Quali spese possono essere portare in detrazione pper il fotovoltaico
Le spese sono quelle necessario alla costruzione e la realizzazione ossia tutte quelle spese atte nel senso di necessarie a far entrare in funzione l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia fotovoltaica. Inutile quindi mettersi ad elencarle in quanto non avrei le competenze tecniche per farlo ma vi do lo strumento per identificarle sperando possa esservi utile. Dalla progettazione alla messa in funzione le attività ed i relativi costi che sostenete rientreranno nel plafond della spesa massima ammessa a detrazione che vedremo più avanti.
Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico costruito
Essendo una detrazione fiscale squisitamente diretta alle persone fisiche e non ai titolari di partita Iva se non limitatamente alla detinazione personale dell’impianto sarà necessario rispettare alcune caratterisitiche che orami abbiamo bene individuato per catalogare l’impianto fotovoltaico a servizio dei consumi personali e dell’abitazione. Tale fattispecie si realizza nel caso in cui sia di potenza inferiore ai 20 kw e comunque dovrà essere legalo all’abitazione, nel senso che non potrà aprire un impianto fotovoltaico totalmente scollegato dalla rete di casa in un pesto sperduto che cede solo energia o anche farne 10 da 19 kw che cedono energia è beneficiare della detrazione fiscale.
Cosa fare per fuire della detrazione del 36% (fino al 31 dicembre 2014 del 50%)
Per fruire della detrazione fiscale non c’è niente da fare di diverso rispetto alel altre detrazioni fiscali pertanto dovrete solo mantenere copia della fattura o ricevuta fiscale dell’acquisto o del contratto di acquisto, manutenzione e installazione se l’avete richiesta (immagino di si) e possibilmente anche copia della contabile bancaria che prova l’avvenuto sostenimento della spesa dal vostro conto corrente in modo tale da avere la certezza che siete stati voi ad effettuare quell’acquisto in quell’anno oggetto della dichiarazione fiscale.
Non impazzite a farvi rilasciare attestzioni dal venditore come feci io per avere la prova provata che quell’impianto, finestra o altro generava un risparmio energetivo perché la sola energia prodotta da fonte rinnovabile di per sé genera un risparmio energetico per cui gode del benefeicio della detrazione fiscale.
Incompatibilità con la tariffa incentivante ma non con lo scambio sul posto
Elemento particolare ricopre quello della compatibilità con la tariffa incentivante in quanto al contrario di quanto avviene con lo scambio sul posto. A tal proposito vi segnalo se siete interessati l’articolo dedicato a come richiedere la tariffa incentivante.
Quanto è possibile detrarsi
Con il Governo Letta assistiamo all’incremento della detrazione fiscale dal 36% al 50% e l’incremrnto della soglia di ammissibilità dei lavori da 48 mila a 96 mila. Pertanto il massimo beneficio fiscale fruibile è pari a 48 mila euro nette, niente male che ne pensate.
Dove indicarle nella dichiarazione dei redditi
Per fuire della detrazione fiscale ovviamente dovrete poi indicarli correttamente nella dichiarazione dei redditi modello 730 o modello unico nello stesso posto in cui per intenderci indicale le spese di ristrutturazione degli immobili ossia nella SEZIONE III A – SPESE PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE.
Per completezza vi ricordo che non solo il fotovoltaico prevede tale detrazione ma anche tutte le energie derivanti da fonti rinnovabili per cui anche la produzione di energia eolica e quindi anche la realizzazione e costruzione di impianti eolici. Vi ricordo anche altri articoli che potete trovare nella categoria a destra relativa alle fonti rinnovabili ed in particolare modo fotvoltaico ed eolico.
Rifrimenti normativi
Articolo 16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir