Come dichiarare i terreni di proprietà nella compilazione del modulo 730?
Vi do subito l’indicazione più importante: dovete dichiarare i terreni situati nella Stato italiano che sono o devono essere iscritti al catasto con attribuzione di rendita se ne avete titolo di proprietà, enfiteusi (o godimento di diritti reali sulla proprietà altrui), usufrutto.
Altri discorso invece riguarda la tassazione nel caso di cessione di terreni in pratica come viene tassato il cedente venditore sulla plusvalenza prodotta.
Non sarete soggetti alla dichiarazione dei redditi se siete titolari della sola nuda proprietà, non dovete dichiarare il terreno. In caso siate affittuari che esercitano l’attività agricola nei terreni o in caso siate associati ad altri nella conduzione dell’attività agricola, dovrete compilare solo la colonna relativa al reddito agrario, dichiarando il reddito a partire dalla data in cui è stato effettuato il contratto di affitto.
In caso siate soci, di un’impresa agricola familiare o titolari di un’impresa agricola individuale, dovrete dichiarare il reddito compilando la relativa colonna. Questo perché il mod. 730 distingue tra reddito dominicale (se si ha la proprietà, usufrutto o enfiteusi) e reddito agrario (se si esercita solo l’attività agricola sul terreno).
Il quadro A del modello 730 riguarda le dichiarazioni sui redditi dei terreni. Cercheremo nelle indicazioni qui di seguito di fornirvi una guida per la compilazione.
I redditi dominicali e agrari
I redditi dominicali o agrari di un terreno possono essere ricavati dagli atti catastali, in caso la produzione agricola corrisponda a quella registrata al catasto, in caso differiscano, potrete fare riferimento alle le specifiche dal titolo “Variazioni di coltura dei terreni” che sono in appendice .
A questo proposito aggiungiamo una specifica: per i redditi delle superfici adibite alla funghicoltura non c’è un quadro di qualifica catastale ad hoc, quindi, come stima, si dovrà applicare la tariffa più alta in vigore nella provincia dove è situato il terreno. Considerate che questo metodo vale anche per le alle superfici adibite alle colture prodotte in serra.
Quanto pago di tasse sui terreni?
Se siete arrivati in questo articolo ma non sapete ancora quanto vi costerà metterli a reddito, sfruttarli coltivandoli o anche semplicemente affittandoli allora potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione dei terreni agricoli come reddito agrario o dominicale.
Novità dal primo gennaio
Con la Legge n.232 del 2016 viene introdotta una forma di esenzione dall’Irpef per i redditi dominicali e agrari per gli imprenditori agricoli professionali cosiddetti IAP iscritti alla previdenza agricola INPS. Il comma 44 dell’articolo 1 recita infatti che “Per gli anni 2017, 2018 e 2019, i redditi dominicali e agrari non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola“.
Nella colonna 1 (Reddito dominicale) e nella colonna 3 (Reddito agrario) dovrete indicare l’ammontare del reddito dominicale e agrario risultante dagli atti catastali. Se i redditi dominicali e agrari di cui sopra vengono ricavati dal quadro RA (Redditi dei terreni) del Modello UNICO, occorre tenere presente che quegli importi sono rivalutati, quindi vanno calcolati al netto delle rivalutazioni rispettivamente dell’80 e del 70 per cento operate lo scorso anno.
In caso siate soci di un’impresa agricola, nella colonna 3 dovrete indicare la quota di reddito agrario calcolata secondo la durata del contratto e secondo la quota percentuale della vostra partecipazione all’attività. Questa percentuale è quella che risulta dall’atto firmato sottoscritto da tutti i soci dell’impresa agricola, in caso non ci sia un documento attestante le quote, le partecipazioni si considerano ripartite in parti uguali.
Nella colonna 2 dovrete indicare i seguenti numeri in base alla vostra posizione:
- 1. Se siete proprietari del terreno;
- 2. Se siete proprietari del terreno concesso in affitto (con canone di affitto determinato secondo il regime vincolistico);
- 3. Se siete proprietari del terreno concesso in affitto (con canone determinato secondo il regime di libero mercato);
- 4. Se siete il conduttore del fondo o affittuario
- 5. Se siete socio di società semplice
- 6. Se siete socio dell’impresa familiare agricola (diverso dal titolare)
- 7. Se siete titolari dell’impresa agricola individuale (non impresa familiare).
In caso siate proprietari del terreno o anche conduttore del fondo e allo stesso tempo siete anche titolari dell’impresa agricola individuale (non in forma familiare) potrete indicare sia il codice 1 che il 7. Se siete allo stesso tempo conduttori del fondo e titolari dell’impresa agricola individuale, potrete indicare indifferentemente il codice 4, o il 7.
Nella colonna 4 va inserito il numero espresso in giorni, 365 se per l’intero anno, durante i quali siete in possesso del terreno. Precisiamo che, in caso utilizziate più righe per indicare diverse situazioni relative ad un solo terreno, la somma dei giorni nelle singole righe non può essere superiore a 365.
Nella colonna 5 si deve indicare la percentuale di possesso espressa in percentuale (100 se per intero).
Nella colonna 6, in caso di terreno dato in affitto in regime di vincolo del canone, è necessario indicare il canone indicato nel contratto, corrispondente al periodo che era stato indicano nella colonna 4.
Nella colonna 7 va indicato il codice che descrive casi particolari di uso del terreno. Ci limitiamo a citare di seguito i codici della fonte:
- 1. mancata coltivazione, per un’intera annata agraria e per cause non dipendenti dalla tecnica agraria, dell’intero fondo rustico costituito per almeno due terzi da terreni qualificati come coltivabili a prodotti annuali. In tale situazione è considerato solo il 30 per cento del reddito dominicale e il reddito agrario è escluso dall’IRPEF;
- 2. perdita per eventi naturali di almeno il 30 per cento del prodotto ordinario del fondo nell’anno, se il possessore danneggiato ha presentato denuncia all’ufficio del Territorio (ex ufficio tecnico erariale) entro tre mesi dalla data in cui si è verificato o, se la data non è esattamente determinabile, almeno 15 giorni prima dell’inizio del raccolto. In tale situazione i redditi dominicale e agrario sono esclusi dall’IRPEF;
- 3. terreno in conduzione associata;
- 4. terreno dato in affitto per usi agricoli a giovani che non hanno ancora compiuto i quaranta anni, aventi la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo a titolo principale o che acquisiscano tali qualifiche entro dodici mesi dalla firma del contratto di affitto che deve avere durata uguale o superiore a cinque anni. Chi presta l’assistenza fiscale non rivaluterà i redditi dominicali e agrari (vedi in Appendice la voce “Agevolazioni imprenditoria giovanile in agricoltura”;
- 5. se ricorrono contemporaneamente le condizioni del codice 1 e 4;
- 6. se ricorrono contemporaneamente le condizioni del codice 2 e 4.
Nella colonna 8 proseguono le condizioni particolari: va indicato se nel corso del 2010 si sono verificate diverse situazioni per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, ecc.). Per compilarle correttamente, occorre inserire ciascuna informazione in una singola riga, indicando nella rispettiva colonna 4 il periodo in cui si è verificala la situazione specifica. Con questo abbiamo definito un quadro dei principi che sono dietro il quadro A del modulo 730, aggiungendo i consigli per la compilazione. Nei prossimi post continueremo a darvi informazioni ed assistenza per la vostra dichiarazione dei redditi.
Riprendendo le istruzioni per la compilazione del 730 non vanno dichiarati in questo quadro i terreni situati all’estero e quelli dati in affitto per usi non agricoli (ad es. per una cava o una miniera), in quanto costituiscono redditi diversi e, pertanto, vanno indicati nel rigo D4 del quadro D.
Non vanno dichiarati, in quanto non producono reddito dominicale e agrario: terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani, per esempio giardini, cortili ecc. ed i terreni, parchi e giardini aperti al pubblico o la cui conservazione è riconosciuta di pubblico interesse dal Ministero per i beni e le attività culturali purchè il proprietario non abbia ricavato alcun reddito dalla loro utilizzazione per tutto il periodo d’imposta. Tale circostanza deve essere comunicata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro tre mesi dalla data in cui la proprietà è stata riconosciuta di pubblico interesse.
Il riferimento normativo lo trovate qualora vi dovesse servire nell’articolo 33 del Tuir.
E se lo affittassi quanto mi costerebbe di tasse?
A tal proposito potete leggere l’articolo dedicato alla tassazione degli affitti dei terreni agricoli
http://www.tasse-fisco.com/case/tassazione-affitto-terreni-agevolazioni-agricolo-iap/26094/
Modifiche nel 730 o nel modello Unico
Ogni anno il modello come anche le istruzioi potrebbero subire delle modifiche non solo in relazione alla configurazione delle righe per cui vi consiglio sempre di fare un passaggio diretto con le istruzioni alla mano che potete trovare nella sezione moduli e modelli del sito o su quello dell’agenzia delle entrate.
Guida Fiscale cessione terreni
Tabella Deduzioni e detrazioni 730 e mod.Unico
Vi segnalo anche l’articolo di approfondimento dedicato alla tassazione dei terreni incolti o non affittati o anche quello dedicato a Quali tasse si pagano sul possesso dei terreni agricoli o edificabili
Dichiarazione dei redditi 730 o modello Unico
Tassazione sulla vendita di terreni
Vi segnalo da subito la guida alla tassazione dei terreni sulla vendita.
Interessante
Buongiorno. Cosa si dichiara nel quadro A nel caso in cui il proprietario del terreno lo concede in comodato gratuito ad un familiare.
Grazie
Se un unico terreno è frazionato in diverse particelle catastali, si può dichiarare il reddito in un unica riga del RA o bisogna fare tante righe quante particelle?
con il decreto competititvità è saltata l’agevolazione della riduzione del 70 % del redditto dominicale e del 100 % del reddito agrario per cui il codice 1 non è più applicabile come da mod. 730 precompilato, non ne è consentita in tal senso la modifica. Il tutto comporta la triplicazione del precedente reddito dominicale per terreni non coltivati e quindi privi di reddito e l’instaurazione del reddito agrario che è tipico proprio dei terreni coltivati. Un non sense in materia tributaria.
Ora mi chiedo: è possibile la notifica al Catasto per le prossime annate della perdita dei frutti e quindi rientrare nell’esenzione anche se derivante da mancata coltivazione ?
Sono una pensionata italiana residente in Francia, in Italia sono proprietaria di un terreno agricolo dato in affitto per 300 € all’anno, sono gli affittuari che percepiscono tutti i contributi e sovvenzioni; inoltre sono usufruttaria di un mini appartemento , , vorrei sapere dove devo fare la dichiarazione e se la devo fare (il valore catastale è molto basso e sulla pensione ritirano tutte le tasse ) fino all’anno scorso era in Italia che dovevo fare l’unico, , perché proprietaria di terreno dato in affitto, pare che quest’anno le cose siano cambiate, le convenzioni tra Francia e Italia sono sempre quelle del 1992?
Vorrei sapere come comportarmi, mi sono informata presso due sindacati , uno dice che devo fare l’unico l’altro no.
Grazie di darmi una risposta
Ps ho dimenticato di dirvi che pago l’IMU e la tasi sulle due proprietà
Buongiorno, pagando imu nel precompilato mi trovo poca differenza in meno sul domenicale, e corretto? Credevo si azzerasse del tutto il dom e pagare solo agrario. Grazie anticipatamente per la risposta.
i terreni edificabili si dichiarano come quelli aglicoli?
basta cioè indicare Rd e Ra?
buongiorno, sono un privato, ho dei terreni in un comune montano incolti e in comproprietà, producono sia reddito dominicale che agrario?
Il codice 1 nel Quadro A alla colonna 7 è scomparso, qundi nuova tassa nel caso di mancata coltivazione !!!!!!!!!