Aggiornato il 4 Maggio 2023
Esempio Detrazione Fiscale Bonus Mobili e arredi
Per vedere quale potrebbe essere l’effettivo risparmio sulle tasse da pagare (che si chiamano imposte) ci cimentiamo con un esempio di detrazione fiscale derivante dall’applicazione del BONUS Mobili e Arredi.
Come abbiamo già avuto modo di vedere nella guida gratuita al bonus Mobili e Arredi sappiamo che il tetto massimo di 10 mila euro stabilito per la spesa massima detraibile è stato oggetto di aumento per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2021.
Vi ricordo che con l’ultima legge di bilancio il bonus Mobili e arredi cambierà per cui vi invito a leggere l’articolo che riepiloga in sintesi le novità previste per i prossimi anni.
Il nuovo limite sale a 16 mila euro dal 2021
Per fare un esercizio pratico con l’aiuto di un esempio ipotizziamo il caso di un contribuente persona fisica che decide di sostenere questa spesa per la ristrutturazione di casa e abbai sostenuto spese anche per l’arredamento. Non cambia niente se la casa è nuova o l’avete acquistata da tanto tempo.
Supponiamo che abbia effettuato una spesa di 15 mila euro IVA compresa per l’acquisto di mobili, arredi ed elettrodomestici che danno diritto alla detrazione IRPEF.
Diamo per scontato che siano stati rispetti tutti i requisiti richiesti dalla normativa.
Come potete vedere nella frase precedente ho introdotto due requisiti richiesti dalla relativa che sono l’essere un contribuente che sostiene la spesa nell’ambito il proprio reddito personale e non quello di impresa o di lavoro autonomo con partita Iva.
Sappiamo anche che per sfruttare l’agevolazione in questione è necessario anche che si siano effettuando lavori di ristrutturazione.
Sappiamo che queste voci danno diritto alla detrazione fiscale IRPEF del 50%.
L’agevolazione deve essere ripartita in 10 quote annuali costanti ossia di pari importo.
Calcolo della detrazione fiscale per Mobili e Arredi
La detrazione fiscale non potrà essere sfruttata unicamente nell’anno ma dovrà essere ripartita in quote costanti in 10 anni. Per quote costanti si intendono quote di pari valore.
Nel caso specifico quindi avremo che l’importo da spalmare in 10 anni sarà pari a € 15.000 : 10= 1.500 euro annue di importo di detrazione.
Come detto in premessa però la misura della detrazione sarà pari al 50% del costo sostenuto nell’anno oggetto di dichiarazione dei redditi pari a 1.500 X 50% = 750 euro.
Il valore pari a € 750 dovrà essere inserito nella dichiarazione dei redditi nel quadro E oppure RE a a seconda che utilizziamo la dichiarazione dei redditi PF o Unico.
Sempre nel quadro RE dovrete monitorare se state superando il tetto delle spese ammesse al beneficio fiscale onde evitare che effettuiate un acquisto senza che questo dia diritto alla detrazione fiscale.
Esempio detrazione Bonus Mobili e Arredi
Supponiamo ancora di spendere anche altri costi così riepilogati in sintesi, anche perchè con la ristrutturazione di casa è facile che i costi aumentino
Ristrutturazioni Edilizie con acquisto di mobili e arredi | ||||||
Lavori (demolizioni, ricostruzioni, pose, impianti, etc) | 25.000 | |||||
Materiali | 7.000 | ok | ||||
Manodopera | 2.000 | ok | ||||
Prestazioni professionali Geometra/Architetto | 1.000 | ok | ||||
MOBILI e ARREDI 15.000 | ||||||
Opere murarie | 300 | ok | ||||
Prestazioni professionali Geometra/Architetto | 150 | ok | ||||
Detrazione Lorda spettante | 7.500 | 35.500 | ||||
IRPEF Lorda | 13.000 | Percentuale Detrazione | 50% | |||
Detrazione annua | 7.500 : 10 = 750 | Detrazione Totale spettante | 17.750 | |||
IRPEF Netta | 12.250 | Detrazione annua IRPEF spettante | 1.775 |
A conti fatti avete speso 15.000 ma vi rientreranno 7.500 euro in 10 anni per cui l’effettivo costo sostenuto sarà stato pari alla metà (non considerando naturalmente oneri e proventi finanziari connessi).
UN incentivo a creare lavoro per l’indotto collegato al settore delle ristrutturazioni con effetti moltiplicativi su lavoro e occupazione.
Vi segnalo comunque la guida gratiota al BONUS Mobili e Arredi dove trovate anche altre importanti informazioni sui termini, le tipologie di prodotti ammesse al beneficio fiscale.
Occhio se vendete l’immobile in quanto potreste poi trovarvi costretti a decidere cosa fare delle detrazioni fiscali
Vendita dell’immobile e trasferimento del bonus al nuovo acquirente
In questo caso tanto per rendere complicata la faccenda vi posso dire che il bonus non segue lo stesso trattamento fiscale delle agevolazioni sulle ristrutturazioni ma resterà in capo al soggetto che venderà l’immobile senza possibilità di poterlo trasferire all’acquirente. A tal proposito potete leggere l’articoli di approfondimento dedicato proprio al trasferimento delle agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione in caso di vendita di casa.
Nel seguito altri interessanti articoli dedicati ai lavori che godono di agevolazioni fiscali e che non è detto debbano essere sostenuti tutti direttamente all’interno di un più ampio progetto di ristrutturazione. Questo infatti potrebbe essere eccessivamente gravoso e portare il contribuente a non sostenere la spesa.
Vi potrebbe servire anche…
Vi ricordo che se non potete portare in detrazione fiscale perchè non avete imposta lorda sufficiente a farlo potete valutare la possibilità di cedere il credito di imposta derivante dalle ristrutturazioni ad altri soggetti come spiegate nell’articolo di approfondimento che trovate qui sotto
Trasferimento Detrazioni Fiscali Lavori Ristrutturazioni e Risparmio Energetico
Cosa cambia per la detrazione fiscale sugli infissi e le finestre dopo il DL Rilancio 2020. Vi anticipo infatti che il legislatore ha introdotto una serie di importanti agevolazioni fiscali sia per quello che concerne gli interventi ammessi a fruire del maxi beneficio fiscale sia per quello che concerne le modalità di utilizzo del credito che potrà essere richiesto anche direttamente mediante lo sconto in fattura.
Esempio Calcolo Detrazione Fiscale Sostituzione Caldaia
Esempio Calcolo Detrazione Fiscale Sostituzione Infissi
Sintesi Super Bonus Fiscali: Quali sono, cosa cambia e le novità (nuovo articolo)
>>> Poi non scordate di leggere la guida con tutte le detrazioni e deduzioni fiscali da inserire nella vostra dichiarazioni dei redditi in modo da risparmiare il più possibile sul pagamento delle tasse dell’anno.
Come al solito, non essendo nemmeno cedibile, sono stati lasciati fuori dal bonus chi, come me, non genera reddito Irpef, avendo una partita iva forfettaria.