Licenziamento e procedura di mobilità del personale: come licenziare

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

Come ridurre il personale attraverso il licenziamento: procedura di mobilità La normativa vigente non consente molti modi per ridurre il personale, ma è anche vero che ha degli strumenti per tutelarsi dal lavoratore che non fa il suo lavoro. Tali strumenti di licenziamento possono essere:

  • La procedura di mobilità (legge n. 223/1991) che in virtù di una riduzione o di una trasformazione dell’attività svolta ricomprende tra i motivi licenziamento del singolo dipendente le ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa.
  • il licenziamento collettivo;
  • il licenziamento individuale (anche plurimo) per giustificato motivo oggettivo.

Per procedere alla procedura di mobilità invero sono necessari alcuni requisiti tra cui la dimensione del personale deve essere di almeno 15 dipendenti nelle procedure collettive; il numero dei licenziamenti deve essere di almeno 5 nell’arco temporale di riferimento di 120 giorni;

In caso di licenziamento è necessario sempre provare comunque un giustificato motivo di carattere oggettivo che può essere ricondotto alle ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento dell’attività oppure un inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del dipendente (in questo caso è soggettivo inq uanto dipeso dalla volonta del dipendente stesso).

Per aversi giustificato motivo oggettivo di licenziamento

Siamo in presenza di giustificato motivo oggettivo di licenziamento quando abbiamo contemporaneamente il recesso deve essere stato determinato da obiettive esigenze organizzative o produttive aziendali. Inoltre ricordiamo che  il lavoratore licenziato non può essere riutilizzato in altro settore aziendale e quindi essere soggetto a ripescaggio.

Un ulteriore motivo può essere rappresentato dalla necessità di ridurre i costi e questo in un momento di crisi può essere il cavallo di battaglia di molti licenziamenti.

Ricordiamoci che i bilanci 2009 che si renderanno pubblici nell’aprile 2010 mostreranno la situazione di crisi avutasi nel 2009.

La procedura di mobilità per ridurre il personale può essere attivata dalle imprese non soggette alla Cigs e che se ne avvalgono o che non sono soggette alla Cig straordinaria, o se destinatarie, non se ne sono avvalse.

Per accedere alla procedura di mobilità sarà necessario aver più di 15 dipendenti mediamente occupati nel semestre precedente (compresi gli apprendisti, i contratti di formazione, i lavoratori a tempo determinato e quelli tempo determinato e part time) e non deve essere in grado di garantire l’assuzione o anche il semplice reimpiego dei lavoratori

Nel caso di imprese che non sono soggette a Cig straordinaria o non se ne avvalgono nel caso siano destinatarie del provvedimento, potranno attivare la procedura di mobilità solo se hanno più di 15 dipendenti compresi gli apprendisti, i contratti di formazione, i lavoratori a tempo determinato e quelli tempo determinato e part time. In questo caso sarà possibile procedere alla riduzione, alla trasformazione o alla cessazione dell’attività o del lavoro e ad almeno 5 licenziamenti da attuare nell’arco dei 120 giorni successivi (nell’ambito della stessa provincia).

Nel caso delle imprese soggette a Cigs, il procedimento di mobilità potrà essere attivato anche con un solo licenziamento non essendo previsti un numero minimo al contrario delle imprese non soggette alla Cigs il cui quantitativo minimo di licenziabile è di 5 dipendenti.

Nel prossimo post affronteremo il licenziamento individuale del lavoratore e come licenziare, ossia le cause di licenziamento più conosiute e gli estremi per avviare la procedura.

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