Quanto posso portarmi in detrazione nella dichiarazione dei redditi
La regola è sempre la stessa al momento e consiste nella possibilità di detrarsi un costo massimo di 4 mila euro per annuo applicandoci un’aliquota del 19%. In sostanza il risparmio effettivo che avrete nel caso lo sfruttaste al massimo sarà quindi di 4 mila X 19% = 760 euro. Su questo ammontare sarà applicata un’aliquota del 19%, pertanto la detrazione complessiva non potrà essere superiore a 760 euro. Nel caso di mutuo per la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione, il limite scende a 2.582,28 euro. L’agevolazione è concessa a patto che si tratti di abitazione principale da adibire a tale scopo entro un anno dal rogito dell’acquisto e che lo sia per tutti gli anni in cui si vuole detrarre il costo in dichiarazione.
L’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 1 anno dall’acquisto. Questa condizione deve permanere per tutto il periodo d’imposta per il quale si chiedono le detrazioni. Vi ricordo che la definizione di abitazione principale non coincide con quello di residenza anagrafica ma è diverso (si intende la dimora abituale) e più ampio (comprende anche i familiari). Nella guida gratuita alla detrazione degli interessi passivi trovate la corretta definizione con chiarimenti ed esempi di dettaglio per capire come funziona.
Spese istruttoria Mutuo
L’accensione di un mutuo è un’operazione che comporta un’assunzione di responsabilità notevole. Nel momento in cui si firma il relativo contratto con la banca, ci si impegna al pagamento delle rate mensili a favore dell’istituto erogatore per un arco temporale generalmente variabile tra uno e due decenni, se non maggiore.
E’ chiaro che la pianificazione di questo genere di attività deve essere svolta con il massimo della cura senza tralasciare alcun aspetto. Troppo spesso i futuri potenziali mutuatari sono concentrati esclusivamente su alcuni punti ignorandone talvolta diversi altri… si tratta di un comportamento assolutamente sbagliato.
Spese “accessorie” al mutuo
Le cosiddette spese accessorie non sono affatto trascurabili e per mutui di importo medio – basso possono costituire anche una percentuale significativa del valore complessivo dell’intera operazione.
Nei precedenti articoli abbiamo parlato dei consigli per acquistare casa, senza errori ed in sicurezza in modo da arrivare preparati all’acquisto. La detrazione principale prevista per il mutuo sulla prima casa riguarda la detrazione degli interessi passivi.
Troppo spesso, in maniera superficiale, coloro che richiedono un mutuo si fermano ad analizzare solo ed esclusivamente il tasso di interesse applicato. Seppure si tratti del parametro principale, sarebbe buona norma chiedere maggiori dettagli alla banca anche in merito alle spese secondarie. In un periodo in cui i tassi sono sostanzialmente livellati e spesso identici tra banche differenti, l’ammontare delle spese accessorie potrebbe diventare un fattore discriminante nella scelta dell’istituto finanziario con il quale sottoscrivere il contratto. Di seguito sono elencate le principali spese che il mutuatario è tenuto a sostenere nel momento in cui decide di accendere un mutuo immobiliare.
Spese notarili per la stipula del mutuo
La sottoscrizione di un mutuo, spesso contemporanea all’atto di acquisto vero e proprio dell’immobile, avviene mediante la stesura di un contratto effettuato con rogito notarile. Il mutuatario e la banca creditrice si costituiscono davanti al notaio che provvede alla correttezza della transazione e all’esplicazione di tutte le procedure formali del caso. E’ compito del notaio effettuare tutti i dovuti controlli in merito alla proprietà oggetto della procedura, dichiarandone la disponibilità e l’assenza o meno di trascrizioni pregiudizievoli come eventuali ipoteche. Le spese notarili, rappresentate essenzialmente dalla parcella del notaio, sono generalmente calcolate in maniera proporzionale al valore dell’iscrizione ipotecaria dell’immobile. Tale percentuale di norma è data dal 2 – 2,5 % del valore del mutuo.
Spesso la banca mutuante tende a consigliare un proprio notaio di fiducia con il quale opera abitualmente. E’ bene sapere che la scelta del notaio è un diritto del mutuatario e non deve essere in alcun modo imposta dalla banca. Ciò non vuol dire che il notaio proposto dall’istituto di credito sia necessariamente più costoso della media ma sarebbe opportuno richiedere un preventivo anche ad altri notai esterni per poi confrontarli con le tariffe del primo.
Sebbene possano sembrare delle preoccupazioni eccessive basti pensare che su un importo di 150.000 euro l’onorario notarile può arrivare anche a cifre di 4 – 5.000 euro. La scelta di un professionista con tariffe più contenute può rivelarsi una prima fonte di risparmio.
Vi ricordo che queste insieme alle altre sono detraibili dall’IRPEF nella misura del 19% semprechè siano considerate come una detrazione oneri accessori al mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione principale. Per fare un semplice esempio, fatte il valore di queste spese 2.000 euro l’effettivo risparmio di tasse (imposte Irpef) che andremo a risparmiare sono pari a 380 euro netti.
Spese per la sottoscrizione del contratto
Si tratta di un’imposta di bollo del valore di 14,82 euro che viene corrisposta interamente a favore dell’erario.
Spese di istruttoria
L’istruttoria è quella fase in cui la banca decide di aprire la pratica di finanziamento a favore del richiedente ed inizia a compiere tutte le formalità previste affinché si possa passare all’erogazione vera e propria del mutuo: raccolta della documentazione necessaria, valutazione dell’affidabilità finanziaria del cliente, etc. L’importo delle spese di istruttoria varia in maniera alquanto significativa in funzione della banca prescelta. Ogni istituto calcola tali spese in misura diversa: alcuni in percentuale sul capitale finanziato (con valori che oscillano tra lo 0,1 e lo 0,5 % dell’importo del mutuo stesso, anche se alcune banche sono arrivate perfino all’1%) altri in misura fissa (per una spesa forfettaria media di circa 100 euro).
Va detto che molte banche, a titolo promozionale e al fine di acquisire nuovi clienti, tendono a farsi carico pienamente di tale spesa senza gravare ulteriormente sulle spalle del potenziale mutuatario.
Perizia tecnica
Viene redatta allo scopo di stimare il valore corretto di un immobile tenendo conto degli aspetti tecnico – strutturali dello stesso. Ovviamente, la compilazione della perizia deve essere affidata ad un professionista quale un ingegnere, un architetto o un geometra. Anche in questo caso non esiste un costo prefissato ed uguale per tutti. Esso è variabile in funzione del tecnico che si decide di interpellare. Solitamente la spesa da affrontare varia da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500.
Come per la scelta del notaio, anche in questo caso le banche tendono spesso a consigliare un tecnico di loro fiducia. Tuttavia il mutuatario ha il pieno diritto di rivolgersi ed affidare il lavoro ad un qualsiasi tecnico abilitato desideri senza che la banca possa opporsi in alcun modo.
Imposta sostitutiva ed imposta di registro
Come stabilito dal D.P.R. 601/73 l’imposta sostitutiva è pari allo 0,25% del capitale erogato. Nel caso in cui il finanziamento avvenga da parte di una finanziaria si è tenuti al versamento dell’imposta ipotecaria per un valore pari al 2% dell’importo di iscrizione ipotecaria (pari di solito al doppio del valore del mutuo) oltre al versamento dell’imposta di registro pari allo 0,50% di quest’ultima. Ulteriore articolo dove potete trovare dei consigli per l’acquisto di casa ma con un taglio più orientato al lato fiscale è l’articolo dedicato alle detrazioni fiscali sull’acquisto di casa che vi descrive la tassazione a livello di Iva e di Imposta di registro oltre ad alcune voci che vi dovrete ricordare perché le potrete portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Da Cristian: l’imposta sostitutiva (oltre che al 2% se mutuo erogato da finanziaria) passa dallo 0,25% al 2,00% anche se la finalità del mutuo è differente dall’acquisto per prima casa.
Tassa di archivio notarile, marche da bollo, etc
Si tratta di tutta una serie di adempimenti burocratici a cui bisogna adempiere nel momento in cui si acquista un immobile. Tali incombenze vengono svolte dal notaio al quale bisogna versare i relativi importi. Considerando un mutuo di circa 100.000 euro, tali spese gravano per un importo variabile tra i 2.000 ed i 4.000 euro.
Spese di incasso delle rate
E’ un costo che viene addebitato direttamente su ogni rata mensile del mutuo. Tiene conto delle spese sostenute dalla banca per procedere all’incasso di ogni singola rata. E’ compreso tra 1 e 5 euro per ogni rata.
Polizza assicurativa
Un ulteriore costo, spesso del tutto ignoto al sottoscrittore del mutuo fino al momento della stipula dello stesso, è il premio assicurativo da pagare per tutelare l’immobile acquistato contro eventuali incendi o danni subiti dallo stesso. Sono gli stessi enti eroganti che richiedono come condizione necessaria e inderogabile al fine dell’erogazione del mutuo, la stipula di una polizza assicurativa che permetta loro di tutelarsi a garanzia del credito concesso.
La polizza può essere accesa direttamente dall’ente mutuante che provvederà ad addebitare il premio nei vari costi di apertura a carico del cliente in una sola soluzione oppure rateizzando l’importo per un numero di rate prefissate.
Analogamente ai casi precedenti, il mutuatario può decidere di appoggiarsi ad una compagnia assicurativa diversa da quella proposta dalla banca purché quest’ultima risulti ovviamente il beneficiario del risarcimento in caso si verifichino i danni previsti. Per verificare se la tipologia del premio è detraibile potete leggere l’articolo dedicato alla detrazione fiscale sulle assicurazioni nel 730.
Nuova Imposta sostitutiva
Chiarimenti anche sulla nuova Imposta sostitutiva sul mutuo e sui finanziamenti introdotta dal Dl 168/2004
Indicazione nel 730
Per detrarli dovrete naturalmente indicarli nel 730: a tal proposito vi indico in quali rigo del 730 2015. Il rigo E7 e il codice 8 nei righi da E8 a E12 devono comprendere gli interessi passivi sui mutui ipotecari rispettivamente indicati nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con i codici onere 7 e 8. Vi ricordo sempre di verificare ogni anno se cambia di qualche riga l’esatto posto dove inserirlo. Cercherò per quanto possibile di tenerlo aggiornato.
Tenuta del conto corrente
Molto spesso il richiedente di un mutuo si trova ad accenderlo presso un istituto bancario del quale non è cliente. Per la corretta gestione del finanziamento e del rimborso delle rate la banca chiede al cliente di aprire un conto corrente presso di essa. Ciò comporta un ulteriore esborso. Ogni anno si dovranno corrispondere alla banca le spese di tenuta conto oltre a pagare l’imposta di bollo sullo stesso a favore dell’erario.
Guida alla detrazione sugli interessi del mutuo
Vi ricordo poi che questo è un articolo di approfondimento dedicato alle spese e costi accessori al mutuo ma voi potete sempre fare riferimento alla Guida alla detrazione fiscale degli interessi passivi sul mutuo
Estinzione anticipata
Qualora il beneficiario di un mutuo decidesse di sospendere il pagamento delle rate mensili per estinguere in un’unica soluzione anticipata la restante parte del credito residuo ottenuto bisogna ricordare che le banche in tal caso prevedono il pagamento di una penale che può variare dall’1% al 3% del capitale non ancora rimborsato al momento dell’estinzione. A tal proposito vi segnalo l’articolo di approfondimento dedicato proprio alla estinzione anticipata del mutuo: come si chiede e quanto costa….già perché, incredibile ma vero, se ti ridò i soldi prima devo anche pagare in più.
Mutuo e nuda proprietà
Vi segnalo anche altri articoli dedicati sempre all’argomento mutui come quello sul mutuo cointestato o in caso di nuda proprietà.
Riferimenti utili di prassi
Quello che trovate scritto qui dentro vi chiederei di poterlo riscontrare anche con importanti riferimenti di prassi dell’agenzia delle entrate come la Circolare n. 13 del 1980 o la Circolare n. 95 del 2000 (par 1.2.3) o la circolare n. 7 del 1993 (par. 12) o la circolare n. 15 del 2005.
Tra gli oneri accessori sono compresi anche l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo ipotecario, nonché le altre spese sostenute dal notaio per conto del cliente (ad
Altre Spese da scaricare nella dichiarazione dei redditi sul contratto di mutuo
Potete anche scaricare le commissione o provvigioni richiesta dalla banca o altri istituti di credito per la loro attività di intermediazione, nonché la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti, le eventuali sanzioni per le estinzioni del mutuo.
Potrete scaricarvi anche le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione sul mutuo, le perdite realizzate su differenze di cambio qualora abbiate stipulato mutuo in valuta estera.
NB: non sono ammesse in detrazione le spese di assicurazione dell’immobile, neppure qualora l’assicurazione sia richiesta dall’istituto di credito che concede il mutuo, quale ulteriore garanzia nel caso in cui particolari eventi danneggino l’immobile, determinando una riduzione del suo valore ad un ammontare.
Guida Gratuita alla detrazione degli interessi pagati sul mutuo
Compilazione Modello 730
Dalle istruzioni del 730 2019 vi segnalo che gli Interessi passivi andranno ad arricchire la compilazione del Rigo E7 e codici 8, 9, 10 e 11 nei righi da E8 a E10. In questi righi vanno indicati gli importi degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione pagati nel 2018 per i mutui, a prescindere dalla scadenza della rata. In caso di mutuo ipotecario sovvenzionato con contributi concessi dallo Stato o da enti pubblici, non erogati in conto capitale, gli interessi passivi danno diritto alla detrazione solo per l’importo effettivamente rimasto a carico del contribuente.
Nel caso in cui il contributo venga erogato in un periodo d’imposta successivo a quello in cui il contribuente ha fruito della detrazione per l’intero importo degli interessi passivi, l’ammontare del contributo percepito deve essere assoggettato a tassazione separata a titolo di “onere rimborsato”.
Buongiorno, ho acquistato la casa x abitazione principale a novembre 2015 stipulando un mutuo per poi fare dei lavori di ristrutturazione. Ho trasferito la residenza a maggio 2016.
Le detrazioni per il notaio, mutuo etc… vanno inserite nella dichiarazione relativa al 2015 0 2016.
Grazie
Tra residenza ed abitazione principal, ahimè, c’è una differenza sostanziale per il fisco. Negli anni ’80 sembrava che risiedessero tutti al mare anche se in realtà non era così e l’agenzia delle entrate inviava accertamenti a raffica per colpire chi intestava la residenza nella casa al mare. Oggi non è più così
cit.: L’agevolazione è concessa a patto che si tratti di abitazione principale da adibire a tale scopo entro un anno dal rogito dell’acquisto
le spese sono detraibili anche in caso di acquisto seconda casa con residenza e adibita ad abitazione principale, o solo per acquisto prima casa ?
Se si,quali sono,tutte o solo alcune?
grazie.
No, per il 2016 vale l’agevolazione per cui il prossimo anno troverà il rigo che accoglie la detrazione in questione
Buongiorno,
necessiterei di un’informazione: da quest’anno si potrà detrarre il 50% IVA sull’acquisto prima casa (classe A e B) in 10 anni; potrebbe gentilmente indicarmi in che rigo e codice mod. 730?
Invece, per la detrazione delle spese di costruzione del box di pertinenza, sempre in 10 anni, potrebbe gentilmente indicarmi rigo e codice mod. 730.
La ringrazio
Buona giornata
buona sera devo detrarmi le tasse fisse di registro € 200,00 più i bolli pagati per ogni 5 pagine per un compromesso di aquisto alloggio. ho visto i VS articoli ma non riesco a capire in quale campo e che codice deve essere indicato sul modello 730. Gentilmente potreste dirmelo? ringrazio dell’ottimo servizio che svolgete saluti
Buonasera, per quanto riguarda le spese notarili si intendono detraibili solo quello che riguardano l’onorario del notaio vero e proprio iva esclusa, o anche le anticipazioni quali tassa archivio notarile, emolmolumenti, visure, spese postali ecc.?
Grazie
Beh il volpone spero che le abbia indicato il 2016 per le spese notarili perché nonostante la fattura sia stata emessa nel 2014 lei l’abbia pagata nel 2015 altrimenti il signore del CAF ha preso una bella cantonata e le dovrebbe pagare la mancata detrazione fiscale dovuta ad un suo errore.
Non si deduce dalla domanda come ha fatto richiesta di rimborso (se nel 730, con apposita istanza o altro)…
Si certamente anche se non capisco perché far periziare due volte la stessa cosa…
Salve,
avrei una domanda.
La banca con cui ho acceso un mutuo ha disposto doppia perizia.
Mi ritrovo quindi con due fatture (entrambe pagate dal sottoscritto ovviamente).
Posso dichiararle entrambe nel 730/2016 ?
Grazie in anticipo.
Buongiorno,
ho la seguente situazione:
– spese notarile per atto di mutuo effettuate a Dicembre 2014 (non detrarre nella dichiarazione redditi 2015)
– mutuo a partire da gennaio 2015 (interessi passivi da detrarre nella dichiarazione 2016)
– prima casa acquistata divenuta abitazione principale a Maggio 2015.
Le spese notarili effettuate nel dicembre 2014 per l’atto di mutuo non sono state detratte in quanto al CAF mi è stato detto che sarebbero state detratte nella dichiarazione dei redditi 2016 insieme agli interessi passivi del mutuo.
Non ho dato molta importanza alla questione ma riguardando le fatture (che riportano la data del 22 dicembre 2014) mi sono chiesto se fosse davvero possibile detrarre le spese notarili nella dichiarazione dei redditi 2016.
Grazie in anticipo
Saluti
Chiedevo un info,ho fatto a maggio 2015 un mutuo di 103000 x acquisto prima casa,spese del notaio 5000 euro..di rata al mese pago 500 euro ..quanto riceverò circa di rimborso?grazie
Non mi sembra di intravedere questo dai chiarimenti offerti anche dall’agenzia delle entrate che comunque ti segnalo ed il tuo ragionamento mi sembra logico. Sicuro che non te l’abbiano fatta inserire per altra ragione? Nel frattempo vedi se questi riferimenti possono esserti utili.
Riferimenti utili di prassi
Quello che trovate scritto qui dentro vi chiederei di poterlo riscontrare anche con importanti riferimenti di prassi dell’agenzia delle entrate come la Circolare n. 13 del 1980 o la Circolare n. 95 del 2000 (par 1.2.3) o la circolare n. 7 del 1993 (par. 12) o la circolare n. 15 del 2005.
Mi sembra molto strano a meno che lei non abbia commesso qualche errore del tipo aver detratto la spesa nell’anno successivo al sostenimento oppure potrebbe aver detratto le spese del notaio del rogito di casa in luogo di quelle per la stipula del mutuo. Quello che resta detraibile sono anche le commissioni spettante agli Istituti per la loro attività di intermediazione, gli oneri fiscali (compresa l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca), le spese notarili, le spese di istruttoria, di perizia tecnica e cancellazione di ipoteca ecc. Aggiungo anche questi riferimenti di prassi proprio dell’agenzia delle entrate per cui cercate di vederli insieme; – Circolare del Ministero delle Finanze del 12 maggio 2000, n. 95, risposta 1.2.3 per le spese notarili, che comprendono sia l’onorario del notaio con riferimento alla stipula del contratto di mutuo, che le spese che il notaio sostiene per conto del cliente, ad esempio gli oneri fiscali quali l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato; – le spese di istruttoria e le spese di perizia tecnica. Non sono, ovviamente, detraibili le spese notarili sostenute con riferimento al contratto di compravendita dell’immobile.
Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 20/04/2005 n.15/E, risposta 4.4, non possono rientrare tra gli oneri accessori non avendo il carattere di necessarietà rispetto al contratto di mutuo esclude le spese di assicurazione dell’immobile dalla detrazione fiscale
Ho appena ricevuto dall’Agenzia delle Entrate l’esito del controllo formale. Tra i documenti che ho fornito, e che ho messo in detrazione, vi sono le spese di istruttoria e quelle relative alla fattura del notaio, comprensiva di imposta di bollo, onorario etc, etc. Non mi hanno riconosciuto nemmeno un centesimo di detrazione, è normale?
Buongiorno, vorrei chiedere un’informazione, ho acquistato la prima casa e come spese ho sostenuto anche quella per la perizia della banca.
in denuncia dei redditi quest’ultima non mi è stata fatta scaricare perchè la data del compromesso è successiva alla data della fattura della perizia ( di giorni).
Ora ovviamente la perizia è stata fatta precedentemente dalla stipula del compromesso, come potevo stipulare un contratto senza sapere se avrei ottenuto il mutuo da parte della banca? non volevo certamente perdere la caparra versata.
Quindi è corretta questa indicazione fornitami dall’ufficio fiscale in merito a questa fattura?
Grazie mille
MOnia
Salve, ho acceso un mutuo cointestato e contestualmente acquistato l’immobile oggetto di mutuo, entrambi al 50%, metà io e l’altra metà con il mio compagno. Il notaio che effettuato l’atto di mutuo e quello di acquisto, ha intestato le fattura a mio nome, posso scaricare le spese sostenute al 100%?
Grazie
Nel mese di novembre ho acquistato un immobile da adibire a prima casa e contemporaneamente ho contratto un mutuo ipotecario pari al 50% del valore dell’immobile . Con il 730/2014 posso detrarre le spese sostenute(tassa ipotecaria , spese notarili per il contratto di mutuo , etc.)e gli interessi passivi pagati sulla rata di dicembre 2014 ? Oppure non potrò usufruire delle agevolazioni perché il mutuo non è stato contratto nell’anno precedente o nell’anno successivo all’acquisto della casa? E per le dichiarazioni degli anni successivi?
Grazie
Su Pistoia ti posso indicare il notaio Regni che è molto competente e ha tariffe mediamente più basse rispetto a professionisti in zona. Trovi il numero di telefono su qualsiasi elenco telefonico e se chiami chiedi di Monica.
Facendo un mutuo al 100% non mi vengono incluse anche le spese notarile e non posso pagare tutta la cifra intera subito purtroppo.Vorrei sapere se posso pagare in 2 rate il notaio?mi sapete indicare qualcuno per Firenze,Prato o anche Pistoia?
Non è giusto ma purtroppo lo fanno e lo fanno spessissimo e questa la trovo una grande preportenza.
ho chiesto un mutuo per un allogio . la banca mi chiede oltre alle alle solite cose .una assicurazione sulla vita . ne ho gia una per conto mio . e giusto farne una con la banca o no . grazie saluti
Ciao Cristian e grazie del contributo che servirà anche ad altri lettori.
La spesa di estinzione anticipata per la chiusura di mutuo prima casa non esiste più dal 2007