Per chi necessita di importi non troppo cospicui, un’ottima soluzione è rappresentata da Prestito BancoPosta. Si tratta di un prodotto riservato esclusivamente ai titolari di Conto BancoPosta (aprire un conto Bancoposta non è poi così difficile, quindi è una limitazione veramente minima).
Per accedervi inoltre, occorre, presentare oltre alla tessera sanitaria ed un documento d’identità anche un documento che attesti l’importo percepito mensilmente dal richiedente. Nello specifico è necessario allegare alla richiesta di prestito, la fotocopia dell’ultima busta paga percepita per quanti sono lavoratori dipendenti, la fotocopia dell’ultima dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi e liberi professionisti oppure la fotocopia del documento che attesti il diritto alle pensioni per i pensionati.
Come si può intuire, il prestito offerto dalla poste in Italia non può essere accessibile per quanti non possano dimostrare un reddito mensile. L’importo richiedibile varia tra un minimo di 1500 euro fino ad un massimo di 30 mila euro, mentre il piano di ammortamento può avere una durata minima di 12 mesi ed una durata massima di 84 mesi. L’iter valutativo della richiesta di prestito è abbastanza veloce e nello specifico, in media termina nei sette giorni successivi alla data di presentazione della richiesta. Una volta avuto l’ok da parte di Poste Italiane, l’importo richiesto verrà automaticamente reso disponibile sul proprio Conto BancoPosta.
Per quanto concerne la modalità di rimborso, essa avviene con cadenza mensile mediante addebito direttamente effettuato dal Conto BancoPosta in maniera tale da azzerare i costi relativi alle commissioni dovuti ai pagamenti. Rimanendo in tema di costi, non sono previsti addebiti per l’istruttoria, per l’invio di comunicazioni periodiche, per l’incasso e quant’altro. Viene data la possibilità di sottoscrivere una polizza assicurativa che copre rischi legati a perdite del proprio posto di lavoro e quant’altro, per un costo pari al 3,25% dell’importo richiesto qualora esso venga rimborsato entro i 60 mesi oppure del 4,80% se il periodo di ammortamento è superiore ai 60 mesi. Per quanto concerna il tasso di interesse praticato, viene fatta una diversificazione a secondo se il richiedente sia titolare di un conto corrente Conto BancoPosta con accredito dello stipendio / pensione oppure no. Nel primo caso Prestito BancoPosta prevede un TAN (Tasso Annuo Nominale) del 10,25% e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) del 10,87%. Questo significa ad esempio che un ipotetico prestito da 8 mila da restituire in 60 mesi, diventi di 10 mila e 281 euro. Nel secondo caso il TAN è del 10,95% e il TAEG dell’11,64% per cui il precedente esempio di prestito, l’importo da restituire diventerebbe di 10 mila 454 euro.
Altro prodotto creditizio quanto mai interessante è Prontissimo di Poste Italiane che, a differenze del precedente, può essere richiesto anche da chi non è titolare del Conto BancoPosta. Si tratta di un prodotto estremamente flessibile che prevede come principale caratteristica, quella di essere estremamente veloce con un iter della durata di poche ore. Le garanzie economiche richieste da Poste Italiane sono le medesime di quelle del precedente prodotto mentre variano sia l’importo che la durata massima del rimborso. Entrando maggiormente nei particolari, il prestito Prontissimo consente di ottenere un credito che può andare dai 1750 euro fino ad un massimo di 20 mila euro mentre la durata del piano di ammortamento oscilla tra i 24 e gli 84 mesi. Anche in questo caso non sono previste spese accessorie relative all’istruttoria, all’incasso delle rate e all’invio delle comunicazioni periodiche. Ulteriore vantaggio risiede nel fatto che Prontissimo a differenza di Bancoposta offre la possibilità senza che sia prevista alcuna penale, di estinguere anticipatamente il prestito evitando così di pagare la parte restante della quota relativa agli interessi. L’accredito avviene per mezzo di bonifico domiciliato in ufficio postale oppure con accredito diretto sul conto corrente a seconda se l’importo percepito sia superiore o meno ai 10 mila euro. Per quanto riguarda il tasso di interesse, esso è pari ad un TAN del 12,75% mentre il TAEG è del 13,74%.
Poste Italiane prevede nella gamma dei propri prodotti creditizi, anche alcune soluzioni studiate appositamente per i dipendenti pubblici e per i pensionati INPS e INPDAP (ex INPS). Il prestito in questione si chiama Quinto Banco Posta. Si tratta di una soluzione quanto mai utile che, come detto, è dedicata alle due categorie sopra elencate anche se non sono in possesso di un conto corrente postale o bancario. Quinto Banco Posta è basato sul meccanismo della cessione del quinto dello stipendio oppure della pensione. In ragione di ciò il massimo importo richiedibile dipende da quale sia l’entità dello stipendio o della pensione percepita dal richiedente. Il rimborso avviene con cadenza mensile e prevede che la somma dovuta, venga detratta direttamente dallo stipendio oppure della pensione, fino ad un massimo della quinta parte di quest’ultimo. Ciò significa che nel caso che il proprio reddito sia al netto delle tasse di 1500 euro al mese, la massima trattenuta che si può sottoscrivere può essere pari a 300 euro. La durata del piano di ammortamento può variare da un minimo di 36 mesi fino ad un periodo massimo di 120 mesi. Anche la durata del rimborso è un altro parametro che consente di calcolare il massimo importo richiedibile. Rimanendo nell’esempio pocanzi presentato ed ossia con massima trattenuta mensile di 300 euro, è chiaro che in questo caso il massimo importo richiedibile sia pari a 36 mila euro (300 euro x 120 mensilità). C’è da sottolineare come questa tipologia di prestito obblighi a sottoscrivere una polizza assicurativa che copra dai rischi relativi ad una morte del beneficiario oppure per la perdita del posto di lavoro. Inoltre con Quinto Bancoposta per i dipendenti pubblici ci sono una serie di vincoli da rispettare per avere accesso a questo prestito e che riguardando l’età, che alla scadenza del rimborso deve essere al massimo di 67 anni e sull’anzianità di servizio (max 3 mesi e 43 anni per l’uomo alla scadenza del rimborso mentre per la donna è 3 mesi e 42 anni).
L’ultimo prestito delle poste italiane che affrontiamo è dedicato ai possessori della carta prepagata PostePay. Il prestito in questione si chiama SpecialCash PostePay e consente di effettuare acquisti di piccola entità ricevendo denaro direttamente sulla propria carta Poste Pay. Si può scegliere fra tre importi differenti : 750 euro, 1000 euro e 1500 euro che rispettivamente prevedono una durata per il rimborso di 15 mesi, 20 mesi e 24 mesi. È un prodotto che non prevede alcun vincolo particolare, se non per i cittadini stranieri che devono presentare un documento di reddito. Tenendo presente che il tasso di interesse varia a seconda della scelta effettuata fra i tre suddetti profili, l’importo da rimborsare per il micro-prestito SpecialCash sarà rispettivamente di 835,50 euro, 1138 euro e 1734 euro.
Infine, fino al 31 dicembre 2013, Poste Italiane mette a disposizione il Prestito BancoPosta Studi, ideale per consentire un percorso formativo a chiunque. L’importo che può essere richieste va 1000 euro fino a 5000 euro. Nello specifico, l’importo dipende dalla tipologia di scuola frequentata dal figlio ed ossia: 1000 euro per le scuole elementari o medie, 2000 euro per la scuola media superiore e 3000 euro per Università o corsi di specializzazione e professionali. La durata del rimborso può andare tra i 12 ed i 24 mesi mentre il TAN è dell’8,10%. È opportuno rimarcare come l’addebito avvenga direttamente su Conto BancoPosta per cui è necessario esserne titolari.
Come approfondimento sul tema della richiesta di credito in generale, sia un prestito o un mutuo, vi rimando ad alcuni consigli sulle possibili scelte di credito, in un nostro precedente articolo.