ISEE sbagliato: si può rifare? Dove e con quali termini?

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nuovo isee... si può sbagliare? Come correggerlo? Ci sono multe?

Entra in vigore il nuovo ISEE (acronimo di Indicatore Situazione Economica Equivalente), ovvero il documento che consente alle amministrazioni di valutare lo stato economico di quei cittadini che chiedono la corresponsione di prestazioni sociali agevolate.
Come si può facilmente comprendere, si tratta di un documento connotato da estrema importanza, il quale dovrebbe essere di conseguenza spingere il cittadino interessato a compilarlo con la massima attenzione.

L’ISEE errato può essere rifatto in modo da eliminare gli eventuali difetti?

Inoltre, in caso di risposta positiva, come è possibile operare le rettifiche sulla DSU che è già stata inviata e, di conseguenza, convalidata dall’INPS? Altra questione che fa sorgere importanti quesiti è quella relativa alle sanzioni: quando scatta la multa che dovrebbe colpire tutti coloro che hanno dichiarato dati inesatti e, perciò, non corrispondenti al vero?
Partiamo quindi proprio dall’ISEE, che dopo la riforma operata prevede nuove modalità di calcolo relative al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Un mutamento sfociato nella proposizione di nuovi moduli per la richiesta dell’attestazione e nel mutamento dell’iter collegato al rilascio di tutte le certificazioni che si rendano necessarie in questa fase.

In base alla nuova normativa, tutti coloro che siano interessati a richiedere il certificato devono ora rivolgersi al Comune, ai patronati sindacali o ai CAF dislocati lungo tutto il territorio peninsulare, all’Ente che eroga la prestazione oppure all’INPS nel caso in cui si disponga del Pin dispositivo. Una volta che siano stati compilati i modelli relativi alla prestazione desiderata, non resterà che attendere la maturazione dei necessari tempi tecnici per il rilascio dell’ISEE.

I passaggi tecnici prevedono in particolare un arco di quattro giorni lavorativi per tutti i soggetti i quali abbiano acquisito la dichiarazione sostitutiva unica e provveduto a spedire la documentazione ISEE tramite la via telematica utilizzando il sistema ISEE messo a disposizione dall’INPS.
Una volta espletato questo primo passaggio, entro e non oltre il quarto giorno lavorativo seguito al ricevimento delle informazioni oggetto di autodichiarazione e all’inoltro della richiesta da parte dell’INPS, il sistema ISEE provvede a sua volta all’acquisizione dei dati presenti nell’anagrafe tributaria. Sarà poi l’INPS, entro il secondo giorno lavorativo seguente all’acquisizione dei dati dell’Agenzia delle Entrate, sulla base delle informazioni oggetto di autodichiarazione da parte del cittadino e della mole di informazioni disponibili all’Amministrazione Finanziaria, a procedere al calcolo dell’ISEE. Espletato questo complesso iter, ancora l’INPS provvederà inoltre a rendere disponibile l’ISEE, mentre il suo rilascio dovrebbe aver luogo in un arco temporale compreso in dieci giorni lavorativi.

Naturalmente tutto questo al netto di eventuali errori, che possono sempre essere commessi nella compilazione di modelli riservati alle amministrazioni e che spesso sono soltanto il frutto di una mancata comprensione. In questi casi si parla di ISEE errato, ovvero di quella attestazione tale da essere inficiata da errori, solitamente in quella parte di informazioni che sono oggetto di autodichiarazione da parte del cittadino, oppure, anche se è il caso meno frequente, in quella che fa relazione ai dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che a sua volta li fornisce attingendo dai propri archivi

Una mole di informazioni che sono chiamate a ricostruire il reale stato finanziario del richiedente e le quali sono desunte ad esempio dalle operazioni relative all’acquisizione, alla vendita o la donazione di immobili, comprese le variazioni catastali, dalle dichiarazioni dei redditi presentate in precedenza (ove sussistano le basi reddituali per poterlo fare), dalle agevolazioni magari chieste in precedenza e riconosciute. In questo vasto pacchetto di informazioni non vanno poi dimenticate quelle messe a disposizione proprio dall’INPS, ad esempio l’erogazione di trattamenti previdenziali o assistenziali, oppure la corresponsione di indennità come quella relativa all’accompagnamento, di assegni familiari, per la maternità o collegate alla nascita del terzo figlio.
In questa fase, può quindi accadere che le dichiarazioni fatte in regime di autocertificazione dal cittadino possano essere errate, magari riportando il reddito cumulato invece di quello dell’anno prima, che è in effetti quello richiesto per il rilascio dell’ISEE. Una volta appurato l’errore, al dichiarante non resta che operare l’immediata richiesta di poter apportare la rettifica del dato sbagliato.

La compilazione del modello integrativo ISEE

Una operazione che può essere portata a termine abbastanza facilmente, entro dieci giorni dalla ricezione dell’attestazione da parte dell’INPS, usando il modello integrativo, in cui deve essere opportunamente compilata la sezione II presente all’interno del quadro FC8, indicando il valore di reddito reale.

Chi non si sente sicuro, può invece adottare una strada leggermente più tortuosa, ma in grado di assicurare una maggiore tranquillità psicologica, rivolgendosi in via preliminare proprio all’intermediario il quale ha provveduto al rilascio dell’ISEE, in modo da verificare insieme a lui quale sia la parte sbagliata, ovvero se il problema sorga dai dati auto dichiarati o dalle informazioni desunte dall’Agenzia delle Entrate.

Una volta che il problema sia stato individuato, spetta proprio all’intermediario il compito di provvedere alla compilazione del modulo integrativo ISEE FC.3, con l’inserimento delle inesattezze rilevate all’interno del quadro FC8 relativo a redditi, trattamenti e spese, ancora una volta sotto forma di autodichiarazione.

Terminata la compilazione del modello integrativo, sarà ancora l’intermediario prescelto a rilasciare da parte sua l’attestazione corretta, nella quale saranno debitamente riportate anche le informazioni oggetto di autodichiarazione o che siano state acquisite dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate e per le quali era stato riscontrato il difetto.

L’eventuale convalida del modello integrativo e della nuova dichiarazione sostitutiva unica recante le informazioni corrette, presuppone in pratica gli stessi tempi relativi alla prima richiesta, rinchiusi nell’ambito di dieci giornate lavorative. Va anche puntualizzato come il permanere di una discrepanza tra autodichiarazioni e dati in possesso a INPS o Agenzia delle Entrate porterà alla formazione di un’ISEE in cui saranno presenti tutti i dati dell’una e dell’altra parte, senza che ne venga inficiata la validità ai fini dell’erogazione della prestazione richiesta. L’ente che la eroga, ha comunque la possibilità di disporre a sua volta una integrazione documentale in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni rilasciate nel modulo integrativo. I nominativi dei contribuenti per i quali siano state rilevate anomalie saranno poi inoltrati all’autorità fiscale, cui spetta il compito di accertare che non siano presenti irregolarità.

Per chi si appresti a rettificare i dati auto dichiarati, va peraltro messo in rilievo come questo processo sia oggetto di puntuale controllo da parte dell’autorità fiscale e, in caso di dichiarazioni non rispondenti alla realtà, di sanzioni amministrative. Il cittadino che ha operato l’errore, infatti, una volta convocato si vedrà somministrare una sanzione che può variare sulla base di alcune variabili. Nel caso in cui siano state indebitamente ottenute somme inferiori a 3.999,96 euro, la sanzione può andare da 5.164 euro, il minimo, sino ad un massimo attestato a quota 25.822 euro. L’entità della multa è in pratica derivante dal calcolo sulla differenza tra la somma che il cittadino era tenuto a versare e quanto effettivamente corrisposto, dato infine triplicato.
In pratica, ove siano stati versati 700 euro in meno del dovuto, la multa ammonterà a 2100 euro.

Correzione Rettifica ISEE: i passi da compiere

ISEE Falso? un’altra storia

Se invece l’avete proprio falsificato allora è un’altra storia e vi invito a leggere l’articolo dedicato proprio alle sanzioni  e multe per il falso ISEE.

Parliamo di errori o omissioni non necessariamente dovute a dolo o malafede o atti volontari ma che comunque determinano una situazione non rappresentativa della realtà che va a nocumento di altri soggetti che avrebbero avuto diritto ad eventuali trattamenti o agevolazioni al posto del dichiarante.

Aggiornamento ISEE Corrente

Vi sono delle situazioni reddituali o altri fattori intervenuti nei 12 mesi antecedenti la compilazione dell’ISEE corrente che possono portare ad un aggiornamento. Si sostanziano nella variazione della composizione del nucleo familiare oppure nella perdite o interruzione di lavoro sia esso a tempo indeterminato o determinato o anche chiusura della partita Iva. Per queste tipologie di casi potete leggere l’articolo gratuito che trovate qui nel seguito

> aggiornamento ISEE  CORRENTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se può esservi utile vi segnalo anche altri articoli collegati

Ho trovato una sezione sul sito dell’INPS che consente di effettuare una simulazione del proprio indice e che trovate nell’articolo dedicato al calcolo del modello ISEE.

Esenzione Ticket sanitario 

Guida allo Stato di Famiglia: dove e come presentare la richiesta

Detrazioni e Deduzioni Fiscali scordate nella dichiarazione dei redditi: come rimediare

ISEE: Principali novità introdotte

Il D.P.C.M. n. 159/2013 affianca all’ISEE Ordinario o Standard ulteriori ISEE da utilizzarsi per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni ed in presenza di determinate caratteristiche del nucleo familiare. Utilizzabile per la generalità delle prestazioni sociali agevolate (prestazioni o servizi ISEE ORDINARIO O sociali assistenziali la cui erogazione dipende dalla situazione economica del nucleo STANDARD del richiedente, compresi i servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate).                          Utilizzabile per le prestazioni per il diritto allo studio universitario previa

Con decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il
Ministero dell’Economia e delle finanze n. 347 del 4 ottobre 2019, pubblicato in data 7 ottobre
2019 nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed
entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione, sono stati approvati i nuovi modelli
ISEE e le relative istruzioni. La nuova modulistica sostituisce, a decorrere dal 23 ottobre 2019
(quindicesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto in esame), i
precedenti modelli ed istruzioni. Resta fermo, invece, il modello di attestazione allegato al
decreto direttoriale del 7 novembre 2014.
Si riepilogano, di seguito, le principali modifiche ed integrazioni apportate alla modulistica e
alle istruzioni ISEE:

  • è stata integrata la leggenda del Quadro FC1 della DSU e del Quadro A “nucleo familiare
    ristretto”, per adeguarla al nuovo requisito dell’età (età inferiore a 26 anni) richiesto
    affinché il figlio maggiorenne, non convivente con i genitori e a loro carico IRPEF, faccia
    parte del nucleo di questi ultimi;
  • è stata aggiornata nei modelli ISEE l’informativa sul trattamento dei dati personali a
    seguito dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2016/679;
    è stato inserito il nuovo periodo di validità della DSU (dal momento della presentazione al
    31 dicembre successivo) nella ricevuta attestante la presentazione della DSU, nonché
    nelle Istruzioni parte 1, paragrafo 3;
  • è stato modificato il modello sostitutivo e la parte 5 delle istruzioni per recepire
    l’estensione del periodo di validità dell’ISEE corrente e le nuove fattispecie per le quali è
    possibile richiedere l’ISEE corrente;
  • sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità e sono stati inseriti i riferimenti
    (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e certificazioni fiscali relative all’anno d’imposta
    2017;
  • è stata inserita nelle istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 1.1.7 e parte 3, par. 1.2.1.1) la
    nuova previsione normativa che eleva (da 2.840,51 euro a 4.000 euro), a decorrere dal
    1° gennaio 2019, il limite per essere considerati a carico IRPEF per i figli di età non
    superiore a 24 anni;
  • sono stati inseriti, all’interno delle Istruzioni, tre nuovi paragrafi relativi ai “Coniugi
    separati legalmente o divorziati che risiedono nella stessa abitazione” (Istruzioni parte 2,
    par. 1.1.4), ai “Componenti, già facenti parte di un nucleo ai fini ISEE, che continuano a
    risiedere nella medesima abitazione” (Istruzioni parte 2, par. 1.1.8) e ai “Neo
    maggiorenni in uscita da convivenza anagrafica o affidamento temporaneo” (Istruzioni
    parte 2, par. 1.1.10);
  • è stato modificato il paragrafo relativo ai figli maggiorenni non conviventi (Istruzioni parte
    2, par. 1.1.7) inserendo il nuovo requisito dell’età (età inferiore a 26 anni) di cui sopra;
    sono state integrate le istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 5) per tenere conto della norma
    che ha stabilito che per l’anno 2019 non rilevano nel calcolo dell’ISEE gli immobili
    distrutti o dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali (art. 1, comma 986 della legge
    n. 145 del 2018);
  • è stata inserita all’interno del quadro FC3 della DSU, nonché nelle istruzioni per la
    compilazione (Istruzioni parte 2, par. 5) una integrazione in ordine alla possibilità di
    contrassegnare, all’interno del quadro FC3, un immobile come “casa di abitazione”, anche
    qualora non corrisponda più alla casa di residenza a seguito dell’acquisto di un nuovo
    immobile adibito ad abitazione di residenza (indicato nel Quadro B);
  • è stato corretto nelle istruzioni (Istruzioni parte 2, par. 6.2, punto 6) il punto della CU
    (punto 7 in sostituzione del punto 8) in cui è indicata la quota esente relativa ai compensi
    derivanti da attività sportive dilettantistiche.
  • Si informa che la nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili
    nel sito www.inps.it, portale “ISEE post-riforma 2015”

ISEE UNIVERSITÀ identificazione del nucleo familiare di riferimento dello studente: utilizzabile per le prestazioni socio-sanitarie per cui è possibile scegliere un nucleo

ISEE SOCIOSANITARIO familiare ristretto rispetto a quello ordinario: Utilizzabile per le prestazioni socio-sanitarie residenziali, per cui è possibile scegliere

ISEE SOCIOSANITARIO un nucleo familiare ristretto; prevede differenze in alcune componenti di calcolo e RESIDENZE tiene conto della situazione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo

ISEE CON GENITORI NON Utilizzabile per le prestazioni rivolte ai minorenni/studenti universitari che siano CONIUGATI TRA LORO E figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi e tiene conto della situazione NON CONVIVENTI economica del genitore non convivente. È un aggiornamento dell’ISEE già rilasciato e calcolato in seguito a significative

ISEE CORRENTE variazioni reddituali o patrimoniali ovvero variazioni della situazione lavorativa o interruzione di trattamenti di almeno un componente del nucleo.

ISEE SBAGLIATO su immobili o reddito: chiarimenti dall’INPS

Rispetto all’ipotesi di errori nella rappresentazione del patrimonio immobiliare o nel reddito indicata nel modello ISEE cosi come scaricata dalla propria area riservata l’INPS fornisce alcuni chiarimenti.

Ho ricevuto l’attestazione ISEE e mi sono accorto che riporta omissioni/difformità, i dati patrimoniali da me indicati in DSU, tuttavia, sono corretti avendoli rilevati direttamente dalla certificazione che mi è stata rilasciata dagli intermediari finanziari e ciò anche con riferimento ai valori dei saldi e delle giacenze al 31 dicembre del secondo anno solare antecedente che ho riportato fedelmente.

A questo punto, posso utilizzare l’attestazione seppur difforme per richiedere la prestazione sociale che mi interessa?

RISPOSTA

Se l’attestazione ISEE rilasciata dall’INPS contiene omissioni o difformità del patrimonio mobiliare (o del reddito), si fa presente che l’attestazione medesima è valida a tutti gli effetti sulla base di quanto previsto dal DPCM 159/2013, ancorché difforme. Pertanto, si rappresentano le seguenti possibilità a seconda del caso:


a) se ha indicato correttamente tutti i valori del patrimonio mobiliare, come risultanti dalla certificazione rilasciata dall’intermediario finanziario (es. banca, poste italiane ecc.), anche con riferimento agli importi esatti dei saldi e delle giacenze medie riferibili al secondo anno solare antecedente (es. nel 2020, i saldi e le giacenze medie al 31 dicembre 2018), può presentare domanda per la prestazione sociale agevolata di suo interesse presso l’ente erogatore, utilizzando l’attestazione ISEE anche con omissioni o difformità. Difatti, se i valori indicati sono completi e corretti, anche facendo una nuova DSU risulterebbe comunque sempre difforme.


L’Ente che deve erogare la prestazione in questo caso ha facoltà di chiederLe la documentazione idonea per comprovare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione, ad esempio, inviandoLe un sms, una raccomandata, una lettera. Qualora dalla verifica della documentazione venga riscontrata la correttezza dei dati autodichiarati, l’ente erogatore riconoscerà il beneficio.

Tuttavia, se l’Ente erogatore non si avvale di tale facoltà e la documentazione non dovesse essere richiesta non sussistono, ai sensi di legge, i presupposti per l’Ente stesso per negarLe la prestazione in quanto si ribadisce che l’attestazione è valida sulla base del DPCM 159/2013;
b) se invece, ha omesso di indicare uno o più rapporti finanziari (ovvero redditi risultanti da certificazioni fiscali) deve presentare una nuova DSU o farsi rettificare la DSU precedente dal CAF, laddove l’errore l’abbia commesso l’intermediario. La nuova DSU dovrà contenere le informazioni che in precedenza erano state omesse o esposte non correttamente.

ISEE Sbagliato per Bonus Asilo nido o scuola in generale

Può verificarsi l’ipotesi in cui l’ISEE risulti attestato al momento della domanda, ma siano presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati.

Al riguardo, si ricorda che ogni qualvolta l’attestazione ISEE sia rilasciata con omissioni e/o difformità (art. 11, comma 5, del D.P.C.M. n. 159/2013), il richiedente la prestazione può regolarizzare la situazione con le seguenti modalità:

1) presentando idonea documentazione per dimostrare la completezza e veridicità dell’ISEE, attraverso i consueti canali;

2) presentando una nuova DSU, comprensiva delle informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte;

3) rettificando la DSU, con effetto retroattivo (qualora sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale). In tal caso, all’atto della rettifica il CAF dovrà inserire nel campo “data di presentazione” la data di iniziale presentazione della DSU che si intende rettificare. Giova precisare che tale operazione non è possibile qualora la DSU sia stata presentata con il PIN del cittadino.

Ciò premesso, ai fini del bonus asilo nido per gli eventi 2020, la presenza di omissioni e/o difformità nell’attestazione ISEE al momento della domanda comporta, analogamente alla mancanza di ISEE, la definizione della domanda in stato “accolta” con liquidazione dell’importo minimo di 136,37 euro mensili, sempre che sussistano gli altri requisiti di legge.

L’INPS avvalendosi dei contatti indicati nel modello di domanda (PEC/SMS/email), avvisa l’utente mediante l’invio di un’apposita comunicazione per segnalare la presenza dell’omissione e/o difformità da regolarizzare in una delle modalità sopra indicate.

All’atto della regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente con le modalità indicate precedentemente, l’importo spettante sarà integrato a decorrere dalla data della domanda.

Assegno Mantenimento per Moglie e Figli

>>>> Leggi il nuovo articolo dedicato all’indicazione dell’assegno di mantenimento per Moglie e Figli nel modello Isee o DSU

81 Commenti

  1. Buonasera vorrei sapere se si possono rettificare ISEE si sbagliati ma di 2 anni fa e quindi ripresentare domanda per agevolazioni riferiti a quegli anni. Grazie

  2. L’impressione non dovrebbe esserci….o si fida o cambia commercialista. I termini per la correzione sono indicati nell’articolo.

  3. Buona sera, sono un avvocato e ho l’impressione che il mio commercialista ha sbagliato ad inviare i dati all’INPS, per calcolare il modello ISEE. Se accerto l’errore del professionista è possibile modificare i dati e inviarli nuovamente all’INPS per la correzione?
    Distinti saluti

  4. MI rendo conto che poco pagare – poco avere. I CAF poi dovrebbe essere proprio specialisti in queste tipologie di assistenza, passatemi il termine di bassa manovalanza. Io direi che gli scriva une bella email ripercorrendo brevemente l’accaduto e poi vada da loro. Ricordo sempre che anche loro come noi commercialisti abbiamo delle assicurazioni che sono fatte in modo di essere attivate. Nel suo caso provare il danno effettivo saremo molto difficile. Diciamo che siete ancora nei tempi e nei modi di rimettervi in carreggiata modificando l’ISEE.

  5. Il Caf ha sbagliato e ha inserito al 31/12 l’importo del saldo di un rapporto finanziario con una banca chiuso nel corso dell’anno invece di inserire 0 (Zero). Il caf ha inserito inoltre, correttamente, la data della fine del rapporto nel corso del 2017. Mi trovo quindi con totale mobiliare maggiorato al 31/12. L’importo di chiusura conto infatti infatti è transitato, come certificato nell’estratto conto, in altra banca e di fatto concorrendo due volte al saldo totale. Avevo raccomandato all’operatore di stare attento a questa operazione e di eseguirla secondo quanto indicato nelle istruzioni del quadro FC2. Teoricamente se il sistema dell’Agenzia funziona a dovrebbe rilevare questa incongruenza e sistemare contabilmente e automaticamente il tutto essendo indicata chiaramente la fine del rapporto (ma questa sarebbe una vera sorpresa). Non ho ancora parlato con il caf ma vorrei cancellare autonomamente la dsu essendo nei primi due giorni, ma questo non credo sia possibile. Che ne pensate posso o devo stare dietro all’incompetenza del caf per rifare, dopo, una nuova DSU integrativa anhe se non so quale procedura seguire per effettuare la correzione. Grazie

  6. salve . ho fatto isee . e dentro ho trovato una voce con4307euro( tratamenti otenuti dall’ inps), oltre al mio reditto. sono andato al inps ,al agenzia delle entrate in fine sono tornato al caf per capire cosa sono questi 4300€. nessuno sa dirmi. sono tornato per la terza volta al inps e mi sento dire che quelli sono la somma dei assegni familiari per il anno 2016 più 1100€ di soldi per il ANF( ASSEGNO NUCLEO FAMIGLIARE( 3 FIGLIO MINORE)). MA SECONDO VOI E GIUSTO CHE LO STATO FACCIA LA SOMMA DEI REDDITTI COSI . E CHIARO CHE GLI ASSEGNI FAMILIARI NON FANNO REDDITO . , COME MAI LI SOMMA PER FARE IL CALCOLO ISEE. GRAZIE PER LA RISPOSTA.

  7. Laura. Buongiorno, il mio isee di 5300 euro, con due figli minorenni a carico senza alimenti, non mi permette di rientrare nel calcolo x fare la domanda di sostegno al reddito REI. purtroppo quel reddito è riferito al 2016 anno in cui al lavoro mi hanno trasformato il contratto da part-time a tempo pieno x 10 mesi. Dopodiché sono tornata a part-time e lo sono tuttora. Sono in difficoltà economiche in realtà ma il mio isee sostiene la mia realtà di e anni fa. E non mi permette di accedere ai sostegni sociali. Come posso fare?

  8. Buongiorno, scusate ho bisogno di capire una cosa cioe’ ho appena fatto l’ISEE ma non capisco perche’ hanno messo il reddito di mio padre con il mio visto che mio padre e’ venuto a vivere con me a Novembre 2017 quindi nel 2016 viveva per conto suo ed ora mi ritrovo con ISEE che supera i 6000 euro ed io e mio marito siamo disoccupati quindi non ho diritto a fare nessuna domanda per il sostegno e ho 3 figli e mio padre non mi da niente come posdo fare a me sembra ingiusto. Capisco se lo mettono nell’ISEE dell’anno prossimo visto che ore vive con me cosa posso fare e seconfo voi e giusto tutto questo? Vi ringrazio e chiefo scusa per il disturbo attendo una vostra risposta

  9. Salve..Ad ottobre ho chiesto al caf che da anni mi compila la dichiarazione dei redditi il rilascio dell isee che mi serviva per chiedere la borsa di studio supermedia erogata dall inps per mio figlio 14 enne…premetto che io e il papa di mio fig lio siamo separati legalmente con l affido congiunto, nostro figlio risulta nel mio stato di famiglia e I documenti che mi sono stati chiesti erano attinenti solo alla mia situazione patrimoniale e giacenze media in banca e il mio stato di famiglia…ebbene ora a febbraio avendo necessita di nuovo dell isee ed essendo scaduto quello precedente volendo aggiornare in modo autonomo on line ho scoperto che a secondo il caso vanno presentati anche I reddito del coniuge separato..nel dubbio ho chiesto al caf e molto candidamente mi e’ stato chiesto di nuovo la sentenza di separazione e una volta visionato mi e’stato comunicato che l isee precedente era errato in quanto non preso in considerazione i redditi del mio ex..il mio problema e’che nel frattempo la.borsa di studio e’ stata vinta da mio figlio e ha gia riscosso a dicembre la.quota..ora cosa posso fare perche tutti sia fatto nel.riapetto della legge?

  10. Mi sono accorta in ritardo che l’ ISEE 2017 per iscrizione università di mio figlio è errata. Il Caf non può effettuare rettifiche perché ormai fuori tempo. Fra l’altro la parte errata è quella che riguarda il reddito da lavoro dipendente di mio marito che viene ricavato in automatico dalla dichiarazione dei redditi (risulta erroneamente a zero). Cosa possiamo fare?

  11. Stasera ho fatto isee sul profilo della nonna inps ma non ho segnato due cose come faccio ad aggiungerle?

  12. Vorrei produrre domanda Sia.
    Ho notato soltanto ora che è stata selezionata la voce PERCETTORE DI SOSTEGNO AL REDDITO ecc ecc…
    Ma la mobilità della quale usufruivo è terminata ben due anni fa.(sono disoccupato).
    Posso ancora cambiare la DSU prodotta a gennaio per non vedermi respingere la domanda?

  13. Buongiorno. Volevo chiedere se si poteva modificare l’isee anche se è scaduto. Dovevo fare una rettifica,come mi era stato.consigliato dalla facoltà, ma il Signore del patronato,molto svogliatamente,mi ha detto che non si poteva rettificare e che dovevo pagare la fascia masai ma delle tasse. Grazie mille

  14. Non capisco perchè l’attinenza tra isee e 730. Non possono perchè sono indaffarati? Se si, vada da un altro caffè o commercialista.

  15. Ciao..ho un problema..ho fatto l’isee ed e tornato con delle anomalie..perche mancavano dei conti bancari della quale non sapevo l’esistenza..sono andata al patronato che me l’ha rilasciato per poterlo modificare..e mi ha detto che non poté a farmelo perche stava facendo il 730 ..e dal 16 maggio chiudono a livello internazionale..come posso fare?

  16. Deve rifare l’ISEE eliminando quella voce che non andava inserita perchè riferita ad anni precedenti

  17. Salve, io ho un problema assurdo con l’ ISEE 2017″non conforme”. AL momento della compilazione ho inserito 500 euro ricevuti nel 2015 per prestazione occasionele, precisando che derivavano da un lavoro svolto nel 2014 di cui non avevo il CU (non era obbligatorio), e al cui datore avevo fatto denuncia tramite ispettorato del lavoro..che non l’ ha mai rintracciato (agenzia scomparsa). Mi è arrivato il bonifico a metà del 2015 e il’ operatore CAAF mi disse di inserirlo nell’ ISEE di quest’ anno, che non avrei avuto problemi anche se non avevo il CU. E invece no : ISEE non conforme e richiesta dall’ Agenzia delle entrate di presentare il CU. Ma io non ho e non posso avere nessun CU di quella prestazione (nel 2014 non c’ era l’ obbligo, l’ agenzia per cui ho lavorato è scomparsa, e nemmeno l’ ispsettorato è riuscito a rintracciarla!). Che devo fare ? Non so dove sbattere la testa!

  18. Buongiorno,

    erroneamente compilando la richiesta on line per il modulo isee universitario ho inserito i redditi dei miei genitori anche se derivano da lavoro dipendente. Nella dichiarazione isee sono quindi conteggiati due volte (infatti l’isee è circa il doppio di quello che avevo lo scorso anno).

    Posso modificarli attraverso il modulo FC8? A chi devo presentarlo? Perchè sul sito dell’INPS non riesco a modificarlo in nessun modo.

    Grazie mille

  19. Salve, all’atto della dichiarazione dei miei dati al caf che ha curato la richiesta di ISEE non mi è stato detto che avrei dovuto inserire anche la mia assicurazione vita. il modello ISEE è stato rilasciato a marzo di quest’anno.
    A questo punto posso rettificare i miei dati chiedendo al caf di inserire anche la mia assicurazione ? a cosa vado in contro visto che non l’ho dichiarato in precedenza. Voglio premettere che ad oggi non ho usufruito di agevolazioni ancora. Grazie

  20. la ringrazio del suo commento li farò comunque causa a loro non e giusto che e penalizzato sempre il contribuente loro sanno che non mi hanno chiesto nulla me l anno detto ma nell ufficio cero soltanto io e mia moglie mi hanno anche detto che la responsabilità e tutta mia anche se hanno sbagliato loro grazie lo stesso a voi

  21. Dipende da cosa ha firmato al momento della redazione. IN genere loro sono responsabili solo di quello che lei produce al momento della compilazione e che siete anche in gradi di provare di aver dato. A tal fine consiglio di farvi firmare per accettazione l’elenco della documentazione che gli consegnate. In questo caso se prova che lei ha dato a loro anche quel dato allora loro hanno anche una assicurazione che possono attivare denunciando un sinistro per responsabilità professionale.
    In questo caso però mi pare di capire che lei non sapeva e loro non hanno chiesto per cui direi più un concorso di causa difficile però da dimostrare. Li segnali comunque al loro organo di vigilanza nell’ipotesi in cui non facciate 50 e 50 con le sanzioni.
    Se non è in grado di dimostrare niente invece le posso dire purtroppo non può fare niente anche se era in buona fede.

  22. mi e successa una situazione PARADOSSALE il caaf dove vado da molti anni mi sbaglia il mod isee per 2 anni consecutivi 2013 /2014 mia figlia prende 2 borse di studio dal c.i.d.i.s adesso anno fatto un accertamento dei dati (il c.i.d.i.s) e devo restituire tutto con una sanzione triplicata il caaf non ne vuole sapere di prendersi la responsabilita ditemi voi come bisogna procedere in questo caso l errore e stato questo il caaf non mi ha chiesto il patrimonio mobiliare ed io non gli lo fornito io faccio il muratore mica il tecnico forse non bisogna fidarsi di queste persone del caaf

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