Comodato 2023, aspetti legali e fiscali del contratto di comodato: come si redige e a cosa serve

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

riacquisto prima casa

Vediamo come funziona il comodato d’uso e come stipularlo nonchè gli aspetti legali e fiscali connessi nonchè le domande e le proposte di contratto di comodato sia in ambito privato sia nella prassi commerciale o tra professionisti con partita Iva nello sfruttamento di studi per l’utilizzo di una stanza sono tante e generano domande a cui cerchiamo di dare un chiarimento prima di tutto su cosa è un contratto di comodato gratuito od oneroso come si stipula si registra e quali sono gli aspetti fiscali e civilistici.

Potete  quindi verificare quali sono le caratteristiche che deve avere l’abitazione per essere considerata di lusso e leggere l’articolo di approfondimento sulle  abitazioni classificabili come di lusso dove troverete tali requisiti. Per le case nella grandi città mi inizierei a porre la domanda quando vedo il doppio ingresso e poi chiederei al proprietario di casa e controllore con la visura catastale in mano.

Cos’è un contratto di comodato

E’ un contratto con il quale una parte (comodante) consegna ad un’altra (comodataria) una cosa perché questa se ne serva per un tempo o per un uso determinato con l’obbligo di restituirla (articolo 1803 codice civile). Le Caratteristiche del contratto sono prima di tutto che è un contratto gratuito (salva possibilità di prevedere un rimborso spese proporzionato), è ad effetti reali (ossia si perfeziona con la consegna del bene), ha effetti obbligatori (fa sorgere diritti e obblighi ma non produce effetti reali ovvero il trasferimento della proprietà o la costituzione di diritti reale, il comodatario infatti ottiene la mera detenzione del bene), può riguardare beni mobili o immobili, non ha obblighi di forma per la sua stipulazione, non ha limiti di durata prestabilita (può essere a termine o non c.d. precario)

Quando si usa il contratto di comodato

Gli utilizzi più frequenti riguardano vari settori dell’attività professionale sia per le imprese sia per i liberi professionisti nonchè le persone fisiche, tanto in ambito privato quanto in ambito commerciale: a titolo di esempio si usa spesso per dare un immobile in detenzione ad un proprio familiare.

Nella prassi commerciale invece un esempio di contratto di comodato molto diffuso è il comodato di macchinari e attrezzature, ma si stanno diffondendo anche casi di comodato di interi impianti industriali di produzione o distribuzione che possono comportare vantaggi fiscali.

Ci sono inoltre anche casi di comodato di immobili strumentali (come il caso di più aziende che condividono i medesimi uffici, di proprietà di una di essi) o c’è il comodato di beni mobili a fini promozionali (come il caso dell’artista che dia le sue opere in comodato ad una galleria d’arte per una mostra temporanea) nell’ambito del quale però c’è il limite che se il vantaggio fornito al comodante si pone come corrispettivo del godimento della cosa ed assume natura di controprestazione il comodato non è più gratuito e pertanto integra la ben diversa fattispecie del contratto corrispettivo di sponsorizzazione.

Come si compila il contratto di comodato

Nonostante non siano previsti obblighi di forma è sicuramente da preferire, soprattutto nell’ambito dei rapporti industriali o commerciali, almeno la forma della scrittura privata ai fini della prova in caso di controversie e, da un punto di vista fiscale, per evitare la presunzione di cessione e di acquisto a titolo oneroso.

A tal proposito potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato alla registrazione del contratto di comodato, dove troverete quando si compila, come si compila, il facsimile in word da compilare e come si registra.

Obbligo di registrazione del contratto di comodato

Il contratto verbale non ha alcun vincolo di registrazione, salvo che sia enunciato in altri atti. Il comodato di beni immobili è in ogni caso soggetto  imposta di registro in misura fissa da versare tramite F23 di 200 euro con codice tributo 109T.
Il comodato di beni mobili redatto in forma scritta non autenticata è soggetto a registrazione solo in caso di uso con imposta fissa di 200,00 euro, quello redatto invece con atto pubblico o scrittura privata autenticata deve sempre essere registrato in termine fisso con imposta di bollo e imposta di registro in misura fissa di 168,00 euro. Per ciascuna copia di contratto entro le 100 righe, le marche da bollo da apporre sono di euro 16. (Ringraziamo Manuela del prezioso contributo).

Come deve risultare la consegna dei beni o delle merci

La consegna dei beni dovrà poi risultare:

  • dal libro giornale o da altro libro tenuto a norma del codice civile;
  • da un apposito registro tenuto in conformità all’art. 3 del DPR 633/1972 (registro di c/comodato);
  • da atto registrato presso l’Agenzia delle Entrate, dal quale risultino la natura, la qualità e la quantità dei beni medesimi e la causale del trasferimento;
  • dall’emissione del documento di trasporto progressivamente numerato con relativa “comodato d’uso”, o da altro valido documento di trasferimento;
  • da apposita annotazione effettuata al momento del passaggio dei beni in uno dei registri Iva (fatture emesse, corrispettivi, acquisti).

Non sono previsti termini per l’esecuzione di queste formalità, perciò sarà cura del soggetto interessato provvedere quanto prima alle registrazioni.
La prova contraria deve necessariamente risultare dai documenti dell’imprenditore nei confronti del quale opera la presunzione di cessione.

Diritti e doveri a carico delle parti nel contratto di comodato d’uso

Il comodatario deve custodire e conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia e non può servirsene che per l’uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa e alla fine del contratto (o in casi speciali quando richiesto) è obbligato a riconsegnarla.

Non può concedere a un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante ed è inoltre responsabile se la cosa perisce per un caso fortuito a cui poteva sottrarla, se invece la cosa si deteriora per solo effetto dell’uso e senza colpa del comodatario, questi non risponde del deterioramento.

Il comodatario in generale non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa, ma può chiedere di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute per la conservazione della cosa se queste erano necessarie e urgenti (nell’ambito dei rapporti commerciali entrambe le spese sono ammortizzabili secondo le norme vigenti).

Obblighi a carico del comodante

Il comodante è tenuto ad avvisare il comodatario dei vizi della cosa che possano arrecare danno a quest’ultimo, se non lo fa è tenuto al risarcimento. Il comodante può anche inserire una limitazione accessoria che può consistere in un obbligo di dare, di fare o di non fare, senza che questo si configuri come un  corrispettivo e che pertanto snaturi la gratuità che caratterizza il contratto (comodato modale)

La morte del comodatario non estingue automaticamente il rapporto di comodato, in questo caso infatti il comodante ha la facoltà di chiedere agli eredi la restituzione della cosa, se non lo fa gli eredi subentrano nell’obbligo del comodatario. In caso di morte del comodante invece si estingue il comodato precario, ma non quello a termine.

Chiusura o rescissione del contratto di comodato

La durata del contratto può essere stabilita o desunta dalla specifica destinazione del bene, se non si prevede nulla il comodato è considerato precario e la cosa va restituita appena il comodante lo richieda (art.1810 c.c.) In tutti gli altri casi il comodante più richiedere la restituzione anticipata della cosa solo qualora sopraggiunga un bisogno urgente e imprevisto. (art 1809 c.c.).

Resta fermo che il comodatario può restituire la cosa in qualsiasi momento.

Al termine del contratto si può anche verificare la trasformazione in altro contratto (quale locazione o noleggio o vendita del bene) e in questo caso – a differenza del comodato –  l’operazione avrà delle rilevanze anche sul piano fiscale, per esempio ai fini dell’IVA.

Aspetti da inserire nel contratto di comodato

Inutile dirlo che la maggior parte delle volte si fa riferimento al comodato di beni immobili per i quali nel contratto suggerisco sempre di identificare bene la porzione dell’immobile, e se intero i dati catastali che potrete avere con una semplice visura catastale dell’immobile (che costa poco) indicando anche lo stato del bene al momento della consegna ed eventuali vizi ed inserendo gli scopi per i quali il bene è concesso in godimento (inserendo anche eventuali divieti se non si vuole di sub concessione del godimento ad altri).

Spesso si assiste ad accordi tra comodante e comodatario rispetto ad opere interne come avviene anche nella locazione e negli affitti, in cui il comodatario si impegna ad effettuare lavori straordinari di ristrutturazione parziale dell’immobile a fronte dello sgravio del pagamento di un canone. In questo caso invece sarebbe meglio che si disciplinasse che tali interventi si considerano acquisiti dal comodante senza la corresponsione di alcun compenso a fronte delle opere e laddove non vi sia stato il consenso o anche senza ipotesi di preventivo consenso si disciplini che il comodante a diritto a richiedere il ripristino del precedente stato dell’immobile al momento della consegna a spese del comodatario.

Inoltre è sempre meglio inserire la clausola di rimando al codice civile per quanto non espressamente disciplinato dal contratto ossia al gruppo di articoli dal 1803 in poi.

Comodato e regime fiscale per i liberi professionisti (anche per i contribuenti minimi)

I liberi professionisti che utilizzano un bene strumentale concesso in comodato gratuito da un genitore per esempio (mi viene da pensare al parte dello studio medico o anche ad una macchina o furgone)  non rilevano ai fini della determinazione del valore complessivo dei beni strumentali (mi riferisco al limite per l’acquisto dei beni strumentali di 15 mila euro per i contribuenti minimi)  in quanto a fronte della concessione dell’utilizzo non è previsto un corrispettivo ai sensi dell’articolo 6 del Dpr 633/1972. Ciò non toglie però che i costi sostenuti la l’utilizzo qualora siano connessi alla produzione dei ricavi (ossia devono essere strumentali all’attività (esempio se compro una pompa per innaffiare un giardino dello studio medico il nesso della strumentalità potrebbe venir meno) sono deducibili dal reddito professionale con le limitazioni eventualmente previste per la specifica tipologia di bene acquistato (esempio la deducibilità limitata delle auto ad uso promiscuo).
Chi usufruisce del regime dei minimi può dedurre per esempio il 50 per cento dei costi per beni ad utilizzo promiscuo (cfr circolare 7/E del 2008).

Trasferimento detrazioni Fiscali per ristrutturazioni edilizie

Nel caso della costituzione di un comodato d’uso su un immobile oggetto di agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico potete leggere l’articolo dedicato al Trasferimento delle detrazioni in caso di Usufrutto, donazione, comodato, successione in cui trovate il destino a cui sono soggette e come le parti possono comportarsi per non perdere le detrazioni fiscali.

IMU e TASI sul comodato: nuovi sconti fiscali dal 2016

Nel caso in cui l’unità immobiliare concessa in comodato gratuito ad un parente in linea retta di primo grado, assimilata all’abitazione principale, è di proprietà di più soggetti come si ripartisce la detrazione ai fini IMU o TASI? La detrazione si applica in parti uguali tra i proprietari dell’immobile, indipendentemente dalle rispettive quote di proprietà. Vi ricordo che la Legge di Stabilità ha introdotto per il 2016 l’esenzione IMU sugli immobili concessi in comodato dai gigli stante il rispetto di alcuni requisiti che trovate nell’articolo dedicato alla Guida al pagamento dell’IMU

Comodato per l’utilizzo dell’auto

Vi segnalo anche l’articolo correlato dedicato al contratto di comodato per l’uso dell’auto

Registrazione e facsimile per la compilazione

A tal proposito potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato alla registrazione del contratto di comodato, dove troverete quando si compila, come si compila, il facsimile in word da compilare e come si registra anche al fine di godere degli sconti fiscali IMU e TASI a partire dal 2016.

Caso pratico

Nel caso in cui un familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile sul quale vengono effettuati i lavori può beneficiare della detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione o anche quelli per il risparmio energetico o bona mobili e arredi indipendentemente dalla registrazione del comodato (circolare 121/1998, paragrafo 2.1), mentre nel caso in cui si usufruisce del bonus in qualità di comodatario non convivente allora il comodato andrà registrato pena l’indetraibilità per effetto di eventuali agevolazioni fiscali.

Novità 2019 dal Decreto Crescita

Prima di tutto vi segnalo che il Decreto Crescita abroga la previsione normativa che imponeva di la registrazione del contratto e che il comodante possegga in Italia un solo immobile e che dimori abitualmente ed abbia la residenza anagrafica nello stesso comune. Previsioni che consentono di beneficiare della riduzione del 50% dell’IMU ad eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Viene abrogato l’obbligo di preparate una dichiarazione circa il possesso dei requisiti ad eccezione dei casi in cui ad oggetto vi siano immobili locati a canone concordato.

Novità 2016

La novità del 2016 introdotta con introdotta con la legge di stabilità 2016 consiste nella possibilità di dare in comodato d’uso ai propri figli. Anche i propri genitori, abitazioni beneficiando della riduzione dell’IMU e della Tasi del 50% sempre che il contratto sia registrato, e dopo vedremo come nel proseguo dell’articolo e a patto che comodante cambia solo una casa nello stesso comune da quella che viene data in comodato al comodatario. Nel 2017 pertanto dovrete stare attenti alla corretta applicazione delle norme per non incorrere in riprese a tassazione derivanti dal mancato riconoscimento delle detrazioni/deduzioni fiscali.

Segnalo anche: 

Registrazione Comodato autoveicoli

161 Commenti

  1. Si il contratto di sub affitto deve essere registrato anche perchè immagino che i suoi colleghi a cui affitta la stanza avranno interesse a dedursi il costo dell’affitto….ah no certo….immagino loro vogliano scaricarsi le spese sostenute per l’appartamento di prorpietà che utilizzano per la loro attività e solo “ogni tanto” lavorano nel suo studio. Purtroppo deve essere registrato

  2. salve sono una professionista ed ho preso in affitto un appartamento e nel contratto di affitto volutamente è stato specificato che posso subaffittare delle stanze.
    Ho trovato altri professionisti con cui condividere l’appartamento e devo affittare due stanze.
    Può bastare una scrittura privata in cui si specifica la somma, il tempo dell’uso della stanza?
    La scrittura privata deve essere registrata?
    Vi ringrazio

  3. Mia figlia mi ospita nella sua abitazione vorrei conoscere come fare il contratto di comodato d’uso gratuito e sapere se questo appartamento viene considerato come prima casa. Lei che abita in un altra abitazione perde quel diritto?
    Grazie e cordiali saluti.

  4. Buongiorno, vorrei sapere se è possibile avere in comodato gratuito esclusivamente una stanza , già indicata come ad uso ufficio durante l’accatastamento, anzichè l’intero immobile che risulta di proprietà di mia madre.
    Grazie.

  5. Buongiorno, volevo chiedere se posso dare in comodato un bene immobile in cui vivo (prima casa) a mia moglie nonostante sia stata iscritta un’ipoteca sul medesimo da parte della mia ex consorte per assicurarsi che io non venga mai a far mancare il mantenimento verso lei e nostra figlia.
    Grazie

  6. Buonasera e scusate il disturbo, sono lino volevo dirvi che dalla mia precedente mail del 6/8/2014 per contratto comodato art.1803 invece diventato finta locazione al quale mi avete risposto che molti proprietari fanno contratti come il mio per evadere, volevo dirvi che ci sono stati degli sviluppi di cui vorrei avere se possibile un vostro parere.
    Mi sono rivolto ad un atro Avvocato portando tutta la documentazione compreso i movimenti bancari dove si evince il prelievo di mille euro ogni 3 mesi direttamente allo sportello bancario spiegando anche a lei quello che avevo chiesto a Voi.
    L’ Avvocatessa si è subito attivata dicendomi la stessa cosa che mi avete detto voi, e che era un finto comodato nascondendo la locazione, dai suoi controlli effettuati mi ha detto che quel contratto non è mai stato registrato sin dal 1996 e non essendoci nemmeno la data di termine contratto comodato ed essendo morto il proprietario nel 2005 provvedeva anche a vedere per quale motivo la figlia diventata proprietaria ha continuato a mantenere lo stesso contratto di comodato. L’ Avvocatessa in maniera arrabbiata mi ha detto che se riesce nel limite delle possibilità a farmi riavere indietro la somma pagata da 18 anni.
    Come prova le ho detto che avevo solo la registrazione fatta a casa mia dove la proprietaria parla espressamente delle mille euro di affitto in nero da 18.
    Non vi nascondo inoltre che sono iscritto al sito LA LEGGE PER TUTTI i quali mi hanno fatto presente di andare sul sito http://www.laleggepertutti.it/29524_registrare- una-conversazione-tra-presenti-con-il-cellulare-e-lecito di cui ho scaricato e dice che ai fini di un processo civile puo essere acquisito agli atti.
    Queste registrazioni da me effettuate le ha volute anche lei come prova.
    Vi ho descritto tutto cio sia per eventuali persone che dovrebbero trovarsi nella mia stessa situazione e anche per chiedere un vostro parere.
    Aspetto una Vostra risposta.
    Grazie
    lino

  7. No, certo un piccolo spsetto che non sia altro che un modo fittizio per aggirare una maggiore tassazione come persona fisica gli verrà in mente a qualcuno prima o poi. Del resto abbassare la tassazione come persona fisia aprendo una società era uno schema anni ’80, ma se sta in buona fede non ha nulla da temere.

  8. Buongiorno
    sono socio al 50% ed amministratore unico di una società srl e vorrei dare in uso gratuito la mia seconda casa alla società come sede operativa temporanea.
    il contratto che devo stipulare con me stesso (sono amministratore unico) è il comodato uso gratuito ?
    oltre ai costi di registrazione devo pagare altro ?

    posso andare in contro a qualche problema ?

    grazie
    cordialmente
    Paolo

  9. la quota fissa da versare all’agenzia delle entrate tramite F23 ammonta a euro 200, e le marche da bollo, per ciascuna copia di contratto entro le 100 righe, sono di euro 16.
    costi aggiornati al 27 agosto 2014

  10. buongiorno io vorrei sapere come fare per avere la restituzione immediata di un locale adibito ad attività artigianale, usato dal mio ex marito avuto in comodato d’uso gratutio verbale da mio padre intestatario dell’immobile fino a qualche mese fa e ora di mia proprietà acquisita con atto di donazione. Ho dovuto fare richiesta al giudice ma la procedura è lunga e a me i locali servono per lavorare visto che io e mia figlia siamo disoccupate e senza alcun reddito

  11. Purtroppo in questo caso l’errore è stato fatto a monte (mi creda ce ne sono tanti che li fanno come il suo) in quanto al tempo non avrebbe dovuto fidarsi e fare leggere il contratto ad un avvocato prima della stipula.

  12. Scusate se mi prolungo sul discorso ma vorrei spiegarvi la mia situazione: Il 16/02/96 il proprietario mi ha fatto un contratto con dicitura solo “COMODATO” e un art.1803, al quale ho chiesto che cosa era quell’ art.il proprietario mi ha risposto che quell’art. dava la possibilità al proprietario e inquilino che potevano decidere loro l’ affitto senza equo canone. Premetto che io non sono mai stato in affitto, anche perché nel 1974 mi sono arruolato in accademia Sottufficiali di cui poi sono andato in pensione con il grado di LUOGOTENENTE DELL’ ESERCITO non ho mai avuto bisogno di una casa in affitto. Non conoscendo quell’ art.1803 ho preso per buono quello che mi ha detto il proprietario ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia. A Gennaio del 1997 i ha detto che voleva come affitto 970.000 lire ogni 3 mesi. A fine Marzo gli ho fatto l’assegno di cui l’ha rifiutato dicendomi che gli servivano in contanti perché doveva pagare gli operai che gli stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà. Entrati nell’euro ha iniziato a chiedermene 1.000,00 ogni 3 mesi. Il proprietario nel 2005 è venuto a mancare lasciando la proprietà alla figlia. Ho fatto l’assegno anche a lei di cui ha rifiutato dicendomi che siccome la madre pigliava solo 700,00 euro di pensione gli servivano in contanti. Il contratto non me l’hanno mai dato in tutti questi anni anche insistendo da parte mia. A Dicembre del 2013 la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro per chiedermi l’aumento, ai quali ho risposto picche in quanto la casa tutti gli anni veniva fuori la muffa ed era umida e di cui avevo già fatto presente la situazione 15 anni prima a suo padre. A Gennaio 2014 mi è arrivata una A/R dalla proprietaria lettera di sfratto entro il 31 luglio. La sera stessa ho chiamato casa loro il quale mi ha risposto il marito. Gli ho chiesto come mai dopo 18 anni che ci conosciamo mi fate questa sorpresa? Gli ho chiesto di parlarne ma lui non ne ha voluto sapere dicendomi che non voleva avere discussioni con me e che c’era questo contratto di cui non mi hanno mai dato facendoglielo presente. Gli ho chiesto di darmi una copia o mandarmela anche per email, il marito mi ha risposto che doveva chiedere al suo avvocato se poteva darmela. Mi sono rivolto ad un Avvocato spigandogli tutta la situazione, il mio Avvocato mi ha fatto presente che mi hanno preso in giro tutti questi anni perché l’art.1803 significa gratuito, mi ha inoltre detto che alcuni proprietari ci marciano su questo mettendo solo l’ art. e non lo scopo “TITOLO GRATUITO” per farsi pagare l’affitto in nero. Comunque per farla breve sono riuscito tramite il mio avvocato ad avere dal loro avvocato il contratto con intestazione ” COMODATO ” di cui non registrato e inoltre nella lettera del loro Avvocato c’era scritto espressamente: il Sig……..proprietario e il Sig……..inquilino hanno stipulato in data 16/2/96 un contratto di
    “COMODATO D’USO GRATUITO”. Ora mi chiedo perché il loro AVV. ha scritto effettivamente lo scopo dell’ immobile e loro no? In tutti i siti tramite GOOGLE ho trovato che tutti i modelli compreso quello che si faceva nel 1996 dopo tutti i dati esiste la scritta: OGGETTO E SCOPO ” uso gratuito” che loro hanno omesso di scrivere. Io ho anche la registrazione fatta a casa mia con la proprietaria che parla espressamente di affitto non regolare.
    Scusatemi per la lunga discussione, spero che altri leggano questa mia in modo tale da non essere fregati e se non hanno niente in mano registrare la conversazione in casa propria e di non divulgarla, in quanto la registrazione audio anche a insaputa della persona è valida come prova per il Giudice in base alle sentenze della Corte di Cassazione n.7239 dell’8 Giugno 1999 e la n. 36747 del 24 Settembre 2003 base e riaffermata dalla Corte di Cassazione con sentenza n.29320 del 2012. Purtroppo tutto questo è successo dovuto forse alla mia ignoranza sul settore immobiliare compreso anche che non sono mai stato a conoscenza della legge 23/2011 che poi hanno tolto andando a favore dei proprietari molto furbi, secondo me dovevano solo aggiustarla apportando delle modifiche.L’ unica cosa di cui sono veramente contento e spero visto che la registrazione è valida come prova, la pigione pagata in nero mi venga rimborsata. Che ne dite voi? e cosa pensate di tutto questo?
    Distinti Saluti
    lino
    Attendo un parere da parte vostra.

  13. Scusi ma mu sfugge per quale motivo al termine dei tre anni come concordato potrebbe non riaverlo indietro.

  14. Dovresti cercarenel motore di ricerca interna al sito “manca registrazione contratto di locazione” avevo scritto apposta uno o più articoli sull’argomento.

  15. Salve. Un amico mi darebbe la possibilità di alloggiare in una sua casa vuota. Pensavamo di fare una scrittura privata di comodato d’uso. Quali conseguenze potrebbe avere NON registare il contratto?? Ci sono alternative? Grazie.

  16. Buongiorno. Vista la mia passione per la vela ho acquistato una barca usata e ho sottoscritto un contratto di comodato gratuito beni mobili con l’ass. velica di cui sono socia poiché questa si fa carico dei costi di manutenzione e dell’assistenza necessaria in cambio di utilizzo per partecipazioni a regate e corsi riservate ai soci, quindi anche mia.
    Non c’è passaggio di danaro ma uno scambio reciproco di collaborazione.
    Dal punto di vista fiscale, a parte il contratto, c’è qualcosa che devo fare?
    Devo registrarlo?
    Grazie

  17. Il comodato d’ ‘uso gratuito di un terreno a terzi lo si può vincolare per un anno?
    Il futuro comodatario lo vorrebbe per tre anni perché vorrebbe fare richiesta per trasformarlo in terreno bio,
    Io posso in questo modo correre dei rischi ,rivolendo il terreno al termine di tale data potrei non riaverlo?
    Cosa mi converrebbe fare per evitare eventuali sorprese spiacevoli ?
    Grazie infinitamente

  18. Il comodato D’ ‘uso gratuito di un terreno a terzi lo si può vincolare per un anno?
    Il futuro comodatario lo vorrebbe per tre anni perché vorrebbe fare richiesta per trasformarlo in terreno bio,
    Io posso in questo modo correre dei rischi che rivolendo il terreno al termine di tale data potrei non riaverlo?
    Cosa mi converrebbe fare per evitare eventuali future sorprese?
    Grazie infinitamente

  19. Salve! Ho bisogno di fare un contratto di comodato d’uso gratuito per l’automobile di mia madre n quanto la utilizzerò io per lavoro. Avendo la partita iva e operando nel regime dei minimi, so che posso detrarre le spese dell’auto. Come posso fare questo contratto? E’ obbligatorio depositarlo o basta una scrittura privata? Nel caso, si può andare in posta per mettere il timbro e la data?
    Grazie mille

  20. Buongiorno, mi è stata avanzata la proposta di gestire a mio nome un box in un mercatino. il proprietARIO, pur di non tenerlo chiuso, mi darebbe in comodato d’uso gratuito il negozio e volturare la licenza annessa a mio nome. per fare questo necessita un notaio o ci si può redidegere il tutto con un legale e registrare il contratto.
    grazie

  21. Ho un locale commerciale dato in fitto.
    Il mensile lo percepisce mia figlia.
    Per fare un comodato d’uso gratuito a mia figlia, cosa serve?
    Esistono dei moduli pre-stampati?

  22. con unico contratto di comodato ad uso gratuito posso inserire un filgio beneficiario di un subalterno e una figlia beneficiaria di un’altro subalterno facenti parti di un unica particella? risparmierei un imposta di bollo e 2 marche da bollo.

  23. BUONGIORNO! VOLEVO CHIEDERVI UNA DELUCIDAZIONE SUL CONTRATTO DI COMODATO. IO E MIO FRATELLO SIAMO PROPRIETARI DI UN’IMMOBILE AL 50% . MIO FRATELLO MI HA DATO LA POSSIBILITA’ DI FITTARE TALE IMMOBILE E RISCUOTERE GLI AFFITTI PAGANDONE LE IMPOSTE . ORA DOVENDO PREDISPORRE UN CONTRATTO CON CEDOLARE SECCA POSSO INDICARE NEL CONTRATTO DI FITTO SOLO IL MIO NOME AL 100% ? ( AVENDO MAGARI REGISTRATO UN CONTRATTO DI COMODATO GRATUITO ? ) O COME POSSO FARE VISTO CHE L’AFFITTO LO PERCEPISCO PER INTERO ? VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE !
    COSIMO FERRARA

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