File Calcolo Detrazione interessi mutuo in Excel editabile: esempi e indicazione nel 730

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Aggiornato il 27 Luglio 2023

Vediamo come si effettua e si calcola la detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario attraverso un file di calcolo Excel o anche con la compilazione nella dichiarazione dei redditi 730, modello unico, oppure modello redditi PF.

Calcolo detrazione interessi passivi ai fini IRPEF

Per il calcolo degli interessi e della loro detrazione risparmio che avrete effettivamente sulle imposte da pagare è facilmente calcolabile in quanto la norma concede una integrazione fiscale sugli pari al 19% degli interessi pagati nel corso dell’anno. Questi ultimi saranno oggetto di apposita comunicazione parte dell’istituto mutuatario ossia la banca che gli ha concesso il finanziamento. Non solo sarà un cerchio di specifica indicazione ma la stessa carica trasmette il flusso degli interessi passivi ipotecari riscossi dal contribuente nel corso dell’anno oggetto di dichiarazione. Per tale motivo questa è un’informazione che troverete anche nella vostra area riservata del 730 precompilato.

Chiarimento perché non lo sapesse parliamo di detrazione fiscale e non di deduzione per cui il 19% degli interessi pagati andrà a ridurre effettivamente a ridurre l’IRPEF da versare a fine anno.

Come potete vedere fatti dal file in Excel che trovate qui sotto sarà possibile non solo determinare l’effettiva Irpef da versare sia lordo che al netto degli interessi passivi pagati.

Compilazione Della dichiarazione dei redditi

I dati relativi all’interessi pagati devono essere esposti a interno del quadro e se complicate il modello 730, oppure del quadro RE se compilate il modello dichiarazione dei redditi PF.
La sezione da compilare è la numero uno ossia alle spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19% o del 26%. Per gli interessi passivi abbiamo detto che l’aliquota percentuale di penetrazione concesso un bar la legge è il 19%.

Nella guida gratuita agli interessi passivi sul mutuo potrete trovare tutti requisiti richiesti dalla normativa per la detrazione. Potrete vedere chi può portare in definizione interessi, quando è possibile e quali sono i casi di esclusione previsti dalla normativa di riferimento.

Il rigo da considerare è il la cella E7.

Nel caso in cui invece stesse indicando gli interessi pagati per un mutuo contratto per l’acquisto di un’abitazione diversa da quella principale allora dovresti indicare di interessi passivi nel rigo E8 otto codice 8.
Vi ricordo il limite massimo della detrazione concessa per gli interessi passivi sul mutuo è pari a 4.000 € per ciascun anno di imposta.

File editabile calcolo detrazione interessi passivi Irpef mutuo

File Calcolo detrazione interessi passivi editabile

Esempio Detrazione Interessi passivi sul Mutuo

Reddito imponibile
                     35.000,00  
Scaglioni di reddito Irpef Imposta da pagare Irpef  Limite Minimo   Limite Massimo   Aliquota Irpef (%)   Imposte calcolate 
Totale Imposte Lorde  Totale imposte Lorda             9.620
Aliquota effettiva 27%
Imposta Netta                          9.620
Rata Mensile Mutuo                             350
Interessi passivi pagati nell’anno                          4.200
Detrazione Massima                          4.000
 Detrazione spettante (19%)                             760
 Risparmio mensile                               63
 Rata effettiva                              287  

Fonte normativa detrazione interessi mutuo

Art. 15 del Tuir che riporto nel seguito: ” b) gli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonche’ le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunita’ europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l’acquisto dell’unita’ immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro. L’acquisto della unita’ immobiliare deve essere effettuato nell’anno precedente o successivo alla data della stipulazione del contratto di mutuo. Non si tiene conto del suddetto periodo nel caso in cui l’originario contratto e’ estinto e ne viene stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati. In caso di acquisto di unita’ immobiliare locata, la detrazione spetta a condizione che entro tre mesi dall’acquisto sia stato notificato al locatario l’atto di intimazione di licenza o di sfratto per finita locazione e che entro un anno dal rilascio l’unita’ immobiliare sia adibita ad abitazione principale. Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. La detrazione spetta non oltre il periodo d’imposta nel corso del quale e’ variata la dimora abituale; non si tiene conto delle variazioni dipendenti da trasferimenti per motivi di lavoro. Non si tiene conto, altresi, delle variazioni dipendenti da ricoveri permanenti in istituti di ricovero o sanitari, a condizione che l’unita’ immobiliare non risulti locata. Nel caso l’immobile acquistato sia oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia, comprovata dalla relativa concessione edilizia o atto equivalente, la detrazione spetta a decorrere dalla data in cui l’unita’ immobiliare e’ adibita a dimora abituale, e comunque entro due anni dall’acquisto. In caso di contitolarità del contratto di mutuo o di più contratti di mutuo il limite di 4.000 euro e’ riferito all’ammontare complessivo degli interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione sostenuti. La detrazione spetta, nello stesso limite complessivo e alle stesse condizioni, anche con riferimento alle somme corrisposte dagli assegnatari di alloggi di cooperative e dagli acquirenti di unita’ immobiliari di nuova costruzione, alla cooperativa o all’impresa costruttrice a titolo di rimborso degli interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione relativi ai mutui ipotecari contratti dalla stessa e ancora indivisi. Se il mutuo e’ intestato ad entrambi i coniugi, ciascuno di essi può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi; in caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro la detrazione spetta a quest’ultimo per entrambe le quote;

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