Entra in vigore il nuovo ISEE (acronimo di Indicatore Situazione Economica Equivalente), ovvero il documento che consente alle amministrazioni di valutare lo stato economico di quei cittadini che chiedono la corresponsione di prestazioni sociali agevolate.
Come si può facilmente comprendere, si tratta di un documento connotato da estrema importanza, il quale dovrebbe essere di conseguenza spingere il cittadino interessato a compilarlo con la massima attenzione.
L’ISEE errato può essere rifatto in modo da eliminare gli eventuali difetti?
Inoltre, in caso di risposta positiva, come è possibile operare le rettifiche sulla DSU che è già stata inviata e, di conseguenza, convalidata dall’INPS? Altra questione che fa sorgere importanti quesiti è quella relativa alle sanzioni: quando scatta la multa che dovrebbe colpire tutti coloro che hanno dichiarato dati inesatti e, perciò, non corrispondenti al vero?
Partiamo quindi proprio dall’ISEE, che dopo la riforma operata prevede nuove modalità di calcolo relative al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Un mutamento sfociato nella proposizione di nuovi moduli per la richiesta dell’attestazione e nel mutamento dell’iter collegato al rilascio di tutte le certificazioni che si rendano necessarie in questa fase.
In base alla nuova normativa, tutti coloro che siano interessati a richiedere il certificato devono ora rivolgersi al Comune, ai patronati sindacali o ai CAF dislocati lungo tutto il territorio peninsulare, all’Ente che eroga la prestazione oppure all’INPS nel caso in cui si disponga del Pin dispositivo. Una volta che siano stati compilati i modelli relativi alla prestazione desiderata, non resterà che attendere la maturazione dei necessari tempi tecnici per il rilascio dell’ISEE.
I passaggi tecnici prevedono in particolare un arco di quattro giorni lavorativi per tutti i soggetti i quali abbiano acquisito la dichiarazione sostitutiva unica e provveduto a spedire la documentazione ISEE tramite la via telematica utilizzando il sistema ISEE messo a disposizione dall’INPS.
Una volta espletato questo primo passaggio, entro e non oltre il quarto giorno lavorativo seguito al ricevimento delle informazioni oggetto di autodichiarazione e all’inoltro della richiesta da parte dell’INPS, il sistema ISEE provvede a sua volta all’acquisizione dei dati presenti nell’anagrafe tributaria. Sarà poi l’INPS, entro il secondo giorno lavorativo seguente all’acquisizione dei dati dell’Agenzia delle Entrate, sulla base delle informazioni oggetto di autodichiarazione da parte del cittadino e della mole di informazioni disponibili all’Amministrazione Finanziaria, a procedere al calcolo dell’ISEE. Espletato questo complesso iter, ancora l’INPS provvederà inoltre a rendere disponibile l’ISEE, mentre il suo rilascio dovrebbe aver luogo in un arco temporale compreso in dieci giorni lavorativi.
Naturalmente tutto questo al netto di eventuali errori, che possono sempre essere commessi nella compilazione di modelli riservati alle amministrazioni e che spesso sono soltanto il frutto di una mancata comprensione. In questi casi si parla di ISEE errato, ovvero di quella attestazione tale da essere inficiata da errori, solitamente in quella parte di informazioni che sono oggetto di autodichiarazione da parte del cittadino, oppure, anche se è il caso meno frequente, in quella che fa relazione ai dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che a sua volta li fornisce attingendo dai propri archivi
Una mole di informazioni che sono chiamate a ricostruire il reale stato finanziario del richiedente e le quali sono desunte ad esempio dalle operazioni relative all’acquisizione, alla vendita o la donazione di immobili, comprese le variazioni catastali, dalle dichiarazioni dei redditi presentate in precedenza (ove sussistano le basi reddituali per poterlo fare), dalle agevolazioni magari chieste in precedenza e riconosciute. In questo vasto pacchetto di informazioni non vanno poi dimenticate quelle messe a disposizione proprio dall’INPS, ad esempio l’erogazione di trattamenti previdenziali o assistenziali, oppure la corresponsione di indennità come quella relativa all’accompagnamento, di assegni familiari, per la maternità o collegate alla nascita del terzo figlio.
In questa fase, può quindi accadere che le dichiarazioni fatte in regime di autocertificazione dal cittadino possano essere errate, magari riportando il reddito cumulato invece di quello dell’anno prima, che è in effetti quello richiesto per il rilascio dell’ISEE. Una volta appurato l’errore, al dichiarante non resta che operare l’immediata richiesta di poter apportare la rettifica del dato sbagliato.
La compilazione del modello integrativo ISEE
Una operazione che può essere portata a termine abbastanza facilmente, entro dieci giorni dalla ricezione dell’attestazione da parte dell’INPS, usando il modello integrativo, in cui deve essere opportunamente compilata la sezione II presente all’interno del quadro FC8, indicando il valore di reddito reale.
Chi non si sente sicuro, può invece adottare una strada leggermente più tortuosa, ma in grado di assicurare una maggiore tranquillità psicologica, rivolgendosi in via preliminare proprio all’intermediario il quale ha provveduto al rilascio dell’ISEE, in modo da verificare insieme a lui quale sia la parte sbagliata, ovvero se il problema sorga dai dati auto dichiarati o dalle informazioni desunte dall’Agenzia delle Entrate.
Una volta che il problema sia stato individuato, spetta proprio all’intermediario il compito di provvedere alla compilazione del modulo integrativo ISEE FC.3, con l’inserimento delle inesattezze rilevate all’interno del quadro FC8 relativo a redditi, trattamenti e spese, ancora una volta sotto forma di autodichiarazione.
Terminata la compilazione del modello integrativo, sarà ancora l’intermediario prescelto a rilasciare da parte sua l’attestazione corretta, nella quale saranno debitamente riportate anche le informazioni oggetto di autodichiarazione o che siano state acquisite dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate e per le quali era stato riscontrato il difetto.
L’eventuale convalida del modello integrativo e della nuova dichiarazione sostitutiva unica recante le informazioni corrette, presuppone in pratica gli stessi tempi relativi alla prima richiesta, rinchiusi nell’ambito di dieci giornate lavorative. Va anche puntualizzato come il permanere di una discrepanza tra autodichiarazioni e dati in possesso a INPS o Agenzia delle Entrate porterà alla formazione di un’ISEE in cui saranno presenti tutti i dati dell’una e dell’altra parte, senza che ne venga inficiata la validità ai fini dell’erogazione della prestazione richiesta. L’ente che la eroga, ha comunque la possibilità di disporre a sua volta una integrazione documentale in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni rilasciate nel modulo integrativo. I nominativi dei contribuenti per i quali siano state rilevate anomalie saranno poi inoltrati all’autorità fiscale, cui spetta il compito di accertare che non siano presenti irregolarità.
Per chi si appresti a rettificare i dati auto dichiarati, va peraltro messo in rilievo come questo processo sia oggetto di puntuale controllo da parte dell’autorità fiscale e, in caso di dichiarazioni non rispondenti alla realtà, di sanzioni amministrative. Il cittadino che ha operato l’errore, infatti, una volta convocato si vedrà somministrare una sanzione che può variare sulla base di alcune variabili. Nel caso in cui siano state indebitamente ottenute somme inferiori a 3.999,96 euro, la sanzione può andare da 5.164 euro, il minimo, sino ad un massimo attestato a quota 25.822 euro. L’entità della multa è in pratica derivante dal calcolo sulla differenza tra la somma che il cittadino era tenuto a versare e quanto effettivamente corrisposto, dato infine triplicato.
In pratica, ove siano stati versati 700 euro in meno del dovuto, la multa ammonterà a 2100 euro.
Correzione Rettifica ISEE: i passi da compiere
ISEE Falso? un’altra storia
Se invece l’avete proprio falsificato allora è un’altra storia e vi invito a leggere l’articolo dedicato proprio alle sanzioni e multe per il falso ISEE.
Parliamo di errori o omissioni non necessariamente dovute a dolo o malafede o atti volontari ma che comunque determinano una situazione non rappresentativa della realtà che va a nocumento di altri soggetti che avrebbero avuto diritto ad eventuali trattamenti o agevolazioni al posto del dichiarante.
Aggiornamento ISEE Corrente
Vi sono delle situazioni reddituali o altri fattori intervenuti nei 12 mesi antecedenti la compilazione dell’ISEE corrente che possono portare ad un aggiornamento. Si sostanziano nella variazione della composizione del nucleo familiare oppure nella perdite o interruzione di lavoro sia esso a tempo indeterminato o determinato o anche chiusura della partita Iva. Per queste tipologie di casi potete leggere l’articolo gratuito che trovate qui nel seguito
Se può esservi utile vi segnalo anche altri articoli collegati
Ho trovato una sezione sul sito dell’INPS che consente di effettuare una simulazione del proprio indice e che trovate nell’articolo dedicato al calcolo del modello ISEE.
Guida allo Stato di Famiglia: dove e come presentare la richiesta
Detrazioni e Deduzioni Fiscali scordate nella dichiarazione dei redditi: come rimediare
ISEE: Principali novità introdotte
Il D.P.C.M. n. 159/2013 affianca all’ISEE Ordinario o Standard ulteriori ISEE da utilizzarsi per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni ed in presenza di determinate caratteristiche del nucleo familiare. Utilizzabile per la generalità delle prestazioni sociali agevolate (prestazioni o servizi ISEE ORDINARIO O sociali assistenziali la cui erogazione dipende dalla situazione economica del nucleo STANDARD del richiedente, compresi i servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate). Utilizzabile per le prestazioni per il diritto allo studio universitario previa
Con decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il
Ministero dell’Economia e delle finanze n. 347 del 4 ottobre 2019, pubblicato in data 7 ottobre
2019 nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed
entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione, sono stati approvati i nuovi modelli
ISEE e le relative istruzioni. La nuova modulistica sostituisce, a decorrere dal 23 ottobre 2019
(quindicesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto in esame), i
precedenti modelli ed istruzioni. Resta fermo, invece, il modello di attestazione allegato al
decreto direttoriale del 7 novembre 2014.
Si riepilogano, di seguito, le principali modifiche ed integrazioni apportate alla modulistica e
alle istruzioni ISEE:
- è stata integrata la leggenda del Quadro FC1 della DSU e del Quadro A “nucleo familiare
ristretto”, per adeguarla al nuovo requisito dell’età (età inferiore a 26 anni) richiesto
affinché il figlio maggiorenne, non convivente con i genitori e a loro carico IRPEF, faccia
parte del nucleo di questi ultimi; - è stata aggiornata nei modelli ISEE l’informativa sul trattamento dei dati personali a
seguito dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2016/679;
è stato inserito il nuovo periodo di validità della DSU (dal momento della presentazione al
31 dicembre successivo) nella ricevuta attestante la presentazione della DSU, nonché
nelle Istruzioni parte 1, paragrafo 3; - è stato modificato il modello sostitutivo e la parte 5 delle istruzioni per recepire
l’estensione del periodo di validità dell’ISEE corrente e le nuove fattispecie per le quali è
possibile richiedere l’ISEE corrente; - sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità e sono stati inseriti i riferimenti
(righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta
2017; - è stata inserita nelle istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 1.1.7 e parte 3, par. 1.2.1.1) la
nuova previsione normativa che eleva (da 2.840,51 euro a 4.000 euro), a decorrere dal
1° gennaio 2019, il limite per essere considerati a carico IRPEF per i figli di età non
superiore a 24 anni; - sono stati inseriti, all’interno delle Istruzioni, tre nuovi paragrafi relativi ai “Coniugi
separati legalmente o divorziati che risiedono nella stessa abitazione” (Istruzioni parte 2,
par. 1.1.4), ai “Componenti, già facenti parte di un nucleo ai fini ISEE, che continuano a
risiedere nella medesima abitazione” (Istruzioni parte 2, par. 1.1.8) e ai “Neo
maggiorenni in uscita da convivenza anagrafica o affidamento temporaneo” (Istruzioni
parte 2, par. 1.1.10); - è stato modificato il paragrafo relativo ai figli maggiorenni non conviventi (Istruzioni parte
2, par. 1.1.7) inserendo il nuovo requisito dell’età (età inferiore a 26 anni) di cui sopra;
sono state integrate le istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 5) per tenere conto della norma
che ha stabilito che per l’anno 2019 non rilevano nel calcolo dell’ISEE gli immobili
distrutti o dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali (art. 1, comma 986 della legge
n. 145 del 2018); - è stata inserita all’interno del quadro FC3 della DSU, nonché nelle istruzioni per la
compilazione (Istruzioni parte 2, par. 5) una integrazione in ordine alla possibilità di
contrassegnare, all’interno del quadro FC3, un immobile come “casa di abitazione”, anche
qualora non corrisponda più alla casa di residenza a seguito dell’acquisto di un nuovo
immobile adibito ad abitazione di residenza (indicato nel Quadro B); - è stato corretto nelle istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 6.2, punto 6) il punto della CU
(punto 7 in sostituzione del punto 8) in cui è indicata la quota esente relativa ai compensi
derivanti da attività sportive dilettantistiche. - Si informa che la nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili
nel sito www.inps.it, portale “ISEE post-riforma 2015”
ISEE UNIVERSITÀ identificazione del nucleo familiare di riferimento dello studente: utilizzabile per le prestazioni socio-sanitarie per cui è possibile scegliere un nucleo
ISEE SOCIOSANITARIO familiare ristretto rispetto a quello ordinario: Utilizzabile per le prestazioni socio-sanitarie residenziali, per cui è possibile scegliere
ISEE SOCIOSANITARIO un nucleo familiare ristretto; prevede differenze in alcune componenti di calcolo e RESIDENZE tiene conto della situazione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo
ISEE CON GENITORI NON Utilizzabile per le prestazioni rivolte ai minorenni/studenti universitari che siano CONIUGATI TRA LORO E figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi e tiene conto della situazione NON CONVIVENTI economica del genitore non convivente. È un aggiornamento dell’ISEE già rilasciato e calcolato in seguito a significative
ISEE CORRENTE variazioni reddituali o patrimoniali ovvero variazioni della situazione lavorativa o interruzione di trattamenti di almeno un componente del nucleo.
ISEE SBAGLIATO su immobili o reddito: chiarimenti dall’INPS
Rispetto all’ipotesi di errori nella rappresentazione del patrimonio immobiliare o nel reddito indicata nel modello ISEE cosi come scaricata dalla propria area riservata l’INPS fornisce alcuni chiarimenti.
Ho ricevuto l’attestazione ISEE e mi sono accorto che riporta omissioni/difformità, i dati patrimoniali da me indicati in DSU, tuttavia, sono corretti avendoli rilevati direttamente dalla certificazione che mi è stata rilasciata dagli intermediari finanziari e ciò anche con riferimento ai valori dei saldi e delle giacenze al 31 dicembre del secondo anno solare antecedente che ho riportato fedelmente.
A questo punto, posso utilizzare l’attestazione seppur difforme per richiedere la prestazione sociale che mi interessa?
RISPOSTA
Se l’attestazione ISEE rilasciata dall’INPS contiene omissioni o difformità del patrimonio mobiliare (o del reddito), si fa presente che l’attestazione medesima è valida a tutti gli effetti sulla base di quanto previsto dal DPCM 159/2013, ancorché difforme. Pertanto, si rappresentano le seguenti possibilità a seconda del caso:
a) se ha indicato correttamente tutti i valori del patrimonio mobiliare, come risultanti dalla certificazione rilasciata dall’intermediario finanziario (es. banca, poste italiane ecc.), anche con riferimento agli importi esatti dei saldi e delle giacenze medie riferibili al secondo anno solare antecedente (es. nel 2020, i saldi e le giacenze medie al 31 dicembre 2018), può presentare domanda per la prestazione sociale agevolata di suo interesse presso l’ente erogatore, utilizzando l’attestazione ISEE anche con omissioni o difformità. Difatti, se i valori indicati sono completi e corretti, anche facendo una nuova DSU risulterebbe comunque sempre difforme.
L’Ente che deve erogare la prestazione in questo caso ha facoltà di chiederLe la documentazione idonea per comprovare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione, ad esempio, inviandoLe un sms, una raccomandata, una lettera. Qualora dalla verifica della documentazione venga riscontrata la correttezza dei dati autodichiarati, l’ente erogatore riconoscerà il beneficio.
Tuttavia, se l’Ente erogatore non si avvale di tale facoltà e la documentazione non dovesse essere richiesta non sussistono, ai sensi di legge, i presupposti per l’Ente stesso per negarLe la prestazione in quanto si ribadisce che l’attestazione è valida sulla base del DPCM 159/2013;
b) se invece, ha omesso di indicare uno o più rapporti finanziari (ovvero redditi risultanti da certificazioni fiscali) deve presentare una nuova DSU o farsi rettificare la DSU precedente dal CAF, laddove l’errore l’abbia commesso l’intermediario. La nuova DSU dovrà contenere le informazioni che in precedenza erano state omesse o esposte non correttamente.
ISEE Sbagliato per Bonus Asilo nido o scuola in generale
Può verificarsi l’ipotesi in cui l’ISEE risulti attestato al momento della domanda, ma siano presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati.
Al riguardo, si ricorda che ogni qualvolta l’attestazione ISEE sia rilasciata con omissioni e/o difformità (art. 11, comma 5, del D.P.C.M. n. 159/2013), il richiedente la prestazione può regolarizzare la situazione con le seguenti modalità:
1) presentando idonea documentazione per dimostrare la completezza e veridicità dell’ISEE, attraverso i consueti canali;
2) presentando una nuova DSU, comprensiva delle informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte;
3) rettificando la DSU, con effetto retroattivo (qualora sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale). In tal caso, all’atto della rettifica il CAF dovrà inserire nel campo “data di presentazione” la data di iniziale presentazione della DSU che si intende rettificare. Giova precisare che tale operazione non è possibile qualora la DSU sia stata presentata con il PIN del cittadino.
Ciò premesso, ai fini del bonus asilo nido per gli eventi 2020, la presenza di omissioni e/o difformità nell’attestazione ISEE al momento della domanda comporta, analogamente alla mancanza di ISEE, la definizione della domanda in stato “accolta” con liquidazione dell’importo minimo di 136,37 euro mensili, sempre che sussistano gli altri requisiti di legge.
L’INPS avvalendosi dei contatti indicati nel modello di domanda (PEC/SMS/email), avvisa l’utente mediante l’invio di un’apposita comunicazione per segnalare la presenza dell’omissione e/o difformità da regolarizzare in una delle modalità sopra indicate.
All’atto della regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente con le modalità indicate precedentemente, l’importo spettante sarà integrato a decorrere dalla data della domanda.
Assegno Mantenimento per Moglie e Figli
>>>> Leggi il nuovo articolo dedicato all’indicazione dell’assegno di mantenimento per Moglie e Figli nel modello Isee o DSU
Salve,
A seguito di controlli da parte dell’Università mi sono vista assegnare il massimo della tassazione a causa di “studente indipendente” che però non ha tutti requisiti poiché ho un reddito personale inferiore alla soglia minima di 9.000 euro prevista dalla normativa per l’anno 2023 e che in pratica avrei dovuto integrare il protocollo isee dei miei genitori pure vivendo da sola da decenni..l’errore è avvenuto da parte del Caf al quale mi rivolgo per la documentazione..ho richiesto un isee per il diritto allo studio universitario e loro non hanno fatto nulla di tutto ciò..ora l’università mi ha indicato di chiedere una rettifica dell’isee 2023 con il richiamo del protocollo del genitore..ora loro mi dicono che ovviamente non è possibile perché è un isee oramai non più corrente..ed io per un errore di terze persone devono pagare una miriade di tasse che non dovrei pagare e con la carriera bloccata in università..a chi devo rivolgermi ??
Gentile tasse-fisco sono al 2 caf Labor che mi ripete che non possono loro modificare, rettificare l’ISEE corrente che io ho presentato da sola. Martedì mi reco presso un altra “sigla” sindacato. Chiedo: come è possibile che in teoria i CAF possono modificare ma in concreto alla richiesta segue un terzo NO. Se anche l’altra sigla mi dovesse dire NO che cosa devo fare visto che neanche l’impiegato dell’INPS può modificare? Chiedo a voi perché non so a chi domandare. Grazie.
Con piacere leggo che non sono la sola ad aver letto e confermato l’ISEE ordinario e completato l’ISEE corrente. Anch’io mi sono rivolta al CAF, a febbraio 2022, il quale mi rispose che non aveva l’autorizzazione a modificare e richiedere entrambi gli ISEE perché compilati in autonomia da me su portale INPS. Dietro suggerimento della sua collega, più disponibile, sono venuta a conoscenza della possibilità di presentare l’ISEE C. ma ho sbagliato e la svista è causata anche dalla voce INDENNITA inserita nel Quadro S3 – TR dove ho inserito l’indennità NASPI che viene considerato un reddito da lavoro dipendente anche se si è disoccupati. L’INPS dice di non poter modificare i dati e quindi mi convoca per nulla e il CAF dice lo stesso. Domando: Se io, il CAF e l’INPS non possiamo modificare i dati dell’ISEE mi dite a che servono questi uffici limitati? E’ corretto sanzionare un cittadino per errore di trascrizione al pari, se non meno, di un evasore fiscale? Che dire, ci danno l’autonomia di compilare ma non di rettificare oltre i loro termini eppure l’ INPS è un Istituto di Previdenza non Equitalia e dovrebbe essere più vicino al cittadino e invece è un burocrate privo di genialità riguardo a risoluzione oppure come ben riscontriamo non c’è volontà. Se tutti i cittadini dovessero rivalersi sull’INPS riguardo a ritardi e risposte “confuse” sarebbe estinto però quando perdiamo delle possibilità a causa sua dovrebbero risarcirci non solo per la perdita di una indennità ma anche per lo stress psicofisico causato, Se solo la legge fosse più forte nel tutelare il cittadino la PA lavorerebbe con più rispetto sapendo che l’impiegato potrebbe rimetterci del suo. In teoria è previsto ma nella pratica le cause costano troppo. Grazie perché leggendo voi mi sono rassicurata ( nel pm ritorno da un altro CAF se mi dice NO gli dico che si può fare (se vuole utilizza il mio SPID) e mi sento in compagnia. Grazie tantissimo.
xche italia ci sono cosi tanti farabutti ladri ed in europa no xisee io prendo da l 2018 sempre quelli e ho diritto de avvocato dufficio xche sempre i poveri cristi devono rimetterci su tutto sapeta q1uante tasse paghiamo noi italiani xmantenere classe politioca che in iotalia vale zero meglio andare esyero si vibve mille volte meglio meno tasse si paga xche inps non mi paga 4anni mancanti licenziato da ezienda ospedaliera verona 4anni fa chi mi paga i 4anni DIO è non mi sono licenziato io ma fatto da loro e mi an recato dabnni a me mi avevano detto ai 67anni avra i 4anni io 67anni li ho compiuti il 5maggio del 2022 ma anni non li vedo prima la beffa e poi l,inganno grazie
Buongiorno, ho fatto isee 2022 con dsu mini già a gennaio,
ora dovrei rifarlo per inserire isee-U,
Dal portale inps devo annullare il presente e rifarlo o cliccare su rettifica ?
Grazie.
Buona giornata
Salve avrei bisogno di un informazione,a gennaio 2021 come ogni anno ho portato al solito patronato caf la documentazione aggiornata del isee…dopo circa 10 giorni mi viene respinta …dicendo al caf che per loro risulta un’assicurazione di una polizza ma io non ho nessuna polizza …il mio reddito è sempre quello non è mutato e non ho nessuna polizza..a chi devo rivolgermi??il caf non sa cosa fare abbiamo anche fatto ulteriori rettifica inserendo dati uguali ….grazie a chi posso rivolgermi….in quanto ho un assegno sociale per vivere …ho paura che mi tolgano tutto …Grazie