Aggiornato il 28 Aprile 2023
In questo articolo vediamo tutte le trattenute e le ritenute previdenziali che subite in busta paga ogni mese per la ricostruzione dello stipendio dal lordo al netto. Lo stipendio lordo che prendiamo infatti rappresenta solo l’imponibile teorica iniziale lordo a cui devo essere applicate delle decurtazioni, detrazioni, detassazioni, deduzioni per giungere alo stipendio netto effettivo mensile. Questo sono certo vi aiuterà anche a quantificare quanto potrebbe essere uno stipendio netto rispetto ad una proposta di RAL al momento dell’assunzione o anche verificare un aumento di stipendio in cosa si istanza nelle nostre tasche.
Se siete d’accordo partirei con la formula per passare dal calcolo dello stipendio lordo annuo a quello netto. Dividere questo per il numero di mensilità (12, 13 o 14 a seconda di quelle concesse dal vostro datore di lavoro e dal contratto Collettivo nazionale eventualmente vigente) e otterrete lo stipendio mensile netto che vi corrisponderanno.
Nel seguito troverete le componenti con cui calcolare lo stipendio netto. In calce all’articolo se volete trovate anche una formula semplificata se volete fare un calcolo “largo circa” del vostro stipendio mensile netto
Reddito netto annuo = Reddito imponibile (1) – Imposta netta (2)
Naturalmente se avete anche altre forme di reddito che non sottostanno a regimi particolari di determinazione del reddito (vedi cedolare secca, regime forfettario dei minimi, etc) andranno sommate al reddito complessivo imponibile. A questo deve aggiungersi anche il reddito derivante dall’abitazione principale che sarebbe pari al 95% della sua rendita catastale. Il reddito imponibile poi, in questa sede non dee essere abbattuto di eventuali deduzioni fiscali a favore del contribuente. Lo sarà solo successivamente.
Per calcolare questo abbiamo bisogno di calcolare:
(1) Reddito imponibile = Reddito annuo lordo (tutti i redditi) + reddito abitazione principale – Contributi obbligatori INPS INAIL
Successivamente si dovrà calcolare l’Imposta lorda
Imposta lorda = Irpef (secondo gli scaglioni che vedrete dopo) + Addizionale Irpef regionale + Addizionale Irpef comunale
Detrazioni Fiscali = Detrazione da lavoro dipendente + Detrazione per carichi di famiglia
(2) Imposta netta = Imposta lorda – Detrazioni Fiscali
Stipendio netto mensile = (Reddito imponibile annuo – Imposta netta annua )/numero di mensilità
Nel seguito trovate per ciascuna voce le modalità di calcolo e qualche chiarimento utile
Cosa contiene la busta paga
Contiene una serie di di informazioni rilevanti obbligatorie che servono al dipendente per ricostruire le voci stipendiali, le ritenute ai fini Irpef effettuate dal datore di lavoro e le addizionali comunali e regionali, le ritenute previdenziali e le eventuali detrazioni o detassazioni fiscali o bonus erogati.
Più nel dettaglio contiene:
- Anagrafica del lavoratore e del datore di lavoro;
- Numero di posizione INPS – Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e INAIL – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro;
- Riferimenti contrattuali: data di assunzione, livello retributivo, qualifica, periodo di riferimento della busta paga e mansione;
- Giorni e ore retribuite durante il mese di paga.
Elementi fiscali
Per arrivare dallo stipendio lordo al netto mensile dovrete prima di tutto calcolare la retribuzione mensile maturata lorda e successivamente effettuare il calcolo delle trattenute previdenziali INPS .
Nella busta paga troverete in ordine:
- il reddito imponibile fiscale maturato per quel mese: nel caso del CUD o nuova certificazione Unica CU troverete invece il riepilogo annuale;
- l’imposta lorda Irpef il cui calcolo avviene applicando gli scaglioni Irpef vigenti al reddito imponibile lordo.
- Detrazioni Irpef spettanti: applicherete le eventuali detrazioni spettanti ai fini Irpef (di cui vi segnalo l’elenco in calce a questo articolo);
- trattenute Irpef subite nel corso del mese totale trattenute Irpef;
- addizionali comunali e regionali Irpef;
- bonus Renzi ex D.L. n. 66/2014 (se vigente)
La retribuzione lorda
La retribuzione lorda o reddito imponibile lordo maturato si divide in valori fissi e variabili. Le retribuzioni fisse sono quelli definiti dalla contrattazione collettiva nazionale e contrattualmente o da specifiche normative legislative o regolamentari di settore. Basti pensare alle retribuzioni tabellari di specifici settori: metalmeccanico, siderurgico, bancario, assicurativo, statale, etc. Nelle tabelle dei relativi settori di appartenenza troverete le varie voci retributive e le indennità fisse spettanti come anche gli aumenti per effetto degli scatti di anzianità.
A queste si aggiungono poi le voci della retribuzione variabile: in primis abbiamo gli straordinari o le indennità di lavoro supplementare o indennità di carica per esempio.
Provo anche a dare qualche coordinata per darvi l’indicazione di dove troverete nella vostra Certificazione Unica di fine anno queste somme. Nel quadro C del modello 730 indicherete (o ve li troverete già se presentate il 730 pre compilato) i punti 1, 2 e 3 della CU. In corrispondenza della riga C1 del modello 730 troverete infatti nella colonna 1 indicare il codice da indicare a seconda della tipologia A titolo esemplificativo potremmo avere:
- Reddito di lavoro dipendente anche se prestati socialmente utili, se prestati all’estero, in zone di frontiera
- Redditi di pensione anche se derivanti da pensioni integrative, in favore di superstiti
- Redditi per compensi di lavoro socialmente utile
Trattenute previdenziali INPS in busta paga
Per effettuare il calcolo delle trattenute e partire dalla retribuzione lorda in busta paga fino ad arrivare al netto incassato sul conto corrente bancario si dovrà colare dopo la retribuzione lorda le trattenute previdenziali ai fini INPS a carico del lavoratore ossia le ritenute che influiranno nella vostra pensione (semmai la prenderete un giorno lo spero per voi).
Retribuzione lorda – Trattenute previdenziali (9,19%): Imponibile Fiscale IRPEF
L’imponibile fiscale è l’elemento su cui si applica la tassazione Irpef per scaglioni, calcolata a scaglioni in base al reddito.
Le trattenute previdenziali si calcolano applicando all’imponibile INPS l’aliquota previdenziale pari al 9,19%. L’imponibile INPS è calcolato come la somma di tutti gli elementi della retribuzione fissa e variabile. Se volete fare un calcolo rapido delle trattenute a cui andrete incontro in busta paga dovrete considerare poco meno di un 10% da applicare alla retribuzione lorda.
Imposta lorda meno detrazioni fiscali per contratti di lavoro dipendente meno le detrazioni per i familiari a carico o per gli interessi su mutuo o altre detrazioni fiscali comunicate al datore di lavoro. Questa sottrazione darà luogo all’imposta netta Irpef da pagare annualmente meno naturalmente eventuali acconti di imposta pagati nel precedente anno.
Trattenute Irpef in busta paga
Nella busta paga troverete lo sviluppo del vostro salario mensile netto che percepirete ogni 27 del mese. nella certificazione unica invece troverete il riepilogo di tutte le voci complessive ricevute, tassate e accreditate sul vostro conto corrente. La certificazione unica di cui all’articolo all’art. 4, commi, 6-ter e 6-quater, del D.P.R. 22 LUGLIO 1998, n. 322, riassume tutte le voci retributive e le trattenute ricevute per ciascun datore di lavoro per cui avrete prestato servizio in corso d’anno.
Le trattenute Irpef che vengono effettuate in busta ogni mese rispecchiano il calcolo dell’aliquota marginale media che vi ha applicato l’ufficio del personale o più in generale la vostra aziende. Solitamente quando cambiate lavoro in corso d’anno spesso si assiste alla prole amica relativa al conguaglio irpef a debito in quanto il nuovo datore di lavoro non tiene conto dei redditi percepiti nei mesi precedenti da altro datore di lavoro ed applica involontariamente una aliquota marginale. Il risultato di questo è che nei primi mesi sarete stupefatti di verdolini con un netto in busta paga più alto di quello che vi aspettavate ma poi vi troverete la sorpresa a luglio quando il datore di lavoro effettuerà il conguaglio e vi toglierà quanto effettivamente dovuto per riportare le trattenute al vostro effettivo reddito annuo imponibile maturato. Nel seguito troverete comunque gli scaglioni irpef attualmente vigenti per farvi un’idea di come avvenga la tassazione limitatamente a quello che concerne l’Irpef.
Se volete evitare quesa meccanismo dovete chiedere sempre la nuovo datore di lavoro di prendere in considerazione i redditi e le buste paga relative alla precedente occupazione.
Imposta Lorda Irpef: Scaglioni Irpef Vigenti
Gli scaglioni Irpef devono essere calcolati sul reddito imponibile fiscale irpef che è uguale alla retribuzione lorda mensile a cui deve essere sottratta la ritenuta Inps pari al 9,19% vista sopra.
REDDITO IMPONIBILE | ALIQUOTA | IMPOSTA |
FINO A 15.000,00 | 23% | 23% sull’intero importo |
OLTRE 15.000 E FINO A EURO 28.0000,00 | 27% | 3.450,00 + 27% parte eccedente 15.000,00 |
OLTRE 28.000,00 E FINO A EURO 55.000,00 | 38% | 6.960,00 + 38% parte eccedente 28.000,00 |
OLTRE EURO 55.000 E FINO A EURO 75.000 | 41% | 17.220,00 + 41% parte eccedente 55.000,00 |
OLTRE A EURO 75.000 | 43% | 25.420,00 + 43% parte eccedente 75.000,00 |
Una volta calcolata l’imposta lorda si devono calcolare le detrazioni spettanti e avremo così che
Imposta netta Irpef = Imposta lorda – Detrazioni per lavoro dipendente – Detrazioni per familiari a carico
Naturalmente nel seguito trovate gli articoli di approfondimento dedicato alle detrazioni previste per i redditi di lavoro dipendente e le detrazioni per i familiari a carico.
Esempi di trattenute in busta paga
Nella busta paga ci sono sia voci che palesemente sono tassate in busta paga sia delle voci occulte o poco visibili che soggiacciono ugualmente alla tassazione Irpef e conseguentemente alle trattenute. Sono i cosiddetti fringe benefit ossia quelle voci che pur essendo date spesso sotto forma di beni o servizi aggiuntivi vengono comunque tassate in busta paga ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – irpef.
Parliamo per esempio delle auto aziendali, del cellulare, dei contributi alle forme di previdenza complementare versate dalla società per cui lavorate, i contributi previdenziali IVS,le polizze sanitarie che eventualmente l’azienda per cui lavorate vi eroga, altre forme di remunerazione in natura per esempio che essendo soggetta ad un quantificazione in busta paga diviene reddito per il principio di onnicomprensività dei redditi di lavoro dipendete secondo cui qualsiasi benefit in denaro o in natura elargito dal vostro datore di lavoro viene tassato. Come leggerete nell’articolo dedicato alla tassazione dei finge benefit la legge accorda però dei livelli di tassazione ridotti per alcuni di questi. Un tipico esempio sono i rimborsi chilometrici per esempi che sono detassati in busta paga pur essendo un rimborso in denaro a favore del dipendente.
Bonus Renzi ex D.L. n.66/2014
Il governo renzi ha previsto un bonus di 80 euro mensili (960 euro annui) per i contribuenti persone fisiche che hanno un reddito imponibile compreso tra gli 8.174 euro e i 24.600 mila euro. Per redditi superiori il bonus si inizia a ridurre progressivamente all’aumentare del reddito fino ad azzerarsi per reddito superiori a 26.600 euro annui. Per approfondimenti potete però leggere l’articolo di approfondimento dedicato proprio al bonus renzi 80 euro. Per redditi inferiori a 8,174 euro sappiamo che il bonus non viene erogato in quanto vi sono altri ammortizzatori sociali che si attivano e di importo più elevato.
Il calcolo del bonus viene effettuato in base ai giorni di effettiva attività lavorativa. Nel seguito un esempio di calcolo sulla base di un rapporto lavorativo di un solo giorno:
Euro 960/365 = 2,630 euro per ciascun giorno del mese
Spero di avervi dato qualche chiarimento in più o informazione di cui non eravate a conoscenza per riuscire a districarvi più facilmente tra le domande ed i dubbi che alimenta quotidianamente il diritto tributario.
Formula semplificata
Se volete invece fare un calcolo semplificato dello stipendio netto considerate un 30/33% del reddito annuo lordo per avere lo stipendio netto. In questo modo naturalmente non prenderete in considerazione eventuali reddito molto alti o situazioni particolari come, ad esempio, elevate detrazioni fiscali che potrebbero inficiare facilmente questa stima. E’ un calcolo che vi potrebbe essere utile in sede di colloquio di lavoro quando riceverete un’offerta di RAL annua e dovrete capire in poco tempo quale sarà lo stipendio netto a fine mese.