Aggiornato il 4 Maggio 2023
Le agevolazioni prima casa possono essere fruite anche nel caso di donazione o successione dell’immobile casa, abitazione immobile o legato o nuda proprietà e vediamo qui con quali particolarità e quando vi sono eventuali esclusioni ai fini delle tasse e delle imposte da pagare.
Premessa: beneficio prima casa in sinesi
Partiamo subito con il dire che il fine del legislatore fiscale è quello di impedire il doppio godimento del beneficio prima casa altrimenti questo ne sarebbe avvantaggiato ingiustamente.
Per godere delle agevolazioni l’Allegato A, Tariffa, Parte Prima, art. 1, Nota II-bis, D.P.R. 26.4.1986, n. 131, il co. 1, lett. c), prevede che, al fine di godere delle agevolazioni prima casa, dovrete dichiarare di non essere titolare in nessuna forma di alcun diritto reale di godimento su altra unità immobiliare presente su tutto il territorio nazionale di abitazioni acquistate fruendo delle agevolazioni prima casa.
La ratio normativa delle agevolazioni prima casa
La ratio normativa appunto è quella di evitare il doppio godimento dell’agevolazione fiscale anche se è sufficiente che almeno uno dei beneficiari dell’eredità possegga tali requisiti per estendere la riduzione d’imposta a tutti gli altri eredi.
Ai fini dell’agevolazione fiscale prevista come uno sconto prima casa e quindi della minore imposta di registro pagata rispetto all’aliquota ordinaria nonchè ed imposte ipotecarie a catastali in misura fissa di 168 euro (200 euro dal primo gennaio 2014) vi chiariamo che è possibile fruire anche in caso di donazione, successione o legati a patto di rispettare alcuni requisiti.
Dal primo gennaio 2014 infatti e per effetto del nuovo articolo 26, D.L. 12.9.2013, n. 104, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale diventano dovute in misura fissa di 50 euro ciascuna ma solo per gli atti aventi ad oggetto trasferimenti di abitazioni classificabili come “prima casa“.
Inoltre, le imposte per il trasferimento di immobile abitativo che non sono classificabili come “prima casa” sono dovute in misura fissa pari a Euro 50 ciascuna mentre per i trasferimenti ante primo gennaio 2014 erano dovute in misura rispettivamente del 2% e +1%.
Condizioni e requisiti oggettive dell’immobile prima casa
Dal punto di vista delle condizioni oggettive da rispettare le case, immobili, appartamenti oggetto di cessione e di acquisto dovranno essere di abitazione e quindi saranno esclusi per esempio gli uffici classificati al catasto come A/10 o gli opifici classificati come categoria D (per approfondire potete leggere l’articolo dedicato alle categorie catastali) in quanto dovranno soddisfare in primis il bisogno e le esigenze abitative e non devono essere classificati come immobili di lusso comprese le relative pertinenze C/2 C/6 e C/7 che presentino il vincolo pertinenziale (a tal fine potrete verificare dalla visura camerale o rendere dichiarazione nell’atto di acquisto) e con tale dizione si indicano gli immobili che presentano delle caratteristiche descritte in un apposito decreto ministeriale del 2 Agosto 1969.
Condizioni per continuare a fruire dell’agevolazione prima casa e la successione
Ricordiamo che i requisiti dovranno essere tutti contemporaneamente soddisfatti solo che nel caso delle donazioni, successioni o legati si potrà verificare che beneficiario o destinatario del bene sia uno solo o sia una pluralità di soggetti. In questo caso stupisce che il rispetto di uno solo dei requisiti in capo ad un soggetto permette anche agli altri restanti di avanzare la pretesa del godimento dell’agevolazione fiscale.
Ci sono però anche altri requisiti per fruire dell’agevolazione prima casa che come sapete oltre all’oggetto dell’acquisto (ossia il fatto che non s tratti di un’abitazione di lusso) ne sono necessari altri come per esempio il comune dove deve trovarsi l’ubicazione della prima casa, ossia nel comune dove il donatario legatario o beneficiario, acquirente, anche uno solo abbiano o stabiliscano la residenza entro diciotto mesi dalla data di stipula dell’atto di donazione o della data di apertura della successione.
Altrimenti esiste una seconda possibilità, ossia lo svolgimento della sola attività (abito a Milano ma lavoro a Monza), a patto che sia dimostrabile che svolga l’attività che non necessariamente deve essere una attività remunerata, ma deve essere effettivamente svolta con ciò intendendo che dovranno essere portate eventualmente in caso di accertamento o rettifica del prezzo di cessione dell’immobile, tutti gli elementi che potranno dimostrare l’effettivo svolgimento dell’attività.
In linea di principio le donazioni di modico valore, non sarebbero soggette a tassazione eppure lo sono, anche se molti come avete visto non ne sono consapevoli. Interviene tuttavia una sentenza della cassazione che apre lo spiraglio a considerarle esenti ove siano di modico valore in relazione alle condizioni economiche e patrimoniale del donante.
I Giudici di prime cure non potrebbero effettivamente individuare un valore specifico che metterebbe tutti a posto ma definisce il modico importo come un criterio che trova il suo parametro di riferimento nelle condizioni economico reddituali del soggetto donante.
Per esempio anche i regali per il mantenimento o l’abbigliamento o un regalo per il matrimonio può essere classificato come regalo esente da imposte. Tuttavia consiglio sempre di munirsi di una pezza d’appoggio per evitare fraintendimenti.
Anche una macchina potrebbe essere regalato e non di rado accade dal padre al figlio.
A proposito di regali dei genitori ai figli per acquisto casa o per il motorino o la macchina possiamo parlare di cosiddette donazioni indirette. Per donazione indiretta si intende quando un soggetto, – solitamente il padre – mette a disposizione somme di denaro per consentire al figlio di acquistare auto o casa.
Queste donazioni, peraltro spesso per importo considerevoli, in assenza di un atto di donazione sono imponibili ai fini delle imposte sulle donazioni. Questo sempre che lo siano per la loro natura e in base al grado di parentela con il donante. Quelle del figlio infatti comunque sarebbero state esenti.
Nel caso invece per esempio di un soggetto estraneo al donante la donazione per comprare casa sarà esente solo nel caso in cui l’acquirente che ha ricevuto la donazione prima di procedere all’acquisto dichiari nell’atto la provenienza dei fondi.
Riepilogo e tabella imposte e tasse sulla prima casa
Tassazione Acquisto di casa post modifiche 2014 | |||
Tipologia immobile / acquirente | Imposte | Dall’1.1.2014 | |
Abitazione Prima casa Soggetto privato |
Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
2% Euro 50,00 Euro 50,00 | |
Abitazione Prima casa Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
4% Euro 200,00 Euro 200,00 Euro 200,00 | |
Abitazione no benefici prima casa Soggetto privato |
Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
9% Euro 50,00 Euro 50,00 | |
Abitazione no prima casa Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
10% Euro 200,00 Euro 200,00 Euro 200,00 | |
Abitazione no prima casa Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
esente 9% Euro 50,00 Euro 50,00 | |
Ufficio/Negozio Soggetto privato |
Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
9% Euro 50,00 Euro 50,00 | |
Ufficio /Negozio Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
10%-21% Euro 200,00 3% 1% | |
Ufficio /Negozio Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
esente Euro 200,00 3% 1% | |
Terreno edificabile Soggetto privato |
Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
9% Euro 50,00 Euro 50,00 | |
Terreno edificabile Soggetto Iva |
Iva Ipoteca registro Ipotecaria Catastale |
21% Euro 200,00 Euro 200,00 Euro 200,00 |
L’agevolazione spetta anche se il o i soggetti sono stati trasferiti all’estero per motivi di lavoro o se risultano emigrati all’estero: in questo primo caso si può prendere in considerazione l’ubicazione della casa, immobile appartamento e pertinenze nel comune in cui è stabilità la sede legale della società mentre nel caso di emigrato all’estero il requisito risulta soddisfatto per acquisto di case su tutto il territorio nazionale, in quanto in questo caso il requisito della residenza non potrebbe essere soddisfatto (anche se ritengo che il legislatore avrebbe potuto dare una interpretazione più stringente e magari considerare l’ultima residenza, o il centro economico degli interessi del soggetto emigrato).
Nello stesso comune inoltre il o i soggetti non dovranno essere titolari ne esclusivamente ne in comunione con il coniuge e quindi neanche pro quota, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione o acquistata in nuda proprietà di altra casa di abitazione nel Comune in cui è l’ubicazione della casa, abitazione o immobile.
Uno salva tutti
Come chiarito nella risoluzione n. 33/E del 15 marzo 2016 e prima ancora nella circolare 44 del 2001 nel caso vi siano più beneficiari o eredi o legatari o chiamati all’eredità che devono spartirsi quote di immobili la norma disciplina che in caso di successione o donazione, l’applicazione delle agevolazioni prima casa ai fini delle delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa, sono concesse anche se solo uno degli eredi dia la dichiarazione nell’atto di possedere i requisiti come previsto dall’articolo 1, comma 1, della tariffa, parte prima, allegata al Testo unico delle imposte di registro ex legge 342/2000, articolo 69, comma 3).
Occhio poi a sorvegliare sempre il soggetto che ha reso le dichiarazioni nell’atto per cui se ancora non aveva spostato la residenza fategliela spostare altrimenti anche in quel caso perderete i benefici prima casa per decadenza di uno dei requisiti o anche nel caso di riacquisto entro l’anno.
Donazione prima casa
Nel caso della donazione, al pari dell’acquisto sarà necessario rendere le dichiarazioni circa il possesso dei requisiti prima casa, al momento della donazione. Questo è quanto stabilito dai commi 3 e 4 dell’articolo 69 della Legge n. 342. Ricordate sempre le franchigie viste nell’articolo dedicato alle imposte sulle successioni o donazioni che sono di un milione di euro nel caso per esempio dei figli.
L’articolo 69, comma 3, della legge 21 novembre 2000, n. 342 prevede infatti l’applicazione in misura fissa delle imposte ipotecaria e catastale per i trasferimenti della proprietà di case di abitazione non di lusso e per la costituzione e il trasferimento di diritti immobiliari relativi alle stesse, derivanti da successioni e donazioni, “... quando, in capo al beneficiario, ovvero in caso di pluralità di beneficiari, in capo ad almeno uno di essi, sussistano i requisiti e le condizioni previste in materia di acquisto della prima abitazione dall’articolo 1, comma 1, quinto periodo, della Tariffa, Parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, approvato con DPR 26 aprile 1986, n. 131″ (che tradotto in parole povere significa requisiti prima casa).
La richiesta dell’agevolazione prima casa ai fini dell’applicazione dell’imposta ipotecaria e catastale (e non dell’imposta di registro) in misura fissa passa per la compilazione di una dichiarazione sostitutiva circa la presenza dei requisiti prima casa.
Donazione entro cinque anni della prima casa
Spesso si chiede se è possibile procedere con la donazione entro il quinquennio dalla stipula originaria dell’atto con benefici prima casa e se questa è una condizione che porta alla perdita dei benefici. La risposta è affermativa, se donate la propria casa entro i cinque anni perderete i benefici prima casa e dovrete ridare indietro la minore imposta di registro pagate oltre al pagamento delle sanzioni sempre che non rinunciate prima all’agevolazione con istanza scritta. Tuttavia se la cedete invece che donarla la plusvalenza derivante dalla vendita dell’immobile non sarà tassata se dimostrate che avete destinato la casa ad abitazione principale per la maggior parte del periodo intercorrente tra la stipula dell’atto e d il successivo atto di vendita. I benefici non saranno persi sempre che entro un anno dalla vendita non si procederà nuovamente al riacquisto di altro immobile da destinare ad abitazione prima casa.
Donazione casa ai figli prima del decesso
Se state pensando ai vostri figli vi invito a leggere l’articolo dedicato proprio alla donazione ai figli della casa e delle implicazioni che da questo ne possano scaturire ai fini del redditometro per voi o per i vostri figli.
Le agevolazioni prima casa possono essere fruite anche nel caso di donazione o successione dell’immobile casa, abitazione immobile o legato o nuda proprietà e vediamo qui con quali particolarità e quando vi sono eventuali esclusioni ai fini delle tasse e delle imposte da pagare.
Donazione casa ai figli prima del decesso
Se state pensando ai vostri figli vi invito a leggere l’articolo dedicato proprio alla donazione ai figli della casa e delle implicazioni che da questo ne possono scaturire ai fini del redditometro per voi o per i vostri figli.
Spostamento della residenza di uno dei due coniugi libera anche l’altro
In caso di coniugi sposati in regime di comunione legale non ha importanza se uno dei due coniugi non abbia spostato la residenza se il bene rientra nella comunione di beni in quanto ciò che rileva è la destinazione della casa al nucleo familiare.
Qualora si verifichino per finire a seguito di successioni o donazioni aventi ad oggetti la proprietà o di altri diritti reali il contribuente, stante sempre il rispetto dei requisiti visti sopra previsti dalla normativa può avvalersi della possibilità di versare le imposte ipotecaria e catastale e di registro in misura fissa. Qualora poi si decida per un futuro acquisto di altra casa si potranno godere ugualmente dei benefici (Cfr CM n. 44 del 2001).
Nella Circolare 2 del 2014 l’agenzia delle entrate chiarisce che per effetto del richiamo operato dall’articolo 69 alla Nota II-bis dell’articolo 1 della Tariffa, deve ritenersi che l’agevolazione prevista, ai fini delle imposte ipotecaria e catastale, per i trasferimenti e per gli atti di costituzione di diritti immobiliari su fabbricati prima casa, derivanti da successione o donazione risulti applicabile anche in data successiva al primo gennaio 2014, ancorché per effetto della riformulazione dell’articolo 1 della Tariffa sia stato abrogato il quinto periodo di detta disposizione.
In applicazione di quanto previsto dal richiamato articolo 69 della legge n. 342 del 2000, e tenuto conto delle modifiche introdotte dal già citato articolo 26 del decreto-legge n. 104 del 2013, pertanto, le imposte ipotecaria e catastale sono dovute, a decorrere dal primo gennaio 2014, nella misura di 200 euro ciascuna.
Restano, inoltre, dovuti l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali. Si precisa, infine, che il rinvio effettuato dal comma 3, alle case di abitazioni non di lusso, deve essere inteso, come chiarito ai fini delle agevolazioni prima casa per l’imposta di registro, riferito alle case di abitazione, ad eccezione di quelle appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Casi di Agevolazioni prima casa
In sintesi potremmo trovarci di fronte poi seguenti casi anche affrontati dalla circolare 44 dell’agenzia delle entrate in cui riepiloga i casi di esenzione prima casa nella successione:
- un solo beneficiario e un solo immobile
- un solo beneficiario e più immobili
- più beneficiari e un solo immobile
- più beneficiari e più immobili.
Nel caso di un solo beneficiario ed un solo immobile laddove il valore sia inferiore alla franchigia e possegga i requisiti prima casa l’imposta di registro o si successione è fissa di 200 euro immobile.
Nel caso di più immobili casi dovrà comunque guardare al valore e si pagherà l’imposta come sopra al rispetto di entrambi i requisiti altrimenti si andrà con la proporzionale imposta ipotecaria e catastale che trovate sopra riepilogate.
L’esenzione varrà fino al valore complessivo della franchigia.
Nel caso di più beneficiari per un solo immobile dei quali solo uno rispetta i requisiti prima casa abbiamo visto che questi libera tutti per cui pagheranno tutti solo 200 euro a testa.
Pertinenze
Per le pertinenze vale sempre il principio secondo cui per l’acquisto di beni pertinenziali, ma solo per una pertinenza per ciascuna delle seguenti categorie, C/2 cantina o soffitta, C/6 garage o box, C/7 tettoia o posto auto
Vi consigliamo di leggere anche i seguenti articoli per avere una visione più ampia della tassazione nel settore immobiliare:
Guida gratuita Agevolazioni prima Casa
Convivente ed Eredità: cosa cambia
Vediamo quali diritti ha il convivente sull’eredità del defunto compagno
Diritti del compagno Convivente nell’eredità
Nel caso in cui procediate alla vendita prima del quinquennio e non potete effettuare il riacquisto entro l’anno (motivo per cui sareste sanzionati con il 30% + gli interessi) leggete l’articolo dedicato alla rinuncia delle agevolazioni prima casa.
Potete consultare anche la guida alle successioni che vi spiega cosa fare per punti.
Nuovo Articolo dedicato alla donazione di denaro: come evitare accertamenti del fisco
Esempio Calcolo Tassa Donazione e Successione
Consulta l’articolo gratuito dedicato a Esempio calcolo Tasse di successione
Vendita prima dei 5 anni nei casi di separazione o divorzio
Come vedete nell’articolo di approfondimento non si verifica recupero a tassazione dell’imposta di registro non versata nei casi di separazione o divorzio tra coniugi qualora questa sia conseguenza del riassetto patrimoniale tra i coniugi.
Vendita Casa Ereditata: Tassazione ed Esenzione
Vendita Prima casa in caso di separazione o divorzio: come funziona
Agevolazioni Prima Casa: Quali Tipi di Immobili Beneficiano dell’agevolazione
Plusvalenza Vendita Casa prima e dopo i Cinque anni: Quale Tassazione di applica?
Calcolo Imposta Successione e Registro
Donazione Immobile al coniuge separato e divorziato: Come funziona la tassazione in caso a entrambi
Sanzioni Agevolazioni Prima casa non spettanti
Rinuncia Agevolazioni Prima casa per evitare le multe
Donazione di denaro Contante: Quali rischi si corrono
Mia moglie (coniugi in regime di separazione dei beni) ha realizzato una casa (a lei intestata) con agevolazione fiscale (IVA al 4%) nella quale entrambi risultiamo residenti dal maggio 2011.
Affinché lei possa donarmi una quota di proprietà del 15% del valore della casa, devono trascorrere 5 anni, quindi attendere maggio 2016?
Grazie
Buongiorno, sono da molti anni residente all’estero a tutti gli effetti e posseggo un appartamento in Italia, sul quale, a suo tempo, usufruii delle agevolazioni prima casa. Ora vorrei acquistare una altro immobile in Italia (in comune diverso) intestando a mia madre l’usufrutto. Mettero’ anche in vendita l’altro immobile da me posseduto, ma la vendita dell’immobile richiederà’ tempo, nelle attuali condizioni di mercato, quindi il nuovo acquisto precederà’ la vendita. Vorrei sapere come posso fare per usufruire delle agevolazioni prima casa.Mia madre non possiede immobili. Ad esempio, potrei acquistare l’immobile per mia madre, e detenerne la nuda proprietà’? Grazie per l’assistenza.
Nel 2012 ho ricevuto in successione usufruendo delle agevolazioni prima casa la casa dove attualmente abito e di cui sono unica proprietaria, situata nel comune di Brescia dove ho la residenza e dove lavoro.A luglio 2013 ho acquistato un immobile nel comune di Trezzo sull’ Adda che attualmente utilizzo come seconda casa.
Il prossimo anno (2015)vorrei vendere la casa di Brescia e trasferirmi in quella di Trezzo spostando là anche la residenza e facendone quindi l’abitazione principale.Nel comune di Trezzo possiedo altri due immobili locati.
Vorrei sapere cosa comporterebbe da un punto di vista fiscale questo cambiamento. Ringrazio per la cortese risposta.
Loredana Baiguera
Ma ti è venuta in mente a te questa cosa o ti è stata detta da un professionista desideroso di inventarsi qualsiasi cosa pur di prenderti come cliente?
In entrambi i casi non ha senso quello che ha detto. Conta quello che viene riportato nell’atto e conseguentemente trascritto oltrechè effettivo proprietario dell’immobile e dubito che lei voglia usare una testa di legno, che poi difficilmente le ridarebbe casa, per acqistare un appartamento.
Salve, avendo usufruito dei benefici prima casa, mi trovonellapossibilità di acquistarne una seconda. Posso utilizzare il mandato senza rappresentanza a favore di un amico, in modo da poter usufruire dei benefici prima casa sul nuovo acquisto: Preciso che il nuovo acquisto è destinato ad una rivendita nel giro di due o tre anni.
Grazie
Salve, sono coniugata in regime di separazione dei beni. La casa in cui risiedo con la mia famiglia è di mia esclusiva proprietà, acquistata prima del matrimonio .
Il mio coniuge ha ricevuto qualche anno fa in successione un’altra abitazione, che al momento è locata e per cui paghiamo l’IMU etc come seconda casa. Ora vorremmo acquistare una casa più grande in cui trasferire la residenza di tutta la famiglia, vendendo prima la casa avuta in successione da mio marito e affittando quella che attualmente abitiamo. In tal caso, se la nuova casa è acquistata interamente da mio marito, possiamo chiedere le agevolazioni per la prima casa?
Grazie mille
salve!
Sapreste per cortesia dirmi per quanto tempo si è tenuti a tenere la residenza dopo acquisto prima casa?
grazie
Salve. Mi sono sposato da poco. Dopo il matrimonio, in regime di comunione, i miei genitori mi hanno fatto dono di una casa. Con un atto notarile molto ben studiato, la casa è stata intestata al 100% a me, e non è rientrata in regime di comunione. Essendo questa per me la prima casa, ho usufruito di tutti i benefici fiscali prima casa. ora, se volessi donare a mia moglie metà della casa, prima di 5 anni, perdo i benefici fiscali prima casa oppure no?
grazie
Salve. mio marito ha acquistato nel 2012, prima di sposarci, una abitazione usufruendo dei benefici per prima casa. Vorrebbe fare un atto di donazione a favore di nostra figlia che ha 6 anni. Manterrebbe i benefici? Potrà continuare a dedurre fiscalmente gli interessi passivi sul mutuo acceso per l’acquisto? La donazione si effettua per il 100% del bene o può essere ripartita fra più beneficiari?
buon giorno. Sono luca m.: mia mamma ha ricevuto in eredità insieme a sua sorella la casa della loro mamma defunta. Nella successione, avendo una delle due la residenza nello stesso comune dell’immobile ereditato, hanno usufruito delle agevolazioni prima casa. La residente dichiarante ai fii delle agevolazioni aveva già da trent’anni, al tempo della successione, in regime di comunione di beni con il marito la proprità della casa di loro residenza. Questo significa che non poteva usufruie delle agevolazioni, oppure questo non c’entra perché era prima dell’entrata in vigore della legge 342/2000? che cosa si deve fare in questo caso? mi potete chiarire la cosa?
grazie.
Ho ereditato una casa nell’ottobre del 2010, ora avrei bisogno di sapere se posso richiedere iva agevolata al 4% o al 10% per infissi, sanitari, arredamento ecc ecc (essendo comunque anche per me prima casa);la sto piano piano ristrutturando da sola in quanto non mi sono stati accettati mutui essendo appunto donazione.
C’è qualche agevolazione o aiuto per poter ultimare i lavori?
Grazie Anna
Mio padre e mia madre avevano due appartamenti nello stesso comune, in uno ci vivevano, l’altro era affittato.
Alla morte di mio padre ne ho ereditato di entrambi la meta’ e mia madre ha continuato a vivere nella casa di sempre.
Ora alla morte di mia madre nella casa di famiglia ci ho preso la residenza e l’altra rimane ancora affittata.
Nella successione posso usufruire dell’agevolazione prima casa?
Grazie Elena
Una sola.
Buongiorno, devo fare una dichiarazione di successione.
posso fruire dell’agevolazione prima casa.
La casa ha due pertinenze entrambe di categoria c/6.
Devo pagare 168 in tutto o per una delle due devo pagare in più altri 168 euro?
Grazie.
Raffa
Ero comproprietario per 1/2 con mia moglie di due abitazione nello stesso comune; una rappresentava l’abitazione coniugale e nell’altra abita un figlio.
posso chiedere le agevolazioni “prima casa” per l’abitazione dove abito visto che risultavo comproprietario con la de cuius dell’altra abitazione a piano primo nello stesso comune di residenza
Buon giorno, scuste se magari la mia domanda trova risposta nell’ articolo ma vorrei capire.
Vi espongo il mio caso: a fine luglio e mancato mio papà unico intestatario della casa (comprata negli anni 70 dai miei nonni).Ora dobbiamo fare la successione ma, non riesco a capire.
La casa e un caseggiato di tre piani (è tutto un unico civico senza interni)al terzo piano abitano mia mamma e mio fratello (dove hanno la residenza)al secondo e primo risltano due appartamenti vuoti, e al pian terreno c’ è un “appartamento”(lo virgoletto il catasto lo valuta un appartamento ma non ha neanche il bagno sono 3 stanze e cucina divise dal corridoio che porta alle scale per salire agli apartamenti).
Possiamo chiedere l agevolazione prima casa sulla successione (quota fissa di 168)sui tre appartamenti e pagare seconda casa solo I’ll pian terreno?
Inoltre io abito in un altra regione e ho quindi la residenza nel comune di Genova,la casa dove abito è intestata solo a mio marito (bene acquistato prima del matrimonio)e noi siamo in separazione dei beni,posso intestarmi un appartamento oppure no?
Inoltre la casa fatta la successione la possiamo vendere?e possiamo usufruire poi dei benefici di prima casa su eventuali nuove abitazioni (io e mio marito dovremmo cambiare casa e la intesteremmo al 50%),
BUONGIORNO, DEVO ACQUISTARE UN APPARTAMENTO E HO EREDITATO UN TERZO DELLA ABITAZIONE MATERNA (DOVE VIVE MIA MADRE)POSSO USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA?GRAZIE PER LA CORTESIA DISTINTI SALUTI SIMONETTA
mi scuso ma riporto la richiesta
detrazione 50% è valida nella suddivisione appartamenti di tipo solo catasttale, senza interventi edili ,quindi i solo costi di aggiornamento catastale
prima 2 schede ma unico blocco catstale
ora 2 schede separate con procedura docfa ed associati i relativi terreni
grazie
cordiali saluti Roberto
buongiorno se possibile (richiesta simile fatta giorni prcedenti ma non la trovo )
la detrazione 50% è valida anche per divisione da successione di appartamenti con spese per aggiornamento catastale e delle schede relative a due appartamenti ricavati da precedente singola abitazione per cui divisione e relative spese quindi di solo accatastamento
riferimento a documetazione s24h nel 50% include anche la divisione in più appartamenti NON chiaro se per spese edili od anche solo di accatastamento grazie
Buona sera,
se eredito 50% di una casa, per lutto paterno dove per legge vedovile vive mia madre, posso comprarne una ed usufruire delle agevolazioni prima casa? iva al 4%?
Buongiorno,
gentilmente le porgo una domanda, è mancata mia suocera e mio marito ha ereditato una porzione di casa ed una porzione di garage.(pratica di successione appena consegnata)
La mia domanda è questa: noi tra 15/20gg faremo un atto di acquisto come prima casa,in un paese diverso da quello dove è ubicata la porzione di immobile ereditato, potremo usufruire ugualmente di tutte le agevolazioni prima casa???
Buongiorno,
Io e mia moglie siamo in comunione dei beni, mia moglie ha ereditato da una zia un appartamento.
E’ possibile da parte mia acquistare un immobile nel medesimo comune nel quale risulta ubicato l’appartamento ereditato da mia moglie utilizzando le agevolazioni prima casa?
Grazie
Con queste informazioni non mi sembra di intravedere caue ostative ad ottenre l’agevolazione prima casa
salve, ho una domanda: mio papà deceduto era proprietario al 100*100 di 4 abitazioni di tipo economico con relative 3 pertinenze ( garage ) la moglie che abita nella casa coniugale ha rinunciato all’eredità 2 figli abitano in 2 unità e non hanno altre abitazioni altri 2 figli abitano altrove
domanda: posso chiedere la AGEVOLAZIONE PRIMA CASA PER MIA MAMMA E I 2 FIGLI ABITANTI SULLE 2 UNITÀ
GRAZIE PER L’ATTENZIONE ORESTE
Mio suocero è mancato a luglio. Adesso mio marito deve fare la successione con agevolazione prima casa. Attualmente ha il 50% della nostra abitazione in prima casa. Basta effettuare una donazione a me della sua metà e poi effettuare la successione quindi al momento della successione essere svincolato dalla prima casa o vale per poter usufruire dei requisti la data della morte di mio suocero e quindi mio marito non può usufruire di tale agevolazione? grazie