Conguaglio Irpef 730 Senza Datore di Lavoro o Sostituto di imposta

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Vediamo come comportarsi se tra l’anno precedente ed il momento di effettuazione del pagamento del saldo Irpef intorno a giugno o novembre abbiamo cambiato il datore di lavoro o, peggio ancora, non lo abbiamo più per cui siamo sprovvisti di una busta paga su cui effettuare il prelievo pr chiedere magari un rimborso Irpef che non volgiamo utilizzare in compensazione nella successiva dichiarazione dei redditi. Vedremo anche come possiamo fare per avere prima l’eventuale rimborso Irpef nel caso in cui non avessimo il datore di lavoro che potrebbero riconoscerlo in busta paga.
Sarà necessario presentare il modello 730 e questo vale nel caso di assenza del datore di lavoro che funge da sostituto di imposta.
Sappiamo come in presenza del datore di lavoro è possibile richiedergli l’effettuazione del conguaglio Irpef direttamente in busta paga in modo da non dover effettuare alcun versamento con modello f24 o richiedere crediti a rimborso all’agenzia delle entrate in quanto se ne occuperà la vostra azienda.
Lo stesso vale anche nel caso di 730 ordinario anche nel caso del 73o precompilato. La parte faticosa consiste nel fatto che dovrete presentare direttamente voi all’agenzia delle entrate il modello 730 senza passare per il sostituto di imposta. Per fare questo potete approfondire le modalità di compilazione e presentazione del 730 leggendo l’apposito articolo che trovate linkato. Nel frattempo vi anticipo che potrete chiedere a dottori commercialisti, CAF o recarvi direttamente in agenzia delle entrate.

Compilazione specifica della dichiarazione senza sostituto

 Questo caso specifico comunque richiede la compilazione nel frontespizio della casella “A – Mod. 730 dipendenti senza sostituto”. In tal modo il vostro interlocutore non sarà più, logicamente, la vostra azienda ma direttamente l’agenzia delle entrate di competenza relativamente al vostro domicilio fiscale.
Per cui nel caso di dichiarazione a debito dovrete anche compilare il modello di versamento F24 e presentarlo in banca o pagarlo con il vostro home banking  mentre nel caso in cui sarete a credito di imposta Irpef, Irap o Iva dovrete scegliere se riportare a nuovo il credito ed utilizzarlo in compensazione con futuri debiti oppure se richiederlo a rimborso.
Vi segnalo comunque gli articoli dedicato alla compilazione del 730 preocompilato.
Nel caso invece siate a credito il discorso cambio e avete a disposizione due strade:
  1. Utilizzare il credito in compensazione con altre tasse o tributi (pagabili in F24) con altri tributi che dovessero emergere successivamente alla presentazione della dichiarazione
  2. Richiedere accredito su conto corrente bancario secondo le modalità sotto descritte

Comunicazione conto corrente per accredito rimborso da dichiarazione dei redditi

Diverso il caso se invece dalla vostra dichiarazione dei redditi emerge un credito Irpef, il rimborso è eseguito direttamente dall’Amministrazione finanziaria. Se il contribuente ha fornito all’Agenzia delle Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale (codice IBAN), il rimborso viene accreditato su quel conto.

La richiesta di accredito può essere effettuata online tramite la specifica applicazione disponibile sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it (chi è già registrato ai servizi telematici può farlo attraverso il canale Fisconline) oppure recandovi personalmente presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente e non avete intenzione di utilizzare il credito in compensazione l’anno successivo facendo beneficenza allo Stato il rimborso è erogato con metodi diversi a seconda della somma da riscuotere:

  • per importi inferiori a 1.000 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà riscuotere il rimborso in contanti
  • per importi pari o superiori a 1.000 euro il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.

http://www.tasse-fisco.com/lavoro-dipendente/calcolo-conguaglio-busta-paga-irpef-xls-rimborso-limiti-scadenze-moduli/43175/

Come ottenere prima il Rimborso IRPEF

Uno dei modi per ottenere prima il rimborso dell’Irpef derivante dalla dichiarazione dei redditi qualora foste coniugi di cui solo uno ha un datore di lavoro è quello di presentare la dichiarazione dei redditi congiunta. Sovente infatti capita che solo uno dei due coniugi lavori e anche l’altro abbia diritto a fruire di detrazioni che portano la sua dichiarazione dei redditi sistematicamente a credito. A tal proposito per avere prima, direttamente nella busta paga del merito, il riconoscimento del credito di procede con la dichiarazione dei redditi congiunta.

Per approfondire il funzionamento vi consiglio di leggere la guida ad hoc sull’argomento gratuita qui di seguito

http://www.tasse-fisco.com/dichiarazione-dei-redditi-730-o-unico/congiunta-unica-coniugi-convenienza-come-compilare/187/

Modulo per Richiesta Accredito Rimborso

Modulo Richiesta rimborso Accredito Dichiarazione dei redditi

Modulo Richiesta rimborso Accredito Dichiarazione dei redditi MODELLO PER LA RICHIESTA DI ACCREDITO SU CONTO CORRENTE

Esempio calcolo tasse con due datori di lavori senza conguaglio IRPEF

Nell’esempio vediamo il caso di una persona che non ha chiesto il conguaglio IRPEF al secondo datore di lavoro e si è trovato una bella sorpresa a fine anno con le imposte da pagare. Il contribuente ha ricevuto una prima Certificazione unica sul primo lavoro di 20 mila euro con ritenute calcolate correttamente per 4.800. Poi ha interrotto il lavoro ed ha svolto fino a dicembre un secondo lavoro con una RAL di 15 mila euro e si è scordato di chiedere alla seconda società il conguaglio in busta paga. Ecco cosa avviene:

Reddito imponibile  Ritenute 
Prima certificazione Unica                      20.000,00       4800,00
Seconda certificazione                     15.000,00    3.450,00
Reddito cumulato                      35.000,00
Ritenute subite    3.938,00
IRPEF da versare –  9.620,00
Conguaglio a debito –  5.682,00
Reddito cumulato  35.000,00
Scaglio di reddito Irpef Imposta da pagare Irpef  Limite Minimo   Limite Massimo   Aliquota Irpef (%)   Imposte calcolate 
fino a euro 15.000,00 23% sull’intero importo             –      15.000 23%             3.450
oltre euro 15.000,00 e fino a euro 28.000,00 3.450,00 + 27% parte eccedente 15.000,00      15.000      28.000 27%             3.510
oltre euro 28.000,00 e fino a euro 55.000,00 6.960,00 + 38% parte eccedente 28.000,00      28.000      55.000 38%             2.660
oltre euro 55.000,00 e fino a euro 75.000,00 17.220,00 + 41% parte eccedente 55.000,00      55.000      75.000 41%                  –
oltre a euro 75.000,00 25.420,00 + 43% parte eccedente 75.000,00      75.000 43%                  –
 Totale Imposte Lorde  Totale imposte Lorda              9.620
 Aliquota effettiva 27%

 

https://www.tasse-fisco.com/dichiarazione-dei-redditi-730-o-unico/due-lavori-calcolo-tasse-cosa-fare-730-dichiarazione-redditi/48581/

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