Aggiornato il 29 Agosto 2023
Il legislatore consente la piena deduzione del costo ai fini delle imposte dirette solo per alcune particolari categorie di autovetture, veicoli e altre tipologie di mezzi che sono strettamente connessi alla generazione dei ricavi dell’impresa o del lavoratore autonomo.
Il legislatore infatti è sempre alla prese con la ricerca spasmodica di materia imponibile oggetto di evasioe o elusione da pare del contribuente.
A tal fine si prende la briga di supporre e presupporre talvolta un utilizzo promiscuo di alcuni mezzi riducendo così la percentuale di deduzione del costo ai fini IRPEF, IRES o IRAP (Cd. imposte dirette).
Diversamente invece il caso della detrazione IVA che risponde a criteri per lo più simili ma essendo la potestà impositiva di matrice Europea è soggetta a diverse percentuali. L’italia molti anni fa fu sanzionata dall’UE proprio perchè limitava la detrazione dell’IVA sugli automezzi indiscriminatamente contro le previsioni europee con concedevano una maggiore percentuale di detrazione. Fu così che venne introdotta una percentuale di detrazione fissata al 50% nel caso di automezzi che, seppur, limitatamente, concorrono all’attività produttiva. Esempio tipico è il mezzo del lavoratore autonomo.
Nonostante questo l’Italia, per non perdere gettito introdusse dei limiti annuali al valore delle rette annuali previste
In questo articoli ci dedichiamo alla categoria di autoveicoli e altri mezzi che consentono la piena deduzione fiscale del costo sostenuto tanto nel caso di acquisto quanto per il noleggio e breve termine, lungo termine o full rent.
Quali costi delle autovetture sono deducibili al 100%
Il principio è che deve esserci la piena strumentalità del mezzo alla produzione de ricavi. Questo non significa necessariamente che deve concorrere al produzione dei prodotti ma deve essere destinata al supporto del ciclo produttivo.
Questo deve essere provato dal contribuente ossia dall’impresa in caso di accertamento, verifica o ispezione da parte dei funzionari dell’agenzia delle entrate. Molti anni fà era una grande classico trovare tra i mezzi strumentali, camion e gru, grandi macchine di lusso in uso all’amministratore delegato o ai soci. Problema che investiva anche i membri del collegio sindacale o della società di revisione che si trovano costretti a dove rettificare le stime ed il calcolo del fondo imposte.
Stante ciò tornaimo al nostro argmento principale ossia la tassazione dei costi auto ai fini delle imposte dirette.
Sono deducibili al 100% le spese relative ad autoveicolo relativi a autobus, autocarri, trattori stradali, autoveicoli per trasporti specifici di prodotti, perci, macchinari, attrezzature, materie prime depiribili o meno, di qualsiasi genere, movimento terra, o per altri usi speciali. Sono deducibili al 100% anche quelle relative ad autotreni, autoarticolati ed autosnodati, mezzi d’opera, etc.;
Altro esempio tipico per rappresentare la strumentalità dell’autovettura sono i costi delle auto per la scuola guida. Peccato che la sera le stesse auto sono utilizzate dal titolare che ha preventivamente staccato le pubblicità magnetiche dell’autoscuola.
Altro esempio per la prova della strumentalità sono le auto delle società di noleggio auto. Per loro infatti l’auto rappresenta una materia prima. Altro esempio sono le autovetture delle imprese funebri.
Sono deducibili al 100% anche quelle relative al trasporto di persone e destinate ad uso pubblico, e riconosciuti da un atto della Pubblica Amministrazione, come il servizio taxi.
Detrazione IVA 100%
Al pari del costo sostenuto per il noleggio o l’acquisto delle auto troviamo anche una quota di IVA in fattura. Rispetto agli esempi di prima avremmo quindi la piena possibilità di portare in detrazione dall’Iva delle vendita anche l’IVA pagata sulle fatture per l’acquisto o noleggio solo di alcune categorie di mezzi o veicoli.
A titolo di esempio sono le spese sui veicoli per utilizzo speciale come trattori agricoli o forestali.
Anche nel caso di veicoli stradali a destinati trasporto stradale di persone o beni, con peso anche superiore a 3.500 Kg e con numero massimo di posti a sedere superiore a otto, escludendo il conducente daranno diritto alla detrazione IVA al 100% riportata in fattura.
Più difficile provare invece la detrazione piano nel caso di veicoli o altre tipologie di mezzi impiegati in modo esclusivo per lo svolgimento dell’impresa, dell’arte e della professione. La prova dell’esclusività dell’uso del veicolo ricade sul contribuente lavoratore autonomo. E non è semplice farlo per cui nel caso dei lavoratori autonomi a meno che non siate agenti o rappresentanti di commercio (per questa categoria trovare articolo a parte per la verifica del loro trattamento fiscale). Mi limiterei a prendere la detrazione solo del 40% dell’IVA riportata in fattura.
Come sopra anche nel caso di mezzi strumentali pienamento l?Iva sarà detraibile nella liquidazione IVa nella misura del 100%. sono utilizzati ad esclusivo uso aziendale come i mezzi appartenenti a detentori di licenza per lo svolgimento del servizio taxi (in riferimento ad un aggiornamento di legge del 2008 che ha aumentato la detrazione dell’IVA dal 40% al 100%). Un esempio anche qui potrebbe essere la macchina per l’autoscuola o per la società di noleggio.
Auto in uso promiscuo al dipendente
Interessante è il caso dell’auto data in uso promiscuo al dipendente per la maggior parte del periodo di imposta che può dare luogo alla piena detrazione IVA e 100% di deduzione del costo solo in un caso.
Viene infatti previsto solitamente il 40% della detrazione IVa per questa tipologia di costo. Tuttavia nel caso in cui 40% l’azienda emetta fattura al dipendente per l’addebito del benefit allora potrà portare in detrazione il 100% dell’IVA a sua volta pagata.
In caso contrario la percentuale di detrazione IVA sull’auto resta ferma al 40%.
Nel seguito gli articoli di approfondimento gratuiti correlati a questo.
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