Aggiornato il 4 Maggio 2023
Come comportarsi in caso di maternità della Colf, badante o donna di servizio (o come la chiamate voi).
In caso di maternità della colf/badante è necessario ricordare che, qualora quest’ultima entri in maternità, bisogna distinguere il caso in cui il datore di lavori remuneri la badante o no. Nel caso in cui continui a remunerare la colf badante sarà tenuto a versare anche i contributi colf, qualora non proceda con il pagamento della badante allora i contributi non dovranno essere versati in quanto la colf badante dovrà richiederli direttamente all’INPS.
Potete anche consultare le nuove modalità di comunicazione all’INPS e all’INAIL delle colf e delle badanti a carico dei datori di lavoro.
Le ferie della Colf, domestica, donna di servizio
Tra i diritti delle colf v’è anche il diritto a godere per ogni anno solare lavorato presso lo stesso datore di lavoro di 26 giorni. Nel computo delle ferie non si calcolano ovviamente anche i sabati e le domeniche che sono considerati festivi come anche le festività nazionali o quelle riconosciute dall’ordinamento nazionale.
Durante il perdio di ferie per ogni giorno di vacanza la colf matura comunque la retribuzione in misura pari ad 1/26 o un ventiseiesimo della retribuzione complessiva mensile e comprensiva delle indennità che trovate riepilogate nell’articolo dedicato proprio al calcolo dei contributi alle COLF. Se si parla di ore si rapportano le ore lavorate a questa frazione. Facciamo un esempio per capire meglio: se una colf lavora due volte alla settimana per 3 ore, lavora 6 ore a settimana. Se moltiplichiamo questo valore per il numero di settimane che ci sono in un mese (4,3333 periodico) abbiamo il numero di ore lavorate in un mese che sarebbe pari a 26. Il numero di ore rapportato ad un giorno di ferie sarà pari appunto a 26 (ore lavorate mensilmente ricalcolate) diviso il numero dei giorni di ferie concessi che è 26, per cui la frazione è 1. Questo significa che se alla vostra colf date 9 euro l’ora, per ogni giorno di ferie dovrete dargli 9 euro.
Altro modo molto meno complesso per il calcolo delle ore da riconoscere per ogni giorno di ferie da assoggettare a contribuzione segnarsi le ore effettuate nel mese precedente e dividerle per 26…penso che ce la possiamo fare questa volta.
Le ferie dovranno essere retribuite: si lo so sembrerebbe una banalità ma non tutti lo sanno.
Le ferie sono dovute indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro e dalla caratteristica della convivenza o meno. Se il rapporto di lavoro è meno di un anno matureranno tanti dodicesimi di 26 giorni quante sono le mensilità lavorate. Naturalmente come avviene per le imposte anche qui il mese scatta dal quindicesimo giorno di calendario in poi.
I 26 giorni di ferie devono essere interamente retribuiti comprese anche le eventuali indennità di vitto e alloggio riconosciute.
Quando possono andare in ferie
Per quello che concerne le modalità di fruizione queste potranno fruite in più di due periodi all’anno senza autorizzazione del datore di lavoro altrimenti dovranno essere concordate. Nel corso dell’anno di maturazione dovranno essere utilizzate almeno due settimane e altre due entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione.
Le ferie dovranno essere prese nel periodo che va da giugno a settembre stante il diverso accordo tra le parti.
Al pari di quello che avviene per i lavoratori dipendenti le ferie non potranno essere utilizzate durante la malattia o durante il periodo di preavviso di licenziamento.
Calcolo dei contributi INPS per le Colf
Dal momento che le tabelle contributve che ultimamente hanno subito una dulicaizone per effetto delle novità introdotte e che ora sono costituite da una per i contratti di lavoro a tempo determinato ed unaper quelli a tempo indeterminato vi segnalo sul sito dell’INPS il simulatore del calcolo dei contributi INPS per i lavoratori domestici che vi sarà anche utile in fase decisionale di assunzione per verificare quanto effettivamente vi costerà assumerlo a tempo determinato o indeterminato.
La malattia della colf, donna di servizio, o domestica o simile: diritti e doveri
In caso di malattia il sistema di garanzia del posto di lavora è riferito all’anzianità di servizio che è di 10 giorni per le colf o badanti che hanno maturato un periodo di anzianità lavorativa presso lo stesso datore di lavoro pari a sei mesi, 45 giorni, da sei mesi e due anni di servizio, 180 giorni dai due anni di anzianità di servizio in su. Durante il periodo di malattia il datore di lavoro, sempre secondo le scadenze ordinarie dovrà garantire alla colf il pagamento di metà del salario mensile per i primi tre giorni di malattia mentre per i restanti gironi di malattia la paga torna al 100%.Tuttavia il pagamento della malattia si interrompe dopo 8 giorni, 10 giorni o 15 giorni a seconda dell’anzianità di servizio vista sopra.
Indennità INPS e Indennità di maternità
Dopo due giorni la colf deve portare il certificato medico e segnalo anche che l’INPS a differenza dei lavoratori dipendenti non corrisponde alcuna indennità alle colf in malattia, eccetto il caso di indennità di maternità che verserà nella misura dell’80% del salrio convenzionale e rapportati al salrio percepito nei 24 o 12 mesi precedenti (in questo caso comunque consilgio di recarsi sempre all’INPS per chiedere calcolo e modalità di richiesta).
La Cassa Colf
La Cassa Colf è un importante strumento contrattuale tra le parti ossia datore di lavoro e colf e costituisce una fomra di assistenza integrativa finalizzata a sostenere la colf in ipotesi di malattia mediante il versamento bilaterale dello o,03 per cento del salario di cui 0,02 per cento a carico del datore ed un terzo a carico della colf.
Altre cose da ricordarsi
Vi ricordo che anche i contributi delle colf devono essere adeguati all’indice dei prezzi al consumo Istat.
Inoltre vi ricordo anche l’assicurazione obbligatoria prevista per le colf o qualsiasi altro lavoratore domestico ed indipendentemente dalla durata del lavoro e sia che si caratterizzi per essere la sua abitualità o saltuarietà.
Detrazione fiscale contributi INPS per le Colf
Vi segnalo anche gli altri articolo dedicato alla detrazione fiscali dei contributi alle Colf che serve sempre per risparmiare anche un pò di tasse.
Esistono infatti dei massimali al di sopra dei quali il beneficio fiscale che otterrete attraverso la detrazione fiscale verrà meno e questo è fatto per scongiurare fenomeno elusivi o per agevolare l’assunzione di colf da parte di persone molto abbienti che non avrebbero realmente bisogno della detrazione fiscale. In tal modo si realizza la perequazione del prelievo erariale.
Se invece state terminando il vostro rapporto di lavoro con la COLF vi segnalo l’articolo dedicato al calcolo del TFR delle COLF. Al solito spero di esservi stato utile.
Detrazione dello stipendio mensile Assistente Domiciliare
Attenzione: non esiste solo la detrazione fiscale dalle tasse (ops, imposte IRPEF) per il pagamento dei contributi previdenziali. Anche il costo stesso dello stipendio mensile o della fattura che pagate a cooperative o case di riposo possono essere portate in detrazione sia per colui che sostiene al spesa sia per chi la sostiene per conto di un familiare. Vi sono però dei requisiti da rispettare e vediamo quali:
Detrazione Colf, Badanti, Assistente Domiciliare: quanto vale e file di calcolo
Colf e Redditometro
Vi ricordo anche che i contributi delle colf alimentano i calcoli necessari a verificare la vostra reale posizione contributive e rappresentano uno degli spunti in possesso dell’anagrafe tributaria per portare avanti i controlli con lo strumento del redditometro.
NOVITA’ ASSOLUTA: Il congedo parentale a ore
Vi segnalo l’articolo dedicato al nuovo congedo parentale a ore che in estrema sintesi si sostanzia nella possibilità di spalmare i giornin a disposizione per il congedo parentale in singole ore per cui potreste anche richiedere per esempio di uscire tutti i giorni due ore prima….un sogno contro le 15 ore che lavoro ogni giorno!!! :-)
Proroga e Sospensione pagamenti COLF 2020
Sono sospesi i termini relativi ai versamenti dei contributi dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020. È quanto disposto dall’articolo 37 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 per effetto dell’emergenza sanitaria per il Corona Virus Covid 19.
Pertanto, i contributi per lavoro domestico relativi al primo trimestre 2020, per i quali l’INPS ha inviato gli Avvisi di pagamento pagoPA con data di scadenza 10 aprile 2020, potranno essere versati entro il 10 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi. Maggiori dettagli saranno forniti in una circolare di prossima pubblicazione.
Se gli accordi iniziali sono questi la paga è ordinaria
Vorrei sapere cosa succede nel caso che il giorno fisso nel quale la colf viene abitualmente capita di giorno festivo ; in questo caso non viene: devo pagarla il doppio oppure nulla ? Grazie, saluti. Roberto.
Gentili Signori,
sto lavorando 18 ore alla settimana come Colf da Lu a Ve con i seguenti numeri di ore:
Lu 3, Ma 4, Me 4, Gio 4, Ve 3
Ho iniziato il 1 marzo 2016 e nel contratto BS con queste ore sono indicate 26 giorni di ferie. Dovrei accumulare 2,16 giorni al mese, ma nella mia busta paga risultano solo 1,81 al mese. Perché?
Vorrei sapere se, inoltre, essendomi già sposata civilmente (due anni fa), non avendo goduto di un congedo matrimoniale, sposandomi ora in chiesa, mi spetta il concedo matrimoniale oppure almeno la giornata del matrimonio stesso?
Ho fatto la domanda ma INPS mi mandato primo mese 240 r secondo 70 euro?! E io ultima pista paga 780 euro e giusto cosi?
sono una badante e sono in maternita.la mia figlia ha 2 mese.
per coanto tempo poso restare ancora in maternita?