Aggiornato il 18 Maggio 2023
Come anticipato nel seguito l’elenco delle leggi regionali regolanti l’attività di affittacamere o B&B che rappresentano il primo tassello non solo per identificare la materia da un punto civilistico con caratteristiche che deve avere l’abitazione ma anche la base per determinarne il trattamento fiscale con immediate ripercussioni quindi sul ritorno dell’investimento.
La struttura delle norme definisce l’attività di affittacamere come l’attività continuativa ed abituale diretta all’erogazione di servizi di locazione con la possibilità di impiegare anche dipendenti o collaboratori che prevedono massimo 6 camere e 12 posti letto con massimo 2 appartamenti diversi.
Nel seguito vi sono i rimandi agli articoli di approfondimento che potrete utilizzare per conoscere come ogni regione ha declinato al proprio interno la disciplina con caratteristiche tecniche e modalità lavorative dell’attività.
Leggi regionali Affittacamere e B&B
- Regione Abruzzo: Legge Regionale n. 75 del 1995
- Regione Basilicata: Legge Regionale n. 6 del 2008
- Regione Bolzano: Legge Regionale n. 8 del 2003
- Regione Calabria: Legge Regionale n. 4 del 1995
- Regione Campania: Legge Regionale n. 17 del 2001
- Regione Emilia Romagna: Legge Regionale n. 4 del 2010
- Regione Friuli Venezia Giulia: Legge Regionale n. 2 del 2002
- Regione Lazio: Legge Regionale n. 16 del 2008
- Regione Liguria: Legge Regionale n. 32 del 2014
- Regione Lombardia: Legge Regionale n. 15 del 2007
- Regione Marche: Legge Regionale n. 9 del 2006
- Regione Molise: Legge Regionale n. 13 del 2002
- Regione Piemonte: Legge Regionale n. 31 del 1985
- Regione Puglia: Legge Regionale n. 27 del 2013
- Regione Sardegna: Legge Regionale n. 32 del 1998
- Regione Toscana: Legge Regionale n. 42 del 2000
- Regione Trento: Legge Regionale n. 7 del 2002
- Regione Umbria: Legge Regionale n. 13 del 2013
- Regione Valle D’Aosta: Legge Regionale n. 11 del 1996
- Regione Veneto: Legge Regionale n. 11 del 2013
La legge quadro sul turismo è quella definita dal D.lgs n. 79 del 2011 – Codice del Turismo anche se poi viene lasciato alle regioni per l’appunto l’autonomia decisionali in merito alle caratteristiche e modalità di esercizio dell’attività, come per esempio numero di camere o condizioni di servizio. Tuttavia molti degli articoli sono stati abrogati con sentenza della corte costituzionale. La legge regionali pertanto diviene il punto di riferimento di ogni operatore del settore sia con si senza partita Iva.
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Una volta identificata la fine normativa regionale che andrà a descrivere quali sono le caratteristiche tecniche che dovrà avere il vostro i i vostri appartamenti capirete anche la tipologia di attività, imprenditoriale o meno, che state avviando.
Da questo ne discendono gli adempimenti per la gestione di un B&B o un affittacamere le cui differenze sono sostanziali sia dal punto di vista dell’apporto che dovrete mettere in termine di impegno personale sia in termini di costi di gestione e amministrazione dell’attività fino a ricomprendere in questi anche le imposte e le tasse da versare annualmente.
E’ importante fin dall’inizio non focalizzare l’attenzione solo sui ricavi che rappresentano forse la voce principale più facilmente stimabile per un appartamento ma anche declinare, con l’ausilio di un foglio excel quali sono i costi di impianto e avviamento, i costi di gestione fissi e variabili, quale la componente dell’ammortamento di eventuali beni strumentali di utilità pluriennale, eventuali componenti straordinarie e l’onere fiscale connesso al pagamento delle imposte Irpef, Ires, Iva ed Irap.
A tal proposito vi segnalo alcuni importanti articoli come:
Definizione di case vacanze, bed & breakfast, guest house, ostelli, appartamenti
Modello Contratto uso turistico Casa vacanze
Trattamento fiscale dei Bed & Breakfast o affittacamere
Tassazione dei redditi derivanti dalle case vacanze o Bed & Breakfast
Multe per B&B e affittacamere Irregolari