Aggiornato il 27 Luglio 2023
Nella dichiarazione dei redditi infatti quando andrete ad indicare eventuali immobili di cui siete proprietari anche pro quota andrete ad indicare la rendita catastale e questa serve proprio perchè la Legge di stabilità ha disciplinato che “Il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all’imposta municipale propria (ossia all’IMU), concorre alla formazione della base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali nella misura del cinquanta per cento”.
Primo chiarimento sulla detrazione della rendita catastale di casa
Parliamo di deduzione e non di detrazione come molti di voi pensano in quanto la normativa disciplina i casi di non concorrenza del reddito derivante dalla rendita catastale a quello imponibile del contribuente per cui purtroppo il rispamrio è ridotto rispetto alla detrazione ma pur sempre sostanzioso.
Per l’abitazione principale spetta la deduzione dal reddito complessivo fino all’ammontare della rendita catastale della casa e delle sue pertinenze, calcolata tenendo conto della quota di possesso e del periodo dell’anno in cui la casa è stata adibita ad abitazione principale.
Cosa si intende per abitazione principale
Chiariamo che il concetto prima casa è diverso dal concetto di abitazione principale in quanto il primo fa riferimento alle agevolazioni fiscali in materia di imposte di registro ipotecarie e catastali mentre qui parliamo di un concetto che sta alla base di molte agevolazioni, diciamo una definizione madre a cui fanno riferimento più norme e non solo quelle sulla prima casa.
L’abitazione principale è quella “nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente”. Dove per dimorare abitualmene si intende la presenza fisica dimostrabile per esempio con bollette della luce, gas, acqua, utenze intestate al proprietario. Altro elemento riguardano i figli o i familiari la cui presenza in una casa piuttosto che in un altra attrae l’abitazione principale in quella.
Proprietario di una casa che regala al figlio altra casa
Se il contribunte che ha una casa in cui abita ne regala un’altra al figlio nello stesso comune la rendita concorrerà al reddito imponibile limitatamente al 50 per cento. Laddove invece la casa del figlio sia sistuata in un altro comune la rendita catastale dell’immobile concesso in uso al figlio potrà essere portata in detrazione al 100 per cento.
Supponiamo invece il padre sia in affitto in una casa e da al figlio una casa nello stesso comune. L’immobile del figlio costituisce abitazione principale anche per il padre che potrà pertanto non farà concorrere la rendita catastale nel suo reddito imponibile Irpef ossia la potrà detrarre nella misura del 100% pertanto completamente detassata e priva di impatto fiscale.
Due case a disposizione per la famiglia
Non è inusuale che il nucleo familiare abbia a disposizione due abitazioni entrambe utilizzate come residenza del nucleo familiare, tuttavia per la prima come abbiamo visto sopra godrete dell’esenzione prevista per l’abitazione principale mentre per la seconda vi dovrete comportare come nel caso di abitazioni tenute a disposizione per cui, se non locate, dovrete applicare la tassazione applicando la maggiorazione di un terzo della rendita catastale a patto che, come vedremo nel seguito, una elle due non sia concessa in comodato o uso gratuito ad un familiare per dimorarvi abitualmente.
Fattispecie particolari: il comodato
Nel caso in cui il contribuente abita in una casa grazie ad un comodato ed è proprietario di un altro immobile nello stesso comune lo concede in suo gratuitamente al figlio potrà detrarsi il 50 per cento della rendita catastale del secondo immobile solo se la casa del figlio si aggiungerà all’abitazione principale. Articolo di approfondimento sulla tassazione del comodato.
La deduzione per l’abitazione principale spetta in relazione all’effettivo periodo di possesso durante l’anno per cui se vi avete soggiornato solo la metà del periodo di imposta dovrete detrarvi solo la metà della rendita rivalutata del 5%. Lo stesso anche se varia la percentuale di possesso nel corso dell’anno.
L’affitto durante l’anno
Se invece durante l’anno avete adibito l’abitazione a locazione di terzi e avete percepito un canone dovrete sottoporre a tassazione il maggior valore tra la rendita catastale rivalutata del 5% ed il 95% del canone di affitto percepito nel periodo di imposta. Resterà ferma la deduzione prevista per l’abitazione principale limitatamente all’effettivo periodo in cui è stata destinata a tale funzione per cui dovrete calcolare il numero dei giorni effettivi, dividere la deduzione per 365 e rimolitiplicarla per questi.
Indicazione nel 730 o nel modello Unico
La deduzione spetta anche quando la casa è la dimora principale soltanto dei familiari del contribuente, che lì risiedono. La deduzione viene calcolata da chi presta l’assistenza fiscale. È bene ricordare che la deduzione per l’abitazione principale compete per una sola unità immobiliare, per cui se il contribuente possiede due immobili, uno adibito a propria abitazione principale e l’altro utilizzato da un proprio familiare, la deduzione spetta esclusivamente per il reddito dell’immobile che il contribuente utilizza come abitazione principale. La deduzione per l’abitazione principale spetta anche nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abi- tuale per il ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purché la casa non sia locata.
Se l’unità immobiliare in parte è utilizzata come abitazione principale e in parte è concessa in locazione va indicato in questa colonna il codice 11 o 12.
Il codice ‘1’, relativo all’abitazione principale, può essere indicato anche nelle seguenti ipotesi: quando la casa è la dimora principale soltanto dei familiari del contribuente, che lì risiedono; nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abituale per il ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purché la casa non sia locata.
Se il contribuente possiede due immobili, uno adibito a propria abitazione principale e l’altro utilizzato da un proprio familiare, il codice 1 può essere indicato solo per l’immobile che il contribuente utilizza come abitazione principale.
Per le abitazioni principali e le pertinenze assoggettate a Imu (abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) non sono dovute Irpef e addizionali. In questo caso nella colonna 12 “Casi particolari Imu” va indicato il codice 2 e poiché il reddito dell’abitazione principale non concorre al reddito complessivo, non spetta la relativa deduzione;
‘2’ immobile, ad uso abitativo, tenuto a disposizione oppure dato in uso gratuito (comodato) a persone diverse dai propri familiari (vedi istruzioni al codice ‘10’). Si tratta, ad esempio, dell’immobile posseduto in aggiunta a quello adibito ad abitazione principale del possessore o dei suoi familiari;
Detrazione della rendita catastale nel caso di usufrutto
in caso I titolari dell’usufrutto o altro diritto reale su fabbricati situati nel territorio dello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto fabbricati con attribuzione di rendita e compilarenno il quadro B della dichiarazione dei redditi.
In caso di usufrutto o altro diritto reale (es. uso o abitazione) il titolare della sola “nuda proprietà” non deve dichiarare il fabbricato. Si ricorda che il diritto di abitazione (che si estende anche alle pertinenze della casa adibita ad abitazione principale) spetta, ad esempio, al coniuge superstite (art. 540 del Codice Civile);
Vi ricordo inoltre che per l’anno 2013, in generale, non è dovuta l’Imu per l’abitazione principale e le relative pertinenze, pertanto il relativo reddito concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef. Tuttavia è prevista una deduzione dal reddito complessivo di un importo fino all’ammontare della rendita catastale dell’unità immobiliare stessa e delle relative pertinenze. Diversamente, non sono dovute l’Irpef e le addizionali per le abitazioni principali e pertinenze per le quali è dovuta l’Imu per il 2013 (ad esempio abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 – “abitazioni di lusso” e abitazioni per le quali è dovuta esclusivamente la prima o la seconda rata dell’Imu oppure la cd. “Mini Imu”). In queste ipotesi, poiché il reddito dell’abitazione principale non concorre al reddito complessivo, non spetta la relativa deduzione. Nella colonna 12 “Casi particolari Imu” va indicato il codice 2.
L’Agenzia delle Entrate, (Ris. 2007/328), ha chiarito che, in caso di acquisto in fasi successive delle quote di proprietà dell’immobile adibito ad abitazione principale, gli interessi passivi sui quali calcolare la detrazione sono individuati per ogni singola fase di acquisto, anche quando il nuovo mutuo stipulato estingue un mutuo immobiliare precedente. Nel caso di specie, il contribuente ha acquistato l’intera proprietà immobiliare adibita ad abitazione principale attraverso due distinti contratti di compravendita e di mutuo. Per ogni singola quota acquisita è necessario individuare la parte di interessi detraibili: moltiplicando il costo di acquisizione della quota dell’immobile per gli interessi pagati e dividendo l’importo così ottenuto per il capitale dato in mutuo (riferito a tale quota di immobile).
Ai fini della detrazione IRPEF, infatti, in caso di mutuo eccedente il costo sostenuto per l’acquisto dell’immobile, l’agevolazione rimane limitata alla somma del valore dell’immobile indicato nel rogito notarile ed i relativi oneri accessori.
Oneri accessori
Gli oneri accessori relativi al mutuo restano, invece, detraibili anche in caso di rinegoziazione o stipula di un nuovo mutuo sull’abitazione principale. La Detrazione Irpef del 36% sulle spese di Ristrutturazione Edilizia non necessita della DIA per la richiesta dell’agevolazione.
L’Agenzia delle Entrate, ha chiarito inoltre che, per beneficiare della detrazione IRPEF del 36% (art. 1 co. 1 della L. 449/97), è possibile non allegare la dichiarazione di inizio lavori (DIA) all’atto della richiesta dell’agevolazione qualora tale dichiarazione non sia prevista dall’Amministrazione locale. In caso di verifica sulla natura degli interventi realizzati da parte dell’Amministrazione finanziaria, il contribuente può redigere una dichiarazione sostitutiva, non necessariamente autenticata, dell’atto di notorietà ex art. 47 del DPR 445/2000, quale prova sulla natura dell’intervento realizzato.
https://www.tasse-fisco.com/case/definizione-abitazione-principale-imu-tasi-tari/47806/
Detrazione sui canoni di affitto o locazione immobiliare
Vi segnalo poi l’articolo dedicato invece alla detrazione dei canoni di affitto immobiliare nel caso foste in affitto e sosteneste dei costi per la vostra abitazione principale.
Riferimenti normativi
Articolo 9, comma 9, D.Lgs. n. 23 del 2011 così come modificato dalla Legge di Stabilità 2014
Vi segnalo qualora foste interessati l’articolo dedicato alla tassazione della donazione di casa al figlio
Vi segnalo anche l’articolo dedicato all’elenco delle detrazione deduzioni nel 730 o modello Unico.
buongiorno
casa in comproprietà dove vive mia madre come abitazione principale in comodato gratuito (utilizzo 10)
devo inserire qualcosa nel campo casi particolari imu ?
io vivo in affitto nella stessa città se può essere un’informazione importante
grazie
Rodolfo
Buongiorno, se sono proprietario di una abitazione dove ho la residenza, ma per motivi di lavoro vivo dal lunedi al venerdi in affitto in un altra città, quali spese posso detrarre nel 730?
Lo dovete indicare perchè ne siete proprietari nel quadro dei fabbricati. Il codice ora non lo ricordo ma vedendo le istruzioni lo trova facilmente
Dovrebbe andare nell’articolo dedicato ai casi di esonero del 730
Per ciascun immobile indicare i dati di seguito descritti.
Colonna 1 (Rendita catastale): indicare la rendita catastale. La rivalutazione del 5 per cento della rendita verrà calcolata da chi presta l’assistenza fiscale. Per i fabbricati non censiti o con rendita non più adeguata indicare la rendita catastale presunta; se le rendite dei fab- bricati sono state aggiornate, va indicata la nuova rendita.
Nel caso di immobile di interesse storico o artistico la rendita catastale va riportata nella misura ridotta del 50 per cento.
I soci di società semplici e di società equiparate (ai sensi dell’art. 5 del TUIR) che producono reddito di fabbricati, devono indicare in que- sta colonna il reddito attribuito dalla società e non la rendita catastale e devono indicare nella colonna 2 “Utilizzo” il codice 16 o 17. Colonna 2 (Utilizzo): indicare uno dei codici di seguito elencati, che individuano l’utilizzo dell’immobile:
‘1’ immobile utilizzato come abitazione principale. Si considera abitazione principale quella in cui il contribuente o i suoi familiari (co-
niuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) dimorano abitualmente.
Per l’abitazione principale spetta la deduzione dal reddito complessivo fino all’ammontare della rendita catastale della casa e delle sue pertinenze, calcolata tenendo conto della quota di possesso e del periodo dell’anno in cui la casa è stata adibita ad abitazione principale. La deduzione spetta anche quando la casa è la dimora principale soltanto dei familiari del contribuente, che lì risiedono. La deduzione viene calcolata da chi presta l’assistenza fiscale. È bene ricordare che la deduzione per l’abitazione principale compete per una sola unità immobiliare, per cui se il contribuente possiede due immobili, uno adibito a propria abitazione principale e l’altro utilizzato da un proprio familiare, la deduzione spetta esclusivamente per il reddito dell’immobile che il contribuente utilizza come abi- tazione principale. La deduzione per l’abitazione principale spetta anche nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abituale per il ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purché la casa non sia locata.
Se l’unità immobiliare in parte è utilizzata come abitazione principale e in parte è concessa in locazione va indicato in questa colonna il codice 11 o 12.
Il codice ‘1’, relativo all’abitazione principale, può essere indicato anche nelle seguenti ipotesi:
quando la casa è la dimora principale soltanto dei familiari del contribuente, che lì risiedono;
nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abituale per il ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purché la casa non sia locata.
Se il contribuente possiede due immobili, uno adibito a propria abitazione principale e l’altro utilizzato da un proprio familiare, il co- dice 1 può essere indicato solo per l’immobile che il contribuente utilizza come
Per le abitazioni principali e le pertinenze assoggettate a Imu (come ad esempio le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) non sono dovute Irpef e addizionali. In questo caso nella colonna 12 “Casi particolari Imu” va indicato il codice 2 e poiché il reddito dell’abitazione principale non concorre al reddito complessivo, non spetta la relativa deduzione;
scusate help me!
mio padre ha due case site nello stesso comune :
in una ci vive lui e per lui è abitazione principale e I° casa
nell’altra ci vivo io a titolo gratuito ( senza registrazione di comodato) e per me è abitazione principale ( bollette intestate).
Per quest’ultima mia padre può dedurre la rendita catastale ?
e se si in che misura?
Grazie per l’aiuto.
Alida
Buonasera, noi abitiamo in una prima casa di mia proprietà che sono la moglie ma mio marito ha ancora la residenza con sua madre che ha il 50% di comproprietà di prima casa con lui e ci abita pagando il mutuo ancora per molti anni. Considerando che hanno stipulato il contratto del mutuo cointestato molto prima che ci conoscessimo e ci sposassimo non sorgono problemi se facciamo 730 singoli? O deve prendere lui la residenza di dove risiediamo? Per la residenza diversa da quella della moglie in possesso della casa sono previste sanzioni salatissime? Grazie per l’informazione. Emiliana
tasi a giugno la detrazione di 30 euro lo tolta tutta la mia domanda a dicembre non faccio alcuna detrazione cosi vado a pari
Possiedo un appartamento dove vivo, ma non ho alcun reddito devo presentare la dichiarazione per l’appartamento di mio possesso?
Grazie
Salve, mio marito ha ricevuto in donazione l’abitazione principale del padre che si è riservato, però, il diritto di abitazione. Vorrei sapere se l’immobile va indicato nella nostra dichiarazione dei redditi ed eventualmente con quale codice.
Salve,
ho 2 domande per le quali ho bisogno di risposta:
1) per l’appartamento non adibito a abitaz. principale deve essere indicato nel 730 la pertinenza (Garage) e come deve essere indicato (cod. 2 x utilizzo e nella colona 12?)?
2)nel 730 deve essere indicato il periodo (di 21 gg.) tra la data di acquisto immobile adibito a 1a casa e la data di trasferim. residenza principale nell’appartamento? Come deve essere indicato (con il codice 2 in colonna 2 per 21 gg.?)
Grazie e cordiali saluti
nel riepilogo redditi viene indicato: redditi abitazione principale (non soggetto a imu) 771
le rendite sono:b1-1339
b2-68
b3-60
proprietà al 50% con moglie.
Come viene calcolato il 771??
Ho una casa in comproprietà con mio padre formata da due unità immobiliari, in una abito io e nell’altra mio padre. Per quella in cui abita mio padre devo indicare un codice particolare in colonna 12 del quadro B.
buongiorno, mia figlia ha acquistato una abitazione che sta ora ultimando, di conseguenza non ci abita ancora, l’abitazione è accatastata con rendita catastale. Chiedo: nel quadro B nella casella 2 cosa devo indicare, secondo Voi, il call center dell’agenzia delle entrate mi ha detto 9 ma con atto notorio che specifichi che non ci sono gli allacciamenti. L’operatore mi ha riferito pari pari quello che è spiegato nelle istruzioni. Però se devo avere l’atto notorio lo devo richiedere ora o quando, e se me lo chiederanno? Vi ringrazio
si anche quella se sua o se paga canoni per l’affitto
sonmo una lavoratrice dipendente e devo richierdere gli assegni familiari nella determinazione del reddito oltre al reddito di lavoro dipendente nella voce altri redditi devo inserire anche l’abitazione dove vivo?
Ho un appartamento con relativo box di pertinenza più un posto auto. Il posto auto nel 730 deve essere indicato con il codice 5 e va anche compilata la colonna casi particolari imu con codice 2?
Sì ma sapete dirmi se mia moglie ha un reddito di 2170 euro e possiede meta’abitazione principale 399 euro circa e ‘a mio carico oppure no? Grazie
Salve, ho una casa in conproprietà con mia moglie la cui rendita catastale è di 705,00€ e di cui pago il mutuo cointestato.
Mia moglie non lavora. La domanda è: posso fare il 730 congiunto (sost. imp. datore di lavoro) e detrarre la quota interessi del mutuo mio e di mia moglie?
Salve, lo scorso anno ho acquistato un appartamento a mio figlio che risulta a mio carico in quanto percepisce un assegno che non costituisce reddito ( si tratta di un dottorato di ricerca esente IRPEF ai sensi dell’art.4, Legge 476/84 ). La domanda è : Posso detrarre le spese di intermediazione immobiliare dal mio reddito visto che per lui si tratta di prima casa e come dicevo è interamente a mio carico ?
la mia abitazione ha una porzione di essa (rendita catastale €. 646,00) con destinazione d’uso A/10. la stessa è una vera e propria pertinenza dell’abitazione principale ed utilizzata al servio della stessa. Quest’anno ho corrisposto al mio comune una IMU pari ad €. 412. Che numero debbo indicare nel mio 730 (Quadro B Colonna 2 – UTILIZZO – e 12 – Casi Particolari )
Salve, ho una casa in comprioprietà al 50% con mia madre, mia madre vive in questa casa , io in un altra (non di mia proprietà) dove ho la residenza con mio marito.
E’ corretto che io indichi l’immobile dove vive mia madre come seconda casa, anche se non ne ho un’altra di proprietà ? E quindi ci pago la TASI ?
In dichiarazione dei redditi si deve aggiungere la rivalutazione del 5% al valore catastale indicato sulle schede catastali ?
grazie
MIA MOGLIE HA SOLO IL REDDITO PRIMA CASA AL 50% CHE è DI € 449.
REDDITO SECONDA CASA A DISPOSIZIONE DEL 9,09%CHE è DI € 551.
HO SEMPRE FATTO LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA.
MIA MOGLIE DEVE PAGARE QUALCOSA AL FISCO?
LE CHIEDO: SE IO FACCIO LA DICHIARAZIONE SINGOLA E NON PRESENTO LA CONGIUNTA?
CIOè SE MIA MOGLIE NON DEVE PAGARE NIENTE, PERCHè DEVO FARE LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA?
GRAZIE.
Lo scaglione Irpef applicato a questa aliquota per cui immagini il 23 per cento di 481 euro…100 euro su per giù?
Salve vorrei sapere quanto incide sul reddito , ai fini irpef, di un pensionato da 470euro al mese una seconda casa con rendita catastale da 481 euro.