Aggiornato il 4 Maggio 2023
Uso la parola percepiti perchè come saprete si farà riferimento ad un criterio di cassa come avviene per i lavoratori autonomi e quindi all’effettivo invasso e non al momento di emissione della fattura (seppur i due dovrebbero coincidere in linea teorica).
Il Calcolo del contributo
Il calcolo del contributo INPS da versare alla gestione avviene sulla base dei contributi addebitati in fattura dal professionista per la quota parte a carico del cliente. Solitamente il contributo per esempio per i tirocinanti avvocati iscritti alla gestione separata e non ancora iscritti alla cassa o anche avvocati o commercialisti che non si sono iscritti alla cassa di previdenza del rispettivo ordine di appartenenze addebitano una percentuale pari al 4% degli onorari esponendo tale importo in fattura.
Il calcolo lo trovate nell’articolo dedicato alla Guida al versamento dei contributi alla gestione separata INPS
Può accadere tuttavia che le aliquote contributive si modifichino annualmente e a seconda della tipologia del lavoro svolto per cui per esempio se siete avvocati vi consiglio di visitare il sito della cassa forenza oppure se siete commercialisti quella della cassa sei dottiri commercialisti.
Soggetti obbligati al versamento del contributo INPS alla gestione separata
Tra i soggetti che sono obbligati al versamento del contributo possiamo menzionare coloro che sono titolari di rapporti di collaborazione a progetto (ex coordinata e continuativa), le prestazioni occasionali per importi superiori ai 5.000 euro di cui vi ho detto più volte ossia quelle attività di lavoro autonomo professionali diverse da quelle di impresa esercitate non abitualmente (altrimenti sarebbe necessaria l’apertura della partita Iva) e che nasceva l’obbligo in virtù di quanto contenuto nel DL n.269 del 2003 nonché anche i venditori porta a porta i.e. venditori a domicilio, come anche gli spedizionieri doganali.
Anche coloro che hanno percepito assegni o stipendi da borse di studio derivanti da dottorati di ricerca o i dottori e medici che stanno frequentando la scuola specialistica e percepiscono compensi saranno obbligati al versamento del contributo alla gestione separata INPS, così anche le guide turistiche sono soggetti esenti Iva.
Borse di studio e gestione separata
Potete leggere l’articolo dedicato al versamento dei contributi INPS per i titolari di borse di studio, dottorati di ricerca e assegni periodici in cui sono riepilogati i casi in cui il versamento dei contributi previdenziali è obbligatorio.
Come si versa il contributo INPS alla gestione separata
Il versamento si effettua con modello F24 e nella sezione INS si indicherà come codice tributo il CXX per le collaborazioni a progetto oppure Vi rientrano anche le cosiddette mini collaborazioni. Vi ricordo inoltre il versamento dell’acconto INPS da leggere per saltare la scadenza anche di questo importante adempimento.
Il codice tributo per la gestione separata è il 7012 ma se vi trovate a a versarlo immagino che ve lo abbia fornito il vostro commercialista o CAF a cui vi sarete rivolti.
Scadenze per il versamento acconto alla gestione separata INPS per i lavoratori autonomi
Il versamento è calcolatao in base a quanto previwto dall’articolo 7 del D.Lgs. n. 184 del 1997 applicando ai compensi percepiti l’aliquota IVS di finanziamento della Gestione Separata.
Il contributo volontario è calcolato con l’aliquota IVS che varia ogni anno quello per i collaboratori familiari l’aliquota sale di pochi basis point e varia anch’esso ogni anno.
Esiste poi un contributo minimo che potete verificare annualmente sempre leggendo la guida al versamento del contributo INPS citatat sopra.
Contributi IVS: cosa sono e come si calcolano (Link)
Vi ricordo di leggere anche l’articolo di approfondimento dedicato all’ acconto INPS.
Guida primo acconto irpef
Acconto irpef scadenza versamento
Calcolo acconto Iva
Guida Acconto Inps
Buongiorno,
ottimi articoli, molto chiari, un solo dubbio:
– prestazioni occasionali di 20gg/anno
e di 4999 euro/anno totali non devo aprire una posizione inps nella gestione separata quindi in tasca mi restano 4000 euro netti (5000-ritenuta del 20%);
– prestazioni occasionali di 20gg/anno e di 5100 euro/anno totali, devo aprire una posizione inps nella gestione separata il cui versamento minimo è di 4.344,48. Quindi devo pagare di tasca mia -264.48euro ed ho lavorato gratis (5100-ritenuta del 20%-4.344.48).
Dico bene o sbaglio?
Grazie.
Ascolta in estrema sintesi. dal codice attività ateconfin veriifca se sei un lavoratore autonomo o di impresa (recati all’INPS per saperlo meglio) Nel primo caso iscriviti alla gestione separata INPS e versi il contributo integrativo (non credo infatti che arrivi ad esaurire il massimo contributivo altrimenti non stavi qui a scrivermi ma avevi un segretario che lo faceva al posto tuo). Quindi versi il contributo in aggiunta a quello che ti trattiene il datore di lavoro in busta paga. Se sei nel seconod caso non versi contributi iNPS.
Buongiorno tassefisco
Sono dipendente e pertanto la mia azienda versa contributi INPS.
Mi sto accingendo ad aprire in aggiunta una P.IVA quale consulente, con il regime dei contribuenti MINIMI.
Vorrei sapere dal punto di vista PREVIDENZIALE, cosa devo fare? devo versare altri contributi o bastano quelli da lavoro dipendente che continua? se devo versarli a chi e in che misura?
Grazie per la cortese risposta
su 3900 pagare 900 euro di tasse credimi che è anche poco perchè significa che hai un tax rate del 25%….un sogno per tantissimi italiani
salve,
sono un illustratrice professionista. oltre alla mia occupazione , lavoro durante l’anno scolastico nelle scuole,come esperto esterno.nel 2005 ho aperto la partita iva perchè le scuole (quindi i comuni) non potevano pagare più una prestazione di lavoro occasionale che superasse i 900 euro..
ad oggi per via degli anni non faccio più parte del regime dei minimi, eppure fatturo ancora non più di 5 -6 mila euro l’anno di cui la maggior parte va tutto a finire in tasse perchè i comuni che non rientrano dell’iva mi fanno pagare sia iva che ritenuta d’acconto…esiste un modo per fatturare pagando meno tasse..mi sembra impossibile che su 3900 euro io debba versare 900 euro di tasse!!!
grazie !
Erika
salve sono titolare di una agenzia immobiliare iscritto all’INPS per tale attività con conseguente versamento del minimo previsto ed inoltre svolgo attività di subagente di assicurazioni per la quale l’Inps mi richiede l’iscrizione alla gestione separata e quindi anche il versamento dei contributi per la seconda attività. Sono comunque dovuti anche se i redditi complessivi non superano la soglia del versamento minimo previsto per la gestione commercio?
Sei nell’articolo sbagliato, dovresti andar ein quello dedicato proprio al regime fiscale dei contribuenti minimi
Salve sono un lavoratore dipendente,con contratto a tempo indeterminato, e vorrei aprire una partita IVA per vendere materiale informatico tramite dropshipping su un sito e-commerce che da poco ho commissionato.
Mi hanno parlato dei cosiddetti “requisiti dei minimi”, solo che non mi sono chiare alcune cose, quindi volevo farvi alcune domande:
1 che tipo di partita IVA devo aprire?(cioé con quale figura? Esempio rappresentante, procacciatore d’affari, commerciante…)
2 come funziona la parte contributiva INPS visto che già il mio datore di lavoro li versa? Ho sentito parlare del 26% del guadagno, è possibile?
Vi ringrazio anticipatamente per il disturbo
Per l’iscrizione va alla sua sede di competenza e si iscrive.
Ok per il versamento.
E per l’iscrizione? Che termini avrei? O potrei anche non iscrivermi se non ho raggiunto i trenta giorni di attività?
Grazie intanto per la celere risposta.
Marco
La soglia per la gestione separata INPS è di 30 giorni di attività durante l’anno (difficile da dimostrare) o di superamento di 5.000 euro per cui nel tuo caso potresti non versare. OK?
Buongiorno. Sono un avvocato non ancora iscritto alla cassa forense. Mi sono iscritto all’albo alla fine del 2011 ed in quell’anno ho emesso una sola parcella. Per tale parcella non vorrei iscrivermi alla cassa forense (visto che dovrei pagare il minimo di circa 1500 euro, nel mio caso assolutamente inopportuno). A meno che non si superino determinate soglie di reddito, per noi avvocati l’iscrizione alla cassa non è obbligatoria, ma mi pare che in ipotesi di mancata iscrizione sia necessario iscriversi alla gestione separata dell’INPS.
1. Ciò corrisponde al vero?
2. Se sì, entro quando deve avvenire l’iscrizione?
Ringrazio cortesemente e porgo distinti saluti.
Marco
Le ho risposto allo stesso commento che ha inviato prima
Salve, ho un problema. Rientro nel nuovo regime minimi e iscritto alla gestione separata INPS. Ieri ho emesso la prima fattura dell’anno con il nuovo regime; come concordato l’anno scorso con il datore di lavoro, ho aggiunto al lordo la rata INPS del mese di Febbraio. Mi è stato detto che non possono più pagarmela così e che devo inserire la voce “rivalsa INPS 4%”, quindi mi troverò ad avere il nulla e non potrò pagare la tassa il mese prossimo. Vi chiedo: A) esiste una voce da mettere in fattura dove inserire le rate INPS?, B) come posso chiedere il resto dei soldi per pagare la rata INPS?, C) cosa rischio a non pagare il mese prossimo?….Vi prego aiutatemi, non so dove sbattere la testa!