Detrazioni e Deduzioni Dimenticate: Come fare per il Recupero o il Rimborso

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Aggiornato il 28 Aprile 2023

Già prima dell’avvento della dichiarazione dei redditi pre compilata era un caso tipico quello di dimenticare una detrazione fiscale oppure un onere deducibile nel 730 pre compilato. Oggi è più difficile farlo ma il caso e gli esempi di voi lettori mi inducono a ritenere che il fenomeno si ripete ancora spesso. Vediamo quindi come fare per recuperare l’indebito vantaggio di imposta che si sta prendendo l’erario.

Vi anticipo che le modalità di recupero oggi proposte dal fisco non sono secondo me soddisfacenti nella maggior parte dei casi in cui si verifica l’omissione e la dimenticanza o l’errore e nel seguito capite perché.

Nel frattempo vi dico che una prima considerazione che ne traggo è che esiste ancora asimmetria informativa e che a parte le dimenticanze sapere oggi tutte le detrazioni e le deduzioni fiscali fruibili dal legislatore non semplice. Il 730 pre compilato, pur presentando le dichiarazione fruibili lascia ancora l’onere della prova delle verifica e della correttezza sul contribuente per cui il problema persiste anche se sarà più facile.

Il trasferimento delle detrazioni fiscali in caso di lavori di ristrutturazione  o per il risparmio energetico che hanno anche una componente problematica dovuta alla suddivisione dell’agevolazione in più anni. Questo è il caso più tipico di errore di riporto e indicazione nella dichiarazione dei redditi soprattutto se a questo il legislatore ha introdotto anche il trasferimento del beneficio fiscale all’acquirente (salvo patto contrario) complicando ancor di più le cose in quanto il venditoore dovrebbe fare una dichiarazione o peggio ancora, far vedere la propria dichiarazione dei redditi all’acquirente per dare dimostrazione ed evidenza della quota e del montante residuo da scaricarsi in dichiarazione. Esistono anche i casi tipici di scontrini o fatture o ricevute fiscali che rinvengono quando ormai la dichiarazione è stata presentata o quando non è possibile più effettuare le correzioni. O anche perché detto prima non si era a conoscenza dell’esistenza di quella detrazione.

Ogni anno, puntualmente, dopo la scadenza del 730 capita di trovare scontrini relative a detrazioni dimenticate e che pertanto sono state omesse dalla dichiarazione dei redditi.

Detrazioni e Deduzioni Dimenticate nella dichiarazione dei redditi 730, Modello Redditi PF o Modello Unico

Se vi accorgete di aver dimenticato una detrazione fiscale o una deduzione siete nel caso del 730 sbagliato con dichiarazione rettificativa a favore del contribuente in quanto la correzione comporta una minore imposta da versare.

In passato e fino a pochi anni fa (rendetevi conto) il termine per correggere una dichiarazione che indicava un’imposta minore IRPEF o una tassa non dovuta era inferiore rispetto ad una dichiarazione che avrebbe comportato una imposta maggiore Irpef o altre imposte da versare. Vi rendete conto?

Come fare per recuperare le detrazioni e deduzioni passate?

A seguito delle modifiche normative introdotte dal D.L. 193/2016 convertito con Legge n.225/2016 (“Collegato alla Finanziaria 2017”) si amplia la possibilità di modifica e correzione che trovate nel seguito.

Presentazione 730 Integrativo corretto

Il termine entro cui presentare la dichiarazione dei redditi corretta in questo caso è il 25 ottobre. Basterà contattare il commercialista o il CAF a cui vi siete rivolti e indicargli consegnandogli prova della detrazione fiscale non indicata, scontrino, ricevuta o altro atto idoneo a riportare la detrazione fiscale. Se non vi munite di intermediario potrete voi reinviare la dichiarazione dei redditi corretta tramite la vostra area riservata dell’agenzia delle entrate o dell’INPS dove vi siete scaricati il 730.

Passare alla Presentazione del Modello Redditi o Modello Unico

Se avete sforato il termine del 25 ottobre potrete comunque decidere (scelta quasi obbligata) di presentare il modello REDDITI Persone fisiche integrativo entro il termine per la presentazione telematica relativo all’anno successivo che attualmente è fissata nel 31 ottobre. Questa tipologia di dichiarazione è detta dichiarazione integrativa a favore del contribuente, quanto indica un minor debito o una maggior credito di imposta.

Termine lungo di correzione

Come anticipato sopra prima per correggere una dichiarazione a sfavore si aveva di tempo fino al quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata presentata mentre nel caso di una dichiarazione a favore il termine era di due anni. Qualcuno deve averlo fatto presente al Legislatore che forse non era più possibile prendersi questo vantaggio per cui finalmente il D.L. 193/2016 convertito con Legge n.225/2016 (“Collegato alla Finanziaria 2017”) ha equiparato le fattispecie allineandole.

Avrete quindi a disposizione per presentare la dichiarazione il termine di scadenza del 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

L’importo a credito potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24 o direttamente a decurtazione del tributo, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di presentazione della dichiarazione corretta. 

Istanza di rimborso di imposta

Altra strada è quella di presentare una richiesta di rimborso agli Uffici finanziari secondo le modalità’ ordinarie di cui all’articolo 38 del DPR n. 602 del 1973” (Circolare del 12/05/2000 n. 95, paragrafo 2.1.2. – Min. Finanze – Dip. Entrate Aff. Giuridici Uff. del Dir. Centrale)

Conclusioni e Considerazioni

Personalmente mi sento preso in giro da questa  questa impostazione che seppur nella forma mi da a disposizione tanto tempo nella pratica è troppo onerosa per tutti in quanto obbliga il contribuente d andare nuovamente dal commercialista o al CAF perdendo tempo e costi. Anche per l’amministrazione si tratta di una maggiore operatività dovuta al fatto che si deve rilavorare e fare una nuova liquidazione di una dichiarazione dei redditi.
Non sarebbe allora meglio semplicemente dare la possibilità di indicarla nella dichiarazione dei redditi successiva?
Basterebbe prendere atto che l’erario ha beneficiato di quell’indeibito vantaggio di imposta e quindi di maggiori disponibilità finanziarie (che già è un vantaggio) fino alla dichiarazione corretta in cui si recupera la disponibilità magari prevedendo solo una cella aggiuntiva nella dichiarazione? Secondo me si….ma non so quanto ne abbiano voglia. Sarei curioso di sapere già solo dopo l’entrata in vigore della norma sul trasferimento all’acquirente delle detrazioni fiscali sulla casa, quante se ne sono perse per strada.
Inutile dire che entrambe le soluzioni non mi soddisfano e creano solo lavoro aggiuntivo per il contribuente e l’amministrazione. Del resto il vantaggio finanziario lo ha avuto e mi sembra più che sufficiente. Rendere difficile o oneroso per il contribuente il recupero di un credito derivante dallo detrazione non lo trovo giusto

Documentazione Economica e Finanziaria – Dettaglio Parte

Novità dalla Legge di bilancio 2017

Con il nuovo articolo 8, comma 6-bis del D.L. 193 2016 “le dichiarazioni dell’imposta sul valore aggiunto possono essere integrate per correggere errori od omissioni, compresi quelli che abbiano determinato l’indicazione di un maggiore o di un minore imponibile o, comunque, di un maggiore o di un minore debito d’imposta ovvero di una maggiore o di una minore eccedenza detraibile mediante successiva dichiarazione da presentare (…) non oltre i termini stabiliti dall’art. 57 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni” ossia entro i termini di decadenza per l’accertamento, 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Tale modifica trova applicazione a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2016

Periodo d’imposta Dichiarazione IVA Termine Accertamento o presentazione dichiarazione integrativa Termine in caso di Presentazione dichiarazione nulla/omessa
2011 UNICO 2012 31/12/2016 31/12/2018
2012 UNICO 2013 31/12/2017 31/12/2019
2013 UNICO 2014 31/12/2018 31/12/2020
2014 UNICO 2015 31/12/2019 31/12/2022
2015 UNICO 2016 31/12/2020 31/12/2023
2016 UNICO 2017 31/12/2022 31/12/2024 Modifica
2017 UNICO 2018 31/12/2023 31/12/2025
2018 UNICO 2019 31/12/2024 31/12/2026
2019 UNICO 2020 31/12/2025 31/12/2027
2020 UNICO 2021 31/12/2026 31/12/2028
2021 UNICO 2022 31/12/2027 31/12/2029
2022 UNICO 2023 31/12/2028 31/12/2030
2023 UNICO 2024 31/12/2029 31/12/2031
2024 UNICO 2025 31/12/2030 31/12/2032

A decorrere dal periodo di imposta 2016 e quindi da dichiarazione 2017 la dichiarazione può essere integrata a favore (ovviamente anche a suo sfavore) del contribuente fino al 31 dicembre 2022.

7 Commenti

  1. Ma in pratica come si inseriscono, oltre all’anno in corso, gli anni addietro nei rispettivi spazi detrazioni/deduzioni…
    Grazie per la risposta

  2. Buongiorno
    a breve mi troverò nella stessa situazione del sig. Di Rosa (…non possibile detrarre le rate per la ristrutturazione della casa) perché usufruirò dell’assegno di sostegno al reddito nel fondo delle aziende di credito. Nell’agosto 2025 maturerò pensione. Posso recuperare gli anni non detratti, cioè potrò ad es. partire da rata 1 nella dichiarazione 2025 per lavori iniziati dal 2023?.
    Non vedendo risposte sul sito immagino risponderete alla mia mail. Grazie comunque per l’attenzione.

  3. Dalla dichiarazione 2019 non ho potuto detrarre le tre rate restanti per la ristrutturazione della casa perché ho fusufruito dell’assegno di sostegno al reddito nel fondo delle aziende di credito. Nel novembre 2022 andrò in pensione. Posso recuperare gli anni non detratti?

  4. Come posso recuperare le detrazioni di mia figlia che non oh fatto in tempo a comunicare in azienda a fine dicembre essendo rimasta disoccupata nel 2020 tutto l’anno ? Grazie

  5. Come posso recuperare le detrazioni di mia figlia che nel 2020 non ah lavorato quindi reddito zero non oh fatto in tempo a comunicare in azienda a fine dicembre 2020? Grazie

  6. ci arriveremo…tra anni a ci arriveremo. Scrivevo 10 anni fa della non legittimità alla preclusione di poter cedere il credito non utilizzabile a terzi…per cui da un rapido calcolo anche in questo ci arriveremo tra 5, 7 anni a farcelo riconoscere dal fisco

  7. Ottima considerazione quella di riportare nella dichiarazione dell’anno successivo, il recupero delle detrazioni e deduzioni non utilizzate e riportate erroneamente nel 730

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