Aggiornato il 4 Maggio 2023
Indipendentemente dal motivo che porta alla volontà di chiudere il conto è necessario conoscere quali siano le modalità, ossia gli step da seguire.
Il primo consiglio che vi do per esperienza è di recarvi in banca e non cercare di gestire on line la chiusura perché la banca, avendo i propri obiettivi, probabilmente fa orecchie da mercante oppure prima di chiuderle vi inizierà a proporre servizi aggiuntivi, sconti sui prezzi sempre più sostanziosi fino a che uno tra voi e loro si stancherà e avrà la meglio. e vi dico che per una mia assistita ho impiegato oltre due anni per chiudere un conto e che mi ci sono volute anche 30 email e documentazione a sostegno capite che di tempo da perdere ne hanno, ma noi no per questo recatevi in banca direttamente.
Non andate via senza un foglio firmato in cui c’è scritto che in quella data avete manifestato la volontà di chiusura del vostro conto corrente. In questo modo si potrà avere la certezza di seguire tutte le procedure in modo corretto. Se avete un deposito amministrato non dimenticate di chiudere anche quello. Portate inoltre con voi anche le eventuali carte di credito, bancomat e OTP o chiavette virtuali o digitali in modo che siano distrutte alla vostra presenza.
Come chiudere il conto in banca?
Per quanto le modalità di chiusura sono uguali presso tutte le banche, infatti, alcuni istituti potrebbero richiedere qualche documento in più per via di particolari tipologie di conti bancari.
La procedura comune, in ogni caso, richiede una serie di modulistica da firmare e consenso da interrompere. Prima di procedere, tuttavia, è necessario non lasciare operazioni in sospeso, per cui è fondamentale completare eventuali operazioni ancora in corso.
Eventuali assegni non ancora incassati o riscossi dovrebbero essere sollecitati mentre, se si hanno domiciliazioni bancarie, vanno effettuate le comunicazioni sia ai fornitori di utenze sia, naturalmente alla banca stessa, per l’interruzione dei pagamenti. Sei si è titolari di un conto esclusivamente online, sarà necessario scaricare la documentazione da firmare e inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Bisogna ricordare che eventuali libretti di assegni, carte di credito e di debito, bancomat, eventuali token per l’internet banking e tutti gli strumenti di pagamento relativi al conto che va chiuso dovranno essere riconsegnati alla banca. Inoltre, ci si dovrà ricordare di chiudere tutti gli eventuali strumenti di investimento connessi a quel conto corrente (conto titoli, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, ETF, ecc.)
Quando la chiusura è dovuta alla volontà di cambiare banca, per prima cosa è necessario aprire il nuovo conto corrente. In tal modo si potranno trasferire sul nuovo conto tutti i contanti ed eventualmente le domiciliazioni e tutto quanto era precedentemente connesso al vecchio conto corrente. In molti casi, sono i nuovi istituti bancari che si fanno carico delle comunicazioni con la precedente banca, facilitando così i passaggi di chiusura del conto corrente.
Nel caso in cui si abbia un conto corrente cointestato è possibile che si verifichino due differenti possibilità, a seconda del conto stesso. In certi casi, infatti, un conto corrente può essere cointestato ma
– a firma disgiunta: in questo caso non è necessario che i cointestatari siano entrambi presenti alla richiesta di chiusura del conto. Viceversa, se si tratta di un conto cointestato
– a firma congiunta questo potrà essere chiuso solo se entrambi apportano la firma sulla domanda di chiusura. In caso contrario il conto non potrà essere chiuso per nessun motivo
Quanto costa chiudere un conto corrente? Commissioni Chiusura
Dal punto di vista teorico, la chiusura del conto corrente non dovrebbe apportare alcuna spesa. Infatti, il decreto Bersani del 2006, per favorire lo sviluppo della concorrenza nei diversi settori dei mercati, ha definito che le banche non possono applicare costi di fine rapporto per i conti correnti. Tuttavia, spesso tra gestione del conto, imposte di bollo ed eventuali voci relative al canone si va comunque a pagare a una spesa, definita come spesa estintoria. Va sottolineato che si tratta, per la maggior parte dei casi, di costi poco onerose che permettono la chiusura senza troppi problemi. Se avete la pazienza e la voglia di approfondire al momento dell’apertura vi dovrebbe essere stato dato un prospetto informativo nel quale devono chiaramente evincersi anche le commissioni di chiusura di conto corrente nonché le altre fee del conto corrente.
Per quanto riguarda i tempi necessari alla chiusura del conto, va evidenziato che questi, per quanto possano essere variabili, non possono essere superiori ai 12 giorni. Si tratta di un intervallo temporale definito da una direttiva dell’Unione Europea e che porta, in caso di tempistiche maggiori, a pesanti sanzioni per quella banca che non rispetta le scadenze e a indennizzi a quei correntisti che non vedono rispettati i tempi massimi per il completamento delle operazioni di chiusura. Inoltre, anche nel caso in cui la banca non garantisce le corrette condizioni di chiusura, il cliente uscente può richiedere un indennizzo.
Il mutuo
Probabilmente l’accensione di un mutuo è uno dei momenti in cui il correntista decide di cambiare banca o di aprire per la prima volta un conto corrente ad hoc presso un istituto finanziario. Considerate che se pagate il mutuo probabilmente deciderete anche di farvi domiciliare lo stipendio presso la stessa banca. Non sottovalutate il potere che hanno queste operazioni sui bilanci e sui requisiti di solvibilità delle banche. Per loro rappresentate un enorme risorsa di cui non possono fare a meno. Ve lo dico per ristabilire il giusto potere contrattuale. Non state andando a chiedere l’elemosino in parole povere ma state contrattando dei tassi e delle commissioni in un rapporto che vi legherà con la banca per 20 o 30 anni. A meno di non volere effettuare una surroga del mutuo, ma questa è un’altra storia per cui vi rimando al relativo articolo di approfondimento con risposte e chiarimenti alle vostre domande.
https://www.tasse-fisco.com/tassazione-rendite/riforma-fiscale-finanziarie-2011-secca-20/6713/
Secondo me la Banca d’Italia avvierebbe un procedimento anche nel caso da lei citato con potenziale applicazione di sanzioni. A questo aggiungerei anche il costo gestione della procedura di reclamo per tutta la banca interessata al cui interno per una segnalazione si attiverebbero diversi uffici da quello reclami, alla compliance, all’internal audit…etc..etc
Credo che l’articolo sia fuorviante per quanto riguarda la tempistica di chiusura. Infatti il tempo massimo di 12 giorni deve essere rispettato in caso di portabilità (richiesta da altra banca), ma non in caso di semplice chiusura.
Salve io chiedevo come si può fare a prelevare 40/50 Mila € in contanti dal propio conto grz
Recatomi stamane in mio uff postale e direttore dice che non puo far nulla se non verso almeno 60/70 euro. Imbufalito rispondo che Poste è in debito con me con una cifra ben maggiore che ancora non ho ricevuta nonostante intervento Pec di federconsumatori alla fine del 2020 con relativa messa in mora. Direttore basito. A casa preparato racc a/r per Poste Roma facendo anche riferimento al pregresso ed inserendo tessera postamat. Sul conto ad oggi è depositato solo 1 centesimo e non intendo versare null altro. Domanda: cosa potrebbe Poste fare? E se dovesse rifiutarmi la chiusura posso io lasciar languire il conto rendendolo inerme ed inattivo (=che gia lo è da circa inizi mese) in eterno?
Salve.
Oggi sono andato all’Ufficio postale per chiudere il conto.
Ho restituito la Carta Bancoposta e il carnet con 7 assegni inutilizzati.
Mi è stato rilasciato il modulo di chiusura conto che io colpevolmente ho firmato senza prima verificare il contenuto.
Tornato a casa ho constatato che, mentre la carta Bancoposta nel modulo risulta regolarmente restituita, per gli assegni è stato riportato che non ho potuto restituirli perchè li avevo distrutti, cosa non rispondente al vero.
Ora sono un pò preoccupato, poichè l’impiegata ha portato via gli assegni e non li ha distrutti davanti a me. Nulla può impedirmi di pensare che qualcuno di questi assegni un giorno potrebbe saltar fuori, magari con firma fasulla che tuttavia non ne inficerebbe la validità come titolo di credito esecutivo.
Come posso ora tutelarmi?
Grazie.
Stamattina ho chiuso il mio conto corrente dopo5 anni , senza mai chiedere fidi o finanziamento ne libretto assegni mai sconfinato di 1 € mi ritrovo a pagare 100€ per la chiusura . La banca lo può fare?
Stamattina ho chiuso il conto corrente che avevo da 5 anni . Da questa banca non ho mai avuto fidi ne libretto assegni non sono mai uscito dal conto in 5 anni ho dovuto pagare 100€ x la chiusura non mi sembra giusto
non vi sono periodi minimi tra chiusura e apertura ma dovrebbe verificare più che altro le commissioni in entrata e uscita
Se chiudo il conto , dopo quanto tempo posso eventualmente riaprirlo presso la stessa banca? (O filiale dello stesso gruppo?)
Grazie
Spero senza costi
Dopo. 13. Anni. La. Banca. Mi. Chiamato. Per. Chiudere. Conto. Corrente. Credevo fosse. Già. Chiuso. Può. Richiedere. Ora. La chiusura.
Salve , ho chiuso un conto bancario cointestato con mia madre. Ho richiesto prima della chiusura una copia del contratto di apertura conto, dato che non ne avevo una. Ci tengo a precisare che, io ho tutte le carte e comunicazioni della banca. Non ho gettato nulla, quindi non ho avuto nessuna copia di contratto. La banca, dice che a chiusura non ne potevo richiedere una copia. Adesso devo aspettare un mese, per la chiusura, vera e propria, dopo che ho firmato il 30 di Aprile, e si sono trattenuti 400€ per vedere le ultime spese che ci sono. Mi sembra un pò esagerato, dato che non ho conti in sospeso con loro. Che cosa posso fare?
buongiorno,
mi ritrovo una questione da cui non ne riesco a venir fuori, tra il 2004 e 2006 chiusi il conto corrente che avevo, ora non riesco ad esser precisa della data, visto che son passati tanti anni, con la relativa consegna all’incaricato della mia carta di credito, firmai ed attesi i conteggi finali alla chiusura totale. venni richiamata dopo circa 15 giorni e rifirmai. dopo tutti questi anni mi vedo ricevere una AR ( nel frattempo avevo cambiato città e sede di lavoro ) al mio attuale indirizzo di residenza, con una richiesta di pagamento per insolvenza pari a circa 4,500 euro, comprensivi di tasse e interessi di mora. Punto primo, non ho mai ricevuto alcuna informazione prima, hanno aspettato tutti questi anni per far crescere gli importi, avevano i miei recapiti telefonici, mail… ad ogni modo io so di aver restituito la carta, che seguiva il conto corrente da me chiuso. Qualcuno mi sa dire come posso tutelarmi? mi hanno inviato nella AR estratti conto, ovviamente nessun movimento, se non quello relativo agli interessi, si tratta di contratto bnl top credit. A maggio di quest’anno ricevo una ar dove mi chiedono l’ipotetica morosità, perchè io son certa di aver chiuso e restituito la carta alla filiale della mia banca dell’epoca. attendo ansiosa qualche aiuto in merito, VB
se quanto lei riporta è corretto queste spese non sono dovute per cui contatterei la banca per farlo presente e farsi dire in base a quale clausola contrattuale per loro sarebbero dovute. Se non la convincono proprio e le danno informazioni contrastanti o evasive provi a dirle che chiederà informazioni a banca d’italia e sono certo saranno più disponibili nel fornirle risposte adeguate
Salve, successivamente alla chiusura del conto corrente ho trovato in addebito spese per ‘interessi e competenze per gestione c/c fino a chiusura conto” comprensive di costi di spedizione e forfettari. Sul contratto firmato all’ apertura del conto invece la stessa voce riporta la cifra di € 0,00.
Vorrei sapere se ciò è regolare.
Grazie
Grazie. Ci può fare qualche esempio tipico così da fornire strumenti utili ai lettori che potrebbero così evitare il raggiro o costi esorbitanti?
Consigli molto utili. Spesso il cliente vine raggirato.