Aggiornato il 4 Ottobre 2020
L’Agenzia delle entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito al perimetro di applicazione del nuovo Bonus Facciate introdotto con la finanziaria del 2020 estendendo questo anche al rifacimento e la ristrutturazione dei balconi e dei frontalini.
Il Bonus Balconi e Terrazzi fa paete quindi della detrazione fiscale aumentata al 90% prevista per il rifacimento dell’involucro esterno dell’edificio. Vediamo nel seguito quanto vale e come funziona, chi può accedere e per quali interventi.
Cosa si intende per facciate e cos’è il bonus facciate
Il bonus facciate consiste nella possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale per gli interventi di rifacimento della facciata esterna dei fabbricati. Da questo il nome bonus facciate esterne.cosa si intende per facciate. Per facciate deve intendersi il prospetto esterno di un fabbricato corrispondente a ciascuno dei lati del suo perimetro. Nel corso di questi ultimi mesi si è infatti parlato molto spesso di cappotto, involucro esterno,Facciata esterna e così sono nati i primi dubbi sulla estensione di questa definizione anche ai balconi come anche ai frontalini.
L’agevolazione fiscale non spetta solamente ai condomini ma anche alle unità catastali autonomi per cui villa e private unifamiliari o plurifamiliari e quindi anche le famose villette a schiera…Non è prevista una limitazione rispetto alla categoria catastale di appartenenza.
Non è prevista invece l’agevolazione per gli immobili che sono già in costruzione neanche prevedendone la demolizione e la ricostruzione.
Vediamo come funziona la nuova detrazione fiscale Irpef e IRES anche alla luce delle novità introdotte con il decreto rilancio del 2020 e quanto è possibile risparmiare a partire dai costi sostenuti dal 1 gennaio 2020.
L’agevolazione fiscale è stata introdotta dai commi 219 – 221 dell’articolo 1 della legge 160 del 2019 che niente altro è che la finanziaria per il 2020. In questa finanziaria è stata prevista una detrazione fiscale molto importante per tutti quegli interventi di ristrutturazione edilizia che saranno eseguiti sulle facciate dei fabbricati.
Quanto vale il bonus facciate
La detrazione spetta nella misura del 90% delle spese effettivamente sostenute e rimaste a carico del soggetto richiedente l’agevolazione. la detrazione vale sia per le imposte sul reddito delle persone fisiche sia sulle imposte pagate sul reddito delle società rispettivamente IRPEF e IRES.
Il bonus facciate va ad aggiungersi e non a sostituirsi alle agevolazioni fiscali già previste dalla nostra legge riguardanti le spese di manutenzione straordinaria, il recupero, la ristrutturazione e risanamento conservativo degli edifici.
La condizione per beneficiare dell’agevolazione fiscale e della detrazione del 90% riguarda l’ubicazione dei palazzi che devono essere pubblicati nelle zone così definite dal decreto ministeriale numero 1444 del 2 aprile 1968.
Siamo già occupati della corretta identificazione degli edifici in una di queste due zone il consiglio che do è sempre quello di far effettuare una verifica aggiuntiva dall’architetto, ingegnere o Geometra che si sta occupando della pratica edilizia sarà necessario prima di recarsi presso l’ufficio per rispetto di questa importante condizione che potrebbe compromettere l’accesso al beneficio fiscale.
Chi può richiedere il bonus facciate
Per quello che concerne l’ambito soggettivo di applicazione potranno presentare la domanda di trazione maggiorata del 90% tutte le persone fisiche sia titolari sia non titolari di partita Iva potranno accedere esercenti arti e professioni e quindi privati sia che svolgano o non svolgano attività commerciali. Possono accedere alle società i persone, per cui società semplici e società in accomandita semplice, le ditte, la società in accomandita per azioni sia le società di capitali per cui le società responsabilità limitata e le società per azioni.
Oltre a questi soggetti saranno titolari allo sfruttamento del panificio anche il nudo proprietario o il titolare di altro diritto reale di godimento per cui usufruttuario, colui che ha diritto d’uso oppure il diritto di abitazione o anche il diritto di superficie.
Potranno richiedere l’agevolazione scale anche il comodatario o chi detiene l’immobile sulla base di un contratto di affitto o di locazione anche finanziaria perché tali contratti siano regolarmente registrati presso l’agenzia delle entrate. Sarà necessario inoltre avere una pezza giustificativa dal proprietario sia una vera e propria autorizzazione formale dei lavori.
Potranno altresì beneficiare dell’agevolazione fiscale bonus facciate anche i familiari del possessore o di quelli del mobile come anche i conviventi di fatto impossessò dei requisiti previsti dalla legge sulle coppie di fatto.
Casi particolari bonus facciate
Esiste tuttavia dei casi particolari in cui agevolazione fiscale non è concessa dall’agenzia delle entrate è stata anche oggetto di specifico chiarimento da parte dell’amministrazione finanziaria.
Rispetto alla condizione temporale sarà necessario che i richiedenti l’agevolazione posseggano l’immobile ogni siano proprietarie già dal momento della dichiarazione di inizio lavori o antecedentemente a questa.
La detrazione bonus facciate invece non sarà possibile un familiare del possessore del mobile sulla interventi sul mobile che non sono utilizzati dal familiare ma solamente dal possessore.
Esempio bonus facciate
Se dovessimo fare un esempio quindi per un intervento di rifacimento delle facciate che potrebbe costare sui 200.000 € l’agevolazione consentirebbe di sostenere un costo effettivo pari a 20.000 € contro i 180.000 € che potranno essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi dei condomini oppure essere direttamente scontati in fattura dal fornitore.
Come previsto poi dal decreto rilancio sarà possibile cedere il credito fiscale derivante dalle detrazioni IRPEF o IRES effettuati anche per questa tipologia di lavori.
Il Credito fiscale originato dal bonus, come sempre sostenuto da questo blog potrà essere ceduto anche a banche e assicurazioni oltrechè a terzi.
L’opportunità della cessione della detrazione fiscale ad altri soggetti è molto importante per coloro che non hanno reddito imponibile e imposte capienti tali da assorbire il beneficio fiscale. Questi soggetti sono perlopiù coloro che hanno redditi e sono soggetti all’imposta sostitutiva oppure a tassazione separata altro esempio è il soggetto che invece non ha redditi imponibili tali da generare un’imposta lorda che sia capiente che possa essere così abbattuta dalla detrazione fiscale dovuta al bonus facciate
Bonus Balconi e Frontalini
Visti i dubbi interpretativi e la volontà di estendere il Bonus Facciate anche ai balconi e ai frontalini un contribuente ha presentato apposita istanza di interpello a cui l’agenzia delle entrate ha risposto positivamente. La risposta è arrivata il 25 settembre 2020, n. 411 e in questa l’Agenzia delle Entrate ha avuto modo di fornire dei chiarimenti in merito al perimetro di applicazione dell’agevolazione Bonus facciate.
L’Agenzia chiarisce che la detrazione spetta per gli interventi di consolidamento, ripristino, inclusa la mera pulitura e tinteggiatura della superficie o rinnovo degli elementi costitutivi degli stessi e per gli altri eventuali costi collegati; rimozione, impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione del balcone; rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e dei frontalini e successiva tinteggiatura
Chiarimento dell’agenzia delle entrate
Ti posso consigliare di leggere la circolare 1 del 2020 che allego qui di seguito
Circolare del 06_06_2020 n. 14 – Agenzia delle Entrate – Divisione Contribuenti (1)
Fonte Normativa Bonus facciate
Finanziaria 2020 – Art. 1, commi da 219 a 223, Legge n. 160/2019