I contributi previdenziali INPS ed INAIL previdenziali ed assistenziali versati nell’anno per il riscatto degli anni universitari di laurea vanno in deduzione fiscale dal reddito imponibile Irpef (e non in detrazione direttamente dalle imposte) nel 730 come anticipato nell’articolo dedicato all’elenco delle spese detraibili dalla dichiarazione dei redditi. Discorso diverso vedrete in calce all’articolo se ad effettuare o meglio a pagare il riscatto sia una persona (uno a caso: un genitore) per i propri familiari a carico (uno a caso: il figlio).
In calce trovate anche gli articoli di approfondimento dedicato proprio al nuoto tema della convenienza o meno al nuovo riscatto agevolato degli anni di laurea INPS.
Chiarimento: Deduzione o Detrazione
Il primo chiarimento per questa particolare tipologia di spesa riguarda la natura del beneficio concesso dal legislatore fiscale rispetto al costo sostenuto. Nel caso dei familiari a carico infatti il costo per il riscatto degli anni di laurea che non sono iscritti all’INPS o ad altra forma di previdenza obbligatoria sono e che non stiano lavorando sono detraibili fiscalmente direttamente dal’IRPEF. La detrazione è per il 19% del contributo versato nell’anno oggetto di dichiarazione dei redditi. Nel caso invece sia iscritto ad altra forma di previdenza obbligatoria allora potranno solo essere dedotti fiscalmente dal reddito imponibile del soggetto dichiarante (e pagante).
Quali contributi INPS è possibile dedurre dal reddito nel 730
Saranno deducibili non solo i contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizione di legge come quelli che ci trattiene il nostro datore di lavoro in busta paga (e che vedete nel cedolino mensile), ma lo saranno anche quelli versati volontariamente per il riscatto degli anni di laurea.
I lavoratori dipendenti possono riscattare gli anni relativi ai corsi legali di studio universitario con conseguimento tra cui citiamo:
- diploma universitario di durata di 3 anni
- del diploma di laurea
- laurea triennale
- laurea specialistica
- laurea magistrale
- diploma di specializzazione post-laurea di durata superiore ai 2 anni
- dottorato di ricerca.
Quanto risparmio dalla deduzione (o detrazione) dei contributi previdenziali per il riscatto degli anni di laurea
Nel calcolo di convenienza rispetto alla possibilità di avviare o meno un piano di rateizzazione dei contributi previdenziali in oggetto la variabile fiscale gioca il suo ruolo grazie proprio alla deduzione permessa dall’articolo 10 del Tuir che andrete ad indicare nel modello 730. I contributi previdenziali per il riscatto, versati nel corso dell’anno di imposta all’INPS infatti, per il riscatto degli anni di laurea saranno deducibili dalle imposte da versare. Non viene identificato alcun limite di detrazione o di deduzione per cui l’importo potrà andare ad abbattere completamente l’imposta versata o il reddito imponibile soggetto a tassazione.
Esempio
Supponiamo un riscatto che preveda pertanto un versamento di 3.000 euro annui, mediamente possiamo attenderci un risparmio netto sulle tasse pari ai nostri scaglioni di reddito IRPEF applicati a tale importo. Per intenderci se il nostro reddito imponibile è 10.000 e le imposte sarebbero pari a 2.300 euro, la deduzione del riscatto di laurea porta il reddito imponibile a 7.000 e la nostra imposta sarà corrispondentemente 1.610 con un risparmio rilevante.
Contributi non deducibili dall’Irpef
Non tutti i contributi versati per gli anni di laurea sono deducibili dal reddito imponibile infatti lo saranno solo quelli dall’anno di imposta 2001. Per espressa previsione normativa infatti sono deducibili dal reddito imponibile complessivo i contributi INPS ed INAIL versati in ottemperanza a disposizione di legge nonchè quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatorio di appartenenza ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi. A tal fine sono da ricomprendersi anche quelli per il riscatto degli anni di laurea sia quelli per la buona uscita.
Quanto posso dedurmi nel 730 per il riscatto degli anni universitari
Nella dichiarazione dei redditi i contributi INPS e INAIL versati a tale titolo sono totalmente deducibili sia i contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori sia facoltativi compresi i soldi che avete speso per la ricongiunzione che, a quanto riferitomi da un’addetta INPS, non sono pochi. Apro una parentesi: ma perchè devo pagare in più per ricongiungere dei periodi assicurativi, pago già le tasse, dovrebbero essere ricompresi questi servizi, chiudo parentesi.
Come chiarito in una precedente risoluzione dell’agenzia delle entrate n. 298/2002 che riporto nel seguito: “Ai sensi del richiamato art.10, comma 1, lett. e), del TUIR, quindi, sono totalmente deducibili i contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, nonché quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi” e che trovate allegata in calce.
Versamento riscatto LAUREA per i propri figli
Nel caso di familiari che versano i contributi per il riscatto dei propri figli per i cosiddetti “inoccupati”, se risultano fiscalmente a loro carico, spetta una detrazione nella misura del 19% dei contributi stessi.
Questo viene definito dall’articolo 1, comma 77, della legge n. 247/2007. Non essendo previsto alcun limite massimo, la detrazione del 19% va calcolata sull’intero importo versato, a prescindere all’ammontare del reddito complessivo.
Sono considerati “inoccupati” coloro che al momento della domanda di riscatto non risultano essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995.
Se, invece, il soggetto per il quale si richiede il riscatto degli anni di laurea è stato iscritto, anche solo in passato, a una qualsiasi gestione previdenziale, i contributi di riscatto sono deducibili ai sensi dell’articolo 10 del Tuir. Questo caso particolare è stato affrontato nella specifica rivista dell’agenzia delle entrate.
Si ricorda, infine, che la detrazione per contributi versati per il riscatto di laurea dei familiari a carico spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale oppure mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.
Criterio di cassa come discriminante per la deduzione dei contributi
Prima ho fatto appositamente riferimento ai contributi previdenziali versati nel corso dell’anno di imposta in quanto il legislatore fiscale considera come deducibili per ciascun anno di imposta e senza limiti di importo solo quelli versati effettivamente in quel periodo di imposta.
Dove indicarli nel modello 730: istruzioni per la compilazione
Al pari delle altre spese di questa natura andranno indicato nel quadro RE rigo E 19 (ma potrebbe cambiare di anno in anno per cui occhio sempre alla modifica del modello, ma dovrebbe comunque mantenersi nell’area dedicata agli altri oneri che danno diritto alla detrazione e contraddistinte dal codice 34 che recita testualmente secondo le istruzioni dell’AE “i contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari fiscalmente a carico (art. 1, c. 77, legge 24/12/2007, n. 247). Se i contributi siano stati versati dall’interessato che ha percepito un reddito sul quale sono dovute le imposte, devono invece essere dedotti dal reddito di quest’ultimo”.
Dovrete indicare il codice ‘32’ per i contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari a carico. Il riscatto degli anni di laurea, pertanto, è possibile anche per le persone che non hanno ancora iniziato l’attività lavorativa e non sono iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza. Se, invece, i contributi sono stati versati direttamente dall’interessato che ha percepito un reddito sul quale sono dovute le imposte, possono essere dedotti dal reddito di quest’ultimo (v. istruzioni del rigo E21).
L’importo deve comprendere le erogazioni indicate con il codice 32 nelle annotazioni del CUD o nella Certificazione Unica.
Riscatto di Laurea: Legge Riferimento
Occhio alle differenti Deduzioni Detrazioni Fiscali
Art. 20 Facolta' di riscatto periodi non coperti da contribuzione 1. In via sperimentale, per il triennio 2019-2021, gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonche' alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, privi di anzianita' contributiva al 31 dicembre 1995 e non gia' titolari di pensione, hanno facolta' di riscattare, in tutto o in parte, i periodi antecedenti alla data di entrata in vigore del presente decreto compresi tra la data del primo e quella dell'ultimo contributo comunque accreditato nelle suddette forme assicurative, non soggetti a obbligo contributivo e che non siano gia' coperti da contribuzione, comunque versata e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria. Detti periodi possono essere riscattati nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi. 2. L'eventuale successiva acquisizione di anzianita' assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996 determina l'annullamento d'ufficio del riscatto gia' effettuato ai sensi del presente articolo, con conseguente restituzione dei contributi. 3. La facolta' di cui al comma 1 e' esercitata a domanda dell'assicurato o dei suoi superstiti o dei suoi parenti ed affini entro il secondo grado, e l'onere e' determinato in base ai criteri fissati dal comma 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184. L'onere cosi' determinato e' detraibile dall'imposta lorda nella misura del 50 per cento con una ripartizione in cinque quote annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento e in quelli successivi. 4. Per i lavoratori del settore privato l'onere per il riscatto di cui al comma 1 puo' essere sostenuto dal datore di lavoro dell'assicurato destinando, a tal fine, i premi di produzione spettanti al lavoratore stesso. In tal caso, e' deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo e, ai fini della determinazione dei redditi da lavoro dipendente, rientra nell'ipotesi di cui all'articolo 51, comma 2, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. 5. Il versamento dell'onere puo' essere effettuato ai regimi previdenziali di appartenenza in unica soluzione ovvero in massimo 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a euro 30, senza applicazione di interessi per la rateizzazione. La rateizzazione dell'onere non puo' essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l'accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora cio' avvenga nel corso della dilazione gia' concessa, la somma ancora dovuta sara' versata in unica soluzione. 6. All'articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, dopo il comma 5-ter, e' aggiunto, in fine, il seguente: «5-quater. La facolta' di riscatto di cui al presente articolo, dei periodi da valutare con il sistema contributivo, e' consentita, fino al compimento del quarantacinquesimo anno di eta'. In tal caso, l'onere dei periodi di riscatto e' costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, moltiplicato per l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell'assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti, vigenti alla data di presentazione della domanda
Compilazione 730
sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 32.
Indicare l’importo dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari versati all’ente pensionistico di appartenenza. La deduzione spetta anche se gli oneri sono stati sostenuti per i familiari fiscalmente a carico. Rientrano tra queste spese anche:
Indicare le spese sostenute per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione (c.d. “pace contributiva”) e quelle per l’installazione infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
Indicare:
- nella colonna 1 il codice che identifica la spesa;
- nella colonna 2 l’anno in cui è stata sostenuta la spesa;
- nella colonna 3 la spesa sostenuta.
I codici che identificano le spese per le quali spetta la detrazione del 50 per cento sono i seguenti:
- ‘1’ per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione (c.d. “pace contributiva”). Possono fruire del riscatto dei periodi non coperti da contribuzione coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano anzianità contributiva. La detrazione spetta anche ai superstiti dell’assicurato o dai suoi parenti ed affini entro il secondo grado che hanno presentato domanda e sostenuto l’onere per conto dell’assicurato stesso. La detrazione spetta sull’ammontare effettivamente versato nel corso dell’anno d’imposta ed è ripartita in 5 rate di pari importo.
Non può essere indicata la spesa sostenuta nel 2019 che nello stesso anno è stata fruita in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicata nel punto 581 e/o 601 della Certificazione Unica 2020. - Non possono essere indicate in questo rigo le somme per cui spetta la detrazione prevista per gli inoccupati (Righi da E8 a E10, codice 32) o per cui spetta la deduzione dal reddito complessivo (rigo E21).
Vi invito sempre a verificare però con il modello davanti e le istruzioni se non sono intervenute piccole modifiche nella numerazione delle righe interessate a seconda dell’anno di imposta per il quale state compilando o verificando la dichiarazione.
Detrazione degli oneri versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico
In questo caso parliamo di detrazione fiscale dei contributi versati per il riscatto degli anni di laurea nella misura del 19%. In questo caso quindi il vantaggio fiscale è maggiore rispetto ai casi visti sopra in quanto qui parliamo di detrazione direttamente dall’imposta mentre negli altri casi parliamo di deduzione del costo dal reddito imponibile. Saranno pertanto avvantaggiati immagino i genitori che si trovano a doverli pagare per i propri figli e penso che in fondo questa sia stata la motivazione principale del miglio trattamento di favore. Tuttavia lo Stato ancora una volta delude il contribuente introducendo una norma speciale che deroga a quella ordinaria introducendo una detrazione del 50% del costo sostenuto in 5 anni contro una deduzione al 100% del costo sostenuto nell’anno di sostenimento come prevederebbe il regime ordinario del riscatto. Che dire? Che non si accontenta di incassare ma vuole anche incassare tutto subito e dare il risparmio dilazionato concedendo minori benefici fiscali rispetto al regime ordinario. Gli sarebbe costato tanto lasciare tutto com’era e invogliare più persone a richiedere il riscatto?
Procedura riscatto anni Laurea
La domanda di riscatto andrà presentata tramite il portale dell’INPS nella propria area riservata a cui si accede con le proprie credenziali personali che sono il codice fiscale ed il codice PIN.
Selezionando la funzione riscatto anni si laurea sarà possibile richiedere il riscatto di uno o già anni insieme.
- Inserisci domanda riscatto laurea dove indicare i periodi interessati e allegare la documentazione a supporto che sarà il certificato di laurea
- Modalità di pagamento dove è possibile se pagare con carta, bonifico o bollettino
- Invio della domanda
- Consulta domande: nella quale visualizzare lo stato delle domande inviate
E’ possibile anche fare una simulazione del calcolo che forse è la cosa che più ci interessa perchè molti di noi non hanno la minima idea di quello che potrebbe costare
Attenzione: Non esiste solo la pace contributiva ma esistono tanti altri tipi di riscatti aventi la stesa finalità: andare prima in pensione
nel seguito trovate l’articolo dedicato proprio a descrivere tutti i possibili riscatti dei periodi non coperti da contribuzione
Elenco TUTTI i possibili riscatti INPS
Testo Circolare Riscatto di laurea
Riscatto laurea Agevolato INPS: come funziona e guida al calcolo di convenienza
Riscatto Laurea Agevolato: Deduzione Fiscale e Detrazione IRPEF
Riscatto di laurea per i familiari a carico: come funziona e cosa posso scaricare
Riscatto di Laurea: come presentare domanda online
Riferimenti normativi
Articolo 10 del Tuir
Articoli 13 e 16 del Decreto Legislativo n. 47 del 2000
Circolare AE 29 del 2001
Risoluzione Agenzia delle Entrate 298 2002
Hai letto la nuova guida con Tutte le detrazioni e deduzioni fiscali per risparmiare nella dichiarazione dei redditi?
Ho ricevuto una proposta dell’inps per una domanda fatta nel 2016, riscatto della laurea 5 anni 21.180 con rimborsi mensili di 178 € mi chiedo se questi 5 anni finoscono nel retributivo quanto migliorerò con 35 anni di conributi compresala laurea e che deducibilità ci sarà visto che ho reddito marginale tassato al 38% ..sopra i 28,000,00€.
il sottoscritto come genitore ho pagato i contributi volontari del riscatto di laurea, fatta domanda nel 2019 da mio figlio, nel mese di Aprile 2020, Mio figlio ha iniziato a lavorare nel mese di Aprile 2020. Ho diritto di riportare in detrazione nel 730 2021 o mio figlio può dedurre nel suo 730 2021? Tanti saluti e Grazie!
Buongiorno, una informazione, con il riscatto agevolato della laurea, sono un lavoratore dipendente posso utilizzare la deduzione e non la detrazione, corretto? Se si, in che percentuale?
Grazie
conviene la nuova norma la il regime fiscale rispetto a quello ordinario è stato modificato come legge nel seguito: “1. In via sperimentale, per il triennio 2019-2021, gli iscritti
all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidita’, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonche’ alle gestioni
speciali dei lavoratori autonomi, e alla gestione separata di cui
all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, privi di
anzianita’ contributiva al 31 dicembre 1995 e non gia’ titolari di
pensione, hanno facolta’ di riscattare, in tutto o in parte, i
periodi antecedenti alla data di entrata in vigore del presente
decreto compresi tra la data del primo e quella dell’ultimo
contributo comunque accreditato nelle suddette forme assicurative,
non soggetti a obbligo contributivo e che non siano gia’ coperti da
contribuzione, comunque versata e accreditata, presso forme di
previdenza obbligatoria. Detti periodi possono essere riscattati
nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi.
2. L’eventuale successiva acquisizione di anzianita’ assicurativa
antecedente al 1° gennaio 1996 determina l’annullamento d’ufficio del
riscatto gia’ effettuato ai sensi del presente articolo, con
conseguente restituzione dei contributi.
3. La facolta’ di cui al comma 1 e’ esercitata a domanda
dell’assicurato o dei suoi superstiti o dei suoi parenti ed affini
entro il secondo grado, e l’onere e’ determinato in base ai criteri
fissati dal comma 5 dell’articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile
1997, n. 184. L’onere cosi’ determinato e’ detraibile dall’imposta
lorda nella misura del 50 per cento con una ripartizione in cinque
quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento e
in quelli successivi.