Chi e come si dichiarano i redditi dei figli: da lavoro, da sport e da scommesse

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

dichiarazione-redditi-figli-minoriVediamo insieme come i genitori devono effettuare la dichiarazione dei figli minori e come effettuare il calcolo delle tasse da pagare, nel caso in cui  capiti che vostro figlio sia stato più precoce di voi a guadagnare qualche euro già prima dei 18 anni. Talvolta lo fanno per meriti sportivi (e questa è una gran gioia) e talvolta con attività meno onorevoli…talvolta anche meno lecite di altre.

Al di là dei profili sanzionatori legati all liceità o meno dell’attività qui affrontiamo il problema della corretta tassazione dei redditi conseguiti dai nostri figli per evitare che da tali si trasformino in multe o sanzioni piuttosto consistenti.
La domanda nasce dal fatto che oggi i giovani sia per la presenza di strumenti di lavoro flessibili come il voucher sia anche per la presenza di maggiori possibilità di effettuare lavoretti o anche la possibilità di incassare diverse vincite dai giochi o dalle scommesse online (il cui fenomeno lo ripeto anche in questa sede è preoccupante), potrebbero trovarsi di fronte a due situazioni:

  • dover presentare la dichiarazione per i figli;
  • attrarre nella propria dichiarazione dei redditi 730 o modello unico (è indifferente) la quota di reddito incassata e prodotta nell’anno di imposta.

E’ importante prevenire il fenomeno perché nonostante i giovani abbiano maggiore scaltrezza nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione e accedendo più velocemente alle informazioni, hanno basi etiche meno solide e meno esperienza nonché una attitudine al pagamento delle tasse, a mio modesto avviso, minore di quello degli adulti.

Quali sono i redditi del figlio minore e chi deve dichiararli

La tipologia dei redditi che potrebbe maturare ed incassare il figlio può essere qualsiasi ed in base alla natura si verifica se la deve dichiarare il figlio autonomamente.

Indicazione del figlio a carico nel 730 o nel modello Unico

La casella “Soggetto fiscalmente a carico di altri” deve essere barrata dal contribuente con reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. Oltre alle detrazioni previste per i familiari a carico infatti sono previste anche delle soglie che si calcolano in base alla natura del reddito prodotto dal familiare e che potranno rientrare o no in tale limite.

Nel caso del reddito di lavoro dipendente, al figlio spetterà l’onere della presentazione della dichiarazione anche se come sappiamo in presenza di un solo CUD e alcune altre tipologie di redditi o detrazioni fiscali non è previsto l’obbligo di presentare la dichiarazione, se non per sfruttare eventuali detrazioni o deduzioni dalle tasse o dall’imponibile fiscale Irpef.
Stesso dicasi per i redditi che potrebbero derivare da prestazioni occasionali o da lavori autonomo o anche da redditi di impresa.
Anche eventuali proventi derivanti dal possesso o dall’utilizzo di beni acquistati dal figlio o anche ricevuti a seguito di successione, eredità o donazioni devono essere imputati e dichiarati dal figlio minore con conseguente obbligo di presentazione della dichiarazione.

Le altre tipologie di reddito sono da ritenersi imputabili ai genitori per la metà (50%), salvo diverso accordo tra le parti che potrebbe definire una maggiore quota ad uno dei due genitori. Non è un caso che i ragazzi poi si possano trovare anche a incassare vincite da scommesse online (casinò, video poker online, tombole e simili) e che potrebbero essere oggetto di accertamento fiscale dopo molto tempo e potrebbero nel caso aver già finito i soldi con effetti diretti nelle vostre tasche per cui vi segnalo anche l’articolo di approfondimento dedicato alla tassazione delle vincite ai giochi on line che potrebbe esservi utile.

Novità 730 2019 : si innalza la franchigia per i figli sportivi dilettanti

Dall’anno di imposta 2018 si alza da 7.500 a 10.000 euro la franchigia di esenzione Irpef per i rimborsi forfettari, i premi e compensi erogati ad atleti, allenatori e staff in ambito sportivo dilettantistico.

Nel caso quindi abbiate la fortuna/sfortuna di avere dei figli atleti che percepiscono dei redditi l’articolo 69, comma 2, del Tuir prevede che tali redditi fino a concorrenza di un certo ammontare non sono imponibili, ossia non sono soggetti a tassazione IRPEF.

Questi redditi rientrano tra i redditi diversi e sono disciplinati dall’articolo 67, comma 1, lettera m), del Tuir.

Per sportivi dilettanti possiamo intendere non solo atleti ma anche coach, mister, istruttori, allenatori.

Ma anche preparatori atletici, atleti dilettanti, arbitri, giudici di gara e commissari speciali, impegnati in gare o manifestazioni, aventi natura dilettantistica e dirigenti dell’associazione, impegnati nelle singole manifestazioni dilettantistiche

Nel seguito vi segnalo anche la tabella per una sintesi delle più comuni detrazioni fiscali di cui potete beneficiare nella dichiarazione dei redditi

CODICE DESCRIZIONE RIGO CODICE DESCRIZIONE RIGO
1 Spese sanitarie E1 22 Contributi associativi alle società di mutuo soccorso da E8 a E10
2 Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti E2 24 Erogazioni liberali a favore della società di cultura Biennale di Venezia
3 Spese sanitarie per persone con disabilità E3 25 Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico
4 Spese veicoli per persone con disabilità E4 26 Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche
5 Spese per l’acquisto di cani guida E5 27 Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo
6 Totale spese sanitarie per le quali è stata richiesta la rateizzazione nella precedente dichiarazione E6 28 Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale
7 Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale E7 29 Spese veterinarie
8 Interessi per mutui ipotecari per acquisto altri immobili da E8 a E10 30 Spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi
9 Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio 31 Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado
10 Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale 32 Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico
11 Interessi per prestiti o mutui agrari 33 Spese per asili nido
12 Spese per istruzione diverse da quelle universitarie 35 Erogazioni liberali al fondo per l’ammortamento di titoli di Stato
13 Spese per istruzione universitaria 36 Premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
14 Spese funebri 38 Premi per assicurazioni per tutela delle persone con disabilità grave
15 Spese per addetti all’assistenza personale 39 Premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza
16

Spese per attività sportive per ragazzi

(palestre, piscine e altre strutture sportive)

40 Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
17 Spese per intermediazione immobiliare 43 Premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi
18 Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede 44 Spese per minori o maggiorenni con DSA
20 Erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o eventi straordinari 99 Altre spese detraibili
21 Erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche  

Importante è anche sapere quando si è obbligati o esonerati alla dichiarazione dei redditi

2 Commenti

  1. Sono genitore per parto dal presupposto che quanto più l’educazione familiare è solida tanto più il danno che può arrecare l’ambiente esterno sarà minore. Inutile dirsi che la maggior parte di noi tende a delinquere con maggiore o minore intensità. Si parte dalla raccolta differenziata , passando al compromesso fino ad arrivare alle società offshore in Romania o Malta (e le sto parlando di due paesi UE). Tanto più quell’educazione sarà forte tanto più leggeranno lo schifo che si respira fuori con un’altra lente. Non esiste miglior maestro rispetto all’esempio che danno mamma e papà con i fatti e con le parole. Detto ciò io naturalmente non riesco quasi mai ad applicarlo però ci provo costantemente :-).

    L’educazione fiscale pertanto dovrebbe partire dalla famiglia che dovrebbe sostenere valori di onestà e trasparenza qualunque sia la posta in gioco, per cui dovrebbe partire dalla famiglia e, concordo con lei, essere insegnata anche a scuola.

  2. Articolo interessante e lungimirante anche se leggendo questa considerazione un sorrisetto parte spontaneo.

    “nonostante i giovani abbiano maggiore scaltrezza nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione e accedendo più velocemente alle informazioni, hanno basi etiche meno solide e meno esperienza nonché una attitudine al pagamento delle tasse, a mio modesto avviso, minore di quello degli adulti”

    L’educazione fiscale dovrebbe essere insegnata nelle scuole. . .

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