Aggiornato il 29 Agosto 2023
La dichiarazione Iva per i professionisti con partita Iva che esercitano attività di lavoro autonomo o cessione di beni o prestazioni di servizi o le società può essere presentata in via autonoma o unitamente al modello unico entro due diverse scadenze ordinarie e da cui emergerà il pagamento di un saldo per l’anno in corso e l’acconto iva per l’anno successivo. Vediamo di capire insieme con un piccola guida alla dichiarazione Iva le tappe principali per l’obbligo della presentazione, chi è soggetto alla compilazione, quando presentarla, come si effettuano le liquidazioni iva periodiche, e come si effettua il calcolo del saldo e dell’acconto iva.
In calce all’articolo vedremo anche come ci si comporta nel caso di dichiarazione Iva annuale in ritardo.
Solo per informazione la comunicazione annule dati Iva non ha finalità liquidatorie ossia non emerge alcun pagamento mentre dalla dichiarazione Iva si.
Chi deve compilare la dichiarazione annuale dati Iva: soggetti obbligati
I soggetti che sono obbligati alla presentazione sono tutti coloro che sono itolari di partita iva con uno o più codici attività atecofin aperti. In questo caso infatti nella dichiarazione dei redditi avranno un modello di dichiarazione Iva in cui alcuni quadri saranno doppi e saranno contradistinti in alto a destra dalla scrittina modulo, 1, modulo 2 e così via a seconda del numero di codici attività che hanno aperto.
Chi non procede alla compilazione: Soggetti esonerati alla dichiarazione Iva annuale
Non tutti sono obbligati alla compilazione della dichiarazione iva annuale, infatti a titolo di esempio i contribuenti che effettuano solo operazioni esenti come per esempio i medici o le guide turistiche, ma ripeto solo operazioni esenti, potranno non compilara la dichiarazione Iva. Per sapere quali sono i soggetti che esercitano attività esenti potete consultare l’articolo 10 del DPR n. 633 del 1972 o consultare anche l’articolo dedicato alle prestazioni professionali Iva esenti. Anche i contribuenti che si sono avvalsi del regime dei contribuenti minimi (nuovo e vecchio che sia) previsto dalla Legge n. 244 del 2007 sono esonerati alla dichiarazione Iva annuale al contrario dei professionisti che si sono avvalsi del rgime delle nuove inizaitive imprenditoriali ex articolo 13 della legge 388 del 2000.
Soggetti esclusi dalla dichiarazione Iva anuale
Non dovranno compilare la dichiarazione Iva anche i soggetti che si sono avvalse della dispensa Iva prevista dall’articolo 36-bis dello stesso decreto del presidnete della repubblica che molto sinteticamente possiamo definre come la possibilità che viene dati ai contribuenti che utilizzano il pro rata di abbandonare la detrazione sugli acquisti per avere qualche dispensa a livello amministrativo (ma l’Iva sulle vendite la versano comunque). Ricordiamo che anche in questo caso il contribuente iva non deve comunque aver efettuato operazioni imponibili iva di diversa natura, intracomunitarie o abbia effettuato operazione in regime di reverse charge e altre fattispecie meno ricorrenti che necessitano di approfondimenti come per esempio operazioni di rettifica a precedenti detrazioni Iva riepilogate nell’articolo 19-bis dello stesso DPR, ma stiamo parlando di fattispecie più complesse e meno ricorrenti nella pratica fiscale.
Sono altresì esclusi anche i produttori agricoli che già godono dell’esenzione prevista dall’articolo 34 del medesimo DPR o coloro che rganizzano giochi, intrattenimenti o spettacolo e gli imprenditori che danno in affitto l’unica azienda perché quest ultimi sono trattatai come se divenissero delle persone fisiche e come tali esclusi da questi adempimenti.
Quando si presenta
La presentazione della dichiarazione Iva può avvenire in via autonoma o insieme al modello unico. Nella prtica non mi è mai capitato di inviare una dichiarazione Iva disgiunta dal Modello unica in qaunto la comodità sia per il contribuente sia per il commercialista che si trova a predisporre una unica dichiarazione è molta anche perché la presentazione della dichiarazione in via autonoma a partire dal primo febbraio e fino al 30 aprile dell’anno di imposta successivo a quello a cui si riferisce, congiuntamente al modello unico in questo ultimo caso. Considerate tuttavia che, almeno nel caso delle società per chiudere le scritture contabili ed effettuare le scritture di assestamento ci vuole e per il primo febbraio non è semplice essere pronti con tutta la documentazione pronta per effettuare la dichiarazione iva annuale disgiunta.
Il termine naturale di scadenza della dichiarazione annuale dei dati Iva è il 30 aprile dell’anno successivo a quello a cui i dati della dichiarazione si riferiscono. Poi avete 90 giorni per presentare eventualmente la dichiarazione con sanzioni (ravvedibili).
Come si presenta la dichiarazione Iva annuale
Premesso che potete approfondire questo argomento cn l’articolo correlato e dedicato apposta alla presentazione delle dichiarazioni Iva, Unico e Irap in cui trovate le modalità diverse di prsentaizone ed i canali messi a disposizione dal Legislatore Fiscale per procedere da soli o con l’aiuto di terzi a suoerare indenni anche la fase dell’invio telematico o della semplice presentazione.
Vi anticipo però che troverete diverse modalità di presnetazione come la più veloce e che conviene a mio modesto avviso per chi non si vuole cimentare con i software dell’agenzia delle entrate è quella di presentare la dichiarazione ad un commercialista che si deve impegnare (consiglio per iscritto) a presentare la dichiarazione specificando se la dichiarazione è stata predisposta da voi o da lui. Poi il professionista dottore commercialista, il CAF o centro di assistenza fiscale, o le associazioni di categoria che spesso chiamano o prendono accordi con una delle due precedenti categorie invieranno telematicamente la dichiarazione, ovviamente dietro compenso, a meno che non decidano di farlo gratuitamente, ma non credo.
Entratel o fisconline per la trasmissione telematica
Altrimenti potete cimentarvi con i canali gratuiti dell’agenzia delle entrate mediante Entratel o Fiscononline il solito processo di richiesta di identificazioni, autenticazione, richiesta del pin, download del software installazione, compilazione, generazione del flusso telematico ed invio. Semplice per chi lo fa con diversi clienti più volte l’anno ma per chi ci si cimenta una volta l’anno può essere molto complesso, soprattutto per chi non ha dimestichezza con l’informatica. Inoltre l’utilizzo dei due software non è possibile in alcune fattispecie o è possibile solo l’utilizzo del fiscoonline pertanto per questi aspetti andate all’articolo dedicato alla presentazione della dichiarazione dove li trovate specificati. Potete anche consegnarla cartacea all’agenzia delle entrate che per i pc fobici è una grande opportunità. Nelle grandi città però consigli di non ridurci all’ultima settimana in quanto potreste incontrare molte file pertanto vi consiglio di prendere appuntamento con l’agenzia di vostra competenza.
Come anticipato vi segnalo anche il nuovo articolo dedicato alla dichiarazione Iva annuale in ritardo che vi spiega quali sono le sanzioni e come comportarsi nel caso in cui abbiate omesso la presentazione entro i termini naturali di scadenza, prima e dopo i 90 giorni concessi dal legislatore.
Vi segnalo poi l’articolo dedicato alla Guida al Reverse Charge o Integrazione Iva
Non confondetevi con la comunicazione annuale dati iva in scadenza il 28 febbraio e che è tutta un’altra storia che oggi risulta abrogata.
ho acquistato una partita di pellet con iva al 10%-detto cio dovrei rivenderlo considerando l aumento dell aliquota dal 10 al 22% nonostante comprato come su scritto o tranquillamente calcolando il mio ricarico e iva al 10?
Purtroppo il solo fatto di aver aperto la partita Iva la obbliga a presentare anche la dichiarazione Iva.
chi si è avvalso del regime delle nuove iniziative imprenditoriali L388 del 2000 ha l’obbligo di fare la dichiarazione iva es. tramite l’unico anche se non ha emesso fatture? L’Unico riporta che non si è obbligato alla dichiarazione dei redditi se non si è obbligati alle scritture contabili; quindi non si dovrebbe fare la dichiarazione dei redditi; pero’ rimane l’obbligo della dichiarazione iva anche se non sono state emesse fatture?