Aggiornato il 4 Maggio 2023
Anche i professionisti con partita Iva possono infatti portare in deduzione dal reddito imponibile le quote di ammortamento relative ai beni strumentali alla propria attività con dinamiche talvolta differenti rispetto alle società e qui vedimao di dare alcuni chiarimenti per capire come muoversi e qual’è il risparmio sulle imposte che potrebbe derivare dall’acquisto di un bene ad utilizzo durevole.
Quali sono i beni di cui ha bisogno il professionista che possono essere ammortizzati
Partiamo subito con alcuni esempi di beni ammortizzabili del professionista con un semplice elenco:
- Canone affitto locazione o anche leasing di studio Studio (limitatamente al canone)
- Mobili e arredi, scaffali, archivi
- Automezzi o autoveicoli
- Moto, Motorini, scooter autocarri, ecc
- Telefoni, PC, smartphone ecc
- Banche dati informazioni, giornali, riviste, ecc
- ecc
Utilità pluriennale e ammortamento del bene del professionista
Il costo delle immobilizzazioni la cui utilità è pluriennale ma anche limitata nel tempo deve essere sistemicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto disciplinato dall’articolo 2426 del codice civile il che significa che vi potrete portare un costo che sosterrete in un anno o esercizio contabile e fiscale non al momento del suo sostenimento ma a quote costante a partire dal primo anno di entrata in funzione o utilizzo del bene che avete acquistato o prodotto.
Questo si traduce nell’individuazione di una aliquota di ammortamento valevole ai fini fiscali che possiamo rinvenire dal famoso D.M. 31 dicembre 1987 che riporta per classi di cespiti l’aliquota da applicare in relazione anche alla tipologia di attività esercitata. Sarà impostato pertanto un vero e proprio piano di ammortamento a rate costanti secondo alcuni coefficienti di ammortamento che vedremo in seguito e che assumono rilevanza contabile e anche e soprattutto fiscale.
Qual’è il valore da ammortizzare del bene
Il valore da ammortizzare si determina come differenza tra il costo dell’immobilizzazione o prezzo pagato comprensivo delle spese di trasporto e montaggio e di quegli altri oneri accessori necessari a porre in funzione il bene ed il valore residuo calcolato e stimato al termine della vita utile dell’immobilizzazione (i.e. messa in funzione, installazione, allacci alla rete, assistenza iniziale e simili, …)
Se il bene è prodotto internamente invece si parla non di costo di acquisto ma di produzione e sarà pari alla sommatoria di tutti i costi diretti ed i costi indiretti ragionevolmente imputabili sostenuti fino all’entrata in funzione del bene.
Quali sono le aliquote o coefficienti di ammortamento del bene
I coefficienti di ammortamento massimo a cui ammortizzare il bene del professionista sono contenuti nel D.M. 31 dicembre 1987 che evidenzial le aliquote massime di ammortamento valide e riconosciute ai fini fiscali. Questo vuole dire che aliquote maggiori che vi farebbero portare maggiori costi deducibili dal vostro reddito imponibile Irpef non sarebbero considerati tali dall’agenzia delle entrate. I coefficienti rappresentano quindi aliquote massime applicabili per essere valide anche ai fini fiscali.
Aliquote ridotte invece possono essere ammesse anche se in questo caso il problema non è tanto nei confronti del fisco che è anche felice di vedervi aumentare arbitrariamente una tassazione maggiore nell’anno più prossimo, ma saranno invece gli stakeholders aziendali che potranno rivendicare il prorpio diritto a vedere che un bilancio che rappresenti in maniera veritiera e corretta la situazione parimoniale economica e finanziaria della società con cui ha degli interessi commerciali.
Passaimo in rassegna alle aliquote di ammortamento a seconda dei beni ad utilità pluriennale che acquistarete e che ve lo ricordo sempre dovranno essere strumentali alla vostra attività per cu se vi comprate una macchina per fare il gelato non credo che gli ammortamenti che ne deriverebbero potrebbero essere deducibii ai fini della vostra Irpef.
Aliquote di ammortamento Autovetture
Premesso che vi dovrete comunque far fare fattura al momento dell’acquisto prendiamo ad esempio un’auto questa potrà essere deducibile nei limiti del 20 per cento se trattasi di auto destinata al trasporto di cose o al 25 per cento nel caso in cui abbiamo a che fare con le auto per il trasporto di persone (parlo della classica macchina o auto che vi vorreste comprare e state pensando se potete dedurvi il costo e detrarvi l’Iva).
Di queste quote di ammortamento considerate che voi potrete dedurvi poi solo il 20% e limitatamente ad un solo veicolo per libero professionista. Nel caso di studio parliamo di uno per ogni titolare di studio. Per cui scegliete macchina o scooter se abitate nelle grandi città.
So che state pensando che la percentuale è veramente bassa ma se volete aspirare a dedurvi il 100 per cento del costo ai fini Irpef dovrete dimostarre che l’utilizzo del bene è esclusivamente strumentale alla vostra attività come potrebbe essere il caso di una macchina per la scuola guida per esempio oppure per le società di noleggio.
Lo stesso dicasi per i beni di valore unitario inferiore ai 516,46 euro. Vi ricordo che il primo anno la riduzione della metà dell’aliquota di ammortamento non si applica.
Ammortamenti anticipati e accellerati non sono ammessi per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva
Vi ricordo che: Ai fini del calcolo del costo deducibile ai fini Irpef dovrete considerare anche l’Iva rimasta indetraibile in forza di legge (in genere sulle autovetture parliamo del 40 per cento dell’Iva per cui la restante parte pari al 60 per cento andrà a sommarsi al costo deducibile Irpef a cui applicare le percentuali viste sopra).
Detrazione Iva auto
Altro discorso riguarda la detrazione Iva sulle autovetture dei professionisti o più in generale la detrazione Iva dei beni strumentali ad utilità pluriennale. Potete leggere comunque l’articolo di approfondimento e dove trovate un bel pò di chiarimenti dedicato alla Sintesi della tassazione sui costi delle auto.
Deducibilità ai fini Irap
Vale quanto ci siamo detti sopra per l’Irpef in quanto la discplina dell’imposta regionale sulle attività pluriennale per questa tipologia di voce e questa categoria di contribuenti segue esattamente lo stesso trattamento Irperf.
Deduzione costo altri beni strumentali
Studio o ufficio
Per quello che concerne gli altri beni strumentali che solitamente mi immagino userete per la vostra attività posso segnalare che qualora acquistaste uno studio o ufficio questo si ammortizza con una aliquota del 3% annuo a cui applicare poi le percentuali viste sopra. Se l’immobile in questione è strumentale allora parliamo di un ammortamnto interamente deducibile mentre se parliamo di immobile ad uso prm promiscuo allora potreste in linea teorica considerare anche quella quota. Limitatamente agli impianti di studio invece sia elettrici sia idrauilici o anche un impinato di allarme o di sicurezza in generale l’aliquota di ammortamento sale al 30 per cento.
PC fisso o portatile, server ecc
Mi viene in mente subito il PC di studio server, materiale hardware e software e che potranno essere ammortizzati con una aliquota del 20 per cento per cui in cinque anni avrete esaurito il periodo massimo di ammortamento.
Telefoni e smartphone
Il telefono cellulare o smartphone (perchè stiamo ancora parlando nel 2015 di un cellulare a testa secondo le considerazioni del legislatore fiscale) potrà essere ammotizzati con una aliquota del 20% annua ma il legislatore ha previsto che il costo sia deducibile nella misura massima dell’80 per cento e non del 100 per cento. Questo perchè presuppone, senza possibilità di contestazioni da parte del contribuente, un utilizzo promiscuo del telefono.
Attrezzature strumentali all’attività di lavoro autonomo
Per quello che riguarda invece delle attrezzature varie anche minute o strumenti per la propria attività l’aliquota di ammortamento sale al 12 per cento.
Arredamenti
Poi mi immagino che dovrete comprarvi dei mobili o arredi, scaffalature librerie ecc per la vostra attività queste saranno ammortizzabili con una aliquota di ammortamento pari al 15 per cento.
Le altre deduzioni o detrazioni di imposta per i lacoratori autonomi
Nel prossimo articolo trovate una sintesi delle deduzioni per i lavoratori autonomi con partita Iva ossia delle altre voci che possono essere portate in deduzione dal reddito imponibile a farvi risparmiare Irper e Irap.