Se nei precedenti articoli ci siamo occupati dei diritti del contribuente nelle fasi di verifica e accertamento qui ci occupiamo dei suoi doveri.
Quali sono i doveri del contribuente verso l’agenzia delle entrate
A parte il naturale dovere di pagare le imposte e le tasse secondo la propria capacità contributiva che è un dovere sancito dalla Costituzione Italiana troviamo anche un corpus di articoli nello Statuto del contribuente.
Nelle leggi di riferimento si invita anche il contribuente al pagamento corretto delle imposte e delle tasse secondo i termini e le modalità contenuti nelle leggi di riferimento.
Oltre a questo corollario che potrete dare per scontato vi sono poi una serie di doveri che il contribuente ha nei confronti dell’amministrazione finanziaria, soprattutto nelle fasi di verifica e controllo.
Per esempio il contribuente ha il dovere è quello di non ostacolare l’attività di accertamento da parte del fisco. Questo è un principio che si declina in diversi aspetti. Primo tra tutti è quello di non omettere volontariamente informazioni, dati, documenti che possano aiutare l’agenzia delle entrate a formulare un giudizio veritiero e corretto e indispensabile alla formulazione dell’accertamento.
Nel caso di accessi presso la sede sociale della società, di un suo stabilimento, o presso il domicilio fiscale e lo studio dove lavoratore autonomo presta la propria attività il contribuente dovrà consentire l’accesso a questi locali. È anche vero tuttavia che l’agenzia delle entrate, come chiarito nell’articolo dedicato ai diritti del contribuente, dovrà preliminarmente esibire l’apposita autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria.
Ricordiamoci inoltre che il contribuente ha il dovere di esibire tutta la documentazione richiesta dall’agenzia delle entrate limitatamente ad uno specifico anno di imposta.
Ricordo infatti, come meglio descritto nell’articolo dedicato ai diritti del contribuente che i controlli devono essere effettuati su specifici anno di imposta e specifiche poste.
Un esempio tipico sono alcune fatture, registri iva, contratti da cui emergono quelle fatture. Non chiederanno copia di eventuali comunicazioni trasmesse telematicamente o dichiarazioni di cui sono già in possesso. in quanto sarebbe inutile.
Altro diritto del contribuente infatti risiede nel fatto che l’agenzia delle entrate non può richiedere documentazioni, informazioni o dati che già è in loro possesso.
L’agenzia delle entrate infatti parte proprio da questo formulare un primo giudizio che cercherà di trovare riscontri oggettivi nella documentazione richiesta al contribuente.
Il contribuente inoltre dovrà rispondere alle richieste da parte dei verificatori.
Come vedete non sono tanti i doveri del contribuente se non quello di cooperare nelle azioni di verifica da parte dei funzionari dell’amministrazione finanziaria che hanno il compito di effettuare i controlli.
Vi invito poi a leggere l’articolo dedicato ai diritti del contribuente o agli elementi per procedere all’impugnazione dell’accertamento da parte dell’agenzia delle entrate.
Quali sono i diritti del contribuente