Vediamo una sintesi di cosa fare in pratica per la domanda di proroga del pagamento delle rate scaturenti dalle cartelle esattoriali oggetto di notifica da parte dell’Agenzia della Riscossione o delle Entrate. Il Governo viene incontro, pur riattivando le attività di riscossione ma concedendo più tempo per onorare i propri debiti fiscali scaturiti da tasse e imposte non versate all’erario o oggetto di piano rate.
Proroga Piano rate Agenzia Entrate o Riscossione: come funziona in pratica
La proroga va da un massimo di ulteriori 72 rate (6 anni) ad una straordinaria fino a 120 rate (10 anni). La domanda per la proroga può essere richiesta solo una volta e serve a spalmare il debito residuo, se siete in regola, su un orizzonte di tempo più lungo.
Per richiederla è necessario presentare la domanda con un modulo ad hoc che potete scaricare gratuitamente nel seguito. Il modulo è editabile per cui potrete anche compilarlo e stamparlo.
Vi segnalo comunque – in calce a questo articolo – anche i riferimenti che vi potranno servire per prendere contatti direttamente con l’agenzia della riscossione.
Novità 2022
I contribuenti che che hanno ritardato nella presentazione della rateizzazione possono beneficiare della novità introdotta dal decreto Milleproroghe (D.L. n. 228/2021 che consente di rateizzare le somme a patto che la domanda sia trasmessa entro il 30 aprile 2022.
Sono ammessi solo i contribuenti decaduti prima dell’8 marzo 2020
Per la richiesta di proroga per il pagamento delle cartelle esattoriali è necessario presentare una domanda motivata dichiarando che, successivamente alla concessione della rateizzazione, si è verificato un peggioramento della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica.
Se il modello ISEE non consente di comprovarlo, dovrai allegare la documentazione che attesti, per esempio, la cessazione del rapporto di lavoro di un componente del tuo nucleo familiare oppure la nascita di uno o più figli o altro ancora. Puoi presentare la domanda tramite gli specifici indirizzi pec riportati nel modello di rateizzazione.
A seconda che la proroga richiesta sia ordinaria o straordinaria, la rate possono essere, rispettivamente, costanti/crescenti oppure solo costanti.
Modulistica per proroga (documenti in formato pdf)
Proroga scadenza pagamento cartelle esattoriali: Modulistica debiti fino a 100 mila euro
Proroga scadenza pagamento cartelle esattoriali: Modulistica debiti superiori a 100 mila euro
Richiesta di pagamento cartelle esattoriali in 120 rate
Per i contribuenti con determinati requisiti sarà possibile rihciedere il pagamento in 120 rate. Si tratta di una richiesta straordinaria per coloro che non sono nella condizione di sostenere il pagamento del debito secondo un piano ordinario in 72 rate.
I requisiti per il piano rate a 120 sono contenuti nel decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2013, che fissa il numero di rate concedibili in base alla situazione economica determinata sulla base del modello ISEE.
Nella sostanza si accede al piano fino a 120 rate se la rata mensile è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare, risultante dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) riportato nel modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Dalla presentazione della richiesta e, finché sei in regola con i pagamenti delle rate, l’Agenzia delle entrate-Riscossione non iscrive nuovi fermi o ipoteche, né attiva qualsiasi nuova procedura esecutiva.
Con la sola presentazione dell’istanza non viene invece meno l’inadempienza del soggetto verso le PA ai sensi dell’art. 48 bis DPR 602/1973; in tal caso la rateizzazione sarà concessa, se sussistenti i requisiti, al netto delle somme dichiarate disponibili dalle PA ed oggetto delle loro verifiche (vedi art. 1 comma 1-quater 1 art. 19).
In questo caso, puoi presentare una domanda di rateizzazione, tramite gli specifici
indirizzi pec riportati nel modello R4, dichiarando di trovarti in una comprovata e grave difficoltà legata alla congiuntura economica per ragioni estranee alla tua responsabilità.
Sarà necessario allegare la certificazione relativa all’ISEE del tuo nucleo familiare, comprensiva del quadro N- Indicatore della situazione reddituale, debitamente valorizzato.
Modello ISEE: cos’è e come funziona il calcolo
Decreti Legge n. 146/2021, 34/2020 e 137/2020
Il “Decreto Fiscale” (DL. n. 146/2021) ha previsto che, per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 (21 febbraio nel caso di soggetti residenti nella cosiddetta ex “zona rossa”), la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive.
I contribuenti decaduti (alla data di entrata in vigore del Decreto Fiscale) da piani di dilazione in essere all’8 marzo 2020, sono automaticamente riammessi alla rateizzazione originaria, se effettuano il pagamento delle rate sospese (durante l’emergenza) entro il 31 ottobre 2021 (il versamento sarà considerato tempestivo anche se effettuato entro il 2 novembre in quanto la scadenza fissata dal DL 146/2021 coincide con un giorno festivo).
Il “Decreto Ristori” ha elevato da 60 mila a 100 mila euro la soglia per richiedere la rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate senza necessità per il contribuente di dover documentare la temporanea situazione di difficoltà. Il provvedimento è valido per le richieste di rateizzazione presentate tra il 30/11/2020 e il 31/12/2021.
Per le rateizzazioni riferite a richieste concesse dopo l’8 marzo 2020 e fino al 31 dicembre 2021 il contribuente beneficia del maggior periodo di decadenza (introdotto dal “Decreto Rilancio”, e i cui effetti sono stati prorogati, in ultimo, dal “Decreto Ristori”), stabilito nel mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque ordinariamente previste.
Entro il 31 dicembre 2021, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell’attività di riscossione, conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (commi 1 e 2-bis dell’articolo 68 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27), possono presentare una nuova richiesta di dilazione senza necessità di saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento.
Per i provvedimenti di accoglimento relativi a richieste di rateizzazione presentate a decorrere dal 30 novembre 2020 (come previsto sempre dal “Decreto Ristori”), il pagamento della prima rata del piano di rateizzazione determina l’estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate a condizione che non si sia ancora tenuto l’incanto con esito positivo o non sia stata presentata istanza di assegnazione, ovvero il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.
Grazie alle novità introdotte dal “Decreto Rilancio” (DL n. 34/2020), possono presentare la domanda di rateizzazione per le somme ancora dovute (dilazione del pagamento ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973) anche i soggetti per i quali si è determinata l’inefficacia della Definizione agevolata (“Rottamazione-ter”, “Saldo e stralcio” e “Definizione agevolata delle risorse UE”), per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme in scadenza nel 2019.
Il “Decreto Ristori” (DL n. 137/2020 convertito con modificazioni dalla L. n. 176/2020) ha esteso anche ai contribuenti decaduti dai benefici della “prima Rottamazione” (DL n. 193/2016) e della “Rottamazione-bis” (DL n. 148/2017), la possibilità di chiedere, entro il 31 dicembre 2021, la rateizzazione del pagamento per le somme ancora dovute.
Per approfondimenti vai alla sezione sulla Definizione agevolata.
NON Andare più allo sportello: fai la domanda ON line
L’agenzia della riscossione consente di non recarsi più allo sportello ma di espletare la pratica per la domanda di rateizzazione on line. Basta avere la SPID e prenotare direttamente dal tuo pc, smartphone o tablet, un appuntamento on-line in videochiamata con un nostro operatore oppure presso la rete sportelli presente sul territorio.
Puoi scegliere il giorno e l’ora tra quelle disponibili, selezionando il servizio desiderato.
Non sarà più necessario raggiungere andare presso lo sportello
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Puoi prenotare l’appuntamento solo dall’area riservata del portale utilizzando esclusivamente le credenziali SPID e CIE.
Il servizio è attivo per le province di Bari, Brescia, Bologna, Lecce, Milano, Modena e Roma e sarà esteso gradualmente agli altri ambiti territoriali.
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