Aggiornato il 27 Luglio 2023
La tassa automobilistica nota come “bollo auto” è un tributo nazionale da versare alla regione in cui il proprietario dell’autoveicolo è residente e qui vediamo in sintesi e in pratica cosa fare in caso di mancato, parziale, ritardato o errato pagamento.
A cosa serve il bollo auto?
La motivazione del pagamento risiede nel possesso e nella proprietà dell’autoveicolo, pertanto il tributo deve essere versato anche quando non si utilizza l’automezzo.
Il calcolo del bollo auto
Per il calcolo dell’importo esatto del bollo ci si può avvalere del sistema online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o dall’ACI. io solitamente uso bollonet e ci metto 5 minuti a pagare forse meno. Da questi portali si può accedere alla pagina dedicata al calcolo del bollo dove devono essere inseriti alcuni dati: il tipo di veicolo, il tipo di pagamento (rinnovo bollo o immatricolazione) e il numero di targa e si effettua il calcolo in automatico.
L’importo del bollo varia in merito alla potenza dell’autoveicolo espressa in KW, alla sua classe ambientale e alla tariffa regionale. Il sistema online farà visualizzare all’utente una tabella che riporta tutti i dati riguardanti l’autoveicolo, l’importo del bollo e la scadenza del pagamento. I casi in cui il tributo non deve essere pagato sono espressamente indicati dalle norme di legge. In caso di furto, di vendita o di demolizione dell’autoveicolo deve essere data comunicazione al PRA. In caso di vendita il bollo non deve essere pagato dal proprietario venditore se il passaggio di proprietà avviene prima della scadenza del termine utile per il pagamento. In tutti gli altri casi il tributo deve essere pagato e in caso di ritardo o di mancato pagamento si provvede a regolarizzare la posizione del proprietario con il ravvedimento operoso.
Lo stesso dicasi per il calcolo del superbollo qualora avete in mente di comprare una super sportiva.
Ritiro della carta di circolazione o ravvedimento operoso
La scadenza del pagamento del bollo d’auto viene stabilita dalla regione di appartenenza del proprietario e il pagamento deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza indicata sul tagliando. La ricevuta di pagamento deve essere conservata per cinque anni senza obbligo di esporla come si fa con il tagliando dell’assicurazione. Se l’ACI manda un avviso di accertamento in cui denuncia il mancato pagamento del tributo, l’onere della prova è a carico del proprietario del veicolo che deve fornire tutte le ricevute di pagamento dei bolli scaduti. Entro trenta giorni dall’accertamento del mancato pagamento del bollo per tre anni consecutivi, il PRA cancella il veicolo dal registro automobilistico e la Direzione Generale della Motorizzazione Civile ritira la targa e la carta di circolazione per mezzo delle Forze dell’Ordine. Affinché il veicolo possa tornare a circolare deve essere iscritto per la seconda volta al PRA e devono essere pagati tutti i bolli e le relative sanzioni. Questo è un caso estremo che è sempre bene evitare a causa di tutti gli ostacoli burocratici che successivamente devono essere superati. In caso di ritardato pagamento del bollo per brevi periodi la posizione del proprietario dell’auto può essere regolarizzata attraverso il ravvedimento operoso. E’ un sistema che consente al proprietario del veicolo di rientrare in regola di sua iniziativa ottenendo un mini condono sull’importo della sanzione. Il ravvedimento operoso viene eseguito al momento del pagamento del tributo se non ci sono contestazioni della violazione.
I termini del ravvedimento operoso e le modalità di pagamento
E’ necessario sottolineare che il ritardato pagamento del bollo d’auto comporta oltre all’applicazione della sanzione pecuniaria, anche il calcolo degli interessi di mora su base giornaliera. Prima di ricevere un avviso per violazione è bene mettersi in regola per evitare che gli interessi aumentino progressivamente con il passare dei giorni. Se il ravvedimento viene eseguito entro trenta giorni dalla scadenza, la sanzione è pari al 2,5% dell’importo del tributo, al quale si sommano gli interessi calcolati al tasso del 3% su base giornaliera. Se il ravvedimento viene eseguito dopo i trenta giorni dalla scadenza ma entro i dodici mesi, sia la sanzione che gli interessi sono calcolati al tasso del 3%. Per ritardi di pagamento che vanno oltre i dodici mesi si calcola una sanzione del 30% sul valore del bollo da sommare agli interessi del 2,5% per ogni semestre maturato. Per avere chiarimenti in merito alle norme relative al bollo d’auto bisogna fare riferimento alla Legge n. 2 del 2009. Il contribuente ha ampia possibilità di scelta per il pagamento della tassa automobilistica che può avvenire presso diversi uffici adibiti a questo servizio come agenzie ACI e Agenzie Pratiche Auto, uffici postali e tabaccai o presso sportelli bancari con Bancomat. Per rendere più agevole il pagamento sono disponibili anche servizi online come il servizio Bollonet dell’ACI, l’Internet Banking, il servizio Bancoposta online e il servizio lottomatica.
Per approfondire l’argomento potete leggere l’articolo dedicato al nuovo ravvedimento operoso dove trovate tutte le tipologie di ravvedimento oltrechè degli esempi e dei fogli di calcolo per provare a farlo da soli.
Prescrizione del pagamento del bollo
In riferimento alla disciplina contenuta nel Codice Civile all’art. 2934 e segg. il termine entro il quale cade il diritto di recupero delle tasse automobilistiche è di tre anni dalla data di scadenza del dovuto versamento. L’ordinamento giuridico prevede dunque l’estinzione dei diritti dell’ACI a richiedere il pagamento dopo questo termine e nello stesso termine cade anche il diritto del contribuente a richiedere il rimborso delle tasse indebitamente pagate all’Ente competente. Il termine dei tre anni è anche il termine utile per l’accertamento di un eventuale mancato pagamento. Tale termine non può essere modificato con leggi regionali ma potrebbero esserci casi in cui mediante provvedimento di proroga o di condono il termine può essere allungato. Il termine di prescrizione viene interrotto se l’amministrazione finanziaria o Equitalia inviano una cartella esattoriale al contribuente. Il termine dei tre anni deve essere ricalcolato a partire dalla data di notifica dell’avviso di accertamento. Quando l’Ente competente assegna il compito della riscossione del tributo ad Equitalia, essa deve notificare la cartella esattoriale entro due anni dall’assegnazione dell’incarico. In caso contrario cade il diritto di recupero del tributo anche se il termine di prescrizione non è trascorso. Quanto indicato mette in evidenza la necessità di conservare le ricevute di pagamento del bollo per almeno cinque anni considerato anche il possibile rinnovo del termine di prescrizione
I due concetti chiave sono anche qui la formazione del ruolo presso agenzia delle entrate o regione Lazio e il termine per la riscossione entro cui devono notificarvi la cartella ossia due anni dalla formazione del ruolo: totale 5 anni.
Ma se vi notificano la cartella (cosa che vi invito sempre a verificare richiedendo prova dell’avveduta notifica ad Equitalia con l’estratto ottico della notifica che deve farvi vedere una vostra firma, quella di un vostro familiare o del portiere di casa che ha firmato per voi) allora la prescrizione slitta a 10 anni.
Ricorso del contribuente avverso accertamento esattoriale
Avviso bonario sul bollo auto
Il contribuente può decidere come comportarsi a seconda della tipologia di atto che gli sarà notificato in quanto prima di tutto la regione può inviare preventivamente una sorta di avviso bonario che non necessiterà della sua impugnazione dinnanzi alla commissione per essere annullato.
Notifica della cartella esattoriale della Regione o dell’agenzia della riscossione (ex Equitalia)
Potrà altresì ricevere la cartella di pagamento che invece di norma per essere annullata necessità della presentazione di ricorso con tute le incombenze del caso (preparazione fascicolo, incarico ad un commercialista, tempi lunghi ecc). Spesso però può succedere che ci sia qualche errore talmente palese che il notificatore per non fare figuracce preferisce annullarla contravvenendo alle regole di impugnazione, ma meglio così.
Analisi della cartella per mancato pagamento della tassa di circolazione
Per questo genere di atti valgono le stesse regole viste per la convenienza o meno a presentare l’atto e l’analisi preliminare che si svolge per questa valutazione al fine di verificare l’assenza di una motivazione fondata oppure la presenza di vizi di forma nel caso di notifica oltre il termine stabilito dalla legge. A tal proposito vi posso consigliare di leggere l’articolo dedicato sulla convenienza a presentare ricorso sulle cartelle esattoriali. Una cartella esattoriale con difetto di motivazione o incompleta nella descrizione dell’autoveicolo può essere rigettata alla stessa amministrazione che ha provveduto all’invio anche se devo dire che presentare un ricorso per motivazione infondata per il mancato pagamento di un bollo mi sembra difficile come strada da perseguire perchè per tale genere di tassa il controllo è automatico per cui è difficile che non sia dovuto.
Cartella esattoriale ma con bollo pagato cosa fare
Nel caso però in cui il bollo fosse stato pagato, al ricorso si allegano tutte le ricevute di pagamento. Le modalità del ricorso prevedono dei passaggi. Si invia un’istanza per autotutela redatta in carta libera con richiesta di annullamento totale o parziale della tassa automobilistica all’amministrazione competente che ha emesso la cartella esattoriale il cui indirizzo deve essere specificato nello stesso atto obbligatoriamente. Consiglierei di consegnarla a mano e farsela firmare per ricevuta altrimenti di inviare una raccomandata. Nel primo caso però se siete fortunati ve la lavorano all’istante ma dipenderà se gli va, se trovate quello volenteroso e naturalmente dipende dall’ufficio o dalla giornata. In anni ancora non ho mai capito se esiste una procedura loro interna o meno per la lavorazione di pratiche. Per sicurezza se non vi danno risposta sarete comunque costretti a presentare ricorso in via giudiziaria alla Commissione Tributaria Provinciale nel caso di mancato riscontro della prima istanza. Il ricorso giudiziario deve essere inoltrato entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale.
Potete leggere nel seguito come ci si deve comportare nel caso in cui siate destinatari di una cartelle in cui vi richiedono il pagamento di bolli di anni passati indicandovi cartelle mai notificate. Vi ricordo infatti che la notifica tardiva di un accertamento rappresenta un vizio di nullità della cartella stessa. Nel seguito potete leggere la piccola guida o vademecum per vedere come comportarvi in questi casi.
Mancata Notifica Cartella esattoriale di pagamento: validità e annullamento
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Ma a questo punto vi consiglio di dare tutto in mano ad un dottore commercialista che è meglio ma nel frattempo vi segnalo alcuni articoli correlati come:
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certamente ma il bollo di per sè non è sufficiente alla qualificazione
salve, è possibile segnalare auto abbandonate in area privata, con bollo presumibilmente, non pagato da anni?
Io non capisco perché non inglobano il bollo con l’assicurazione auto.