Nel caso in cui un dipendente utilizzi la propria auto per fini aziendali verifichiamo come comportarsi ai fini dell’eventuale rimborso concesso dall’impresa. Vedremo anche la modalità di tassazione del costo in capo alla società ai fini IRES e l’eventuale tassazione nella busta paga del dipendente.
Il dipendente infatti per l’utilizzo del proprio mezzo ha diritto ad un compenso che ha natura di rimborso.
Il rimborso viene calcolato sulla base dei chilometri percorsi ma può anche essere definito forfettariamente. Solitamente il rimborso viene calcolato sulla base della tipologia del mezzo identificando il costo chilometrico dalle tabelle ACI riviste annualmente. Le parole evidenziate rappresentano dei link di approfondimento per che vi ho indicato in modo da agevolarvi nella ricerca della tabella e dell’eventuale rimborso da riconoscere al dipendente. Basterà poi calcolare i chilometri percorsi anche con il semplice utilizza della funziona mappe dello smartphone o con google maps ed ecco che avremmo a disposizione il rimborso spettante al dipendente.
Per dipendente intendo anche l’amministratore della società assunto con contratto da dipendente.
Il rimborso sarà tassato in busta paga come fringe benefit.
In capo all’impresa invece il costo sarà deducibile al 100% ai fini IRES.
consentita la deduzione se le auto sono al di sotto di 17 Cavalli fiscali se a benzina o 20 se diesel
Attenzione ai limiti di cilindrata e potenza per le auto
Tuttavia è bene sapere che se il dipendente o l’amministratore hanno una autovettura piuttosto potente l’impresa non si potrà dedurre tutto il osto ma solo una parte. La norma infatti impone la deducibiltà al 100% del rimborso solo nel caso di autovetture che si collocano al di sotto di una certa potenza.
Il limite stabilito dalla legge per la deduzione ai fini IRES è pari a 17 cavalli fiscali per le auto a benzina e 20 cavalli fiscali per le auto diesel. Per le auto elettriche ancora non vi so rispondere per cui se avete bisogno scrivetemi in privato.
Questo significa che se siete al di sopra di questa soglia dovrete cercare il modello corrispondente a questa soglia e prendere come base di calcolo del rimborso deducibile (non quello spettante), tale modello.
Esempio calcolo fringe benefit per auto aziendale
Costo Km secondo da tabella ACI vigente per l’anno di imposta: 0,50
Percentuale applicabile: 30%
Fringe benefit = 30% × (0,50 × 15.000) = euro 2.250
Tassazione mensile: (2.250 : 12 mensilità): euro 187,5
Quest’ultimo è l’importo che sarà inserito nella busta paga del dipendente come fringe benefit per uso auto aziendale, a meno che nel corso dell’anno non vi stanno già trattenendo qualcosa in busta paga mensilmente.
Gli importi devono essere considerati Iva compresa.
Potete leggere anche l’articolo dedicato al trattamento fiscale del Leasing sulle auto con un’analisi anche della convenienza del leasing sulle auto rispetto all’acquisto.
Maggiori costi dell’auto aziendale
Trattandosi di beni in natura che entrano nella determinazione del Fringe benefit al pari di qualsiasi altro elemento non scordate che l’azienda subirà un maggiore costo per via del fatto che in base al principio di omnicomprensività dei redditi di lavoro dipendente anche questo benefit aumenterà la retribuzione del singolo dipendente e la base imponibile su cui calcolare tanto il contributo Inps a carico dell’azienda tanto quello a carico del dipendente.
Tuttavia se mi dovessero porre la domanda sulla convenienza o meno dell’auto aziendale per il dipendente risponderei quanto detto sopra ossia: se l’auto è effettivamente utilizzata dal dipendente allora gli conviene chiederla altrimenti andrei dal mio datore di lavoro e gli chiederei un aumento in busta paga di pari importo, anche se sappiamo che per policy interne questo non è quasi mai possibile.
Uso promiscuo dell’auto al personale dipendente: tassazione del fringe benefit in busta paga
Alternativa potrebbe essere oltre all’acquisto anche il noleggio a lungo termine