Bonus Fiscale Aree Verdi Condominiali 2021: Come prendere le detrazioni

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Nella Legge di Bilancio 2020 come anticipato ritroviamo anche la proroga del bonus per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico accompagnato da un nuovo bonus facciate e aree verdi. vedimao come funziona la proroga e a quali condizioni, cosa cambia e quali le novità introdotte dalla Manovra 2020.

Novità Legge di Bilancio 2021

Viene esteso a tutto il 2021 il bonus verde anche dalla leggi di bilancio 2021

Novità dalla Manovra di Bilancio 2020: proroghe e bonus facciate

Al fine di favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio, anche per aumentare la resilienza e sostenibilità  sono prorogate le agevolazioni fiscali e gli incentivi sulle ristrutturazioni attraverso:

  • Proroga al 31 dicembre 2020  della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote  annuali).
  • Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione al 50 o 65 per cento per gli interventi di efficienza energetica come l’installazione di pannelli solari, di impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori,  di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti (da suddividere in 10 quote annuali), anche per gli immobili degli Istituti autonomi  per le case popolari
  • Proroga per il 2020 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione 4
  • Introduzione per il 2020 di una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici  (“Bonus facciate“)

Con la Legge di Bilancio 2018 viene anche introdotta una novità in merito alla tempistica di trasmissione o scadenza entro cui effettuare la comunicazione all’ENEA per gli interventi che consentono la detrazione fiscale per il risparmio energetico.

Per il 2018 la scadenza sarà 90 giorni dall’entrata in funzione del potale finanziaria 2018 del 30 marzo per cui per i lavori  conclusi nel periodo 1 gennaio – 29 marzo > scadenza 27 giugno 2018.

A regime valgono i 90 giorni dalla fine lavori o dal collaudo. Anche per l’amministratore di condominio, limitatamente per  i lavori svolti nello stabile, dovrà prendere questa come data da cui far decorrere i 90 giorni, indipendentemente dal fatto che i condomini abbiano pagato o no la quota.

Importante: Dalla fine del 2018 è introdotta una nuova criticità in quanto per gli interventi finiti dal 1° gennaio al 21 novembre 2018, l’invio va fatto entro il 19 febbraio 2019 (nei primi 11 mesi si fa il 91% delle opere) mentre per quelli terminati dal 22 novembre in poi, si contano di volta in volta i 90 giorni.

Novità in sintesi sulla Legge di bilancio 2018

Nel collegato alla legge di Bilancio 2018 le detrazioni fiscali Irpef per il risparmio energetico, anche chiamate ecobonus scendono purtroppo dal 65% al 50% ma non per tutti gli interventi. Saranno dei successivi decreti attuativi, che dovranno uscire entro marzo 2018, a chiarire quali sono le caratteristiche che devono avere gli interventi per continuare a godere della maggiore aliquota del 65%.  Parliamo sempre di costi sostenuti nel 2018. Se siete in procinto di effettuare dei lavori o li avete iniziati è senza dubbio conveniente anticipare il momento dell’acquisto di infissi per esempio o anche sfruttare ancora il bonus mobili e arredi che non vedo riproposto nella Legge di bilancio 2018.

Un esempio tipico di questi interventi sono le sostituzioni di infissi con i requisiti di trasmittanza energetica, oppure l’acquisto di caldaie a condensazione a biomassa.

Vedo che il legislatore sta spingendo molto sulla possibilità di cedere il credito per ristrutturazioni a terze patti per via dell’impossibilità di alcuni di avere un reddito capiente in grado di assorbire le detrazioni fiscali. A mio avviso il rischio è sempre quello di un aumento del prezzo nella fase di prevendita che potrebbe assorbire il beneficio ma comunque la possibilità c’è e non vi sarebbe alternativa in caso di impossibilità di sfruttare le detrazioni fiscale per cui avete comunque un’arma in più per risparmiare.

Agevolazioni Fiscali Aree Verdi condominiali

Nella Legge di Bilancio 2018 viene introdotta una nuova agevolazione fiscale curiosa che riguarda la detrazione delle spese per le aree verdi prorogata anche per l’anno di imposta 2020 ossia per le spese sostenute dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.

Per aree verdi devono intendersi le aree condominiali composte da unità abitative ad indirizzo residenziale. Dovrebbero essere esclusi i fabbricati strumenti o aree industriali etc,  ad uso abitativo. Gli interventi dovranno essere di sistemazione e le aree dovranno essere scoperte.

La possibilità di avere il bonus verde si estende anche alle aree verdi delle relative pertinenze delle unità locali immobiliari.A titolo di esempio si citano i terrazzi, i giardini condominiali, aree comuni, cortili interni, atri.

Potranno avere ad oggetto anche la realizzazione di coperture a mo’ di serre per esempio o giardini pensili.

Il limite di spesa consentito per furie della detrazione fiscale sono 5 mila euro l’anno per condominio per cui parliamo di una detrazione fiscale piuttosto esigua da sfruttare per sinologo condomino in relazione ai millesimi di proprietà.

Il bonus verde consente una detrazione fiscale valida sull’IRPEF pari al 36% delle spese sostenute nel 2020 per la sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti.

Sono comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili.

Nelle spese sono comprese anche le spese sostenute per la progettazione e la manutenzione (sempre per il 2020 ma non per quelli successivi) limitatamente alle attività che hanno consentito il beneficio fiscale in anni passati o in quello in corso.

La detrazione Fiscale si applica sia sulle parti comuni di edifici per cui condominiali pro uota in base ai millesimi per intenderci sia per le spese sostenute per i familiari conviventi.

La detrazione fiscale Irpef è cumulabile con quelle previste da altre norme quali risparmio energetico, manutenzione straordinaria o sulla sicurezza.

La detrazione fiscale Irpef è limitata a tutte le spese sostenute nell’anno di imposta, salvo proroghe per gli anni successivi e dovrà essere richiesta dall’amministratore di condominio che seguirà, al pari di quanto già avviene per gli interventi di riqualificazione o manutenzione straordinaria, l’itero amministrativo necessario al riconoscimento delle agevolazioni.

Partiamo dalle modalità con cui sono effettuate e pagate le spese di progettazione, invio di autorizzazioni al Comune, pagamento dei fornitori e invio delle certificazioni di fine anno ai condomini con gli importo delle detrazioni fiscali spettanti.

Quali spese rientrano nel bonus

Sono ricomprese nei costi sia le spese di progettazione, installazione ma non quelle di manutenzione ordinaria successiva alla riqualificazione eventualmente stipulate con una ditta all’uopo preposta.

Per aiutarvi nella definizione potete consultare l’articolo dedicato alle spese di manutenzione straordinaria detraibili dove sono riepilogate le principali tipologie di lavorazione che caratterizzano questo genere di lavori e vi spiegano quali rientrano nel tetto dei 5 mila euro e quali restano fuori.

Quanto si risparmia con il Bonus Verde delle aree condominiali

La detrazione abbiamo detto che ha un test massimo di 5 mila euro agevolati con una detrazione fiscale del 36% per cui l’effettivo massimo risparmio di imposta che potrete avere è pari a 1.800 euro da sfruttare in 10 anni per cui parliamo di 180 euro massime per ciascun anno.

Il numero di rate resta invariato a 10 e dovranno essere di importo costante.

Giardini condominiali

Per il bonus giardini ai condòmini, relativamente alle spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, le istruzioni al modello 730/2019 hanno confermato (come accade per le altre agevolazioni fiscali per le opere edili delle parti comuni condominiali) che la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile in base ai millesimi. Naturalmente, è necessario che il pagamento delle spese per il giardino sia stato effettuato dall’amministratore di condominio nel 2018, ma non è necessario che la quota del singolo condòmino venga pagata da quest’ultimo all’amministratore entro il 31 dicembre 2018. In questi casi, la detrazione può essere effettuata dal 2018 se la quota condominiale verrà «effettivamente versata al condomìnio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi», cioè entro l’8 luglio 2019 (il 7 è una domenica) per chi presenta il modello 730/2019 al proprio sostituto d’imposta ovvero entro il 23 luglio 2019 se la presentazione è autonoma, a un Caf o a un professionista abilitato.

Non è agevolato il semplice acquisto e collocamento nella terrazza di piante e altri vegetali in vasi non fissi, ma mobili , se ciò non rientra in un più ampio intervento straordinario di sistemazione a verde dell’intero giardino o area interessata (si veda «Il Sole 24 Ore» del 25 gennaio 2018).

Sono escluse le spese di conservazione del verde esistente o relative alla manutenzione ordinaria annuale dei giardini preesistenti, non connesse ad un intervento innovativo o modificativo (risposta 19 febbraio 2019, n. 62).

Sono agevolati solo i giardini relativi a unità immobiliari ad uso abitativo.

La spesa massima agevolabile è di 5 mila euro per unità immobiliare ad uso abitativo (comprensivo della relativa pertinenza), quindi, per un’abitazione l’importo massimo detraibile sarà di 1.800 euro.

Compilazione 730 o Modello redditi PF

Il quadro interessato per l’indicazione e lo sfruttamento di queste detrazioni è il quadro E del 730 o quadro RE se parliamo di modello Redditi PF o anche detto modello Unico. Via La nuova detrazione Irpef pari al 36% del costo sostenuto da spalmare in 10 quote annuali costanti andrà inserita nei righi dal 41 a al 43 e il codice da utilizzare nella colonna 2 (tipologia intervento) è il 12.

Segnaliamo anche:

Riduzioni detrazioni sul risparmio energetico

La legge di Bilancio 2018 riduce dal 65% al 50% le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione che portano ad un effettivo risparmio energetico. La riduzione contempla solo le spese sostenute dal 2018 in poi mentre sono salve le rate per le spese sostenute negli anni precedenti. Dovremmo attendere dei decreti attuativi che disciplineranno più compiutamente quali sono gli interventi che subiranno la riduzione oltreché della limitazione del tetto di spesa annua a 30 mila euro.

Anticipo che la riduzione dovrebbe includere agli infissi o agli impianti di climatizzazione ossia per intenderci alle caldaie a condensazione che rappresentano le principali voci di spesa che hanno caratterizzato in questi anni le detrazioni.

Stessa sorte per gli impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse e nel limite di 30 mila euro annue da fruire anche qui in 10 rate di pari importo.

Proroga Sisma bonus Fiscale in sintesi

Come previsto nella legge di bilancio troviamo anche la proroga dell’agevolazione fiscale sugli interventi di riqualificazione energetica effettuati nelle aree colpite da sisma a resterà valido fino al 2021. Gli interventi ricordiamo che devono avere ad oggetto l’adozione di misure antisismiche e sono previste diverse percentuali di detrazione a seconda della tipologia che variano tra il 50% e l’85% della spesa sostenuta.

http://www.tasse-fisco.com/incentivi/bonus-mobili-arredi-come-pagamento-bonifico-carta-credito/37204/

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