Nel caso in cui abbiate svolto due o più lavori nel corso dell’anno, sia contemporaneamente sia non, vediamo come comportarsi per i calcolo delle imposte di fine anno, a cosa prestare attenzione e come si effettua la compilazione della dichiarazione dei redditi.
La tassazione e i dati da indicare nella dichiarazione dei redditi sarà uguale indipendentemente dal modello che utilizzerete (730, 730 precompilato, modello Redditi PF o modello Unico). Varrà anche nel caso in cui per 1 o più di quest abbiate il sostituto di imposta (il datore di lavoro per intenderci) ovvero stiate svolgendo attività di lavoro autonomo con partita Iva. In quest’ultimo esempio variano solo i quadri da compilare.
Gli elementi a cui prestare attenzione sono:
- Raccolta e verifica dei dati contenuti nelle certificazioni uniche. Talvolta questi son inferiori a quanto effettivamente si era concordato o ricevuto dal datore di lavoro. Meglio quindi sempre controllare la CU che si riceve i primi di marzo.
- Cumulo di tutti i redditi percepiti ad eccezione di quelli derivanti da regimi forfettari che prevedono l’applicazione di una imposta di sostituzione in quanto sono esclusi dal cumulo del reddito ai fini IRPEF: verificare di avere la documentazione attestante tutti i redditi percepiti nell’anno (prestazioni occasionali, collaborazioni, CU, contratti a tempo determinato o indeterminato)
- Richiesta conguaglio IRPEF ai datori di lavoro successivi che operano in qualità di sostituto di imposta per evitare l’applicazione di una ritenuta in busta paga minore di quella che dovrebbe essere applicata se si considerasse il cumulo di tutti i redditi.
Cosa fare con due o più certificazioni Uniche
Prima di tutto sarete obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Come avrete letto nella Guida gratuita al 730 infatti questo caso non rientrate tra le cause di esclusione per la compilazione. Come comportarsi nel caso in cui si siano avuti durante l’anno due o più datori di lavoro?
Può succedere per esempio a causa di un’interruzione di rapporto di lavoro per licenziamento o per dimissioni volontarie o per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e successivamente si sia stipulato un nuovo contratto di lavoro fino al 31 dicembre o anche prima.
730 con due certificazioni uniche: come comportarsi
Nel caso in cui abbiate due o più datori di lavoro (ovvero sostituti d’imposta) nel corso dell’anno è molto importante che chiediate al secondo datore di lavoro di effettuare le operazioni di conguaglio Irpef. Nella sostanza si tratta di comunicare al datore di lavoro attuale di prendere in considerazione anche i Redditi percepiti nel periodo d’imposta che va dal 1 gennaio fino all’attuale datore di lavoro. Questa comunicazione è molto importante in quanto ci sono tantissime persone che cambiando il lavoro si stupiscono di avere una posta paga particolarmente elevata rispetto alla precedente, seppur parità o poca differenza rispetto alla RAL precedente. Purtroppo è solo un’illusione in quanto a fine anno quando si andranno a calcolare le imposte su tutti i redditi percepiti e le ritenute subite nel corso dell’anno emergerà una differenza da pagare a debito anche detto conguaglio Irpef a debito.
Questo capita spessissimo e porta ad avere una brutta sorpresa nel momento in cui si va a fare la dichiarazione dei redditi in quanto se non si richiede all’attuale datore di lavoro di effettuare le operazioni di conguaglio naturalmente applicherà una trattenuta in busta paga minore di quella derivante dalla somma di tutti redditi percepiti nel corso dell’anno.
All’interno del quadro relativo ai redditi di lavoro dipendente ci sta una sezione proprio dedicata all’indicazione dei dati del sostituto d’imposta che effettuerà le operazioni di conguaglio. In questo quadro si dovrà indicare il cognome il nome o la denominazione sociale del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio Irpef, il suo codice fiscale, il comune di residenza o della sede legale nonché altri dati riguardanti l’anagrafica della persona fisica o del datore di lavoro società giuridica.
Quanto affermato sopra è oggetto di chiarimenti vale anche nel caso in cui la persona fisica ha svolto due lavori contemporaneamente.
Esempio calcolo tasse con due datori di lavori senza conguaglio IRPEF
Nell’esempio vediamo il caso di una persona che non ha chiesto il conguaglio IRPEF al secondo datore di lavoro e si è trovato una bella sorpresa a fine anno con le imposte da pagare. Il contribuente ha ricevuto una prima Certificazione unica sul primo lavoro di 20 mila euro con ritenute calcolate correttamente per 4.800. Poi ha interrotto il lavoro ed ha svolto fino a dicembre un secondo lavoro con una RAL di 15 mila euro e si è scordato di chiedere alla seconda società il conguaglio in busta paga. Ecco cosa avviene:
Reddito imponibile | Ritenute | ||||
Prima certificazione Unica | 20.000,00 | 4800,00 | |||
Seconda certificazione | 15.000,00 | 3.450,00 | |||
Reddito cumulato | 35.000,00 | ||||
Ritenute subite | 3.938,00 | ||||
IRPEF da versare | – 9.620,00 | ||||
Conguaglio a debito | – 5.682,00 | ||||
Reddito cumulato | 35.000,00 | ||||
Scaglio di reddito Irpef | Imposta da pagare Irpef | Limite Minimo | Limite Massimo | Aliquota Irpef (%) | Imposte calcolate |
fino a euro 15.000,00 | 23% sull’intero importo | – | 15.000 | 23% | 3.450 |
oltre euro 15.000,00 e fino a euro 28.000,00 | 3.450,00 + 27% parte eccedente 15.000,00 | 15.000 | 28.000 | 27% | 3.510 |
oltre euro 28.000,00 e fino a euro 55.000,00 | 6.960,00 + 38% parte eccedente 28.000,00 | 28.000 | 55.000 | 38% | 2.660 |
oltre euro 55.000,00 e fino a euro 75.000,00 | 17.220,00 + 41% parte eccedente 55.000,00 | 55.000 | 75.000 | 41% | – |
oltre a euro 75.000,00 | 25.420,00 + 43% parte eccedente 75.000,00 | 75.000 | 43% | – | |
Totale Imposte Lorde | Totale imposte Lorda | 9.620 | |||
Aliquota effettiva | 27% |
Casi particolari: due lavori contemporaneamente
Per questo caso potete leggere l’articolo dedicato proprio alla tassazione di due lavori svolti contemporaneamente