- non parametrata al reddito complessivo del contribuente;
- spettante al 50% a ciascun genitore non separato.
Detrazione fiscale per famiglie numerose
Trattandosi di una “ulteriore detrazione”, la stessa non spetta se il contribuente, pur avendo almeno quattro figli acarico, non ha diritto alle “ordinarie” detrazioni di cui all’art. 12 comma 1, lett. c) del Tuir, in conseguenza dell’elevato ammontare del suo reddito complessivo; l’ulteriore detrazione trova applicazione in misura intera, anche se la condizione dell’esistenza di almeno quattro figli a carico sussiste solo per una parte dell’anno (es. dalla nascita del quarto figlio);
Tuttavia i genitori non potranno accordarsi per suddividere la detrazione in maniera diversa dal 50% a testa.
Definizione di familiare anche in caso di separazione e divorzio
Per la definizione di familiare valida ai fini delle Nozione di familiare validai aif ini del Tuir dovreste far riferimento al comma 5 dell’articolo 5 dello stesso TUIR che li identifica nel coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
Nell’ipotesi di separazione legale, il coniuge separato, finchè non intervenga la sentenza di divorzio, rientra tra i familiari individuati dal citato comma 5 dell’articolo 5.
Nel caso di divorzio, al coniuge che ha trasferito la propria dimora abituale spetterà comunque il beneficio della detrazione, per la quota di spettanza, nell’ipotesi in cui presso l’immobile acquistato abbiano la propria dimora abituale i suoi familiari (ad esempio i figli). Ovviamente, tra i familiari non è ricompreso, in tale ipotesi, l’ex coniuge.
DETRAZIONI SPETTANTI AI SOGGETTI CHE PERCEPISCONO ASSEGNI DAL CONIUGE SEPARATO O DIVORZIATO
I soggetti che percepiscono degli assegni diversi da quelli per il mantenimento dal coniuge separato o divorziato, successivi all’emanazione di provvedimenti da parte del Giudice, spetta la stessa detrazione prevista per i soggetti pensionati con meno di 75 anni di età, ex art. 13, comma 3 del Tuir, invece di quella di cui al comma 5 (meno favorevole).
ASSEGNI PERCEPITI SOLO IN UN PERIODO DELL’ANNO
La detrazione compete in misura piena (con efficacia retroattiva a partire dall’anno di imposta 2007) anche qualora gli assegni in oggetto siano stati percepiti solo in un periodo dell’anno. Il parametro reddituale relativo al reddito complessivo Irpef su cui verificare il rispetto del requisito per fruire delle detrazioni d’imposta di cui agli artt. 12 e 13 del TUIR, deve essere considerato al netto del reddito (rendita catastale o canone di locazione) derivante dall’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Il recupero delle maggiori detrazioni spettanti può avvenire:
- ad opera del sostituto d’imposta, in sede di conguaglio di fine anno 2007 dei redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- oppure nell’ambito della dichiarazione dei redditi relativa al 2007 (modello 730/2008 o UNICO 2008 Persone fisiche).
LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER FRUIRE DELLA DETRAZIONE PER CARICHI DI FAMIGLIA SPETTANTI A ITALIANI RESIDENTI IN PAESI EXTRA-COMUNITARI
I soggetti considerati non residenti fiscalmente in italia ma che vivono in Italia (che in questa sede possiamo intendere semplicisticamente coloro che soggiornano in Italia meno di 183 giorni l’anno) devono presentare la documentazione originale prodotta dall’autorità consolare del Paese d’origine, tradotta in lingua italiana, con asseverazione da parte del Prefetto competente per territorio; I soggetti non residenti che non vivono in Italia possono presentare, in alternativa, la documentazione con apposizione dell’Apostille, nel caso in cui i soggetti provengano da Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 5.10.61, ovvero la documentazione validamente formata dal Paese d’origine, tradotta in italiano e asseverata come conforme all’originale dal consolato italiano del Paese d’origine. I soggetti non residenti di origine italiana dovranno presentare la documentazione validamente formata nel Paese ove sono considerati. I soggetti non residenti possono richiedere la documentazione per ottenere la detrazione anche alle competenti autorità del Paese di residenza (e non solo, quindi, a quelle del Paese d’origine).
Indicazione della detrazione fiscale per famiglie numerose nel 730 e compilazione
Casella “Percentuale ulteriore detrazione per famiglie con almeno quattro figli”: è riconosciuta un’ulteriore detrazione di 1.200,00 euro, in presenza di almeno quattro figli a carico. In questa casella va indicata la percentuale di detrazione spettante.
In generale, la detrazione per “famiglie numerose” deve essere ripartita nella misura del 50 per cento tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati e non è possibile decidere di comune accordo una diversa ripartizione come previsto per le detrazioni ordinarie. Nel caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro la detrazione compete per intero.
Fattispecie particolari
In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la percentuale di detrazione è quella spettante in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Se uno solo dei genitori è in possesso dei requisiti (ad esempio in presenza di due figli avuti con un coniuge e due figli con un altro coniuge), l’ulteriore detrazione gli spetta per intero, anche se l’altro coniuge non è a suo carico (circolare n. 19/E del 2012, par. 4.2). La detrazione per “famiglie numerose” non spetta per ciascun figlio ma è un importo complessivo e non varia se il numero dei figli è superiore a quattro. Se l’ulteriore detrazione per figli a carico risulta superiore all’imposta lorda diminuita di tutte le altre detrazioni, l’importo pari alla quota della ulteriore detrazione che non ha trovato capienza verrà considerato nella determinazione dell’imposta dovuta e, pertanto, comporterà un maggior rimborso o un minor importo a debito.
Casella “Numero figli residenti all’estero a carico del contribuente”: va compilata se in uno o più righi del prospetto il contribuente non ha potuto indicare il codice fiscale dei figli in quanto residenti all’estero (righi da 2 a 5 per i quali è barrata la casella “F” o “D”), In questo caso, oltre a compilare il prospetto dei familiari a carico è necessario riportare in questa casella il numero di figli residenti all’estero per i quali non è stato indicato il codice fiscale. Questa informazione consente di determinare correttamente la detrazione per figli a carico, che risulta diversamente modulata in base al numero di figli. Ad esempio, se nel prospetto familiari a carico sono stati compilati tre righi relativi a tre figli residenti all’estero ma solo per uno di essi è stato indicato il codice fiscale, nella casella “Numero figli residenti all’estero a carico del contribuente” dovrà essere indicato il valore 2. Vi ricordo che di anno in anno si potrebbero aver delle variazioni nei codici e nel nome delle celle per cui andate sempre a verificare con le istruzioni alla mano.
Atri casi particolari di familiari a carico fiscalmente
Sul sole24ore del 9 giugno 2015 ho trovate anche altri esempi che possono esservi utili e di cui vi riporto una sintesi.
Il figlio del fratello
Il figlio del Fratello non è a considerabile carico se ha un reddito inferiore a 2.840,51 euro e risulta convivente nello stato di famiglia in quanto non ricompreso nella categoria fiscale degli «altri familiari» prevista dall’articolo 12 del Tuir. Questa norma, allo scopo, rinvia all’articolo 433 del Codice civile
Quantificazione dei mesi che sono a carico fiscalmente: nuovi nati
Il computo dei giorni di lavorativi rileva solo per il calcolo delle detrazioni per lavoro di cui all’articolo 13 Tuir e non anche per la quantificazione delle detrazioni di cui al precedente articolo 12, previste in relazione ai familiari a carico . Pertanto, a questo ultimo scopo va assunto come riferimento il periodo di dodici mesi per entrambi i figli.
Il figlio residente all’estero e iscritto all’Aire
Nel caso di filgio che lavora all’estero ma ha una casa in italia da cui percepisce redditi se supera la soglia non è a carico indipendentemente dal fatto che i redditi sono prodotti all’estero (comma 1324, articolo 1, legge 296/2006). La soglia poi va valutate non in base ai mesi ma su tutto l’arco del periodo di imposta indipendentemente per esempio dal fatto che uno ha lavorato solo x mesi rispetto ai 12.
Interessi passivi per immobile concesso in comodato al figlio
Gli interessi passivi sono detraibili dal proprietario anche se l’immobile è utilizzato come abitazione principale da un familiare, purchè questi rientri nel grado di parentela previsto dall’articolo 5 ,Tuir. La condizione sul se sia fiscalmente a carico non rileva in quanto qui parliamo proprio di una altro articolo del Tuir.
Ripartizione delle detrazioni fiscali dei figli tra i due coniugi
Le spese sostenute dai genitori in favore dei figli in misura diversificata sono liberamente deducibili/detraibili in ragione dell’entità degli esborsi da ciascuno e non necessariamente al 50% per cento.
Borsa di studio di 20 mila euro dall’estero
La borsa di studio percepita all’estero dal contribuente residente in Italia anche se non iscritto all’AIRE può assumere rilevanza reddituale in entrambi gli Stati. L’importo va dichiarato come reddito assimilato dal percettore, che non potrà essere a carico del genitore, essendo il reddito estero di importo superiore a 2.840,51 euro
Approfondimento sulle detrazioni:
Detrazioni per i familiari a carico nel modello 730
Elenco della documentazione da portare al CAF
Tabella Deduzioni e detrazioni 730 e mod.Unico
Come effettuare il pagamento: Novità dal 2020
L’art. 1, commi 679 e 680, della legge di Bilancio 2020 ha previsto che dal primo Gennaio 20202 tutte le detrazioni da riportare nel 730 siano supportate da un pagamento effettuato con strumenti tracciabili.
Questo significa che alla cassa il pagamento dovrà essere effettuato con Bancomat, Carta di Credito, Bonifico bancario. Per strumenti di pagamento tracciabili si intendono quelli definiti dall’art. 23, D.Lgs. n. 241/1997.
La novità non si estende tuttavia all’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e alle prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.