?
Grazie