Esempio trattenute in busta paga: dalla RAL al netto con un semplice calcolo

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Aggiornato il 28 Aprile 2023

busta paga

Proviamo a fare degli esempi pratici per fornire chiarimenti utili in risposta alle domande sulle trattenute applicate allo stipendio mensile, per adottare una forma di controllo e verifica sull’operato della società ed evitare problemi in sede di conguaglio. Altro strumento utile è quello di visionare i meccanismi di calcolo per quantificare con esattezza, ad uno stipendio lordo mensile quale sarà l’effettivo importo netto che percepiremo sul conto corrente bancario e sul quale, salvo errori, non ci sarà più alcun prelievo fiscale in dichiarazione dei redditi.

Esempio di trattenute in busta paga

Prendiamo ad esempio il caso di un lavoratore dipendente con contratto a tempo determinato o indeterminato che lavora in una azienda con una RAL contrattuale di 24 mila euro lordi annui, come definito nel contratto di assunzione iniziale.

Data di assunzione: primo febbraio 2018 > 330 giorni lavorati (i giorni non sono quelli effettivi di lavoro svolto ma quelli di vigenza del contratto per l’anno di imposta 2018). Il lavoratore supponiamo che abbia un figlio a carico fiscalmente di età inferiore ai 3 anni per cui ha diritto a delle detrazioni fiscali ed abbia anche un coniuge non a carico fiscalmente.

Come abbiamo visto precedentemente se partiamo dalla RAL annua di 24 mila euro applichiamo l’aliquota media INPS che abbiamo detto essere tra il 9 ed il 9,50% annuo. Supponiamo sia del 9,19% per semplicità.

Applichiamo al reddito annuo lordo l’aliquota INPS per cui avremo

24.000 X 9,19% = 2.205,60

Imponibile fiscale Irpef = 24.000 – 2.205,60 =  21.794,40

Scaglioni Irpef Vigenti

Calcolo Irpef

Irpef su Imponibile Fiscale = (15.000 X 23%) + ( 21.794,40 – 15.001) X 27% =  5.284,49

Calcolo Addizionale Regionale Irpef= 2,03% X 21.794,40 =  442,43

Imposta Lorda 

Irpef + Addizionale Regionale = + 5.284,49  + 442,43 =  5.726,91

Detrazioni per lavoro dipendente

Calcolo delle detrazioni fiscali di imposta per lavoro dipendente avviene sulla base di un coefficiente dato dal seguente rapporto

978 + 902 x (28000 – 21.794,40) / 20000 = 1.257,87

Questa è la detrazione spettante su base annua (365 giorni). Dovremmo quindi rapportarla ai giorni di effettiva copertura contrattuale che, in questo esempio, sono 333 per cui la formula di calcolo sarà

1.257,87 /365 X 333 = 1.147,59

Quello che può variare possono essere gli scaglioni applicabili che variano in funzione del livello di reddito come potete vedere dalla tabella di esempio di calcolo che trovate qui sopra; Oppure possono variare le detrazioni fiscali previste per i contratti di lavoro dipendente e per i familiari a carico ma nella sostanza le modalità di calcolo sono queste per cui vi allego anche un file in xls così se volete potete esercitarvi o fare i vostri calcolo o valutazione in modo autonomo.

Detrazioni fiscali per figlio a carico

Il legislatore, come avete avuto modo di leggere anche nell’articolo di approfondimento dedicato alle detrazioni fiscali per figli e anche per altri familiari a carico è calcolata come la seguente formula

+(950*numero figli+270*numero figli)*(95000-imponibile fiscale)/95000

Applicando i valori che abbiamo preso dall’esempio avremo quindi

+(950*1+270*1)*(95000-21,794,40)/95000= 940,11 euro

Anche questa sarà rapportata all’anno per cui avremmo

940 / 365 X 333 = 857,69 euro

Dal momento che esiste anche il coniuge la detrazione sarà divisa per due per cui avremo

428,85

Spero anche in questa occasione di avervi dato dei chiarimenti o degli spunti utili!

Imposta netta = Imposta Lorda – Detrazioni fiscali spettanti

5.726,91- 1.147,59 – 428,85 =

Reddito annuo lordo contrattualizzato 24.000,00    
DATA assunzione01/02/18  
Data fine periodo31/12/18  
Giorni effettivi333,00  
Aliquota contributiva INPS9,19%  
RAL pro quota annnua 21.895,89  
Trattenute Annue INPS su RAL Annua 2.205,60  
Imponibile Fiscale 21.794,40  
Irpef  5.284,49    
Addizionle Regionale Irpef  442,43    
    
Imposta Lorda 5.726,91  
    
Detrazioni Lavoro dipendente su base annua 1.257,87  
Detrazione pro quota sui giorni effettivi 1.147,59333,00giorni
    
Detrazioni fiscali per figlio a carico 940,11  
 Anche questa detrazione fiscale deve essere raportata all’anno per cui avremo 857,69  
Detrazione spettante 428,85  
Imposta Netta 4.150,47  
    
    
Reddito Netto Annuo 19.849,53  
    
Stipendio mensile  netto (su 12 mensilità) 1.654,13    

Naturalmente le addizionali regionali e comunali varieranno a seconda della regione o comune di residenza del lavoratore.

Ogni anno inoltre sarà necessario verificare eventuali scostamenti delle aliquote contributive INPS, anche se cambiano di pochi punti decimali percentuali.

Quali voci alimentano la tredicesima e la quattordicesima

Conclusione e riflessioni

Per esperienza è difficile che il datore di lavoro si sbagli nell’adottare una tipologia di trattenute in busta paga piuttosto che un’altra. Esistono però delle tipologie di errori che sono ricorrenti e sono dovute alla non conoscenza dei meccanismi di applicazione delle ritenute e delle trattenute fiscali e previdenziali, oltre alla poca proattività degli uffici del personale…

Da una parte infatti si assiste spesso al cambio del datore in corso d’anno e alla mancata richiesta da parte del lavoratore o applicazione del datore di lavoro del cosiddetto conguaglio in busta paga. In pratica il lavoratore dovrebbe al momento di essere assunto dal nuovo datore di lavoro consegnargli le buste paga ricevute dal primo gennaio alla data di assunzione in modo da informare e consentire al nuovo datore di lavoro di applicare la corretta aliquota marginale di imposta Irpef. Nella prassi invece questo non accade.

I motivi possono essere svariati. Parlando con amici e clienti spesso questo accade perchè in sede di colloquio si cerca di spuntare un salario ed una RAL più elevati sostenendo che lo stipendio era X. Al momento dell’assunzione quindi non si vuole far sapere che l’effettivo stipendio percepito era Y. Ma questo è solo un caso.

Nella realtà il lavoratore neo assunto spesso non sa e non si preoccupa e si ritrova a incassare uno stipendio più alto di quello che si aspettava e non proporzionato all’aliquota media generata a fine anno con il cumulo anche del primo stipendio incassato da inizio anno.

Questo accade perché la nuova società o azienda per cui lavora gli ha applicato una aliquota marginale bassa come se non avesse mai incassato alcunché dall’inizio anno.

In questo caso le trattenute si riveleranno l’anno successivo inferiori a quelle da applicare con una amara sorpresa a luglio o a febbraio al momento di pagare un eventuale conguaglio IRPEF a debito.

Il meccanismo è ben spiegato proprio nell’articolo che vi lascio qui sotto qualora vogliate approfondire anche questo argomento.

Accade però anche che si abbia a che fare con datori di lavoro spregiudicati o in difficoltà finanziaria che prediligono, purtroppo, quale forma di risparmio quella di non versare i contributi INPS perchè contano sul fatto che i tempi di reazione della pubblica amministrazione sono dilatati e prima che si attivi la procedura di riscossione coattiva di un credito possono passare molti mesi se non anni.

Questo è un grande problema perchè il lavoratore si ritrova a non aver ricevuto i contributi da parte del lavoratore pur avendo subito le ritenute INPS sul verdolino di fine mese.

Anche in questo caso avere un DURC, anche online, della società che testimoni la regolarità contributiva del datore di lavoro può essere una modalità di sana e prudente gestione per il monitoraggio della propria posizione previdenziale. A dire il vero ormai potete accedere anche alla vostra area riservata dell’INPS e controllare che il datore di lavoro stia versando i nostri contributi previdenziali a fine mese.

8 Commenti

  1. Come si calcola uno stipendio netto di €. 38.000 lordi annui (senza nessuno a carico) tenendo conto dell’abbattimento di legge (del 70% dell’imponibile fiscale) per i lavoratori impatriati (cinque anni) ?

  2. Una domanda
    Nella colonna trattenute ho una voce
    (Irpef netta Cong.) Con segno –
    Il meno vuol dire che devo pagare più Irpef ho devo avere più Irpef?
    Grazie

  3. Buongiorno, ho un contratto part-time 21H settimanali, livello 2’ , contratto anasti. È possibile che ogni mese abbia trattenute molto basse nell ‘ordine di 55/65 € . Grazie per la risposta

  4. Buongiorno,
    come influenza la malattia liquidata netta dall’Inps l’ammontare della RAL del dipendente ?
    Essendo liquidata netta la malattia non rientra nell’imponibile previdenziale e quindi nella RAL: in caso di malattia prolungata la RAL della CE sarà quindi più bassa se confrontata con l’anno precedente o con un collega assunto con le stesse condizioni?
    Grazie.

  5. Sono ritenute che ridurranno le tasse da versare. dovrebbe versare per esempio 1000? le hanno trattenute fino ad oggi 150? Verserà 850 a differenza.

  6. Salve volevo chiedere una cosa, ho due lavori part time e si uno dei due lavori mi hanno applicato una trattenuta in busta paga di 150€ per evitare di aver problemi in fase di dichiarazione, presentando due CUD.se lasciassi un lavoro queste trattenute come vengono collocate? grazie

  7. Dalla busta paga è desumibile sia a livello IRpef, addizionali e e contributi INPS. Se invece lo vuole sapere perchè sta negoziando una nuova offerta di lavoro e vorrebbe sapere a quanto ammonta effettivamente in busta paga è un altro discorso e andrebbe approfondito. Se invece va di fretta e vuole sapere una percentuale e l’offerto è intorno ai 30, 40 K euro provi a considerare un 30, 33% di prelievo dal lordo. Sconsiglio quest’ultimo approccio per scelte importanti

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