Cartella di pagamento 2022: pagare o presentare ricorso? 5 motivi per impugnarla

62
10465

rateizzazione cartella di pagamentoSe è arrivata la cartella di pagamento blu di Equitalia o del’Agenzia delle Entrate vi do una guida pratica su cosa fare e come comportarsi per valutare se pagare o presentare reclamo o ricorso per impugnarla ed evitare di pagare
Fornisco anche qualche risposta alle domande dei lettori, nonchè le novità introdotte con il Governo Letta in merito alla possibilità di rateizzazione e i divieti posti ad Equitalia nella fase di riscossione.

La cartella di pagamento: se la leggete tutta noterete che può scaturire da ruoli emessi dall’Agenzia delle Entrate o ruoli emessi dall’agente della riscossione. Vi anticipo che sarebbe auspicabile leggere le novità introdotto dalla Manovra Finanziaria 2019 che ha dato la possibilità di fare la Pace Fiscale attraverso una serie di istituti i più importanti dei quali legati alle cartelle di pagamento attraverso:

  • Cancellazione automatica cartelle sotto i mille euro
  • Rottamazione Ter delle cartella di pagamento aventi ad oggetto ruoli affidati al concessionario della riscossione fino al 31 dicembre 2017.
  • Definizione delle liti fiscali pendenti

In calce all’articolo troverete gli articoli di approfondimento gratuiti per fare questa prima valutazione indispensabile in quanto potrebbe escludere la necessità del pagamento.

Accertamento esecutivo

Dal 2007 gli accertamenti che sono notificati al contribuente contengono anche l’invito a pagare entro 60 giorni o a presentare ricorso o istanza per la mediazione. L’accertamento fiscale ha come oggetto le imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e giuridiche (IRES) nonché anche l’IRAP e l’addizionale regionale e comunali , le ritenute d’acconto e l’IVA.

La cartella di pagamento invece avrà come oggetto le imposte indirette come per esempio imposte di registro, di successione, ipotecaria e catastale e le somme che scaturiscono da controlli automatizzati da parte dell’agenzia delle entrate, dai controlli formali o incrociati o anche detti automatici.

Nel caso di di presentazione del ricorso sappiate che dovrete corrispondere comunque 1/3 della maggiore imposta accertata. laddove per fare un esempio vi abbiano contesto l’omesso versamento di Irpef per 1.200 euro, anche nell’ipotesi in cui volete presentare ricorso dinnanzi alla commissione tributaria e procedere all’impugnazione dell’atto dovrete comunque versare 400 euro.

Scaduti i 60 giorni l’accertamento notificato al contribuente diviene esecutivo e viene affidato al concessionario della riscossione dopo 30 giorni. L’agenzia della riscossione procederà così alla riscossione coattiva delle somme. Ma non subito. infatti prima che l’agenzia della riscossione procede con azioni esecutivo come per esempio il pignoramento devono trascorrere almeno 180 giorni. In definitiva dalla notifica al contribuente (data spedizione) all’azione esecutivo da parte dell’agenzia della riscossione trascorrono 270 giorni (60+30+180=270).

Al contribuente inoltre è data la facoltà di presentare istanza per accertamento con adesione. Quest’istanza, indipendentemente dal fatto che sia accolta proroga di altri 90 giorni questo processo.

L’agenzia della riscossione tuttavia non resta inerme ma può attivare anche azioni che seppur non sono esecutive sono cautelari e conservative. 

Quali sono le azioni esecutive e cautelari: si tratta in pratica del fermo amministrativo per esempio sul veicolo o sui macchinari del contribuente. oppure possiamo assistere all’ipoteca sulla casa o sulla sede sociale o su uno stabilimento. 

Sappiate inoltre che laddove l’importo richiesto sia tale da provocare un danno grave ed irreparabile per la continuità dell’operatività aziendale il contribuente accertato può presentare istanza di sospensione al giudice tributario. tuttavia questa deve essere accolta dal giudice che dovrà analizzare le motivazioni e la consistenza degli elementi ivi contenuti.

La presentazione dell’istanza non vi esime dal pagamento di un terzo della maggiore imposta accertata o del minore credito spettante/utilizzato. Se accolta la sospensione avrà i suoi effetti sull’esecutività della sentenza e le somme non saranno dovute fino alla sentenza di primo grado.

In caso di sentenza sfavorevole al contribuente sulle somme che non pagate saranno dovuti interessi legali.

La prescrizione della cartella di pagamento: il primo controllo da fare

Prima di tutto verificate che non sino decorsi i termini prescrizionali di generazione e notifica del ruolo che già renderebbero la cartella annullabile, fattispecie questa che non è molto rara a giudicare dal tenero dei commenti che trovate nell’articolo dedicato proprio alla prescrizione delle cartelle di pagamento e quindi la possibilità di non pagare le somme richieste seppur inizialmente dovute ma che per l’esigenza di certezza che ha sia lo Stato sia il contribuente sono soggette ad una limitazione temporale entro cui richiederle. Nell’articolo troverete una tabella per aiutarvi a fare il calcolo vedendo le due situazioni tipiche di prescrizioni che riguardano l’anno di imposta ma anche la notifica da parte dell’agente della riscossione rispetto al ruolo emesso. Leggi l’articolo dedicato alla prescrizione della cartella dell’agenzia della riscossione (ex Equitalia per farti un’idea.

Altro elemento è la presenza di vizi di nullità o annullabilità della cartella di pagamento che possono inficiare il rituale di formazione e notificazione dell’atto e che possono consentirvi talvolta di non pagare le somme dovute. Laddove questi facciano parte della cartella di pagamento emessa da Equitalia e riguardino per intenderci vizi propri dell’atto il ricorso andrà presentato alla Equitalia e l’agenzia delle entrate che ha effettivamente mosso la pretesa individuando eventuali errori da parte del contribuente potrà non essere chiamata in causa. Tuttavia in questa fattispecie il reclamo non è obbligatorio ma potrete secondo me andare comunque ad Equitalia e chiedere l’annullamento della cartella di pagamento in modo da risparmiare tempo noi e anche loro (a cui si aggiunge anche la brutta figura dinnanzi al giudice di aver notificato al contribuente una cartella prescritta).

Alcuni buoni motivi per impugnare la cartella di pagamento

Richiesta di tasse o imposte già versate

Spesso capita anche che notificano atti o cartelle che hanno ad oggetto tasse o imposte già versate e allora diventa molto più semplice in luogo della presentazione del ricorso, che richiederebbe molto più tempo e spese, andare direttamente dall’ufficio che ha emesso l’atto e dirgli che si è sbagliato. Naturalmente il fatto che vi abbiano fatto andare alla posta la prima volta a fare la fila, magari prendendo un giorno di permesso, incavolandosi in fila, e aver sentito amici commercialisti, essere impazziti a cercare la cartuccella di 3 anni prima che ti richiedono nascosta in cantina magari e il fatto che tu sia dovuto riandare da loro minimo una volta a fare presente che hanno preso una cantonata non vi sarà mai risarcito.

Totali tempo speso minimo 3 giorni….che non so per voi, ma per me valgono parecchio e non in termini monetari intendiamoci.

Mancanza di adeguata motivazione inserita nella cartella: in sintesi non si capisce molto

Spesso capita che la motivazione dell’atto è frutto solo di automatismi informativi che sparano cartelle al contribuente come nel caso degli accertamenti automatici ex 36-ter del DPR 600 e per questo perdono quella caratteristica e requisito posto a garanzia del contribuente e che devono avere gli atti ossia l’adeguata motivazione che ha portato alla generazione del ruolo.

In sintesi in 10 pagine di cartelle spesso non trovate scritto niente che vi faccia comprendere effettivamente cosa vogliano e perché ve abbiano notificata però trovate scritto 75 volte :-) quanto dovete pagare.

In questo caso potrete presentare ricorso fondando la vostra pretesa sull’eccezione del difetto di motivazione anche se devo dire da solo non basta spesso per farsi annullare l’atto dal Giudice. In questo caso anche mi sono posto una domanda: se il vizio di motivazione è definito come causa di annullabilità perchè il difetto di questa da sola non è sufficiente spesso da solo a portare all’annullabilità? In punto di diritto sarebbe sufficiente ma mi sono risposto che essendo un giudizio discrezionale da parte del Giudice o almeno così sembrerebbe essere in quanto il difetto deve essere valutato nella sua intensità in questo caso (anche se a me non sembra che la norma dica questo magari mi sbaglio) allora la pretesa erariale è più forte.

Iscrizione di ipoteca senza aver ricevuto prima l’intimazione al pagamento

Può capitare, anche se a me è capitato solo una volta che possano iscrivere ipoteche sulla vostra casa o bene strumentale o fermi amministrativi senza che prima vi abbiano avvertito con un’intimazione al pagamento preventiva in cui vi si richiede di pagare entro 30 giorni dalla notifica.

In questo caso allora potete decidere diverse strade, ovviamente diverse da quella del pagamento, il contribuente può o deve a seconda dei casi presentare richiesta di mediazione ed in caso di esito favorevole, dipendente dalla sua volontà, può decidere di non presentare ricorso altrimenti può non accettare la mediazione e presentare ricorso dinnanzi alla commissione tributaria nei termini che trovate indicati nella cartella di pagamento e che vi anticipo: sono 60 giorni dalla data di notifica della cartella di pagamento, ossia a partire dal timbro che vi mette la posta per cui NON BUTTATE LA BUSTA perché è importantissima ai fini del calcolo dei giorni entro cui muoversi per presentare ricorso, decorsi i quali il ricorso è nullo e voi sarete considerati morosi.

Iscrizione a ruolo e notifica cartella ad una società cessata

E’ illegittima la cartella di pagamento notificata ad una società estinta a seguito di un’operazione straordinaria di fusione in quanto la società consolidante subentra come dante causa nei rapporti attivi e passivi della società consolidata che diviene, a seguito del perfezionamento della fusione (che si ha con il deposito da parte del notaio presso il registro dell’atto di fusione) la consolidata si considera cessata/inesistente (cfr CTR 54/68/12 Lombardia).

Laddove prima dell’avviso di accertamento vi sia stata una verifica, ispezione o PVC presso la sede del contribuente è bene sapere anche se abbiano violato eventuali diritti sanciti dallo Statuto. Questi infatti rappresentano delle condizioni che devono essere rispettate da parte dell’agenzia delle Entrate. Qualora abbiano commesso errori, questi potrebbero rappresentare elementi da impugnare per richiedere l’annullamento dell’accertamento fiscale. A tal proposito trovate nel seguito due interessanti articoli dedicati proprio ai diritti e doveri del contribuente insieme alle eventuali situazioni di irregolarità che si potrebbero venire a manifestare.

Quali sono i diritti del contribuente

Quali sono i doveri del contribuente

Quando scatta l’obbligo di presentare reclamo o mediazione

Il reclamo o la mediazione diventano obbligatori quando la contestazione ha ad oggetto il contenuto del ruolo ossia la pretesa dell’agenzia perché considerata non dovuta da parte del contribuente e quanto l’importo della cartella è inferiore ai 20 mila euro. Questa due circostanze richiedono la preventiva mediazione in quanto sono tese a ridurre il contenzioso tributario in essere dispendioso per entrambe le parti in termini di costi e tempo.

Essendo comunque due gli attori indipendentemente dalla tipologia di vizi (formali o di merito, che volete impugnare, io consiglierei di notificare il ricorso ad entrambe le parti in causa per non incorrere in interpretazioni del giudice in merito alla competenza del  soggetto chiamato.

Il premio per la mediazione: le sanzioni si riducono se andate d’accordo

La mediazione esplica i suoi benefici e magici effetti in quanto se andrà a buon fine determinerà la riduzione del 40% delle sanzioni che condividerete con l’agenzia delle entrate.

I termini entro cui presentare ricorso ed i termini entro cui presentare la mediazione o il reclamo

Il reclamo può essere presentato sempre nell’arco dei 60 giorni ma va da sé che se vi riducete con il reclamo all’ultimo non avrete poi tempo per presentare ricorso e sarete fritti, nel senso di costretti al pagamento di tutte le somme dovute. Tuttavia vi invito a leggere le modalità di presentazione dietro la cartella di pagamento. Ma in questo caso dovrete farvi assistere da un commercialista a cui vi consiglio di rivolgervi il primo giorno dopo la notifica della cartella di pagamento per consentirgli di studiare a fondo la vostra pratica e di addivenire con maggiore probabilità allo sgravio fiscale.

Nel frattempo vi consiglio anche di prepararvi al peggio e quindi di pagare. Anche in questa ipotesi però vi do un consiglio ossia quello di leggere l’articolo dedicato alla rateizzazione della cartella di pagamento, In cui troverete una guida pratica ma soprattutto la documentazione da produrre per richiedere la rateizzazione che con il Governo Letta assume inoltre diverse modalità non tanto nei meccanismi della concessione ma della lunghezza del periodo in cui possono essere spalmate.

Altra possibilità se decidete di pagare e non volete ricorrere alle rate è quella di chiedere l’accertamento con adesione che prevede anche in questo caso l’abbattimento ad un quarto delle sanzioni contestate e può essere proposto dal contribuente mediante istanza oppure anche proposto dall’agenzia delle entrate a seconda dei casi.

Novità contenzioso tributario: quali sono e cosa cambia

Le novità 2013 nelle cartelle di pagamento

Importanti sono le novità introdotte dal Governo Letta per venire incontro alla carenza di liquidità registrata negli ultimi ormai e purtroppo cinque lunghi anni ossia quella di rendere impignorabile la prima casa sempre che questa sia l’unico bene indi proprietà del contribuente, da parte di dell’agenzia della riscossione o ex Equitalia.

La prima casa sarà pignorabile solo se parliamo di immobile di lusso, villa, castello o altro. Per intenderci tutto quello che non rientra nell’ambito di applicazione oggettivo di immobile che potrebbe beneficiare delle agevolazioni prima casa. Tuttavia qualora incassare un credito sul conto corrente dell’agenzia della riscossione o ex Equitalia ha la prelazione nella riscossione del credito come avviene per tutti i crediti nei confronti dello Stato o Erario.

La rateizzazione delle cartelle di pagamento per le imprese

Premetto che spererei che prima di procedere all’accertamento vi rendeste conto dei rischi che correte e che valutaste in tutta tranquillità all’opportunità di avvalervi del ravvedimento operoso vi dico comunque che qualora vi fosse notificata una cartella di pagamento alla vostra azienda, le imprese non si potranno più vedere mettere i sigilli sui capannoni industriali in quanto il massimo valore pignorabile alle imprese di questi sarà del 20% come accade per i dipendenti che potranno vedersi pignorato solo un quinto dello stipendio altrimenti andrebbero in poco tempo oltre la soglia di povertà. Potete approfondire l’argomento per verificare se potete richiedere la rateizzazione, il numero massimo di rate e termini di dilazione del pagamento e i costi nonché gli interessi leggendo l’articolo sulla nuova rateizzazione delle cartelle di pagamento.

Allungamento delle rate concesse e sul piano di rientro dal debito tributario

In ultima istanza mentre prima il massimo numero di RAE ottenibile era di 72 ossia di 6 anni, oggi arriviamo fino a 120 ossia in 10 anni e per importo fino a 120 mila euro. La decadenza dal beneficio della rateizzazione inoltre scatterà non più al mancato pagamento di due rate ma dopo il mancato pagamento seppur non consecutivo di 8 rate. Ci sono novità anche nel campo della rateizzazione con il Decreto del Fare 2013 sul versante dei debiti tributari che in situazione di oggettiva difficoltà economica potranno essere aumentate fino a 120. La situazione di oggettiva difficoltà dovrà essere valutata da Equitalia sulla base delle risultanze reddituali ed in relazione dell’importo a debito. La sospensione del beneficio della rateizzazione inoltre decadrà non più dopo il pagamento di due rate ma dopo il pagamento di otto rate anche non consecutive. Vi invito comunque a leggere l’articolo dedicato alla nuova rateizzazione dei debiti tributari linkato sopra.

Esempio modello ricorso tributario

Potete scaricare qui un Esempio Format Ricorso Contenzioso Tributario

Se intendete procedere al pagamento VI SEGNALO LA NUOVA RATEIZZAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALE

Dopo il ravvedimento mi arriva comunque la cartella di pagamento?

Può accadere che nonostante si adotti come soluzione quello del ravvedimento ci si veda notificare comunque a distanza di tempo una cartella di pagamento. Le motivazione possono essere diverse e a ciascuna corrisponde una diversa soluzione da adottare che ho cercato di sintetizzare nell’articolo dedicato al Ravvedimento operoso e poi cartella di pagamento: cosa fare?

Contribuenti decaduti: domanda di riammissione alla rateizzazione

Vi segnalo anche la possibilità di essere riammessi al piano di rateizzazione nel caso in siate decaduti dal diritto per non aver versate il numero di rate previsto che potete approfondire leggendo l’articolo dedicato proprio alla domanda di riammissione alla rateizzazione delle cartelle di pagamento di Equitalia.

Richiesta e riammissione della rateizzazione se siete decaduti dal beneficio

Leggi anche la richiesta e la riammissione alla rateizzazione delle cartelle di pagamento e debiti Equitalia

Errore del commercialista

…E se l’errore fosse stato del Commercialista cosa altro potremmo fare? leggete l’articolo dedicato a Errore del Commercialista, fiscalista o del CAF: come comportarsi

Raddoppio dei termini in caso di violazioni con profilo penale

Vi ricordo inoltre che, come avrete avuto modo di leggere nell’articolo dedicato alla prescrizione delle azioni di accertamento del fisco è previsto il raddoppio dei termini secondo gli articoli 43 del Dpr 600/1973 e 57 del Dpr 633/1972).

Come non pagare le multe

Vi segnalo poi un nuovo articolo dedicato a come identificare i motivi per impugnare le multe e cercare di evitarne il pagamento: l’impugnazione delle multe o contravvenzioni

Come presentare ricorso al Giudice di pace

é stato pubblicato il nuovo articolo dedicato a Come presentare ricorso al Giudice di pace on line sulla multa o la contravvenzione dove troverete i passi per presentare ricorso on line.

Condono 2017

Vi ricordo che nel 2017 potrete presentare anche la rottamazione delle cartelle di pagamento trasmesse ad Equitalia dall’ente impositore (e poi notificatevi) entro il 16 dicembre 2016 per cui potete approfondire con la guida gratuita al condono e  rottamazione delle cartelle  Equitalia 2017 per valutare dapprima la convenienza economica alla presentazione e poi alle modalità di compilazione del modello Da1 per la domanda.

Rottamazione TER 2019: come funziona

Pace Fiscale 2020: come funziona

Cancellazione Cartelle  1.000 euro

Prescrizione Tassa sui rifiuti

Ricorso contro le Cartelle di pagamento

Prescrizione cartella esattoriale di pagamento: entro quando l’Agenzia Entrate ha potere di notifica

62 Commenti

  1. Dalla data della notifica. L’altro giorno però le dico che casualmente mi è’ successo di chieste un estratto dei ruoli, tornare al lavoro e vedermi notificare la cartella via PEC….magia

  2. No guardi nell’articolo non le dipingo come vittime ci mancherebbe semmai il contrario ma non sbagliano loro sbagliano per come è impostato il sistema, i loro obiettivi, il fatto che non paghino quando sbagliano….se mettessero anche solo una sanzione per ogni accertamento non andato bene vedrete come prima di mandare migliaia di avvisi di accertamento ci penserebbero due volte.

    Certo se a questo aggiungiamo che la settimana scorsa è stato aperto un bando per quasi 900 funzionari dell’agenzia delle entrate….non dico dipendenti, ma funzionari vi immaginate chi entrerà dentro in un numero così alto di funzionari???? Ricordo anche che i funzionari hanno potere di sgravare o meno cartelle per determinati importi il che significa che se qualcuno riuscisse ad entrare attraverso meccanismi clintelari o magari grazie alla politica o semplicemente non fosse prorio uno stinco di santo, potrebbe favorire meccanismi evasivi….che paura che mi fanno….900 funzionari….non so se avete un’idea di un organigramma aziendale ma inserire di punto in bianca 900 funzionari non mi sembra proprio una manovra di quelle usuali o che abbia studiata su gestione delle amministrazioni pubbliche all’università o in economia e gestione delle imprese…..lasciamo perdere perchè il rischio di inquinamento del sistema e di uno strumento cos’ strategico per il paese come quello dell’accertamento e della riscossione è così altro che mi vengono i brividi a quello che potremmo diventare tra venti anni o meno.

  3. Salve, sono venuto a conoscenza di una cartella equitalia a seguito di una mia richiesta di estratto ruolo. la mia domanda è la seguente: la mia domanda di estratto ruolo vale come notifica della cartella (essendo io venuto a conoscenza della cartella) e quindi allunga i tempi di prescrizione/decadenza della cartella? o i tempi decorrono dalla data di reale notifica della cartella via raccomandata? Grazie

  4. salve
    Una domanda.
    Io avevo una rateizzazione con l’agenzia delle entrate. Ho pagato un po di rate, poi non potendo più pagare in tempo ho cominciato ritardare.
    L’agenzia mi ha annulato tutta la cartella e l’ha mandata ad Equitalia.
    E’ legale annulare una rateizzazione in corso senza avvisare? Mi hanno fatto lo sgravio ed equitàlia ha emesso una nuova cartella. Ora mi arriva una nuova cartella per le morosità delle rate con l’agenzia delle entrate. Insomma una cartella nella cartella. Senza parole. Cosa posso fare?
    Grazie

  5. L’Agenzia delle Entrate per avere il rispetto di tutti, deve aparlcpie la legge, e non inventarsi cartelle esattoriali dal nulla, con pretese infondate. Ed inoltre i funzionari dovrebbero rinunciare alle percentuali che percepiscono, come un incentivo di produttivite0, quando invece si tratta solo ed esclusivamente di fare cassa, per far sopravvivere il sistema ad ogni costo, del quale sono i gabellieri.In merito alle Commissioni tributarie, in questo articolo appaiono come vittime, ma in realte0 sono parte del sistema e tendono a conservarlo, tante8 che nel mio caso hanno emesso 5 sentenze in palese violazione di alcune norme, addirittura di un DPR.

  6. Il giorno 25 maggio 2015 mi è stato consegnata una cartella di equitalia per non aver pagato la tassa della Rai in una abitazione in provincia di Salerno e che risulto solo residente ,che non è stato mai accertato che io possedessi TV o radio da parte della Rai ,poi per lavoro abito a roma quindi io in quella casa ci vado due o tre volte all’anno per ferie ,posso fare ricorso o se mi consiglia tramite chi inoltrarla se c’è la possibilità di farlo…grazie

  7. NEL 2002 HO RICEVUTO UNA CARTELLA ESATTORIALE DOVE MI CHIEDEVANO DI PAGARE UNA TASSA DELLA MOTO BENI DI LUSSO, IO HO PORTATO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CHE LORO HANNO VERIFICATO NON LASCIANDOMI NULLA IN MANO E DICENDOMI CHE SE MI FOSSE ARRIVATO QUALCOSA AVREI DOVUTO PAGARE. A TUTT’OGGI NON MI è ARRIVATO NULLA MA PER QUELLA QUESTIONE NON POSSO RITIRARE DEI SOLDI CHE MI ASPETTANO DALLA MORTE DI MIA MADRE. COSA MI SUGGERITE?

  8. Buongiorno, mi arrivata una cartella per la riscossione della mora in quanto avrei pagato in ritardo nel 2012 le tasse automobilistiche. Il bollo scade ad aprile e ho tutto maggio per pagarlo. Il bollettino del 2012 pagato è datato 12 maggio 2012 (per fortuna conservo tutto). Ritengo quindi che tale mora non sia da pagare. Come posso fare ricorso? Grazie e saluti

  9. Purtroppo non fanno sconti a nessuno (o quasi visti gli utlimi scandali di Equitalia di funzionari corrotti). Vista l’impossibilità per la sua zia di pagare consiglierei agli eredi di valutare se conviene farlo ora o tra qualche anno (si spera tra altri 30 anni) in modo tale che se si dovessere trovare ad accettare l’eredità non avrebbero un debito tributario fgravato da molte più sanzioni per via degli interessi passivi di mora.

  10. Ad una vecchia zia (83 anni) è arrivata nel luglio 2014 un accertamento uff. delle entrate riguardante tasse relative alla vendita di un terreno non dichiarate. l’uff. entrate dopo vari mesi di discussione il debito originario era stato ridotto dai 13.000 € originari a 9.000. La zia che percepisce una pensione di 600 € aveva proposto una rateizzazione per poter ottemperare al suo debito, ma il massimo offerto è stata una rateizzazione di 8 rate trimestrali. Chiaramente non ha potuto accettare per mancanza di capienza a questa formula. Ieri è arrivata una raccomandata di equitalia che ripropone il pagamento totale di 25.000 € rateizzabile in 10 anni. Domanda: non avendo nulla la zia come può risolvere questo problema?
    Grazie

  11. Equitalia, per conto dell’Ente per cui lavoravo, mi chiede di pagare entro 60gg 7260 Euro a seguito dell’ingiunzione, emessa nel 2011 dall’Ente medesimo, di restituire 5125 Euro versatomi a suo avviso in eccesso nel TFR al mio pensionamento.
    Questo sebbene tale ingiunzione sia stata tempestivamente impugnata dinnanzi al Tribunale Civile di Roma (sez. Lavoro) e la stessa risulti ad oggi sub iudice.
    Poiché l’opposizione avverso la Cartella, presso lo stesso Tribunale, mi costerebbe ulteriori 1600 Euro, vorrei sapere se pagando ora quanto richiesto potrò essere (automaticamente) rimborsato da Equitalia, in caso di sentenza favorevole, o se ciò rende inefficace ogni pronunciamento del Giudice. Grazie

  12. salve.
    Una domanda.
    Io ho rateizzazione con l’agenzia delle entrate. Ho pagato un po di rate, poi non potendo più pagare in tempo ho cominciato ritardare.
    Adesso l’agenzia mi ha annulato tutta la cartella e la mandata ad Equitalia.
    E’ legale annulare una rateizzazione in corso senza avvisare e senza prendere in considerazione le rate già pagate?
    Grazie

  13. Il 13/12/ 2012 vendo un ristorante per 55000 euro di cui 42980 per avviamento e 12020 per attrezzature e arredi.
    Il metodo usato per il calcolo dell’avviamento è stato quello degli ultimi 3 anni di ricavi e utili moltiplicati per 2 in quanto il contratto di affitto aveva 11 mesi alla scadenza.
    A novembre 2014 mi viene notificato che il calcolo è sbagliato in quanto mi calcolano come utile la vendita dell’attività avvenuta nell’anno 2012 più l’utile effettivo per l’esercizio di ristorante e calcolano 2010/11/12 ma l’anno 2012 non si era ancora chiuso fiscalmente facendo salire l’avviamento a 123650,00 ho contestato sia gli anni in quanto dovevano essere il 2009/10/11 e anche il fattore moltiplicato non 3 ma 2.Mi danno ragione su questo ma mi contestano che non esiste un solo metodo di calcolo e cioè quello dei 3 anni precedenti ma altri che non intendo molto e cioè possibilità di sviluppo,posti etc.etc.e secondo l’incaricato dell’agenzia comunque più alto dei 42980 reali e effettivi da dichiarazioni dei redditi congrui e coerenti dei 3 anni precedenti.A sto punto non capisco se esiste un metodo certo sicuro e documentato perché deve essere un impiegato dell’agenzia a decidere quale usare?Credo se non erro quella opzione va presa in caso di dati non veritieri o non in linea con i studi di settore.Cosa mi consigliate?

  14. …a seguito della chiusura di un attività di cui ero titolare mi e arrivata una raccomandata da parte di equitalia per un totale di 56000 con tanto di fermo amministrativo all’unico bene che possedevo…nei dettagli delle cartelle notificate c’è ne anche una che purtroppo e quella che incide di più sulla somma totale ed è inerente all’iva del 2006 che è stata notificata nel 2012…è in prescrizione?…grazie…

  15. ieri mi è stata consegnata una intimazione di pagamento da equitalia di quasi 13.000 euro di mancato pagamento irpef degli anni 2000/2001/2002.
    Scrivono di avermela notificata nel 2010 e di aver 5 giorni di tempo per pagare.Soldi che ovviamente io non ho.
    Posso far ricorso?
    grazie mille

  16. Ricorso per 309 euro…..io capisco avere ragione ma secondo me il gioco non vale la candela. La chiusura poi andava registrata.

  17. Buongiorno,
    in data 7 novembre 2014 mi è arrivata direttamente la cartella esattoriale con mora (non mi è mai arrivata nessuna notifica o avviso precedente) di euro 309 per il mancato pagamento della tassa di registro di un contratto di affitto.
    Tale contratto è stato registrato regolarmente ( con pagamento della registrazione) nel luglio del 2009 al momento della stipula con l’inquilino. ma dopo dieci mesi è partita da parte del mio avvocato una richiesta di sfratto per morosità.
    La cartella di pagamento dell’agenzia è relativa all’anno 2010 in pieno iter di sfratto che è avvenuto nel 2011.
    In tale lasso di tempo non ho provveduto a registrare la chiusura del contratto (che ritenevo estinto grazie ad un provvedimento giudiziario) e quindi da li la multa. La domanda è 1): posso fare ricorso? (anche perché se avvertito per tempo non lasciavo andare in mora il mancato pagamento in questione) 2) devo registrare la chiusura di un contratto che di fatto è stato estinto dalla morosità e da una causa di sfratto? 3) rischio altre multe relative agli anni 2011 e 2012?

    Grazie
    Un saluto

  18. Dovrebbe verificare ed essere certo che non ci siano state notifiche precedo che abbiano interrotto il decorso dei termini prescrizionali. Faccia richiesta in equitalia dell’estratto ottico delle notifiche e si regola di conseguenza

  19. In data 26/09/2014 mi è pervenuta una ” comunicazione preliminare all’avvio delle procedure esecutive e cautelari” in relazione a più iscrizioni a ruolo, di cui due, mi sarebbero state notificate: la prima, che riguarda il pagamento del bollo auto del 2004 di una macchina da me demolita nel maggio del 2005, il 19/03/2011; la seconda, che riguarda il bollo auto del 2009 di una macchina che in quell’anno mi era stata rubata,il 15/06/2012.Tale comunicazione non presenta alcun elemento per la proposizione di un eventuale ricorso.Chiedo: è possibile un’iscrizione al ruolo dopo sette anni? non dovrebbe essere intervenuta la prescrizione? è impugnabile la comunicazione che ho ricevuto e come? La ringrazio.

  20. ma equitalia ha giurisdizione nel senso che può notificare cartelle di pagamento in Sicilia?, ma in Sicilia la riscossione non è affidata alle Regione stessa con la Riscossione Sicilia, o mi sbaglio? concludo nè io nè mia moglie abbiamo mai avuto la residenza o lavorato fuori dalla Sicilia

  21. Buonasera. Nel 2009, ho concluso una pratica di sgravio parziale di una cartella esattoriale nata da un controllo automatico 36 ter sull’IRPEF 2002 la cui comunicazione – spedita con lettera semplice – non era mai stata recapitata. Nel 2012 Equitalia ha concesso una rateizzazione su tutte le cartelle esattoriali emesse a mio nome, pratica per la quale mi ha fornito un’estratto di tutte le cartelle in quel momento esistenti. Premesso che per motivi di lavoro sono spesso lontana da casa e che è facile che la posta non venga ritirata dato che sono sola, contestualmente alla richiesta di rateizzazione ho depositato elezione domicilio legale presso il commercialista. Infatti li ho ricevuto l’accettazione della richiesta di rateizzazione.Ora, 16 giugno 2014, mi è stata notificata all’ indirizzo di casa una cartella che reca data maggio 2010 e che si riferisce alla quota IRPEF 2002 che mi era stata sgravata: l’agenzia Entrate ci ha ripensato.Io credo che la data della cartella e della relativa notifica siano fasulle (dato che equitalia stessa nel 2012 non l’ha inserita nel’estratto, nè l’ha accorpata alle somme rateizzate) e che comunque l’Irpef 2002 sia ormai prescritto. Sbaglio? Grazie!!!

  22. Salve, mi è arrivata una sanzione di 1100 euro ridotti a 352 euro perche il geometra da me incaricato, ha comunicato con 14 gg di ritardo delle variazioni catastali all’agenzia delle entrate. Il geometra dice che che non è colpa sua ma dell’agenzia delle entrate che gli ha dato appuntamento facendo sforare i 30 giorni. L’anno in questione è ottobre 2012, siamo tenuti a pagare?

  23. Buongiorno, io non riesco a capire in che situazione mi trovo.. Ho abitato per qualche anno in lombardia, dove mi è stata emessa una cartella per non aver pagato la 3 rata (credo) dell’f24 (credo) relativo ad una snc di cui ero la titolare.
    La cartella è stata notificata a dei miei amici in quanto io non ero più residente in quella regione.
    Ho fatto tutti i vari passaggi di residenza ma non mi è stato notificato nulla e i miei amici non mi hanno mai spedito la cartella.
    Chiamando equitalia il grande operatore al call center mi ha consigliato di non pagare e non fare nulla, premesso che con le filiali non riesco a parlare; e in sicilia, dove attualmente risiedo e non gestita da equitalia, la serit comunica che non ho pendenze a mio carico!
    Dal 2010 anno in cui è stata notificata la cartella ai miei amici ( e anno in cui l’attività è stata chiusa) ad oggi non mi è ancora arrivato nulla.
    Inoltre adesso a scadenza della tessera sanitaria ho scoperto che loro hanno come residenza la precedente e mi chiedo se adesso che dovrei fare il cambio (cosa di cui non ero a conoscenza) devo aspettarmi l’arrivo della cartella con grosse maggiorazioni considerato il passaggio tra regioni.

    Grazie mille

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.