Il bonifico SEPA con esempio di modulo

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Aggiornato il 4 Maggio 2023

SEPA - Single Euro Payments Area - acronimoDal 1° febbraio 2014 c’è stato il passaggio dal sistema di pagamento tramite bonifici e Rid al Bonifico Sepa tramite il sistema Sepa, il nuovo sistema valido per l’area unica dei pagamenti in euro. Con il progetto promosso dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea non c’è più differenza tra pagamenti nazionali ed esteri effettuati attraverso bonifici, carte di pagamento e addebiti su conti correnti. I bonifici vengono gestiti su una sola piattaforma e con aspetti tecnici comuni. La Sepa è nata dunque con lo scopo di consentire ai cittadini europei di poter effettuare dei pagamenti all’interno dell’area in condizioni di sicurezza simili a quelli dei Paesi di appartenenza. Ogni cliente può così accedere tranquillamente al proprio conto corrente anche da un posto differente da quello in cui abitualmente vive. Il nuovo sistema si applica comunque esclusivamente ai pagamenti in euro e non a quelli effettuati utilizzando un’altra valuta.

Per i consumatori la Sepa agevola attraverso diversi vantaggi i pagamenti in euro verso i Paesi appartenenti all’area. La standardizzazione dei bonifici consente infatti di inviare le somme di denaro con maggiore facilità a tutti i beneficiari dell’area Sepa. Una delle novità principali consiste nel poter operare mediante il proprio conto corrente a prescindere da dove lo stesso sia stato aperto purché, ovviamente, si tratti di Paesi dell’area Sepa. In pratica con il sistema di pagamento Sepa non c’è alcuna distinzione tra un bonifico tra Napoli e Roma e uno tra Napoli e Madrid. Domiciliare una qualsiasi bolletta presso un conto corrente aperto in un istituto bancario di Parigi equivale a domiciliarla sul proprio conto nel nostro Paese.

In poche parole, un cittadino residente in un Paese dell’area Sepa può comodamente gestire i pagamenti da un conto corrente aperto fuori dal suo Paese di appartenenza. La standardizzazione e la semplificazione delle procedure nelle intenzioni dei promotori del progetto devono servire a stimolare gli scambi commerciali e ad aumentare la concorrenza tra i diversi prestatori dei servizi di pagamento. Attraverso questa strada si intende arrivare a una diminuzione delle tariffe e a un mercato dei servizi di pagamento più sicuro ed efficiente.

Paesi SEPA

L’entrata in vigore della Sepa per i Paesi aderenti significa quindi il passaggio dagli schemi tradizionali di pagamento in uso nei singoli mercati nazionali a quelli standardizzati a livello europeo. Fanno parte dell’area unica dei pagamenti in euro gli Stati dell’Unione Europea appartenenti all’area euro: Italia, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Paesi Bassi, Finlandia, Lussemburgo, Irlanda, Cipro, Estonia, Malta, Lituania, Lettonia, Slovena e Slovacchia; gli Stati dell’Unione Europea che utilizzano una valuta diversa dall’euro ma che accettano comunque pagamenti in euro: Regno Unito, Croazia, Svezia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania e Ungheria; sei Stati non membri dell’Unione Europea: Svizzera, Norvegia, San Marino, Principato di Monaco, Islanda e Liechtenstein.

modulo sepa: esempioIl tempo di esecuzione previsto è di un giorno lavorativo a partire da quando l’ordine del bonifico viene effettuato e di conseguenza la data della valuta sarà automatica. I tempi per i bonifici all’interno dell’Area Sepa sono uguali ai tempi necessari per quelli nazionali, fermo restando la disponibilità del denaro sul conto dell’ordinante al momento dell’operazione. Per quanto riguarda invece i costi, il Bonifico Sepa costa quanto i bonifici effettuati verso il Paese di provenienza. In Italia, l’ordinante e il beneficiario del pagamento si dividono spese e commissioni che vengono applicate dall’istituto ordinante e da quello d’arrivo.

 

Quanto costa un bonifico SEPA?

I costi dei Bonifici Sepa dipendono dai singoli istituti, anche se esistono delle norme generali che li regolano. Il costo delle commissioni in realtà dipende anche dall’entità della somma di denaro da trasferire con il bonifico, quando la cifra è alta aumentano le commissioni applicate. Meglio comunque sempre fare particolare attenzione alle condizioni del contratto sottoscritto all’atto dell’apertura del conto corrente, un valido modo per conoscere bene i costi delle operazioni e magari scegliere l’istituto che applica le commissioni più basse. Da sottolineare inoltre come non siano previsti limiti all’importo del pagamento e come la somma originale del pagamento è sempre trasferita senza nessuna deduzione sino al beneficiario.

Per trasferire del denaro sui conti correnti all’interno dell’Area Sepa l’ordinante deve ovviamente conoscere l’Iban del soggetto beneficiante, cioè il codice alfanumerico formato da un minimo di 15 a un massimo di 34 caratteri. L’Iban, in Italia formato da 27 caratteri, è l’elemento che rende unico un conto corrente. All’atto del bonifico Sepa l’Iban non è il solo dato che dovrà conoscere l’ordinante, perché servono anche gli estremi identificativi del beneficiario e il codice BIC della sua banca. Importante al momento del bonifico anche l’indicazione della causale, il motivo per cui viene trasferita la somma di denaro sul conto corrente del beneficiario. Un’informazione che va fornita con esattezza e chiarezza, perché la ragione del bonifico deve essere comprensibile per chi legge.

L’Area Sepa si è quindi sostanzialmente data delle norme uguali per i sistemi di pagamento, regole stabilite per evitare disuguaglianze in relazione all’erogazione dei servizi tra i Paesi appartenenti e per offrire ai cittadini gli stessi servizi. A distanza di un po’ di tempo dall’introduzione dei Bonifici Sepa i primi bilanci possono essere considerati positivi proprio per effetto di un sistema di pagamento standardizzato, efficace e con tempi di esecuzione decisamente brevi.

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