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Fisco Auto e Veicoli

Incentivi Rottamazione Auto euro 1, 2, 3, 4 e 5: Quali novità

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Il DL Rilancio 2020 prima e la nuova legge di Bilancio 2021  introducono i nuovi incentivi auto. Il DL Sostegni BIS , approvato il 31 luglio proroga fino al 31 dicembre 2021 gli incentivi sull’acquisto e la rottamazione di auto nuove.

Il BONUS mobilità con incentivi diretti all’utilizzo e all’acquisto di veicoli per una mobilità più sostenibile e meno inquinante tra cui anche le auto. Vediamo come ottenerli, quanto valgono e come funzionano i nuovi incentivi sulle auto. Vedremo anche chi può richiederli e quali sono i beneficiari tra gli aventi diritto.

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Incentivi Auto: requisiti per il bonus

La Lege di Bilancio n. 178/2020, all’articolo 1, comma da 654 e seguenti in sintesi di avere un beneficio economico per l’acquisto di autovetture nuove di categoria M1. Il beneficio si applica sia alle persone fisiche sia alle persone giuridiche.
Il veicolo deve essere di categoria M1 e qui nel seguito trovate la definizione di categoria M1.
In sostanza le macchine di categorie M1 sono quelle destinate al trasporto di persone, avente al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente che soddisfano particolari requisiti.
Le emissioni dei veicoli, in termini di CO2 devono essere comprese tra 61 a 135 g/km. Naturalmente questa caratteristica sarà dimostrabile sul libretto dell’autovettura e la responsabilità delle veridicità delle attestazioni ricadrà sulla casa.
Il beneficio si applica si in caso di acquisto sia ai contratti di leasing auto.
Ulteriore requisito riguarda la contestuale rottamazione di un veicolo di categoria emissioni Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e Euro 5;
Il veicolo deve essere stato immatricolato entro il 1° gennaio 2011 e e deve essere stato intestato da almeno 12 mesi al richiedente il beneficio o a un suo familiare o anche ad un suo convivente. Il convivente deve essere dimostrabile che viveva con il richiedente. Quest’ultima caratteristica viene richiesta per evitare fenomeni elusivi della normativa tendenti all’acquisto di auto vecchie per beneficiare del nuovo incentivo.

Prezzo massimo autovettura

Il prezzo di listino dell’autovettura deve essere di massimo 40 mila euro Iva esclusa per cui parliamo di autovetture anche di una certa fascia.

Se dovessimo quindi fare un esempio pratica e prendessimo il valore massimo per calcolare il massimo incentivo offerto avremmo il seguente ragionamento:

Prezzo auto: 40.000

Iva 22%: 8.800

Prezzo Normale: 48.800

Sconto rivenditore: 2.000

Base imponibile 38.000

Iva al 22%: 7.600

Contributo Statale/Bonus Auto: 1.500

Prezzo finale: 44.100

Risparmio effettivo 4.700 in percentuale sul prezzo iniziale 9,63%

Bonus Auto e Incentivo acquisto autovetture: quanto vale

Il contributo statale è pari ad un importo di 1.500 euro. Al venditore viene anche richiesto di applicare uno sconto pari ad almeno 2 mila euro.

Scadenza Bonus Incentivi Auto: entro quando effettuare l’acquisto

L’acquisto di auto va effettuato entro e non oltre il 31 dicembre 2021 salvo ulteriori proroghe al momento non conosciute. Il bonus è richiesto direttamente dei rivenditori tramite la piattaforma predisposta ad hoc e fino ad esaurimento bonus.
Fattura rivenditore Bonus Auto: Da sapere

Nella fattura del rivenditore dovreste avere riportato sia il valore del contributo statale concesso sia lo sconto praticato sul prezzo di listino dal rivenditore di auto, con una precisazione. Mentre il contributo statale non riduce la base imponibile IVA che vi rimarrà quindi in fattura, lo sconto invece determinerà sul prezzo finale sia una riduzione in termini di prezzo imponibile sia di IVA.

Il contesto per l’introduzione di questo incentivo parte da un presupposto corretto ma lo sviluppo ha bisogno di essere migliorato. Il distanziamento sociale sui mezzi pubblici ne impedirà un pieno utilizzo rendendo meno economica la gestione da parte delle municipalizzate. Si pensa che il flusso di passeggeri dovrebbe diminuire di un terzo anche nel caso in cui si dovessero prevedere orari di lavoro scaglionati come annunciato per far defluire il flusso di lavoratori nelle ore di punta e cercare di riempirli comunque.

Si deve ripensare una mobilità sostenibile e meno inquinante per il futuro e questo passa per la diffusione della mobilità elettrica. La partita fondamentale riguarderà non solo la vendita di auto ecologiche, ma la realizzazione di tutte le infrastrutture che permetteranno di sostenere la loro diffusione per una mobilità sostenibile.

Una delle principali leve per la riduzione dell’inquinamento è fin da sempre stato il ricorso a forme di incentivo per favorire la vendita della auto della FIAT e degli Agnel….ah no…scusate per favorire la riduzione di fattori inquinanti è stata data la possibilità di acquistare un nuovo veicolo rottamandone uno più inquinante dietro il riconoscimento di uno sconto in fattura da parte del rivenditore.

Ora che il rivenditore abbia già da prima aumentato i prezzo c’è da farsi il segno della croce e sperare che siano tutti onesti anche se a giudicare dai negozi che facevano scontrini in questi giorni la vedo dura. Tuttavia io spero sempre in un mondo migliore per cui vi dico che il bonus serve e che inquineremo di meno (non certo prendendo una macchina nuova ma forse cambiando le nostre abitudini….ma veramente crediamo che serva questo…).

Nel solo mese di aprile 2019 la vendita di auto elettriche in Italia ha superato per la prima volta la soglia di 1.000 unità. Per rendere performante questo modello di business è necessario che la fornitura e l’installazione di ciascuna stazione di ricarica sia finanziariamente sostenibile e conveniente per il cliente, riducendo al minimo l’impegno finanziario per l’utente finale. Obiettivo è fornire una colonnina elettrica per ciascun utilizzatore, realizzando l’intera infrastruttura. L’attuale detrazione del 50 per cento, infatti, di per sé non è una misura sufficiente e idonea a invogliare il consumatore verso tale scelta, sia per il lungo lasso temporale previsto per usufruire dell’incentivo, sia per il complesso meccanismo delle detrazioni, di cui non tutti possono beneficiare.

Tuttavia vale la pena parlare del nuovo bonus che, nonostante tutto, rappresenta una forma di impegno da parte del governo verso l’acquisto e l’utilizzo di nuove forme di mobilità più sostenibile di quelle attualmente insostenibili per il pianeta.

Per impedire che l’eccessivo ricorso alle auto possa innalzar rapidamente i tassi di inquinamento si è pensato ad introdurre un incentivo per rottamazione auto.

La stessa tipologia di bonus potrà essere sfruttato non solo per le auto ma anche per i moticicli, moto, scooter,.

Acquisto auto figli, familiari e conviventi: si può prendere il bonus rottamazione

Anche nel classico caso d padre che compra l’auto al figlio o il monopattino o la moto al figlio sarà possibile sfruttare il beneficio. L’incentivo varrà infatti anche nel caso auto utilizzate dai dai familiari.

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