Come acquistare casa ai figli chiedendo l’anticipo del TFR al proprio datore di lavoro o direttamente all’INPS a seconda che sia depositato presso un fondo di previdenza complementare o presso l’Istituto di Previdenza sociale dello Stato italiano.
Da quando nascono i genitori hanno a cuore prima di tutti la salute dei propri figli e subito dopo il desiderio di renderli indipendenti attraverso l’acquisto di una casa che non li renda schiavi del pagamento di un mutuo. Al giorno d’oggi infatti lo stipendio medio è di 1300 euro al mese e considerando che la banca non concede mutui che abbiano un arata in grado di intaccare do oltre un terzo questo valore e considerati i tassi attualmente stabili all’1% possiamo dire che il massimo mutuo concedibile per acquistare una prima casa è di 180 mila euro. Con queste cifre non ci prendiamo un granchè se pensiamo di vivere da soli in una zona semiperiferica di una grande città e forse questo le banche lo sanno. Eppure siamo arrivati proprio al limite. Per limite intendo quel valore secondo cui o compri casa insieme alla propria compagna/o altrimenti scordati di poterci mettere su una famiglia. Oppure devi accontentarti di una casa in periferie nonostante i prezzi delle case siano stati in flessione per lungo tempo. Oppure la compri con un amico o un fratello/sorella altrimenti scordati di poter vivere in una casa decente.
Tralasciamo poi le ripercussioni che un evento quale la separazione o un divorzio possono avere sul tenore di vita in primis sui genitori e subito dopo sui figli e sul loro futuro.
Arrivano quindi in soccorso come al solito i genitori che con l’antica arte del risparmio riescono a costruire una base solida per i figli o anche semplicemente concedergli quel 10% del valore dell’immobile in grado di poter accedere al mutuo. Si perchè non è detto una vita di sacrifici dei genitori riesca a portare all’acquisto di una casa ai figli e il desiderio di protezione di questi verso di loro li spinge al risparmio.
Il fondo del TFR costituisce la prima importante voce in grado d intercettare e soddisfare questo bisogno proprio perchè considerando sempre il famoso stipendio medio arriva ad assumere in corrispondenza dell’età di un figli un ammontare tale da poter essere smobilizzato in parte o in toto per comprare casa ai figli.
Va detto che il TFR servirebbe a garantire al lavoratore dipendente di tutelarsi dal fallimento o chiusura di una società. Per questo rappresenta per il bilancio della società una posta sensibile e intoccabile. Arrivando sempre a considerare per fare un esempio uno stipendio medio come quello sopra descritto e almeno 25/30 anni di lavoro che dovrebbe coincidere con l’età in cui vostro figlio/a potrebbe nutrire il desiderio di avere la propria indipendenza o mettere su famiglia dovreste avere un TFR, considerando un contesto socioeconomico in crescita (e su un orizzonte di 30 anni lo sarà sicuramente) dovreste avere un TFR tra i 50 e 100 mila euro).
Il lavoratore dipendente durante l’anno ha subito una decurtazione in busta paga ari anche alla voce TFR. Il TFR versato annualmente è pari alla retribuzione annua diviso per 13,5. Dal risultato si sottrae una ritenuta previdenziale dello 0,5% che si trattiene l’INPS calcolata sull’imponibile contributivo.
Nel caso infatti di una RAL di 25 mila euro la quota di TFR sarebbe pari a 25000:13,5 = 1851,85 euro.
La ritenuta Inps sarebbe pari a 25000 x 0,5%= 125 euro
TFR annuo netto: 1851,85 – 125 = 1726,85 euro
1.726,85 X 25 anni = 43.171,25
calcolando un tasso superiore al 4% annuo derivante dalla gestione del fondo previdenziale, i costi di gestione del fondo, la detassazione sui proventi e l’interesse composto arriveremo alla cifra ipotizzata sopra. Vi ricordo che l’anticipo potrà essere richiesto nella percentuale massima del 75% del TFR maturato.
Arriviamo al dunque…
Come si acquista casa con il TFR
Acquisto prima casa
Il lavoratore dipendente ha diritto a richiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto di un di una prima casa per se stesso o per i propri familiari. In questa frase tuttavia vi sono due parole importanti che necessitano di una definizione: prima casa e familiari
Cosa si intende per prima casa
Dovrà intendersi una prima abitazione a livello di unità catastale intestata di cui si è proprietari indipendentemente dalle vicende che ne caratterizzano il possesso oppure dovrà rispettare le condizioni previste per poter beneficiare delle agevolazioni sulla prima casa valevoli anche ai fini delle imposte di registro che paghiamo al momento dell’atto notarile con cui acquistiamo casa?
Per figli inoltre si intendono sia quelli naturali, sia adottivi.
Cosa posso fare con l’anticipo del TFR
Abbiamo visto nell’articolo dedicato all’anticipo del TFR come è possibile non solo utilizzarlo per le spese mediche per se stessi e peri propri familiari ma anche per l’acquisto di una casa ai figli o famigliari.
Non solo acquisto ma anche:
- Riscatto alloggio popolare per i figli
- Acquisto prima casa tramite cooperativa edilizia
- Acquisto anche del solo terreno per la costruzione della prima casa
- Costruzione della prima casa
- Ristrutturazione o ampliamento della prima abitazione
Vi anticipo che per ristrutturazione si intendono anche a) interventi di manutenzione ordinaria di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici ovvero di integrazione o mantenimento dell’efficienza degli impianti tecnologici esistenti; b) interventi di manutenzione straordinaria di rinnovamento e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, nonché di realizzare ed integrare i servizi igienico – sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche alle destinazioni d’uso; c) interventi di restauro e di risanamento conservativo dell’organismo edilizio; d) interventi di ristrutturazione edilizia non conservativi rivolti a trasformare gli organismi edilizi preesistenti, in tutto o in parte.
L’anticipazione può essere richiesta anche per case in comproprietà con alloggi con persone diversi dal coniuge o dai figli del beneficiario.
Come si procede in pratica
Dovrà prima di tutto essere informata l’azienda che procederà ad inoltrare richiesta all’INPS o al fondo di previdenza complementare dove sono depositate le somme da richiedere per avere il saldo e l’esatto ammontare smobilitatile. Presenterà quindi formale richiesta di richiesta di accredito. Il datore di lavoro potrebbe anche richiedere documentazione attestante l’instaurarsi della trattativa (offerta accettata o preliminare). Il fondo rilascerà le somme ma dovrete produrre la documentazione attestante il possesso delle condizioni e l’acquisto di casa (rogito) entro 180 giorni dall’accredito e comunque entro la data di risoluzione o conclusione del rapporto di lavoro se antecedente.
PS: ricordate che questa operazione potrà essere effettuata una sola volta per cui se lo dovete fare fatelo bene, altrimenti poi se ne riparla alla pensione che sarà molto lontana. E poi non siate parsimoniosi verso i vostri figli :-)
Come funziona la tassazione del TFR
Per questo argomenti dai risvolti economici non indifferenti potete leggere la guida alla tassazione del TFR, dell’anticipo o dell’acconto in cui potrete verificare anche le agevolazioni fiscali previste in tema di tassazione e prelievo sulle somme erogate sia alla fine del rapporto sia al momento della domanda di anticipazione.
Vi posso dire nel frattempo che l’acconto sul TFR è tassato con una ritenuta a titolo di imposta del 11% che viene a sua volta diminuita dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali per cui massimo 9%. Tale importo deve essere nettato dei redditi già assoggettati ad imposta sostitutiva e degli eventuali contributi non dedotti nel passato per la quota proporzionalmente riferibile. La quota parte del TFR relativo a contributi non dedotti fiscalmente dal reddito nell’anno in cui furono corrisposti non costituiranno somme imponibili al momento della corresponsione. Nell’articolo spiego in modo più chiaro come avviene la tassazione agevolata del fondo.
Il vantaggio è quindi soprattutto in termini di tassazione anche se non dovete perdere di vista la rimuneratività e la forza dell’interesse composto che agiscono sulla redditività del fondo in u orizzonte di lungo periodo (al netto dei costi di gestione del fondo che sono spesso alti). Dovrete pertanto bilanciare questo con l’effettiva esigenza dei vostri figli non tralasciando che l’anticipazione potrà essere richiesta una sola volta.
Morte del Dipendente: cosa succede al TFR?
https://www.tasse-fisco.com/persone-fisiche/anticipo-tfr-liquidazione-trattamento-fiscale/16159/
Fac Simile Modulo richiesta anticipo TFR Acquisto prima casa editabile
Fac Simile Modulo richiesta anticipo TFR spese sanitarie mediche editabile
FAC SIMILE ANTICIPO TFR spese sanitarie
ESEMPIO RICHIESTA di Anticipo del TFR (Download PDF)
Spero come al solito avervi dato informazioni utili e se potete condividete l’articolo :-)