Aggiornato il 4 Maggio 2023
Quando è possibile adibire l’auto personale all’attività di lavoro autonomo
Oramai sono certo che avrete imparato che ai fini della deduzione fiscale del costo anche in questo caso vale la regola che un costo diviene deducibile se è strumentale allo svolgimento della propria attività e funzioanle al raggiungimento e alla generazione di ricavi.
Lo stesso dicasi per la detrazione Iva che sarà consentita laddove il costo a cui si riferisce sia inerente l’attività. L’inerenza è la strumentalità possiamo dire che sono la stessa cosa in questa sede.
Condizione per la deduzione dell’auto adibita alla propria attività
Il bene, in questo caso l’automobile, vettura, ma lo stesso varrebbe anche se si trattasse di una moto o di uno scooter è strumentale e per la deduzione fiscale dei costi è necessario iscriverlo nell’inventario così come disciplinato dall’articolo 2217 del codice civile e dal DPR 633 del 1972.
Deduzione dell’ammortamento preclusa
Qualora l’aveste comprato avreste inserito il costo di acquisto mentre in questo caso vi anticipo che non potrete indicare il costo perchè non l’avete effettivamente sostenuto ed è per questo che l’ammortamento teorico che avreste su quel bene non si può dedurre ai fini delle imposte Irpef e l’Iva eventualmente assolta a suo tempo non ptete portarla in detrazione.
Se prendete la vostra auto personale e la adibite alla propria attività il costo di acquisto non vale mentre ai fini delle deduzione del costo e della detrazione Iva su mezzo vale la regola di prendere il 50% delle spese sostenute relative all’automobile (carburante, ricambi, manutenzione, assicurazione, bolli, ecc, ecc.).
Facciamo un esempio per capire meglio quanto risparmio
Prendete la macchina, la adibite il primo gennaio alla vostra attività di lavoro autonomo. Se sostente supponiamo la sostituzione della marmitta e spendete 100 euro più Iva di 22 euro. Allora dovrete sapere prima di tutto che:
- il 40% dell’Iva sarà detraibile per cui farete prenderete il 40% di 22 euro: risparmio effettivo 8,8 euro.
- Poi prenderete i 100 che saranno deducibili per cui il risparmio effettivo si avrà nella dichiarazione dei redditi che si farà a giugno dell’anno successivo e dipenderà dallo scaglione irpef in cui sarete…supponiamo restate al primo con aliquota al 23%. Allora il vostro risparmio effettivo sarà di 23 euro.
- Ma non è finita in quanto avrete anche un ulteriore risparmio dato dal fatto che il restante 60% dell’iva non detratta diviene un costo deducibile per cui l’ulteriore risparmio sarà dato da (22-8,8) X 23% = 3,036
Il bene iscritto nei pubblici registri come avviene per le auto, nel caso dell’acquisto, deve essere valutato al costo di acquisto o di produzione, assumendo come tale il valore definitivamente accertato ai fini delle imposte di registro o di successione o, in mancanza, il prezzo indicato nell’atto di acquisto (articolo 4, Dpr 689/1974)
L’ammortamento deve essere calcolato dall’esercizio in corso alla data dell’iscrizione (articolo 65, comma 3-bis, del Tuir) e di entrata in funzione/utilizzo.
Queste sono le domande che solitamente arrivano
E se sono un agente o un rappresentante di commercio
Per gli agenti e i rappresentanti di commercio, la percentuale di deducibilità validai fini Irpef sale all’80%. Non potrà essere detratta l’Iva assolta sull’acquisto, mentre lo potrà quella relativa alle spese sostenute dopo l’iscrizione in inventario (articolo 19-bis1, comma 1, lettera c, del Dpr 633/1972).