Trasferte effettuate dentro e fuori il comune: due tipologie e due trattamenti fiscali diversi
Prima di tutto capiamo cosa si intende per trasferta o missione in quanto è necessario fare una distinzione tra quelle effettuate fuori o dentro il comune dove è la sede di lavoro del dipendente.
Trasferte effettuate dentro il comune
Per queste trasferte prevale un regime generale di imponibilità delle spese in capo al dipendente. Se il lavoratore inoltre ha dei buoni pasto dovrà spendere quelli e non farsi rimborsare eventuali spese dal datore di lavoro altrimenti dovranno essere poi tassate in busta paga. Tuttavia il legislatore fiscale ha previsto l’imposizione totale in capo al dipendente nel caso di utilizzo di auto eo mezzi privati in quanto altrimenti le indennità dovrebbero praticamente essere corrisposte a tutti i dipendenti.
Trasferte fuori dal comune: il rimborso analitico e forfettario
Rimborsi a piè di lista
Discorso a parte meritano i rimborsi a piè di lista in quanto essendo costi che analiticamente documentati e sostenuti dall’azienda possono essere portati in deduzione per un ammontare pari al 100% del suo ammontare e non rientrano nel paniere di voci che saranno inserite nella busta paga del dipendente e tassato in capo a questo. Non importa se tali spese sono intestate al dipendente o all’azienda in quanto basta che siano finalizzate alla missione o alla trasferta. Ovviamente devono rispettare i limiti quantitativi visti nel precedente articolo dedicato proprio al trattamento fiscale delle Spese di Viaggio deducibili, Vitto, Alloggio. In questo vedrete che la somma di vitto e alloggio giornaliero devono stare sotto un certo limite che è pari a 180,75 euro nel territorio nazionale, di euro 258,2 se all’estero. Poi per quello che concerne le spese che esulano da vitto e alloggio il limite si abbassa a 15,49 o 25,82. Possiamo pensare per esempio le spese telefoniche in albergo, oppure la lavanderia, le mance al ristorante (se documentate)
Vi ricordo che le spese per le indennità di trasferta devono sempre essere documentate con fatture, scontrini, incarichi, note spese, a pena di indeducibilità. Il rispetto di questi accorgimenti sugli importi, l’intestazione (che basti che sia effettuata ad uno dei due tra dipendente o azienda), permetterà la piena deducibilità ires per l’impresa e la non imponibilità in capo al dipendente ai fini IRPEF in busta paga. Vale anche il caso della carta di credito aziendale data al dipendente che costituisce una uguale prova al pari di una fattura o ricevuta fiscale.
Rimborso forfettario: le indennità in busta paga del dipendente
Il Legislatore fiscale ha previsto poi un’indennità forfettaria che si chiama rimborso forfettario nella misura di 46,48 euro al giorno per le missioni Italia o di 77,47 euro se le trasferte sono all’estero eliminando però le spese di viaggio documentate, ed erogato al dipendente in busta paga indipendentemente dalla presenza o sostenimento di spese. Entro questi limiti le indennità di trasferta non saranno soggette ad Irpef in busta paga e quindi se considerate che la tassazione sfiora il 40, 50% andare in trasferta qualche giorno al mese non fa mai male.
Pur non essendo imponibili in capo al dipendente questi rimborsi forfettari in capo all’impresa sono deducibili 100% perchè dovuti in base a norme di legge.
Esiste poi anche una tipologia di rimborso misto che che potete leggere in un successivo articolo.
La tipologia di voci che invece qui ci interessa sono le indennità riconociute al dipendente in busta paga per essere stato fuori dalla sua sede di lavoro o aver svolto anche semplicemente mansioni diverse da quelle a cui abitualmente è destinato per remunerarlo del suo maggiore sforzo (non arricciate il naso perchè so che starete pensando che tutti voi subite ogni giorni dei sacrifici o svolgete mansioni diverse dal ruolo che avete in azienda) e che godono di una detassazione laddove rispettino alcuni requisiti.
Dipendenti che effettuano trasferte ripetute da contratto
Esiste poi una ulteriore categoria di dipendenti che utilizzano molto la trasferte in virtù non solo della loro tipologia di lavoro che li spinge a stare sempre fuori ma proprio per espresse clausole contrattuali che disciplinano le loro missioni: si chiamano anche trasfertisti nel senso di dipendenti che sono quasi sempre in giro e non hanno una vera a propria sede di lavoro. Per questi il legislatore fiscale ha previsto che le somme che percepiscono a titolo di indennità o simili sono imponibili limitatamente al 50% del loro ammontare per ciascun anno di imposta.
Il sistema di indennità del dipendente, delle franchigie e delle diverse modalità di calcolo e soglie di esenzione rende particolarmente complessa la gestione per cui si consiglia sempre di farsi assistere da un dottore commercialista.
Il trattamento Fiscale delle spese di vitto e alloggio pr la società
Leggete anche l’articolo di approfondimento dedicato al nuovo trattamento fiscale delle Spese di Viaggio Vitto e Alloggio.
Sono circa 25 anni che percepisco la trasferta italia(come lavoro sono un autista di autoarticolato frigo trasporto generi alimentari)rivolgendomi all’istituto Inps per un conteggio dei contributi versati e farmi un prospetto pensionistico mi comunicavano una cifra che mi sarebbe stata data mensilmente .La cifra era molto bassa in confronto allo stipendio ricevuto e si giustificavano dicendo che la trasferta non è pensionabile.
È vero che la trasferta non è pensionabile?
Buongiorno, io ricevo in busta paga 500€ nette come Trasferta Italia benché non faccia trasferte, è legale?
Salve Dottore,
come lavoro faccio l’autista su pullman granturismo .
Come autista oltre alla paga base , straordinario e altre indennita’, percepisco una indennita’ di trasferta che , percepita tutti i giorni , aumenta la mia retribuzione di un settanta percento .
Il 22/12/2018 ho subito un grave infortunio sul lavoro – non per colpa mia – questo infortunio mi terra’ lontano dal lavoro per diversi mesi.
Durante questo periodo ho percepito la prima busta paga – anticipo inail da parte dell’azienda – e nessun altra integrazione, nella quale si parlava solo di paga base, qualche straordinario e NON LE TRASFERTE.
Il mio contratto di lavoro rigurda il CCNL autonoleggi che prevede un’integrazione dello stipendio da parte dell’azienda fino al cento percento e dopo aver interpellato l’INAIL questultima mi risponde che l’azienda mi deve integrare straordinari e ogni altra indennita’ collegata alla presenza.
Ebbene l’indennita’ di trasferta e direttamente collegata alla presenza, ma l’azienda risponde alle mie contestazioni come segue e cito testualmente le loro parole
-Come è noto, le indennità di trasferta, essendo non imponibili ma esenti da contribuzione e ritenute fiscali, non entrano a far parte del calcolo dell’indennità INAIL.
Nel mese di gennaio non è stata corrisposta alcuna integrazione da parte dell’azienda (per raggiungere il 100% della retribuzione) in quanto l’importo dell’indennità giornaliera INAIL è più alto rispetto alla retribuzione giornaliera del dipendente.
Ti prego , quindi, di verificare la posizione alla luce di quanto ora riferito. Rimango, ovviamente, a disposizione per qualsiasi chiarimento –
A questo punto richiamo l’INAIL e verbalmente mi ripetono che se l’azienda avesse inserito nella loro denuncia di infortunio anche le trasferte , loro me le avrebbero retribuite e mi consigliano di rivolgermi a un CAF.
Vorrei avere un Suo parere e La ringrazio anticipatamente del tempo dedicatomi .
Cordialmente
Mi hanno messo 200€euro con la voce trasferta italiani due mesi e’ una truffa?
si a meno che non si configuri un importo superiore alle soglie predefinite. Soglia dopo la quale si considera un elemento retributivo e le verrà tassato.
Buonasera, volevo sapere quanto sarebbe il corrispettivo che dovrei ricevere in busta paga per trasferta Italia fuori comune della sede di lavoro, considerando che sia le spese di vitto e alloggio sono totalmente a carico dell azienda, e considerando che ho un contratto ccnl metalmeccanici di 4o livello.
Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti UC
Buongiorno.
Mi è stato fatto un aumento in busta paga di 100;00 con la voce Trasferta. Che cosa comporta ai fini pensionistici e ai fini TFR.. questa dicitura Trasferta ………….l
????
Grazie. Vera.
Buona sera, sono un assistente di volo, noi riceviamo in busta paga l’equivalente di 42 euro al giorno, cifra che dovrebbe comprendere colazione pranzo e cena, si tratta di un rimborso forfettario che ormai non e’ piu’ adeguato ai costi reali nella maggior parte di stati del mondo.Dal momento che questa voce delle diarie e’ legata anche ad altre voci contrattuali vorei sapere se come categoria di lavoratori potremmo riuscire ad ottenere ,con una azione legale la separazione delle diarie dalla busta paga, magari versate in una carta di credito di volta in volta ;dico questo perche’ siamo in moltissimi ormai a volerlo dato che sembra essere l’unico modo per ottenere piu’ semplici adeguamenti di tali diarie ferme da decenni,senza rischiare ingiuste tassazioni. I sindacati confederali non rappresentano piu’ da anni gli interessi ed i diritti della nostra categoria e la maggior parte di noi non si fida piu’ di loro. Potrebbe dirmi se ci sono possibilita’ di imporre con un procedimento legale la separazione delle diarie dalla busta paga ed eventualmente a chi possiamo rivolgerci?
Buonasera, avanzo il tfr da 4 anni per canbio denominazione ditta e questo mese in busta mi hanno messo un po di euro sotto la voce trasferta italia dicendomi che questo è l’ unico modo per pagarmi un po alla volta il tfr, visto che non hanno liquidita con la vecchia azienda, la cosa mi puzza, ma volevo sapere se i soldi sotto questa voce vengono tassati e come puo risultare che sono un saldo se non ho fatto firme in tal senso e come mi devo comportare? Grazie
Buongiorno.mi mandano fuori dal comune e anche fuori della regione quasi 300km e dobbiamo stare 2 settimane al mise ho dritto x avere indennità o no?il mio contratto pulizia industriale. Grazie
Salve.
Lavoro molto spesso all’estero per brevi periodi e no nello stesso Stato. Mi è capitato però di aver fatto un periodo lungo in Norveggia dove la mia ditta ha pagato la doppia tassazione.
Mi succede questo, la mia ditta ha fatto richiesta di rimborso della tassazione in più pagata (Non so se allo stato Norvegese o Italiano) e quest’anno mi ritrovo sul 730 il rimborso della tassazione in più pagata. Questo rimborso se lo sta trattenendo l’azienda mettendo in busta rimborso già erogato.
La mia domanda e’: Il rimborso, quindi il recupero della doppia tassazione va al datore di lavoro e utilizza il mio 730 per prenderselo o a me dipendente.
Buongiorno io mi reco spesso in trasferta ho rimborsi pie di list e voci in busta di € 15,49 o € 25,82 se all’estero.
Mi spetterebbero anche le € 46 o le € 77 se all’estero? Ho un contratto metalmeccanico
Saluti
Ho avuto in busta paga per circa 25 anni un bonus allo stipendio sotto forma di TRASFERTA ITALIA ,visto che giornalmente per esigenze di lavoro mi recavo fuori comune o fuori regione.(SENZA QUASI MAI PERNOTTARE).
Da circa 11 anni ho cambiato incarico all’interno della azienda e lavoro in ufficio senza piu’ trasferte.
Mi e’ rimasta la voce TRASFERTA ITALIA che la azienda ha da sempre adottato per un risparmio contributivo ma che ai fini pensionistici per il sottoscritto non conta nulla.
Vorrei quindi sapere da Voi se posso fare rivalsa alla azienda. Grazie per la sicura Vs consulenza.
Buongiorno.
Premetto che sono dipendente privato assunto nel 1997 presso una sede periferica della società che si trova in un comune distante 25km dalla mia residenza.
Nel 2013 sono stato trasferito d’ufficio presso la sede centrale della società che si trova a 45km dal mio comune di residenza e 70km dal comune ove c’è la sede periferica ove ero stato assunto.
Nella busta paga e all’Inail risulta la sede periferica quale sede di lavoro.
In pratica, dal 2013 ad oggi, sono costretto a fare 90km circa al giorno per prestare attività lavorativa, passando dal comune di residenza al comune della sede della società (senza transitare per il comune della sede periferica ove risulto assunto).
Ho diritto alla diaria giornaliera dal 2013 ad oggi?
Grazie
Salve, il mio datore di lavoro da lunedi mi ha trasferito in un altro comune che dista dal mio attuale lavoro di 35 km e non vuole darmi la diaria. Cosa dovrei fare?
vorrei sapere se c’e’ qualche ente ho studio che mi possa spiegare perche’ nella mia busta paga livello 3s da piu’ di 10 anni nn ho visto scatti anzianita’ e in piu’faccio il 90% di lavoro in notturno e in busta e’ mensionato il 10% circa e per nn parlare delle ferie che si accumulano poi spariscono io oggi come oggi ho ferie ap 179 ore 34 fest e 26 ore di permessi sempre anno precedente.qualcuno mi spieghi perche’ mi sono scocciato ad essere preso in giro. grazie
Salve. sonno andato in trasferta a la expo de Milano, abitualmente lavoro a Codroipo (Ud) mi aspetta la trasferta diaria e che importo.
grazie.
Salve. ho fatto una trasferta de 6 settimane a Milano, lavoro a Codroipo (UD) vorrei sapere si me aspetta la trasferta e che importo diario.
Grazie.
Le spetta la diaria giornaliera prevista per il suo contratto relativamente alle trasferte all’estero
Buongiorno,
ho fatto una trasferta di 5 giorni (compreso sabato e domenica) in Grecia. Quanto mi spetta di rimborso in busta.
Grazie
Salve, io lavoro per un’azienda dove può succedere che ogni tanto c’è d’andare all’estero per problemi di lavoro. L’azienda mi retribuite un indennizzo di trasferta di 50 euro al giorno più le spese. Il mio problema sta` nelle ore di viaggio;cioè se io faccio un viaggio intercontinentale dove devo cambiare fino a tre o quattro aerei per arrivare a destinazione. L’azienda mi riconosce le ore effettive di viaggio ma non quelle di pausa tra il cambio di un aereo all’altro che delle volte sommate possono essere anche più di 20 ore.La mia domanda è se io devo perdere un aereo dove devo per legge essere in aereoporto 2 ore prima, queste mi devono essere retribuite o sono ore che uno deve omaggiare all’azienda? Grazie
Come posso sapere se è previsto x legge dal mio contratto un rimborso a forfait x trasferte superiori ad un certo kilometraggio rispetto al mio luogo abituale di lavoro ??
Mi sono recato x diversi giorni in altra sede di lavoro ( oltre 70 km e fuori dal comune dove lavoro abitualmente ) e mi e stato riconosiuta una indennita di 15€ giornaliera oltre spese di viaggio ( Benzina e Autostrada o Treno ) ma mi hanno detto che era un riconoscimento a parte x quella situazione e nn me li vogliono dare x prossime volte
Buongiorno.
Io lavoro presso le sedi del cliente tutto il mese. Le sedi sono situate nel Comune dove risiedo io e l’Azienda per cui lavoro. Io anticipo il costo dei pasti e poi l’Azienda me li rimborsa (Piè di Lista) il mese successivo.
Ma sono rimborsi tassati e aumentano l’imponibile fiscale. Infatti a fine 2014 ho pagato ca. 250€ in più di Irpef, al netto delle varie detrazioni.
Gli altri dipendenti mangiano in mensa o in locali convenzionati, con un costo fisso giornaliero, scalato dallo stipendio. E nella mia zona non vi sono locali convenzionati.
ma se io lavoro in un paese in provincia di Trieste e mi spostano in una sede che si trova sempre all’interno della provincia di Trieste, ma a 60 Km da dove si trovava la mia precedente sede, si è sempre in regime di trasferta all’interno del Comune? o si applicano le norme di trasferta fuori Comune?
Ciao rAgazzi. Chi mi sa dire quante la trasferta x la Turchia centrale. …grazie