Aggiornato il 4 Maggio 2023
vediamo anche come si compila il modello F24, una volta determinati gli importi dei contributi INPS da versare a titolo di saldo dell’anno precedente e l’acconto per quello successivo, in quanto è uno dei più complessi e potrebbe generare errori esponendoci a rettifiche o addirittura a sanzioni amministrative pecuniarie. Cerchiamo quindi di fornire alcuni chiarimenti utili in risposta alle vostre domande sul modulo F24, anche attraverso l’ausilio di alcuni esempi pratici.
Parliamo della compilazione prevista sia per le categorie di:
- Artigiani (iscritti alla gestione IVS)
- Commercianti (iscritti alla gestione IVS)
- Altri lavoratori Autonomi (iscritti alle gestione separata INPS)
Non parliamo della compilazione per i lavoratori dipendenti in quanto per quelli sono certo che gli HR delle piccole, medie o grandi imprese italiane avranno a disposizione software che li generano automaticamente o avranno il loro consulente del lavoro che glieli fa.
Le scadenze come sappiamo sono variate dal 2017 e sono 30 giugno o 30 Luglio (con la maggiorazione dello 0,40%) con la possibilità di procedere alla rateizzazione fino al mese di novembre con applicazione di un totale di circa il 4% di interessi complessivo per questa rateizzazione.
Compilazione modello F24 Contributi INPS
Per la compilazione del modello F24 le maggiori criticità che ho riscontrato fanno riferimento alla individuazione del codice che identifica la sede INPS competente ed il mio numero di matricola INPS oltreché naturalmente il codice tributo corretto da utilizzare. A tal proposito cerco di darvi qualche dritta su dove trovarli anche se spero che anche voi lettori, come spesso accade diate il vostro contributo e mettiate a vostra esperienza a beneficio degli altri lettori più giovani che ci leggeranno.
Gli elementi del modello F24 sono indicati in sintesi nel proseguio
Sede INPS competente
Dovrebbe essere contenuta e rilasciata al momento della registrazione presso il portale dell’INPS al momento dell’iscrizione per esempio alla gestione separata. Solitamente è quelle più vicina al proprio domicilio fiscale
Numero Matricola INPS personale
Con la tabella nel seguito dovreste avere minori difficoltà alla sua individuazione:
Causale Contributi Gestione separata | ||
Chi | Causale | Descrizione |
iContribuenti iscritti a forme di previdenza obbligatorie o Pensionati | P10 | Contributi dovuti |
P10R | Contributi dovuti – rate | |
DPPI | Interessi su rate o per differimento | |
Altri soggetti | PXX | Contributi dovuti |
PXXR | Contributi dovuti – rate | |
DPPI | Interessi su rate o per differimento |
Causale Contributi IVS (Artigiani e Commercianti) | ||
Tipologia contribuente | Causale | Descrizione |
Artigiani | AP | Contributi sul reddito eccedente il minimale (per il 2017 15548). |
APR | Contributi sul reddito eccedente il minimale – rate | |
API | Interessi su rate o per differimento | |
Commercianti | CP | Contributi sul reddito eccedente il minimale |
CPR | Contributi sul reddito eccedente il minimale – rate | |
CPI | Interessi su rate o per differimento |
Si chiarisce che il numero di matricola INPS viene indicato solo nel caso di versamento dei contributi IVS in quanto nel caso della gestione separata è sufficiente l’indicazione dei corretti dati anagrafici, comprensivi di partita Iva e codice fiscale, nel frontespizio del modello di versamento F24. (Contributi IVS: cosa sono e come si calcolano)
Indicazione periodo di riferimento
Anche qui dovrete indicare il periodo di riferimento che sarà 01/2016–12/2016 per il versamento del contributo dovuti a titolo di saldo 2016. Indicherete di conseguenza il periodo di riferimento 01/2017–12/2017 per il versamento delle somme dovute a titolo di acconto sul 2017
Colonna a Credito/Debito
Gli importi da versare sono da inserire nella colonna a debito dell’importo. Per esperienza vi dico di stare attenti a dove la inserite la somma perchè spesso mi capita di incrociare contribuenti agli sportelli che sbagliano proprio la parte più semplice del modello ossia l’individuazione della colonna. Secondo me perchè una volta superato lo scoglio dei primi dati riducono la tensione sbagliano la parte più semplice.
Se avete a disposizione un credito da compensare inserirete l’importo da compensar e disponibile nella colonna a credito mentre quanto dovuto nella colonna a debito. Nella colonna saldo la differenza tra i due importi.
Gli importi devono essere esposti in unità di euro per cui dovrete arrotondarli se hanno i decimali.
Se proprio non ce la facciamo a compilarlo non ci facciamo troppi problemi e scegliete uno tra i patronati dell’INPS a disposizione e rechiamoci li per farci assistere nella compilazione.
Nel seguito l’elenco dei patronati INPS
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