Aggiornato il 4 Maggio 2023
In calce all’articolo trovate anche il nuovo articolo dedicato al nuovo Assegno Unico per Figli e Famiglia.
Assegno natalità 2021: cosa cambia e quali le novità
L’assegno è riconosciuto a partire dal primo gennaio 2021 per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2021. L’INPS provvederà all’erogazione e al monitoraggio dei maggiori oneri
derivanti dal nuovo bonus bebè. IN base alle osservazioni si procederà a rideterminare l’importo annuo
dell’assegno e i valori dell’ISEE di cui all’articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
Occhio però al nuovo Assegno Unico Familiare che abroga questo trattamento economico dal primo luglio 2021
Novità nel modello ISEE 2020
Primo tra tutti il modello Isee o come vedremo la nuova dichiarazione sostitutiva unica o DSU serve a quantificare la capacità reddituale del singolo sulla base della quantificazione economica di tutte le voci di reddito di tutti i componenti il nucleo familiare valido ai fini Isee. In tal modo si arriva ad un valore unico per nucleo che potrà essere confrontato con quello di altri per capire chi sta meglio o peggio e di converso chi è piu meritevole di accedere ad una delle prestazioni assistenziali che vedremo nel seguito.
La novità rispetto al passato risiede nella maggiore complessità riguardante la determinazione del valore applicando maggiori redditi ed esenzioni calcolate sulla base di tutto il nucleo familiare e la famiglia anagrafica, andando a fondo maggiormente sulle reali capacità reddituali del singolo che richiede le prestazioni.
Prestazioni sanitarie
Quello forse più importante riguarda le prestazioni sanitarie e l’eventuale esenzione dal ticket ma possiamo averne tante altre come l’esenzione per il pernotto presso strutture residenziali in caso di necessità.
Assegni Familiari
Come anticipato in premessa nel seguito potete scaricarvi la tabella dove in corrispondenza del reddito prodotto dal nucleo potete leggere quanto potete percepire di assegno mensile
Coloro che hanno un ISEE di valore inferiore ad un certo valore (ogni anno viene rideterminato) possono richiedere anche agli assegni familiari, questo per i cittadini italiani che hanno nuclei familiari composti almeno da 3 figli minorenni e un genitore, facenti parte della stessa famiglia anagrafica (diverso dalla definizione di nucleo Familiare), e a patto che i minorenni non siano stati dati in affidamento ad altre famiglie e semprechè i richiedenti abbiano la potestà genitoriale.
Tabella Assegni Familiari 2018 dalla Circolare numero 68 del 11-05-2018_Allegato n 1
Va richiesto con apposito modulo. Se siete interessati potete approfondire l’argomento leggendo la guida alla domanda per l’assegno per il nucleo familiare.
Assegno di maternità
Viene concesso anche un assegno di maternità per ciascun figlio, anche adottivo o in affidamento di cittadini italiani o comunitari, purchè residenti in italia e con regolare permesso di soggiorno. L’assegno è del valore di 1691,05 annue rivalutate annualmente in base all’indice Istat, da corrispondersi in 5 mensilità purchè abbiano un indicatore ISEE inferiore ai 16.921,11 euro (importo per il 2014 che varia annualmente, anche se di poco). Potete approfondire l’argomento leggendo l’articolo dedicato all’indennità di maternità o quello relativo alla domanda del nuovo assegno di maternità.
Diritto allo Studio e agevolazioni
L’ISEE o la Dichiarazione sostitutiva unica entrano naturalmente nell’ambito del diritto allo sudio dando l’opportunità non solo di avere delle agevolazioni sulle graduatorie scolastiche ma anche accedendo ai servizi scolastici aggiuntivi come mense, palestre e simili, pagando minori rette rispetto ai compagni con maggiori capacità reddituali.
Lo stesso dicasi per le scuole primarie e secondarie e vale anche per l’università. Nel calcolo naturalmente sono considerati anche i casi di figli con scuole ed università o dottorati di ricerca, accessi ai servizi universitari o anche gli studenti fuori dal comune di residenza che avranno più bisogno di sconti ed agevolazioni. Lo stesso dicasi per gli studenti stranieri. Approfondisci l’argomento leggendo l’articolo dedicato alla Dichiarazione Sostitutiva Unica per la scuola.
Per questo potete leggere l’articolo articolo 8 del DPCM 159 del 2013.
Prestazioni agevolate rivolte a figli minorenni
Mediante sempre una definizione più accurata del modello ISEE sarà possibile accedere alle prestazioni agevolate così come evidenziato dall’articolo 7 del DPCM 159 del 2013.
La carta acquisti ed il modello Isee o DSU
Altra agevolazione riguarda la carta acquisti che, devo ammettere, non ha riscosso molto successo, forse per via delle modalità di assegnazione e di utilizzo che pongono l’individuo bisognoso in una posizione di disagio…
Tuttavia è sempre un’iniziativa di assistenza alle famiglie meno agiate per cui comunque va premiata. Il suo valore annuo può arrivare; dico “può” perchè come al solito viene concessa o meno al variare dell’indicatore Isee presentato e spetta infatti ai cittadini di età superiore a 65 anni o inferiore a tre anni e vale 80 euro a bimestre. L’indicatore Isee in questo caso ha tirato il freno a mano infatti viene disciplinato che che in questo la carta acquisti sarà concessa solo per indicatori Isee inferiore ai 6.795,38 annui per il 2015 (importi che variano annualmente) o i 9.060,51 se hanno oltre 70 anni. Annualmente per vedere le soglie andate sul sito dell’inps e digitate Limiti reddito Isee. Approfondimenti li trovate nell’articolo dedicato alla social card.
Consulta la nuova Guida alla Carta Acquisti INPS Ordinaria o sperimentale dove trovi i nuovi limiti per potervi accedere, quanto vale e come presentare la modulistica per farne richiesta.
Assegni di natalità 2020: cosa cambia
La legge di Bilancio 2020 estende il bonus bebé a tutti i figli nati o adottati nel 2010 indipendentemente dal valore dell’ISEE minorenni anche se sono previste delle modulazioni in base al valore assunto dallo stesso come potete vedere dalla tabella di confronto tra bonus bebè 2019 e 2020.
ISEE minorenni
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Bonus Bebè
2019
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Bonus Bebè
2020
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Non superiore a 7.000 euro
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1.920 euro annui
2.304 euro annui con la maggiorazione del 20%
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1.920 euro annui
2.304 euro annui con la maggiorazione del 20%
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Non superiore a 25.000 euro annui
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960 euro annui
1.152 euro annui con la maggiorazione del 20%
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Maggiore di 7.000 euro e fino a 40.000 euro
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1.440 euro annui
1728 euro annui con la maggiorazione del 20%
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Maggiore 40.000 euro
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960 euro annui
1.152 euro annui con la maggiorazione del 20%
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Anche per il 2020 varrà la maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo. Vi posso confermare che quando leggete assegno di Natalità significa Bonus Bebè, nel senso che parliamo dello stesso istituto/agevolazione per il sostegno delle famiglie.
Ante 2020
Visto il drastico calo delle nascite è stata inserito sempre in via sperimentale e solo fino al 2017 un assegno per ogni figlio nato o adottato per un importo pari ad euro 960 euro annue (può raddoppiare in alcuni casi) da cumularsi con gli altri provvedimenti e fino al compimento del terzo anno di età del bambino. Insomma un considerevole aiuto considerando che in pratica rappresenta il costo della spesa media mensile per ogni bambino inferiore a quell’età ma a patto che si rispettino alcuni requisiti primo tra tutti l’indicatore Isee del nucleo familiare inferiore a 25 mila euro annui. L’assegno di natalità è stato introdotto dalla Legge 190 del 2014. Vi ricordo che laddove siate stati beneficiari dell’assegno per l’anno scorso dovrete ripresentare il modello ISEE o DSU entro il 31 dicembre di questo anno per beneficiare dello stesso trattamento economico per l’anno successivo: questo perchè l’INPS sta verificando che molti degli attuali beneficiari a novembre ancora non avevano ripresentato il modello facendo presagire che stanno pensando sia sufficiente un’unica presentazione del modello ma così non è per cui provvedete entro fine ano e fatelo annualmente.
Nel seguito l’articolo di approfondimento dedicato alla domanda per l’assegno di natalità
Prestazioni e assistenza per i neonati
Viene anche disciplinato un vero e proprio servizio di assistenza alle famiglie che devono lavorare a tempo pieno e non sanno a chi lasciare i propri figli per motivi di lavoro e fino all’undicesimo mese di vita del bambino l’assistenza la possibilità di fruire di voucher per baby sitter da richiede sempre all’INPS di appartenenza. Se a tempo parziale la misura del beneficio sarà ridotta della metà e ora vediamo quanto può valere.
I voucher per il baby sitter o la tata possono arrivare a avere un valore di anche 600 euro mensili purchè ci si rifaccia a personale inserito nella rete pubblica dei servizi per l’infanzia.
Questo rappresenta un’ottima alternativa all’impossibilità di prendersi il congedo parentale (infatti per averlo dovrete dimostrare e dichiarare di avere i requisiti per accedervi) qualora la famiglia sia impossibilitata a scontare le riduzioni previste sul salario mensile.
Congedo parentale a Ore
Novità: Consulta anche il nuovo articolo dedicato al nuovo congedo parentale a ore.
Fattispecie particolari: persone con disabilità
Le prestazioni assistenziali e sociali sono per lo più indirizzate a persone che disabili o non autosuffcienti e che possono accedere sia ad assegni mensili sia ad avere un’assistenza nella vita domestica o nell’inserimento nel mondo del lavoro. In sintesi potremmo avere:
- Assistenza domiciliare qualora si abbia una casa oppure anche servizi di residenze e ospitalità;
- Assistenza o aiuto domestico direttamente a casa;
- Aiuti economici sotto forma di assegni, carta acquisti, sconti o buoni spendibili per prestazioni di servizi
Come visto inoltre nell’articolo dedicato alla guida alla compilazione del modello ISEE o DSU viene evidenziato che si ha la possibilità anche di identificare autonomamente il nucleo familiare del disabile.
Vi segnalo il nuovo articolo dedicato al calcolo della giacenza media dei conti per il Modello ISEE
ottimo orticolo