Con l’introduzione del nuovo regime della cedolare secca sugli affitti e le locazioni il Fisco ha introdotto delle novità importanti sul fronte della lotta all’evasione nell’ambito degli affitti e delle locazioni di case, immobili, appartamenti e fabbricati, che danno la possibilità all’inquilino di denunciare il proprietario e godere di affitti molto agevolati in cambio, in modo da scoraggiare molto la richiesta di affitti in nero o di canoni di locazioni 50% in nero e 50% no.
Rispondo alla domanda di un lettore che ci chiede cosa fare nel caso in cui il proprietario ci chiede di prendere in affitto un appartamento in nero il che, per chi non lo sapesse, si sostanzia nel non registrare il contratto e nel non dichiarare i canoni pagati o percepiti e altre inadempienze minori.
A parte sensibilizzare il proprietario locatore dell’immobile sull’illegalità del suo comportamento lo posso sensibilizzare sull’enorme possibilità di aderire al regime della nuova cedolare secca con una tassazione che va dal 19% al 21%, che abbatte notevolmente il carico tributario a livello di imposte IRPEF, gli dovrei esplicare a cosa va incontro nel caso decideste di non dichiarare i proventi da affitto.
L’agenzia delle entrate a partire dal 2011 ha fortemente incrementato il regime di contrasto agli affitti in nero innalzando le sanzioni previste e le presunzioni applicabili a chi non dichiara l’affitto di un qualsiasi locale (residenziale, industriale, uffici o laboratori, etc). Facendo una breve sintesi di come è cambiata la norma negli ultimi anni possiamo iniziare con il dire che prima di tutto si dovrebbe dichiarare un importo minimo tra il canone di locazione ridotto del 5% o del 15% e il 10% del valore catastale dell’immobile. Il valore catastale per semplicità lo possiamo determinare in questa sede come la rendita catastale rivalutata del 5% e del 120%.
Altra misura di contrasto venne introdotta con la presunzione, in caso vi scoprissero che affittate in nero, che lo stiate facendo anche nei 4 anni precedenti a quello in cui vi hanno scoperto a meno che non disponiate del bene immobile da meno tempo.
Altro strumento messo in campo in chiave agevolativa è stata la cedolare secca a cui è seguita dopo qualche tempo l’inasprimento delle misure sanzionatorie, come descritte più compiutamente nel seguito.
Gli svantaggi per l’inquilino dell’affitto in nero
Fermo restando che l’inquilino è sempre visto come parte debole dal legislatore nell’ambito dei contratti di affitto e come tale è notevolmente tutelato, inoltre con la legge, con il D.lgs. n. 23 del 2011 ha acquisito un’arma in più in quanto nel caso di affitti e locazioni di casa in nero gli è data la possibilità di denunciare il proprietario e di godere di un regime fiscale di estremo favore che prevede la possibilità di richiedere l’applicazione di un canone annuo pari a 3 volte la rendita catastale.
Su quest’ultimo aspetto vale la pena di ricordare che seppur la corte costituzionale ha dichiarato illegittima con sentenza 50 del 2014 questo istituto i provvedimento dell’agenzia delle entrate restano validi fino alla data del 31 dicembre 2015, gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dei contratti di locazione registrati ai sensi dell’articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23”. Non solo ma in tal modo i proprietari non sarebbero autorizzati ad ottenere il pagamento dei canoni pieni arretrati significa che i proprietari a far data dal primo gennaio 2016 potranno comunque chiedere nuovamente tutti gli arretrati. Pro futuro c’è ancora da fare chiarezza per cui il consiglio è sempre quello di trovare un accordo e transare in modo tale da soddisfare entrambe le parti anche se so che spesso è difficile.
Esempio sulla denuncia dell’affitto in nero
So che non saprete quantificare quanto sarà basso il canone ma fidatevi. Per fare un esempio senza alcuna pretesa di esaustività o completezza di analisi una casa in una grande città di periferia di 100 metri quadrati avrà una rendita di 1.000 euro e ciò si tramuta in un affitto mensile al di sotto di 300 euro.
Come potrete vedere il risparmio di imposta è notevolmente elevato e dà un potere contrattuale all’inquilino forse mai registrato fino ad ora.
Tuttavia in caso in cui si renda complice insieme al proprietario di casa anche lui rischierà di dover pagare l’imposta di registro sulla mancata registrazione dell’atto per la quale il fisco ritiene entrambe le parti solidalmente responsabili al pagamento del tributo.
Le ipotesi di sfratto
Riporto un passaggio di un interessante articolo sul sole24ore del 16 marzo 2014 che commenta la sentenza della Corte Costituzionale del 14 marzo 2014 a seguito della quale si delineano i casi di sfratto in caso di affitti in nero.
Contratto sottoscritto tra le parti ma non registrato
Nel caso di regolare contratto di locazione scritto e sottoscritto dalle parti ma non registrato, con conduttore che ancora occupa la unità immobiliare (è il caso che ha portato alla ordinanza di rimessione del Tribunale di Firenze): in questa situazione esiste un contratto valido tra le parti e il locatore potrà agire o avrà già agito in giudizio, contestando la illecita autoriduzione per ottenere la convalida dello sfratto in base all’articoli 5 della legge 392/78 e 658 del Codice di procedura civile. Ma in molti casi il conduttore, nel presentare la denuncia in base all’articolo 3, commi 8 e 9 (ora cancellati) avrà pure registrato il contratto firmato inizialmente dalle parti, sanando pure la irregolarità fiscale e consentendo ora al locatore di agire in giudizio da subito (articolo 13 della legge 431/98).
Nel caso invece di regolare contratto di locazione scritto, ma non registrato con conduttore che ha riconsegnato la unità immobiliare nelle more con o senza un accordo transattivo a regolare la consensuale risoluzione del contratto. In questo caso il locatore potrebbe voler richiedere il pagamento delle somme che non ha conseguito a causa dell’illecita autoriduzione ma occorrerà esaminare la consistenza e portata dell’accordo transattivo e valutare se abbia effetti novativi e/o risolutivi della pretesa del locatore.
Ricordatevi inoltre che avete sempre la possibilità qualora non aveste le prove perchè costretti a pagare in nero e non avendo neppure le utenze intestate, fare esplicita istanza al giudice per far accertare lo stato. Fatevi spesso delle foto con dei giornali dentro casa a riprova del fatto che la abitavate abitualmente.
Se non avete il contratto non potete esercitare i vostri diritti
Nel caso invece di contratto non sottoscritto e per così dire “verbale” a seguito della entrata in vigore della legge 431/98, articolo 1, la forma scritta per i contratti di locazione è prevista a pena di nullità, il locatore non potrà agire in forza della locazione ma con una causa ordinaria contestando l’occupazione senza titolo della propria unità immobiliare e chiedendo la condanna dell’occupante al pagamento di una somma a titolo di indennità di occupazione.
Per approfondire la tematica potete leggere l’articolo correlato dedicato ai diritti e doveri delle parti nell’affitto o locazione.
Comodato d’uso
Nel caso invece di un contratto di comodato che avesse dissimulato una locazione il rapporto giuridico resterà regolato dal contratto di comodato ed occorrerà agire in via ordinaria a mezzo di una azione di risoluzione del contratto alla sua scadenza e conseguente condanna al rilascio. Nella stessa causa sarà possibile richiedere una somma sempre a titolo di indennità di occupazione a decorrere dalla scadenza del contratto di comodato.
Modalità di DURATA del contratto di affitto di casa e calcolo del canone mensile di locazione in caso di DENUNCIA del proprietario di casa che affitta in nero
Oltre al notevole vantaggio nel calcolo del canone annuo sulla base di 3 volte la rendita catastale della casa la durata del contratto sarà pari a 4 anni più 4 di rinnovo, il che vuole dire che se il proprietario non dichiara gli affitti mensili potrebbe trovarsi di fronte alla possibilità di realizzare su quella casa per oltre 8 anni un affitto molto al di sotto delle potenzialità del mercato. Tuttavia per l’applicazione di questo disposto da far valere ricordiamolo in sede civilistica, ossia dinnanzi ad un tribunale e non presso l’agenzia delle entrate, saranno necessarie le prove che il contratto esisteva e non è sempre facile.
In pratica il suo investimento immobiliare sarà decisamente in perdita ed immobilizzato per oltre 8 anni.
Come provare che esisteva il Contratto di affitto
Nonostante dubito che il proprietario sia così incauto da firmare dei contratti scritti non registrandoli limitandosi a degli accordi verbali, un elemento fondamentale è quello di provare come il contratto esisteva. Premetto che in caso di giudizio la parte debole è sempre l’inquilino, il quale anche senza molte pezze giustificative od elementi di prova o prove testimoniali o altro riesce facilmente a dimostrarlo. Se i pagamento avvengono tramite bonifico basterà copia del bonifico effettuato nei confronti del proprietario. Se il proprietario non vorrà farsi fare bonifici basteranno copia delle ricevute di pagamento degli affitti.
Se siete soliti consegnare l’affitto al proprietario allora dovete fare i conti con la possibilità si soccombere in giudizio anche se la ritengo comunque remota.
Non è semplice dimostrare che il contratto esisteva, ma è anche vero che se affittate casa senza alcuna garanzia da parte del proprietario il vostro rapporto non potrà essere tutelato alcun modo e non solo. Vi dico anche che qualora l’inquilino proprio non ce la facesse a non dichiarare può farlo indipendentemente dal volere del proprietario e potrebbe comunque registrarsi utilizzando il modello 69, pagando l’imposta di registro.
Contratti verbali non scritti
Può esserci anche il caso di accordi solo verbali senza contratto scritto e ovviamente senza alcuna registrazione: in questo caso vale quanto detto sopra in ipotesi di assenza o mancata registrazione dell’affitto ossia di farvi foto e prendere elementi utili per dimostrare che abitavate l’immobile ed eventualmente fare istanza al Giudice per accertare che effettivamente abitavate la casa o l’appartamento,
Svantaggi per il proprietario che affitta casa
Il proprietario a questo punto non può avere dubbi in quanto da una parte ha un regime di favore fiscale estremamente vantaggioso e dall’altra ha una minaccia notevole rappresentata dalla possibilità di che l’inquilino lo denunci in questo modo esponendolo ad una serie di pagamenti tra cui:
- Sanzione amministrativa per infedele dichiarazione dei redditi;
- Omesso versamento delle imposte di registro sul contratto di locazione più sanzioni ed interessi dalla data di mancata registrazione dell’atto che va dal 120% al 240% dell’imposta non versata;
- Recupero a tassazione della minore Irpef versati sui canoni di locazione non dichiarati;
- Ipotesi di ulteriori accertamenti.
L’ultima pronuncia giurisprudenziale in materia di denuncia del padrone di casa
I giudici con la sentenza 50 del 2014 hanno cancellato la possibilità per l’inquilino di denunciare il proprietario ottenendo in cambio un affitto a canone ridotto per quattro anni + quattro gettando nell’indecisione coloro che ne stavano fruendo cosa che ritengo essere inaccettabile visto che c’è una norma scritta e chiara e per di più a tutela della parte debole ossia l’inquilino.
I pagamenti dell’affitto anche dovranno essere in nero
A questo punto dopo essere evasori fiscali non registrando il contratto dovrete anche essere evasori nel pagamento per cui (non uso volutamente la parola furbetti ma evasori fiscali perchè vi si addice di più) dovrete gestire anche il pagamento e l’incasso in contanti che sarà consentito purchè l’importo non superi il limite di 999,99 euro previsto dalle norme antiriciclaggio altrimenti vi beccate anche una sanzione per riciclaggio di denaro. L’articolo 1, comma 50, della legge 147 del 2013 ha imposto l’obbligo di tracciabilità del contante, e che potrete superare preparando almeno un foglio di carta riepilogando a che titolo sono dovuti i soldi e quando sono stati consegnati, una sorta di ricevuta.
Come potete vedere a questo punto gli affitti in nero diventano una modalità di gestione del proprio patrimonio immobiliare piuttosto rischiosa.
Altre fattispecie di affitto in nero
Su richiesta del locatore viene stipulato un duplice contratto di locazione per il medesimo immobile; nel primo contratto viene indicata una certa misura di canone annuo da corrispondere e nel secondo un ulteriore importo che invece verrà versato in aggiunta al primo, così che la somma complessivamente da pagare sia di fatto pari a quella concordata tra le parti. Solo il primo contratto viene registrato
La pretesa del locatore di vedersi corrisposto un maggior canone rispetto a quella previsto nel contratto registrato deve ritenersi nulla in quanto contraria al divieto impostogli in tal senso dalla legge. La situazione non si sana neanche se anche il secondo contratto viene successivamente sottoposto a registrazione e se il locatore provvede a versare le sanzioni applicategli per il ritardo nella registrazione.
Bed & breakfast e affittacamere in nero
Potete leggere l’articolo di approfondimento dedicato proprio alla sintesi delle principali sanzioni previste a livello di singola regione. A titolo di esempio possiamo citare l’esercizio abusivo dell’attività, mancata o errata esposizione del tariffario, maggiori persone ospitate rispetto a quelle consentite per periodo per singola abitazione. Leggi articolo dedicato a Bed & breakfast e affittacamere in nero
Scrivete un canone ma ne pagate un altro: le conseguenze
L’inquilino che si accorda con il proprietario di casa per pagare un extra canone di affitto in più in nero è legittimato e che sia in gradi dimostrarlo con bonifici bancari (per questo solitamente i simpatici proprietari si fanno pagare in nero) potrà richiedere a rimborso le somme in più.
Il Locatore vuole rendere nullo il contratto
Il locatore come spesso avviene propone il contratto verbale e successivamente alla prima occasione ha eccepito la nullità del contratto per mandarlo a casa e richiedendo indietro la casa. Tuttavia la legge tende più a tutelare l’inquilino ed il suo diritto all’abitazione per cui bisogna dire che l’unico titolato ad eccepire la nullità non è il proprietario ma è l’inquilino a meno che non sia l’inquilino ad aver commesso qualche errore o abbia abusato della propria posizione.
Sanzioni per occultamento del canone ai fini delle imposte di registro
Vi segnalo anche cosa disciplina il sistema sanzionatorio previsto dal D.Lgs 473 del 1997 in materia di imposta i registro in quanto nel caso di occultazione del corrispettivo: “Se viene occultato anche in parte il corrispettivo convenuto, si applica la sanzione amministrativa dal duecento al quattrocento per cento della differenza tra l’imposta dovuta e quella già applicata in base al corrispettivo dichiarato, detratto, tuttavia, l’importo della sanzione eventualmente irrogata ai sensi dell’articolo 71.“; Parliamo quindi di un incremento del 100%: dal 200% al 400%.
Articolo 72 – Occultazione di corrispettivo. In vigore dal 1 aprile 1998 recita che “1. Se viene occultato anche in parte il corrispettivo convenuto, si applica la
sanzione amministrativa dal duecento al quattrocento per cento della differenza tra l’imposta dovuta e quella già applicata in base al corrispettivo dichiarato, detratto, tuttavia, l’importo della sanzione eventualmente irrogata ai sensi dell’articolo 71.
Infine il D.lgs. n.23 del 2011 che ha ad oggetto la disciplina dell’applicazione delle sanzioni è stato dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale nella sentenza n.50 del 2014 per il piacere di tanti proprietari immobiliari; tuttavia vi anticipo che per quei pochi che accorrono a segnalare questa sentenza al grido di c’è ancora speranza per evadere (che ha del ridicolo) vi segnalo l’articolo 1 comma 59 della Legge di Stabilità 2016 che nel seguito riporto:
Articolo 1, comma 59. L’articolo 13 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e’ sostituito dal seguente: «Art. 13 – (Patti contrari alla legge) – 1. E’ nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato. E’ fatto carico al locatore di provvedere alla registrazione nel termine perentorio di trenta giorni, dandone documentata comunicazione, nei successivi sessanta giorni, al conduttore ed all’amministratore del condominio, anche ai fini dell’ottemperanza agli obblighi di tenuta dell’anagrafe condominiale di cui all’articolo 1130, numero 6), del codice civile. 2. Nei casi di nullità di cui al comma 1 il conduttore, con azione proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell’immobile locato, può chiedere la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e registrato. 3. E’ nulla ogni pattuizione volta a derogare ai limiti di durata del contratto stabiliti dalla presente legge. 4. Per i contratti di cui al comma 3 dell’articolo 2 e’ nulla ogni pattuizione volta ad attribuire al locatore un canone superiore a quello massimo definito dagli accordi conclusi in sede locale per immobili aventi le medesime caratteristiche e appartenenti alle medesime tipologie. Per i contratti stipulati in base al comma 1 dell’articolo 2, e’ nulla, ove in contrasto con le disposizioni della presente legge, qualsiasi pattuizione diretta ad attribuire al locatore un canone superiore a quello contrattualmente stabilito. 5. Per i conduttori che, per gli effetti della disciplina di cui all’articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, prorogati dall’articolo 5, comma 1-ter, del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, hanno versato, nel periodo intercorso dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 23 del 2011 al giorno 16 luglio 2015, il canone annuo di locazione nella misura stabilita dalla disposizione di cui al citato articolo 3, comma 8, del decreto legislativo n. 23 del 2011, l’importo del canone di locazione dovuto ovvero dell’indennità di occupazione maturata, su base annua, e’ pari al triplo della rendita catastale dell’immobile, nel periodo considerato. 6. Nei casi di nullità di cui al comma 4 il conduttore, con azione proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell’immobile locato, può richiedere la restituzione delle somme indebitamente versate. Nei medesimi casi il conduttore può altresì richiedere, con azione proponibile dinanzi all’autorità’ giudiziaria, che la locazione venga ricondotta a condizioni conformi a quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 2 ovvero dal comma 3 dell’articolo 2. Tale azione e’, altresì , consentita nei casi in cui il locatore non abbia provveduto alla prescritta registrazione del contratto nel termine di cui al comma 1 del presente articolo. Nel giudizio che accerta l’esistenza del contratto di locazione il giudice determina il canone dovuto, che non può eccedere quello del valore minimo definito ai sensi dell’articolo 2 ovvero quello definito ai sensi dell’articolo 5, commi 2 e 3, nel caso di conduttore che abiti stabilmente l’alloggio per i motivi ivi regolati. L’Autorità giudiziaria stabilisce la restituzione delle somme eventualmente eccedenti. 7. Le disposizioni di cui al comma 6 devono ritenersi applicabili a tutte le ipotesi ivi previste insorte sin dall’entrata in vigore della presente legge. 8. I riferimenti alla registrazione del contratto di cui alla presente legge non producono effetti se non vi e’ obbligo di registrazione del contratto stesso»
Cedolare secca e omessa registrazione del contratto
L’articolo 3 del Decreto legislativo del 14/03/2011 n. 23 stabilisce che nei casi di omessa richiesta di registrazione del contratto di locazione si applica l’articolo 69 del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131. La mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga del contratto non comporta la revoca dell’opzione esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione qualora il contribuente abbia mantenuto un comportamento coerente con la volontà’ di optare per il regime della cedolare secca, effettuando i relativi versamenti e dichiarando i redditi da cedolare secca nel relativo quadro della dichiarazione dei redditi.
L’articolo 69, così come modificato nel 2016 dal Decreto legislativo del 24/09/2015 n. 158 Articolo 18, prevede nei casi di Omissione della richiesta di registrazione e della presentazione della denuncia che chi omette la richiesta di registrazione degli atti e dei fatti rilevanti ai fini dell’applicazione dell’imposta, ovvero la presentazione delle denunce previste dall’articolo 19 e’ punito con la sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’imposta omessa (centoventi al duecentoquaranta per cento dell’imposta dovuta). Se la richiesta di registrazione e’ effettuata con ritardo non superiore a 30 giorni, si applica la sanzione amministrativa dal sessanta al centoventi per cento dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 200.
Ci sono tanti modi per eludere le tasse rispettando le leggi ma perchè dovete evadere?
Cosa ne pensate?
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Locazioni Brevi : cosa cambia dal primo giugno 2017
Con la Manovra Fiscale 2017 DL 50/2017 vengono introdotte alcune novità che avranno una diretta ripercussione sul mondo degli affitti delle case da parte di privati sia per il tramite di agenzie immobiliari sia per il tramite di portali on line. Nel seguito l’articolo che approfondisce in sintesi le novità, gli impatti introdotti.
Guida alla tassazione per periodi brevi
Come sfrattare l’inquilino moroso in poco tempo
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Segnalazione anonima alla Polizia o alla Guardia di Finanza: come fare
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Segnalato nella lista nera delle banche ingiustamente: cosa fare e come comportarsi
Durata Minima Affitto negozi e attività commerciali
Guida alla Cedolare Secca sugli affitti Multe per B&B e affittacamere Irregolari Mettersi in regola con l’affitto in nero Versamento cedolare secca Affitto a studenti universitari
Ciao io abito da 30 anni in una casa senza contratto… il proprietario non ha voluto mai fare il contratto gli aggiusti manutenzione di tutti i tipi li ho sempre pagati io ho messo la porta blindata aggiustato 2 volta il bagno e messo porte all interno…lui disse che poi all ultimo dei lavori mi faceva pagare di meno l affitto x scalatevil tutto!!!invece che ha fatto????ha messo la casa in vendita senza dirmi niente???e poi voleva fare un contratto x 2 anni che quando lui ci serviva la casa io subbito dovevo andare via che posso fare al riguardo??ho 2 bimbi minorenni in casa mi possono cacciare ???e dove vado??
Se gliele deve gliele deve, indipendentemente dal fatto che lei è in nero. Gli accordi che avete preso seppur in barba a nome tributarie valgono.
Salve.
A dicembre 2014 è scaduto il contratto transitorio. Ho chiesto al figlio del proprietario, che gestisce la parte burocratica, se mi avrebbe fatto il rinnovo. Il figlio mi aveva inviato un messaggio nel quale mi diceva che avrebbe verificato e che mi avrebbe risposto.
Non mi ha più comunicato nulla, nè che avrebbe rinnovato nè che dovevo andarmene via.
Sul contratto c’è comunque scritto che, se alla scadenza non ci sono comunicazioni, il contratto è terminato.
Ma ogni anno, inviavo il messaggio e mi dava appuntamento per stipulare un nuovo contratto.
Ho atteso per diversi mesi, nei quali ho versato il canone mensile tramite bonifico. Un giorno il figlio del proprietario è passato di persona dicendomi che gli altri inquilini si erano lamentati dei miei gatti e del mio cane e di rimediare, ma non ha accennato nè del contratto nè di andarmene via.
Visto che non avevo contratto, ho cercato un altro appartamento. Purtroppo, non avendo una buona condizione economica, non ho versato 3 mensilità di affitto, per permettermi di cambiare appartamento.
Dopo aver fatto il trasloco (ho dovuto, costretta, lasciare nel vecchio appartamento un frizer funzionante di € 300 in cantina), il figlio del proprietario vuole le 3 mensilità di affitto, la metà delle spese condominiali (le avevo saldate tutte ed era prevista, nel mese in cui ho fatto il trasloco, una mensilità) ed il rimborso di € 300 spese per la pulizia dell’appartamento.
So che, non essendo in possesso di un contratto, non potrò avere le detrazioni previste nella denuncia dei redditi e partecipare ai bandi regionali per il sostegno del reddito.
Cosa devo dire al figlio del precedente proprietario? Devo per forza versare le 3 mensilità, anche se sono in nero?
Grazie
Silvia
ma che persecuzione!!!
il tizio non la smette di chiamarmi e di scrivermi.
adesso se n’è venuto fuori con un messaggio del tipo ” visto che non ti riesco a trovare in privato verrò a cercarti al lavoro”…poi ha chiamato un mio amico dicendogli che vorrebbe incontrarmi in pubblico e che ha una nostra conversazione registrata…e che se andremo dall’avvocato lui dirà che io non gli davo un centesimo per stare in casa sua….
Ciao. Io sono in affitto a Roma in nero da circa 10 anni :)
800 euro per una casa di 50 metri quadri scarsi zona tiburtina
Per un periodo ho pagato con bonifico, poi il padrone di casa mi ha richiesto pagamento cash che viene regolarmente effettuato.
Magari un pochino in ritardo, ma viene sempre eseguito.
Le bollette varie sono tutte a carico mio ( condominio, spese, ama ) anche se sono rimaste a nome della padrona di casa.
Ora mi chiedono di pagare anche la parte tasi che spetta all’ inquilino.
Alla mia richiesta di contratto mi dice che mi deve aumentare l’ affitto ad € 1.000 perchè ci deve pagare le tasse.
Calcolando che gli affitti sono anche scesi negli ultimi anni non so veramente che fare.
Mi dai un consiglio?
Ma lei si faccia chiamare per telefono e magari registri la chiamata se la minaccia telefonicamente. Lo stesso se la dovesse incontrare, non ci vada da sola. Questi personaggi sono rimasti agli anni ’80 devono crescere un pò.
buona sera, sono sempre marta.
Intanto vorrei ringraziare per la risposta esaustiva e divertente che mi ha tirato su il morale…
Aggiornamento:
comunque ho anche chiesto il consiglio di un avvocato il quale mi ha sostanzialmente confermato quanto detto da voi.
Cioè che non possono dimostrare che abitavo in quell appartamento, a meno che non vogliano dare spiegazioni alla GDF.
Alla signora ho accennato che avrei sentito il parere di un legale al termine di una chiamata nella quale mi ha minacciata.
La cosa interessante è che la risposta è stata “gli avvocati li ho anche io, la giustizia deciderà chi ha ragione”……………
Insomma che per un po hanno continuato a cercarmi al telefono con chiamate e messaggi ma io non ho mai piu risposto.
allora loro hanno cominciato a cercare un mio amico (che non centra assolutamente nulla) dicendogli di dirmi che prima o poi in giro mi trovano e che mi parleranno…. che il mio comportamento non è corretto e cose simpatiche di questo tipo.
qualche giorno fa mi sono ricordata di avere l’amicizia su facebook di quella simpatica signora…in totale avrà 10 fotografie, due delle quali sono proprio le tende per le quali mi chiede un risarcimento di 860 euro ( preventivo per farle fare nuove) perché lei diceva che erano appena state messe prima del mio arrivo.
ebbene quelle fotografie risalgono a settembre 2013.
Sono proprio curiosa di sapere cosa avrà da dirmi quando ci incontreremo.
Grazie ancora !!!
Io le direi che se vuole la botte piena e la moglie ubriaca deve andare a cercarla altrove, dopo se insiste le farei una bella pernacchia.
La gente è veramente avida….inoltre nel suo caso se avesse abitato ed avesse avuto l’abitazione principale nello stesso comune dove era questa casa le agevolazioni prima casa non le perdeva affatto per cui mi viene da pensare che o è ignorante sull’argomento oppure le ha fatto la supercazzola per non pagare le tasse sull’affitto e farsi pagare in nero.
buona sera, vorrei avere una vostra opinione in merito a quanto mi sta capitando.
sono stata in affitto in un appartamento per circa 10 mesi in nero poichè la proprietaria aveva paura di dover rendere tutte le agevolazioni fiscali ricevute per via della prima casa.
nessuna caparra richiesta,
bollette tutte intestate a lei, nulla di scritto. puro accordo verbale, pagamento in contanti…menefreghismo totale della proprietaria a qualsiasi problema relativo all’appartamento.
si faceva sentire solo quando le serviva il cash.
io ho sempre pagato. anche due mensilità alla volta…
comunque me ne sono andata di li circa un mese fa…
qualche giorno dopo che me ne sono andata mi ha chiamata dicendo che secondo lei le ho distrutto mezza casa e vuole il risarcimento di 1000euro!
come devo comportarmi?
ringrazio anticipatamente coloro che vorranno prestarmi la loro attenzione.
Non vedo il nesso tra la mancato registrazione del contratto ed il suo stato di difficoltà: avete commesso un errore un pò grande a cui poter rimediare ma nel suo caso potete dire che il contratto non esiste e come tale lui deve lasciare l’abitazione occupata abusivamente sempre che non sia ingrado di provare che tra di voi l’accordo c”era e come. Bastano anche semplici messaggi, sms o chiamate per costituire un presupposto da far riconoscere in giudizio. Nella prassi registro che gli si da una buona uscita e tanti saluti. In pratica usano l’arma del ricatto “Dammi i soldi o resto qui altri tre anni e ti devasto casa”…lo fanno….
Per correttezza gli lascerei la caparra ma conosco tranquillamente tante persone chi gli farebbero un bel MARAMEO…o anche che nella sua stessa situazione glielo hanno fatto.
Buongiorno.
Circa un mese fa ho visitato un appartamento casa vacanze assieme ad un’amica e al proprietario. Abbiamo concordato “verbalmente” l’affitto del medesimo appartamento per 30 giorni per un importo di 1500€ e versando una caparra, ovviamente cash di 250€. Ora, causa problema familiare mi vedo costretta a non poter più partire. Ho avvisato tempestivamente il proprietario,il quale pretende ugualmente il pagamento di tutto il periodo concordato, in quanto sostiene di essere stato avvisato in ritardo. Come mi posso comportare? Grazie.
Salve , io invece sono proprietaria di un immobile che ho dato in “affitto “, senza contratto, c’è stato solo un accordo verbale tra noi poiché la durata doveva essere breve. Il signore che occupa l’immobile è da un anno che non vuole l’asciare la casa oltre al fatto che non ha pagato bollette e affitti. Ora mi sta minacciando che andrà per vie legali in quanto noi stupidamente ci siamo fidati di un suo momento di difficoltà e quindi abbiamo acconsentito alla sua richiesta di non eseguire nessun contratto poiché ripeto la durata sarebbe stata breve. Spero che qualcuno mi risponda Grazie in anticipo
SALVE, vorrei chiedere io attualmente vivo in una casa in affitto pago 500€ dal 2008 ad agosto 2012 sono stata in nero, perche la proprietaria aveva la residenza e mi diceva che non poteva cambiarla per suoi motivi §(che non sto a scpiegare)nell’agosto 2012 l’ho obbligata a farmi il contratto xke mi doveva nascere la bambina,lei sbuffando mela fatto ancora prima di farmi il comtratto ha fatto cambiare le finestre visto che lei aveva la residenza ha potuto fare la detrazione 50%.. dopo che mi ha fatto i lavoro mi ha fatto il contratto, ora io devo andare via x motivi di lavoro non ho avuto il preavvispo dei 3 mesi e non ho potuto darlo neanche a lei lei pretende i soldi. come posso fare? lei per beh 4 anni mi ha tenuta in nero ( avendo lei la residenza le bollette arrivavano intestate a lei e io poi le pagavo io ho ricevute e bollette che ho pagato)a causa di questo non ho auto nessuna agevolazione,ne io ne mio marito lavoravao ma l’affitto e sempre ststo pagato e in piu lei ha avuto la possibilita farsi soldi in nero senza pagare le tasse… come posso fare ??? grazie a chi rispondera
Salve. Grazie innanzitutto per tutte le interessanti informazioni. Sono un inquilino senza contratto nonostante le mie ripetute richieste al riguardo. Dopo più di 4 anni mi è stato dato improvvisamente lo sfratto. Io ho sempre pagato regolarmente e in maniera tracciata (per fortuna). Ora ho deciso di non pagare più nessun canone prima di lasciare la casa a titolo di risarcimento per tutti i danni che reputo aver subito per aver dovuto sottostare alla decisione unilaterale del proprietario. Come posso tutelarmi in sede di eventuale azione giudiziaria del proprietario? Ho inoltre saputo che la denuncia all’agenzia delle entrate da diritto ad un anno di affitto gratuito, contrariamente a quanto indicato nel vostro erudito articolo. Qual’è la situazione normativa attuale reale? Grazie ancora
Ne stavo parlando venerdi a pranzo con un collega. Vuole sentire la mia? Tramite via giuridico legali, sfratto, denuncia penale o altre menate del genere non può fare proprio nulla nel senso che tanto non ci riesce a sfrattarlo per cui non è semplice la storia e se lo fa incavolare neanche vede una lira. A questo punto sarà abbastanza incavolato leggendo questo per cui io prenderei un aereo, lo aspetterei sotto casa per…..e a lui e al diritto all’abitazione. Sicuramente avrà cambiato le serrature (per quello i soldi ce li ha però questo infame). Ma tu ti rendi conto questa gente?!??! Prende e mi occupa casa…e se lei fosse licenziato e ne avesse disperato bisogno???? Andrebbe a finire che lei andrà a vivere alla Stazione e questo delinquente si vede Sky a casa sua….Ma stiamo scherzando???…questa gente che prende e occupa le case sicuramente ha il pelo sullo stomaco ma se fossi in lei non vedrei l’ora di aspettarlo davanti casa, voglio vedere se qualcuno mi dice qualcosa….la mia casa, mica la quarta macchina che lasciavo in garage a fare la muffa!
Se invece è paziente, attivi le vie legali e preghi in gnocchio che le corrisponda anche un misero affitto e che non le distrugga casa.
Guardi se solo ci penso mi vengono i brividi….dei ladri entrano in casa mia e ci possono anche restare….se invece non ama la violenza contatti un suo amico che la pensa diversamente e vede lui che cosa ne pensa.
Quel ritardato dell’agenzia invece lo denuncerei subito senza parlarci…tempo sprecato per questi agenti per cui si attivi fin da subito C’è da dire che non credo che lei abbia firmato un contratto che preveda la custodia dell’immobile per cui c’è poco da fare ma già che quello dell’agenzia (altro genio) abbia ammesso che è stata colpa di un ex dipendente (immagino non le abbia ridato le chiave a questo punto), allora forse un appiglio ce l’ha.
Buonasera vorrei un parere su una questione molto delicata. Essendomi trasferito all’estero per lavoro mi sono rivolto a un’agenzia immobiliare per fittare la mia casa di proprietà in Italia .Una sera ricevo una telefonata nella quale vengo informato che un tizio vive nella mia casa , che io sapevo vuota.Contatto il titolare dell’agenzia , e questo mi cade dalle nuvole scaricando la responsabilità su un dipendente ora licenziato.Nei giorni successivi mi invia il contratto di locazione già firmato dall’inquilino per regolarizzare il tutto.Ma io , non avendo ricevuto la cauzione concordata , non ho controfirmato il contratto.
Concludendo mi ritrovo da tre mesi casa occupata da un’inquilino non regolarizzato ,che non ha versato la cauzione , e che è in forte ritardo anche con l’ultimo affitto.
La mia domanda è questa :lo posso buttare fuori senza tanti complimenti o devo seguire una procedura di natura legale? Inoltre, per il risarcimento dei danni e delle somme non percepite contro chi devo agire , contro l’agenzia , contro l’inquilino, o contro entrambi ?
Un’ultima cosa: se non mi muovo con celerità , l’inquilino potrebbe accampare qualche diritto sulla mia casa di proprietà?
Salve, volevo fare una domanda. Attualmente abito in un appartamento senza alcun contratto di affitto. Così abbiamo concordato due anni fa tra me e il proprietario, dal momento che io da parte mia non posso scaricare quel tipo di spesa, e al proprietario andava bene comunque. C’è anche da dire che non ero sicuro di restare a lungo in quell’appartamento, col mio lavoro mi sposto spesso, quindi mi stava bene potermene andare quando volevo, senza obblighi di preavviso.
Ora sono appunto nella situazione di dovermene andare, e in fretta. Vorrei lasciare l’appartamento entro fine mese (tra due settimane). Ho ancora 2 mensilità da pagare e vorrei pagarle lasciando al propietario le due mensilità che gli diedi come caparra due anni fa. Quanto alle bollette che si riferiscono a questi due mesi, gliele pagherò quando gli arriveranno, per correttezza… dopotutto non voglio approfittarmene. E soprattutto non m’interessa denunciare alcunché, mi basta andarmene serenamente.
Rischio qualcosa io? Il proprietario può avere pretese nei miei confronti anche se non c’è un contratto?
vorrei denunciare il mio padrone di casa perché da 20 anni convivo con delle giare di d’amianto e tutte le volte che gli chiedo di cambiarle e mettere quelli a norma lui mi dice se non ti piacciono prendi e te nevai da un’altra parte. da premettere che mi occupavo io delle spese .perché oramai quelle giare d’amianto sono tutte decrepite ed alcune anche rotte
Ho un appartamento in cui e’ rimasta saltuariamente la badante di mia madre ormai scomparsa paga i rifiuti gas luce non percepiscono affitto ora lavora presso una anziana devo ugualmente pagare la tasi
Salve io abito da quasi 3 anni in un apartamento dove ho avuto contratto transitorio firmato e registrato con durata di 12 mesi. Il contratto e scaduto da 18 mesi il proprietario non mia mai parlato di rinovarlo ed ora che ho qualche problemi con il amministratore del condominio (che mia mandatto una boletta di conguaglio da pagare e non mi vuole dare spiegazioni delle somme), il propietario a ricevuto un decreto ingiuntivo e minacia che se non pago la fattura mi buta fuori di casa. Come mi devo comportare? Devo consultare un avvocato? Grazie.
Io alle minacce di uno che mi affitta casa in nero gli direi che se non la pianta di fare il prepotente e tratta eventuali aumenti, non dovuti, gli occupo casa. Volgio vedere cosa fa dopo e soprattutto se diventa più carino… forse si scorda che in Italia i primi a venire tutelati non sono i proprietari ma gli inquilini , anche se abusivi. Ragionevolmente trvoate una solzuione…soprattutto perchè di questi periodi l’ultima cosa che ho sentito sono gli aumenti dei canoni di locazione…al più ho sentito riduzioni.
Buon giorno vorrei avere un consiglio da voi se possibile !!! da circa un anno ho preso in affitto una casa benché abbia richiesto il contratto ricevute od altro il padrone di casa non mi ha mai rilasciato niente, anche le bollette della luce sono intestate a lui me le porta e io le pago ed e l’unica cosa che ho io per dimostrare che vivo in questa casa, da un po di tempo pretende più soldi e se io dico che i patti verbali non erano questi mi minaccia di lasciare casa, vorrei tutelarmi come posso fare l’ultima l’altro giorno pretende che lasci casa in un mese con minacce continue vi prego di darmi una risposta al più presto grazie in anticipo.
Buongiorno vorrei sottoporvi una domanda,
io avrei intenzione di affittare un appartamento regolarmente,a delle persone che non sono di nazionalità Italiana, e che non hanno un codice fiscale come posso fare? Premetto che lavorano in Italia , ( ma per motivi di sicurezza nazionale )(lavorano in un azienda che produce armi belliche)non possono rilasciarmi ne copia della busta paga ne documenti per nessuna registrazione !!! come devo fare ?
grazie a chiunque mi potrà dare un aiuto.
Roberto
Salve, vi scrivo di nuovo a vi chiedere che posso fare…sto in affitto in una casa popolare in nero e pago una stanza 400e più spese..sono in pensione di invalidita civile cu 290e al mese, sono sola adesso, sono cardiopatica, non ho più la possibilità di pagare , che faccio? La proprietaria non vole abbassare l’affitto,rimango sulla strada?